Can't ever get it right
No matter how hard I try
and I've tried.
Well, I put a good fight
but your words cut like
knives
and I'm tired.
One Direction-Tell Me A Lie
"Andiamo
al mare" disse alzandosi di scatto dalla sua sedia e, afferrandomi per
il polso, mi trascinò fuori dal locale, diritto in spiaggia.
Feci
solo in tempo a girarmi alla ricerca di Liam, notandolo con uno sguardo
triste nel vedermi andar via.
Era
triste perchè stavo andando via senza averlo avvisato?
O
perchè ero andata via con un altro?
"Harry, si può
sapere cosa ti prende?" domandai all'essere riccio che non faceva altro
che correre e tirarmi da un polso. "Non mi hai fatto fare neanche la
colazione" mugulai sentendo le richieste di aiuto dal mio stomaco,
ormai insopportabile.
"Ho semplicemente voglia di andare al mare con la ragazza
più bella del pianeta, chiedo molto?" domandò
girandosi nella mia direzione, aprendo un sorriso forse mai visto sul
suo volto. "Prenderemo qualcosa in spiaggia" sentenziò
spostando la sua mano sinistra dal mio polso alla mia, facendole
intrecciare fra di loro.
Rimasi a guardare quelle mani intrecciate, incredula alle sue parole e
spiazzata dal gesto appena fatto.
Tacqui e così lui, raggiungendo la spiaggia in meno di due
minuti.
La spiagggia era parecchio affollata nonostante fosse soltanto l'11 di
Giugno. Erano tutti mezzi nudi, pronti a fare avanti e indietro dalla
spiaggia al mare e viceversa.
Il costume.
Dannazione, non ci avevo pensato.
"Harry, ma io non ho il costume" la tristezza mi invase il cuore.
Volevo così tanto fare un bagno oggi, con questo caldo
insolito che soleggiava Brightone.
Harry si fermò sotto al ponte del molo, per poterci riparare
dal sole. Si girò nella mia direzione e corrugò
la fronte, alzando un angolo della bocca in uno sgrigno, mentre si
permetteva di pensare alcuni istanti.
Lasciò la stretta sulla mia mano per girarsi e mettersi
sotto la luce del sole. Le sue iridi verdi sembravano più
luminose e incantevoli del solito.
"Vorrà dire che faremo il nostro primo bagno domani"
tornò a sorridermi, con una tranquillità ferma.
"Oggi ci limitiamo a prendere un po' il sole".
Non ebbi il tempo di assimilare quelle parole che lui si era
già sfilato la T-shirt bianca, permettendo che mi strozzassi
con la mia stessa saliva.
Avevo sentito parlare della bellezza divina di Harry. Finora l'avevo
attribuita a quei suoi occhi capaci di immobilizzarti, o a quel sorriso
che era capace di provocarti e scioglierti allo stesso tempo, o a quei
suoi ricci così ben definiti che sembravano essere disegnati
da un angelo. Ma mai, mai, avevo pensato
che avesse anche un fisico così scolpito; sembrava la statua
di un dio greco, muscoloso e ben delineato in qualsiasi angolatura lo
si guardasse.
Era la prima volta che lo guardavo in quel modo, e non mi riferisco
solo alla maglietta mancante, ma soprattutto al mio sguardo perso e
adulatore.
"Ti si è bloccato il cervello?" disse ridendo, avvicinandosi
con passo seducente a me, che ancora mi trovavo sotto al ponte,
all'ombra, incapace di compiere alcun movimento. Ero rimasta seduta
sull'asta di legno a contemplare quel corpo che mi faceva uno strano, stranissimo,
effetto.
Poggiò le sue mani sull'asta, di lato ai miei fianchi e si
avvicinò a me ad una distanza pericolosissima. Il suo naso
sfiorava il mio e i suoi occhi erano puntati sui miei ghiaccio,
impedendomi di respirare.
"Non sei simpatico, Styles" dissi cercando di evitarlo, facendomi
dietro con la testa e cercando di non perdere l'equilibrio.
"Tenti di evitarmi, Horan?" disse avvicinandosi ancora di
più a me, schiacciando la sua fronte sulla mia. Le sue
labbra rosse fremevano e non mi permettevano di capire cosa stesse
succedendo, e, perchè avevo quella dannata voglia di
baciarlo.
"Harry" sussurrai, cercando di divincolarmi. Non volevo neanche pensare
a quello che il mio cervello e i miei ormoni in tempesta mi stavano
consigliando di fare.
"Shhh" disse appena, inumidendosi le labbra.
No, Chris, NO.
Pensa alle mucche. Pensa magari a delle mucche tutte nere, con le
macchie bianche. Ma no, che dico! Delle mucche tutte viola con le
macchie nere.
"Cosa sta succendendo qui?" una voce dolce e cristallina, familiare e
dall'accento buffo, mi liberò dalla pericolosa vicinanza con
Harry.
Inspirai a fondo, notando quanto fosse buona l'aria in quel momento.
Voltai il mio sguardo sul biondo che ci aveva interrotto e il mio cuore
andò ancora di più nel panico. Se solo Niall
avesse frainteso? Se solo Niall avesse detto quello che aveva visto a
Liam? Lo avrei perso, lo avrei perso per sempre.
Avrebbe creduto che fra me ed Harry ci fosse qualcosa, mentre io avevo
solo sentito un assurdo bisogno di baciarlo. Ma perchè?
Harry non mi attirava! Ma allora perchè non riuscivo a
staccargli gli occhi di dosso o respingerlo da quella vicinanza assurda?
