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Il più grande segreto di Tony - Continua
Capitolo 9
Un paio di giorni dopo, la coppia si presentò
a casa di Gibbs.
Appena scesero dalla macchina, Jeth, che era
in cortile, corse loro incontro, ancora zoppicante perchè la ferita non era
ancora completamente guarita. Si fece coccolare da entrambi, sopratutto da Ziva, poi li scortò all'ingresso, e i
due bussarono alla porta.
Aprì loro Gibbs, coperto di trucioli e polvere di legno
dalla testa ai piedi.
Tony: "Siamo venuti a
prendere Stephany, Capo." disse.
Gibbs: "L'avevo
capito. Come stai, Ziva?"
Ziva:
"Un po' meglio, grazie."
Gibbs: "Sono contento. So che non deve essere stato
facile." disse, facendoli entrare.
Ziva: "Non lo è stato
affatto. Dov'è nostra figlia?"
Gibbs: "Era di sotto con me. Mi stava aiutando con la barca, ora la chiamo." e andò
al piano di sotto.
La coppia lo seguì; Stephany era seduta sulla
base della barca, anche lei era coperta di trucioli e teneva una pialla per
legno in mano. Quando li vide, scese a terra e corse loro
incontro.
Stephany: "Papa! Mamma!" esclamò, abbracciandoli entrambi.
Tony: "Tesoro! Come stai?" chiese, prendendola in braccio e
lasciandosi stringere.
Stephany: "Bene. Mi sono divertita molto con Gibbs! Però mi siete
mancati tanto..."
Ziva: "Ci sei mancata molto anche tu, piccola."
Stephany: "Mamma, sei guarita?"
Ziva: "Non ancora completamente, ma presto starò molto meglio. Che
dici, torniamo a casa?"
Tony: "Siamo venuti apposta per questo. Però, appena arriviamo a
casa ti fai una doccia: hai talmente tanto legno addosso che c'è mancato poco
che ti scambiassi per un albero!"
Stephany: "Non è vero, papà!"
Tony: "Oh, sì che è vero. Ora saluta Gibbs, e ringrazialo, così
andiamo."
Rimise a terra la figlia, che abbracciò il Capo.
Stephany: "Ciao, Gibbs. E grazie."
Gibbs: "Prego, tesoro. Ma come ti ho detto di chiamarmi?"
Stephany: "Zio Jethro."
Gibbs le sorrise, poi li accompagnò alla porta.
Gibbs: "Jeth lo terrò ancora per un po' io. Fa ancora fatica a
camminare, e inoltre credo che stia meglio in una villa con giardino che in un
appartamento."
Tony: "Grazie, Capo. Comunque appena possibile compreremo anche
noi una casa con un po' di giardino: il mio appartamento è davvero troppo
piccolo per noi tre." poi salirono in macchina e tornarono a casa.
Quella sera, dopo che ebbero messo la bambina a dormire, la coppia
restò per un po' a parlare, sdraiati sotto le coperte.
Ziva: "Quindi hai deciso di far restare tua figlia e il tuo cane a
Washington?"
Tony: "Sì. Sono stato troppo tempo lontano, e non ho potuto
veramente vederla crescere, perchè la andavo a trovare una volta ogni tanto, e
più di una volta ho rischiato di renderla orfana anche di padre.E, ormai, è
arrivato il momento di occuparmi a tempo pieno della mia bambina, non posso
appoggiarmi sempre a Sara."
Ziva: "Però puoi poggiarmi a me."
Tony: "Su questo non ho dubbi." la baciò, passandole un braccio
attorno alle spalle e sorridendole.
Ziva: "Anche perchè, se facessi da solo, chissà che casini
combineresti!" scherzò, mettendosi sopra di lui.
Tony: "Grazie per la fiducia, Ziva David!"
Ziva: "E' perchè ti conosco, Anthony Dinozzo!" e lo baciò.
Il mattino dopo vennero svegliati dalla bambina, che era saltata
sul letto.
Stephany: "Sveglia, dormiglioni! Sono le otto!" disse, tirando via
le coperte "Oh, che schifo! Siete nudi!" esclamò, mentre i due si coprivano di
nuovo col lenzuolo.
Ziva: "Certo che lo siamo, Stephany. Stanotte volevamo provare a
darti un fratellino." rispose. Gli occhi della piccola si illuminarono.
Stephany: "Davvero? Quindi avrò un fratellino?"
Ziva: "Tutto dipende se tuo padre ha fatto un buon lavoro."
sorrise all'uomo, che la fulminò con lo sguardo.
Stephany: "Ho capito. Quindi, papà, vedi di impegnarti, perchè
dovete assolutamente fare un fratellino."
Tony: "Beh, veramente quello di stanotte era una specie di prova
generale, però ti prometto che mi impegnerò, non appena Ziva accetterà di
sposarmi."
Quella frase l'aveva detta di getto, senza neanche rendersi conto
di quello che diceva, ma subito si trovò gli occhi delle due addosso.
Ziva: "Come hai detto, Tony?"
Stephany: "Credo che papà ti abbia appena chiesto di sposarlo,
mamma."
Tony: "Ehm... veramente, io..."
Stephany: "Papà, non rimangiarti la parola!"
Tony: "Beh, veramente ho cominciato a pensarci solo ieri, e non
avevo preparato nè l'anello nè il discorso, quindi x quello dovrai
aspettare..."
Ziva: "Beh, allora in tal caso non so se ti risponderei ancora di
sì..."
Tony: "Oh, andiamo! Come puoi cambiare idea così?"
Ziva: "Beh, sai, è un paio di mesi che sono soggetta a queste
cose... sbalzi d'umore e simili..."
Tony spalancò gli occhi, stupito.
Tony: "Sei... sei incinta?"
Ziva: "Sì, sono incinta."
Stephany: "Evvai! Avrò un fratellino!" esclamò, saltando sul
letto.
Tony: "Hey, calma, tesoro!"
Ziva: "Già. Preferirei aspettare ancora un po' a dirlo agli
altri."
Stephany: "Ma perchè?"
Ziva: "Perchè voglio preparare bene la sorpresa, ok?"
Stephany: "Ok..."
CONTINUA...
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