Day
7:
Forever
Fu un pomeriggio
del Dai Matou Enbu
che Erza riuscì finalmente, grazie all’aiuto di
Mira e Ultear, ad ottenere la
verità da parte di Jellal.
Le due
malefiche matchmaker avevano trovato il modo per chiuderli in uno
sgabuzzino,
costringendoli così ad una vicinanza tutt’altro
che sofferta, ma che non
consentiva loro di stare più lontani di cinque centimetri
l’uno dall’altra; gli
avevano detto che non li avrebbero fatti uscire se non si fossero
chiariti,
minacciandoli dicendo che avrebbero anche potuto non farli uscire mai
più.
Jellal,
contro le aspettative di tutti, fu il primo a dichiararsi, mentre un
adorabile
rossore gli imporporava le guance; subito dopo aveva iniziato a
blaterare
idiozie sulla sua presunta “non idoneità nei
confronti di una persona perfetta
come Erza”, ma lei l’aveva azzittito con un bacio e
un semplice
“Anche
io
ti amo”.
Ormai erano
diversi anni che Jellal e
Erza si erano fidanzati. Erano incontri sporadici, dettati dalla
fortuna (o,
più probabilmente, dal destino), che avvenivano quando Fairy
Tail e Crime Sorciere
si ritrovavano per caso a cacciare la stessa gilda o mago oscuro, o
quando
Jellal con qualche scusa riusciva a convincere Ultear e Meredy a
passare per la
gilda delle fate perché si trovavano nelle vicinanze.
C’erano
poi
volte in cui Mira preparava qualche innocente scherzetto ai due, come
ad
esempio quando aveva detto a Jellal che Erza era gravemente ferita; lui
era
subito corso alle fairy Hills, trovandola in procinto di fare la
doccia; il
resto era venuto da sé.
Erza
continua ancora a ringraziare mentalmente Mira per quello scherzo.
Rogue e Sting si
erano uniti a Fairy
Tail, finalmente. Ci avevano messo un po’, ma alla fine erano
entrati anche
loro a far parte di quella grande e pazzoide famiglia.
Avevano
sentito parlare e conoscevano di vista il tanto misterioso quanto
potente Mistgun,
ma non avrebbero mai immaginato che sotto la maschera si celasse
nientepopodimeno che il criminale ricercato Jellal Fernandes. Ma
soprattutto,
non si sarebbero mai aspettati che suddetto criminale, che aveva preso
l’abitudine di passare la maggior parte del suo tempo in
gilda, fosse
felicemente fidanzato con la temuta Erza
Scarlet, e che la loro relazione era accettata e
supportata
da tutti; in particolare, da una certa prima master, che era solita
ripetere:”Spero che si sposino presto e che facciano tanti
figli! Fariy Tail in
questo modo avrà i maghi più potenti di tutto il
mondo!”
Era S. Valentino,
e Magnolia (o
almeno tutta la parte femminile e gran parte di quella maschile)
fremeva. A
Fairy Tail invece c’era meno casino del solito; tutti
notavano la mancanza di
presenze importanti che aiutavano ad animare (o in qualche caso a
calmare) la gilda. Innanzitutto,
il bar non era gestito dalla sorridente Mira Jane, ma da un immusonito
Elfman,
che ogni tanto gridava:”Questo non è da
uomo!”, senza però ricevere uno dei
soliti commenti sarcastici da parte della fidanzata Evergreen. E Gray,
senza
Juvia che gli saltellava attorno e che riscaldava il suo cuore di
ghiaccio con
la sua presenza, non aveva neanche tanto voglia di combattere contro
Natsu.
Parlando del dragon stayer del fuoco, lui stava cercando di affogare la
sua
disperazione per il non riuscire a trovare Lucy in una battaglia contro
Gajeel.
La
verità
era che tutte le ragazze erano intente a preparare il cioccolato per i
loro
ragazzi; Jellal, insieme a Laxus, era l’unico che
l’aveva capito, e sorrideva
divertito sotto la maschera di Mystgun, aspettando ansiosamente quella
sera,
sicuro che avrebbe avuto il sapore del cioccolato e delle labbra di
Erza.
Venne catturato,
Jellal.
Venne
catturato a causa della sua gentilezza; aveva rallentato la fuga dagli
rune
knights per aiutare una bambina, vittima di una strage provocata
dall’ennesimo
seguace di Zeref, anche se era distrutto e non aveva più una
briciola di potere
magico, così le guardie erano riuscite a catturarlo.