"Un moscerino le era finito nell'occhio e le stavo soffiando un po' su
per evitare che le bruciasse ancora" intervenne Harry, con una scusa
assurda, che però sembrò aver funzionato.
"Liam, sono qui" gridò mio fratello al mio ragazzo, poco
distante da noi, che sembrava cercarmi disperatamente tra la folla.
Un tonfo al cuore susseguì quelle parole. Se ci avesse visto
lui al posto di Niall? Se non avesse creduto a quella scusa fasulla?
Diavolo, ma che mi stava passando per la testa? Ero davvero innamorata
di Liam. Lui era perfetto per me e mi amava veramente! Ma allora
perchè avevo desiderato sentire mie quelle labbra?
"Cavolo, Christal! Ti ho cercato dappertutto!" disse furioso,
avvicinandosi a noi. "Siete andati via, senza avvertirci o quant'altro!
Mi sono preoccupato un casino!" Liam si avvicinò a me, che
mi trovavo ancora seduta sull'asta di legno, fingendo che non fosse
successo nulla.
In realtà era così, ma ancora non riuscivo a
capire perchè avessi avuto quel desiderio.
Mi abbracciò e posai il mio volto sul suo petto, ascoltando
il suo cuore battere forte e veloce.
"Scusa" riuscii solo a dire, chiedendo scusa anche a me stessa, al mio
cuore e alla mia mente, perchè sapevo già che un
nuovo casino era in arrivo.
"Posso farti una domanda?" domandò Liam steso sul mio letto
quel pomeriggio. Non era tornato più a lavoro
perchè tanto aveva detto che gli mancava solo mezz'ora alla
fine.
"Dimmi tutto" sorrisi appena, fingendo di essere tranquilla. Aveva lo
sguardo basso e si mordeva il labbro inferiore, sembrava quasi che non
avesse il coraggio di guardarmi negli occhi.
"Harry, beh..." sentire pronunciare il suo nome mi fece mancare un
battito. "..lui. Ti potrebbe piacere?" disse tutto d'un fiato,
continuando ad avere uno sguardo basso, evitando i miei occhi
indagatori.
"Liam, amore, tu sai perfettamente che io amo te. Non potr..."
"Chris" mi interruppe. "..io voglio sapere un tuo giudizio su di lui.
Lascia perdere il nostro rapporto e il fatto che ti amo in una maniera
incondizionata" prese un attimo un lungo respiro e trascinò
il suo sguardo sui miei occhi, finalmente. "Lui, come lo vedi come
ragazzo? Potrebbe piacerti se io non ci fossi?"
Feci per parlare, prendere fiato e aprendo appena la bocca per dargli
una risposta negativa, quasi più per convincere me stessa
che lui; ma lui mi zittì.
"La verità, Chris, per favore" i suoi occhi
imploravano sincerità e, per quanto avessi potuto provare a
negarglielo, non sarebbe servito abbastanza.
"Harry" iniziai il mio discorso, cercando parole che non avrebbero
ferito e ingigantito il senso. "..è un bellissimo ragazzo".
Lo guardai in cerca di una conferma ma notai che quella semplice frase
non gli bastava.
"Dimmi di più" mi pregò Liam, poco dopo.
"Liam, non mi sembra sia il cas.." decisi di affrontarlo. Non era
affatto giusto che io gli lasciassi sentire parole di lode e
ammirazione su un altro ragazzo, ma lui mi bloccò
un'ennesima volta.
"Per favore, dimmi tutto quello che tu, lui, voi...potreste provare" i
suoi occhi non accettavano repliche.
Mio malgrado, accettai.
"Io trovo Harry affascinante, uno dei ragazzi più belli
dell'intera città. I suoi occhi mi incantano,
sarà perchè sono verdi o perchè sono
in grado di reggere uno sguardo profondo, ma io...quando lo guardo in
quelle iridi verde smeraldo non riesco più a ritrovare la
via di uscita. Mi affascina ogni minimo particolare del suo corpo, viso
o chicchessia" mi fermai vedendo una lacrima rigargli il volto.
Perchè?
Perchè voleva farsi del male da solo?
"Ma Liam, lascia che ti dica una cosa" lui annuii silenzioso, tenendo
fisso il suo sguardo sui miei occhi.
Una certa vocina nel cervello mi fece notare che il mio ragazzo, in
quel momento, si sentiva impotente, sbagliato, imperfetto e
più in basso rispetto ad Harry, così sbagliando
tutto.
"Lui non è te" sussurrai.
Non odiatemi!
Io vi amo :')
Come sapevamo tutti,
ci sarebbero stati altri casini.
Ovvio, se no la ff non ci sarebbe stata, lol.
Spero che accettiate questo piccolo
casino.
Ma attenti tutti:
NON SI LASCERANNO PER SEMPRE E
TORNERANNO INSIEME PIU' FORTI DI PRIMA! QUINDI NON ALLARMATEVI!
Come sempre io vi amo in una maniera assurda e ringrazio tutti coloro
che con pazienza stanno seguendo anche quest'altra serie **
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le
preferite/ricordate/seguite.
E SOPRATTUTTO A TUTTI COLORO CHE RECENSISCONO PERCHE' MI RENDONO
DAVVERO, DAVVERO FELICE!
Oggi amo lo stampatello :')
Spero recensirete in molti anche questo! Se lo farete il prossimo
capitolo lo farò ancora più bello (ci provo)
ahahah
non mi deludete!
Con immenso amore, il vostro incubo peggiore (?)
(una nuova rima :o)
Anna <3
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