È incredibile quante stanze ci siano nel giro di pochi metri. E sono tutte uguali. Leo ha paura. Io sono abituata alle cose buie ormai. Come questo posto. E come tutti gli altri luoghi chiusi, ha delle porte. Questa stanza ne ha tre. Come nei film dove se prendi quella sbagliata muori. Ma tanto qua non si può morire. È questa la parte comica. Ma che fa ragionare. Se prendendo quella sbagliata non si muore, sono tutte giuste? A meno che una di queste non porti da Blas. Per questo motivo è meglio scegliere con calma.
-Prendiamo quella con disegnati dei fiori.- come non detto.
-Sei un idiota, lo sapevo.-
-Senti, genio, perché non va bene quella?-
-Ragiona un istante.-
-Allora. C'è una porta con i fiori, che mi sembra la più giusta, una con le fiamme e una con scritte sopra delle parole.-
-Wow, non sei cieco!-
-Ah, ah. Molto simpatica. A proposito, dove sono i miei occhiali?-
-Eheh si sono casualmente fusi. Torniamo alle porte?-
-...-
-Mica te la prenderai per questo! E no, non te li ricomprerò.-
-Ma erano di marca! Cosavano più di te!-
-Ti ho detto...Torniamo Alle Porte?!-
-Okok... io continuo a preferire quella con i fiori.-
-Non quella con le parole?-
-No, perché mi ricordano la scuola, dove mi hai ucciso.-
-Adesso, da bravo, indovina perché non va bene quella che ti piace.-
-Me lo spieghi tu? Non capisco perché dovrebbe essere sbagliata.-
-Perché di sono i fiori, mi sembra ovvio!-
-?!-
-Siamo all'inferno, ignorante! Non ci sono fiorellini all'inferno!-
-Tutto è possibile...comunque se non è quella qual'è la porta giusta?-
-Non lo so.- mi aggiro per la stanza osservando le pareti.
-...e adesso che cavolo stai facendo?-
-Niente, tu continua a pensare.- c'è qualcosa che non mi convince qua dentro. Se si prendesse una porta qualsiasi si potrebbe finire dal vecchio e poi ritornare qua comodamente e provarne un'altra. Troppo semplice proseguire. Inizio a sfiorare il muro opposto alle porte in ogni punto. Passo a quello a sinistra. Poi a quello a destra. Non c'è niente. Forse bisogna prendere veramente una di quelle uscite.
-Che ne dici di quella?- indica un'apertura sul soffitto. L'unico punto dove non ho controllato.
-Per una volta hai fatto la cosa giusta. Prendimi sulle spalle che provo ad aprirla.-
-Perché non lo fai tu? Ho scoperto io quella porta!-
-Se vuoi un applauso te lo faccio, ma resta il fatto che io peso meno di te, quindi sono più facile da sollevare.- lui sbuffa. Sa che ho ragione. Gli batto le mani, come promesso. Apro quel foro. Saliamo.
-Ma questa è casa mia!-
-Sì come se fosse possibile...-
-Siamo vivi! Abbiamo preso la porta che ci ha fatto resuscitare! Mamma? Papà? Blas?-
-Aspetta...ho sentito bene? Hai detto Blas?-
-Sì, è il mio cane, di certo non chiamo il vecchio dopo che ci abbiamo messo tanto per levarcelo di torno!-
-Adesso ho capito tutto.- sogghigno. Mi siedo sul divano. -Tu continua pure a chiamarlo, io aspetto che arrivi.- Leo mi guarda storto. Non sa cosa io abbia in mente. Beh...neanche io. So che fra il ragazzo e il vecchietto c'è un nesso. Dopo qualche secondo di silenzio spunta un cagnolino da dietro un angolo.
-Ahahahahah ma come ti sei ridotto!- i due mi guardano male mentre io continuo a ridere -Seriamente?! Un barboncino?!- rido.