L’avevano imprigionato,
torturato, per sapere dove fossero le sue compagne.
I suoi
pensieri però erano rivolti solo e unicamente a una persona.
Erza, ti
prego, perdonami.
Erza pianse,
quando seppe che Jellal
era stato catturato. Pianse lacrime amare, pianse a lungo,
più di quanto avesse
mai pianto in tutta la sua vita. Perché non avrebbe mai
potuto sopportare che
il suo unico e vero amore gli fosse portato via di nuovo.
Perché
l’unico uomo che avesse mai amato gli era stato portato via,
e giustiziato di
lì a qualche ora.
Mira
l’abbracciava, addolorata per lei; sapeva che avrebbe tanto
voluto andare in
prigione e portarlo via, ma ciò avrebbe compromesso Fairy
Tail irrimediabilmente.
Erza era
combattuta tra il suo amore per Jellal e quello per la sua famiglia.
Se fosse
stata da sola, non le sarebbe importato di diventare una ricercata, ma
non
poteva, per la sua felicità, rendere criminali tutti i
membri della gilda.
Fu Ultear
a
darle un briciolo di speranza; ricattò ogni singolo membro
del concilio poco
prima della riunione sulla sorte di Jellal,
forte delle informazioni di cui era venuta a conoscenza
quando era
ancora il braccio destro di Heades.
E fece
sì
che tutte le colpe ricadessero su di lei, rendendo effettivamente
libero non
solo Jellal, ma anche Meredy.
Erza non
era mai stata così felice in vita sua come quando aveva
visto Jellal uscire
falla prigione; malmenato, denutrito e debole, ma almeno vivo.
Non
sarebbe
mai stata in grado di ringraziare Ultear abbastanza.
Rimanevano pochi
altri minuti, poi
Erza sarebbe entrata in chiesa, accompagnata dal Master.
Sotto il
sorriso calmo e rilassato, Jellal non stava in sé dalla
gioia. Aveva paura che
il suo cuore gli sarebbe scoppiato per la troppa felicità. E
questa esplosione
si manifestava all’esterno solo nei suoi occhi luminosi, ben
visibile a quelli
che lo conoscevano bene.
Quando
vide
Erza entrare, bellissima nell’abito bianco e con il
più meraviglioso dei suoi
sorrisi, gli venne da mandare a quel paese i cerimoniali, correre verso
di lei,
lanciare via il Makaron piangente che le stava attaccato al braccio e
baciarla,
perdersi in lei.
In ogni
modo, si trattenne, perché non sarebbe stato molto
appropriato.
Quando si
scambiarono i voti, un pensiero toccò la mente di entrambi,
mentre ognuno
pronunciava, a turno, le parole “fino alla morte”.
Non
avevano
superato così tante difficoltà e così
tanto dolore per essere separati da una
cosa così insulsa come la morte.
La loro
era
una coppia formatasi in paradiso, e nulla sarebbe riuscito a separarli,
mai.
Si
scambiarono un sorriso, quando realizzarono che il loro amore sarebbe
durato in
eterno.
Per sempre.
Angolino
di Mokona_
Buonsalve
e happy day 7!!!
Siamo
alla fine, e io sono ancora viva, non ci credo –si asciuga
una lacrimuccia-
Parto
ringraziando tutti quelli che hanno recensito, messo tra preferiti o
seguite, o
hanno semplicemente letto! Grazie mille, vi amo tutti –sparge
cuoricini,
palloncini e nutella-
Approfitto
per dire che recensirò quanto prima gli altri lavori per la
week...non è
mancanza di voglia, è che davvero non ho tempo di
passare…probabilmente
recensirò/risponderò domani o
dopodomani…
Mashima
ha detto che farà morire un personaggio il cui nome
è composto da 6 lettere. Preghiamo
tutti insieme che non sia Jellal, anche perché so che non
riuscirei a reggere
il colpo.
Comunque
sia. Questa è decisamente la shot che preferisco. Non mi
dispiace.
Spero
che vi piaccia, e che pensiate sia valsa la pena di arrivare fin
quaggiù!
Grazie
ancora!
Probabilmente
ci rileggeremo sabato prossimo –se ci riesco-, dovrei
riuscire a postare una
certa fic…qualcuno sa di cosa sto parlando.
Kiss
Mokona_
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