Houses of the Holy

di VociPerdute
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Robert uscì sbuffando dalla stanza piena di fumo e di clamore. Respirò a pieni polmoni la frizzante aria marina e si stirò soddisfatto. “Ehilà, amico!” lo chiamò una voce familiare. Bonzo era seduto sotto il porticato, fumando con calma la sua sigaretta “che fai qui?” Robert si avvicinò “ Uff! Un po’ d’aria fresca!...Ne ho le palle piene del casino che fanno quelle oche! E Richard, con la sua squadra di tagliagole, è davvero diventato insopportabile!” Bonzo lo ascoltava annuendo “Hai ragione. La storia è diventata monotona…Ogni viaggio è più duro” sospirò…”Già…” sospirò anche Robert. Lasciò vagare lo sguardo all’orizzonte. Fuori dall’albergo la notte era calda e silenziosa, punteggiata di stelle, profumata di gelsomino. Davanti a loro, oltre la strada, l’oceano respirava calmo nella risacca, come un pacifico animale di tempi antichi addormentato. Robert lo contemplava, mentre un desiderio indefinito gli cresceva in cuore. “E se ci facessimo una nuotata? Ho proprio bisogno di rinfrescarmi…” di togliermi di dosso questa serata…questa vita… mi sento così… sporco…”
“Buona idea, amico!” Bonzo si alzò allegro “Un bagno di mezzanotte! Tu ed io, come una volta … Andiamo!” Cominciarono a correre nella notte verso le onde illuminate dalla luna “L’ultimo che arriva è uno scribacchino!...”
 
 
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