“Cosa c'è di sbagiato in te?” avverto i pensieri del vecchio. “Ma ti sei mai guardato allo specchio?” iniziamo la conversazione, senza che Leo ci senta. Anche se non cambia niente visto che quello stolto è andato a cercare veramente i genitori al piano di sopra. “Allora, siete riusciti a superare le porte.” è diventato un capitan ovvio, non che non lo fosse già. “Puoi sbrigarti a dire cosa vuoi? Poi perché sei un cane?” continuo a ridere osservando l'aspetto del vecchio e lui sembra irritato. “Non cambiare discorso! E non sono un cane qualsiasi, io sono il famiglio di Leo.”
-Aspetta un momento...se tu lo fossi, quello stupido che crede di ritrovare i genitori dovrebbe essere un mago?!?!-
-Con chi stai parlando?- scende le scale e si dirige verso di me. Io mi mordo il labbro per non imprecare o rivelare altro. “Complimenti, sei un genio.” il suo sguardo di disappunto si nota anche se è un cane. È incredibile quanto sia irritante quel vecchio.
-Con me stessa. Scommetto che non hai trovato nessuno.-
-Si capisce così tanto?-
-Io te lo avevo detto! Perché non mi dai mai ascolto?-
-Perché l'ultima volta che l'ho fatto-
-Ti ho ucciso. Vuoi che non lo sappia? Tengo a ricordarti che ero direttamente coinvolta.-
-Come dimenticarselo...- “Non stai simpatica neanche a lui, eh?”
-Eccolo che ricomincia.-
-Scusa se sono morto solo un'ora fa!-
-Non dicevo a te, idiota!- “Non ti azzardare!” -Parlavo di Blas.-
-Adesso te la prendi anche con il mio cane!?- non ce la faccio più. Sembra che in questa stanza sia l'unica sveglia. Abbastanza da capire che non siamo né a casa di lui là, né all'inferno, né da qualche altra parte. Neanche il vecchio riesce più a starmi dietro. Magari riesco a fregargli delle informazioni senza che se ne accorga.
Mi continuano a fissare tutti e due. Leo usa lo sguardo “Cosa sai che io non so?”, il cane invece “Stai zitta o ti faccio rimanere con me per sempre!” Devo ammettere di avere più paura del secondo... Anche se non riesco a prenderlo sul serio in questo momento.
-Perché si chiama così il barboncino?-
-Non lo so, era scritto sulla sua targhetta quando l'ho trovato.-
-Ah, capisco...e non hai sospettato del vecchio?-
-Per quale motivo dovrei? Capita di avere il nome uguale a qualcun altro!-
-E Blas ti sembra un nome così comune? Capisco che tutto è possibile, però...-
-Visto che ci sei digli direttamente tutta la verità!-
-Finalmente! Grazie.-
-Aspetta, chi ha parlato?!-
-Ok, adesso basta Leo...inizia un po' a ragionare, sennò non ne usciamo più.-
-Cosa stai insinuando?- no, seriamente siamo a questi livelli?
-Allora, tu se una specie di mago.-
-Sempre più delicata te, eh?- allora, o quel cane torna ad essere una persona o lo prendo a botte finché non lo diventa.
-Mi stai spaventando...-
-Bacchette magiche, sbrilluccichii, trasformazioni...hai presente?-
-Sì...-
-Smettila di fare quella faccia da idiota. Sono seria.-
-Ha ragione.-
-Sulla faccia o sulla magia?-
-Tutte e due.- la prima volta che vado d'accordo col barboncino.
-Con chi stai parlando?!- oddio...non ci arriva.
-Ma ci sei o ci fai?-
-Puoi spiegarmi che diavolo sta succedendo?!-
-Ho una specie di deja-vu...- chissà come mai, vecchio.
-Perché non capisce niente...in fondo è un idiota.-
-...-
-Ok, facciamola finita. Adesso ti racconto tutto.-
-Finalmente!-
-Mmh...da dove inizio? Una mano, Fuffy?-
-Si chiama Blas! Aspetta...ma...lui...il cane...-
-Dai ci sei quasi!- perché il
-Attento a non pensare troppo che si fonde l'ultimo neurone.-
-Simpatica...comunque... il cane è il guardiano...-
-Fin qua ci sei arrivato, domande?-
-Sì, una. Perché è il MIO cane? E perché hai detto che sono un mago? Siamo su “CanditCamera” per caso?-
-Innanzitutto, le domande sono tre.-
-Puntigliosa.-
-Fammi finire, barboncino. Allora, Leo, lui non è un semplice cane, è un famiglio, l'animaletto che appioppano ai maghi.-
-Sì...poi?-
-Dalla tua espressione deduco che non stai capendo niente, quindi mi arrendo. Se il topo qua presente mi desse una mano sarebbe tutto più semplice.-
-Ah, ah, ah. Pensi di essere simpatica dicendo che sono un topo?-
-Di certo più di te che continui ad esserlo senza aiutarmi.-
-Ok, sto al gioco e faccio finta che tu stia dicendo cose sensate.- sento che mi sto per arrabbiare. Specialmente con Blas. Anche se Leo non scherza con la cocciutaggine.
***
Sono passati quasi dieci minuti. Finalmente assisto alla trasformazione del vecchio. Si sarà stufato di aspettare in silenzio.
-Sappi che non l'ho fatto per te, ma perché gli si stanno fondendo tutti i neuroni ad ascoltarti.-
-La sua faccia è più perplessa di prima.-
-Sì, ho notato. Secondo me l'abbiamo traumatizzato a vita.-
-Ehi, stavolta è colpa tua! Io ho già fatto abbastanza danni.- Blas lo continua a chiamare cercando di farlo uscire dalla catalessi. Ma è troppo dolce quel vecchietto. Qua ci vuole un'azione brutale. E visto che ci sono io Leo può considerarsi sveglio. Infatti uno schiaffo sul coppino come quello che gli ho appena dato, lascia il segno.
-Ma sei per caso impazzita?!-
-Eri immobile! Ho trovato una soluzione per farti sbloccare. E come hai visto, ha funzionato egregiamente. Devi ammetterlo.-
-Quindi dovrei ringraziarti?-
-No, tranquillo. Ti ho ucciso e ti ho salvato. Siamo pari adesso.-
-Ah sì perché la consideri una parità normale?-
-In questo mondo sì! Comunque torniamo al problema iniziale.-
-Quello che io sono un mago, che il mio cane è un vecchio insopportabile o quello che tu non sei normale?-
-...- “Ma era così difficile cambiare scuola, città, paese e nome?! Mi sarei risparmiata tutta questa roba! Ma no, devo sempre essere istintiva io...”
-Anche tu non sei di certo nelle mie grazie, ragazzino.-
-Penso che proseguirò da sola, mi avete stufato entrambi.-
-Ma se non sai neanche dove andare!-
-Poi ti servo io per andare avanti.- come se non riuscissi a vivere senza Leo...ah già, io sono morta. E sono qui con lui. Qualcosa non quadra. Mi serve veramente per uscire. Non sono mai stata più incavolata di adesso. Anche se a ripensarci, un anno di scuola con Leo nel banco davanti, supera di gran lunga quello che provo ora. A paragonarli, adesso romperei meno muri. Se non si conta quanto mi faccia urlare Blas.
-Senti, ragazzo\che\vorrei\uccidere\ma\non\posso\perché\è\già\morto, sei tu che ci stai bloccando con la tua stupidità.-
-Cosa avrei fatto di male stavolta?-
-Non vuoi capire che non siamo in TV e che questo non è un reality show.-
-...-
-E non guardarmi così! Io ho cercato di spiegarti chi sei, chi è l'amabile vecchietto che ci sta rompendo le scatole con i suoi giochi di parole (e con la sua odiosa faccia che spunta dappertutto da quando siamo arrivati qui) e chi è il cane! Non sono due punti così complicati da comprendere!-
-In realtà sono tre...-
-Il cane e il vecchio sono la stessa persona, quindi diventano due le nozioni da imparare, OK?!?!-
-Mi sa che l'hai fatta arrabbiare veramente stavolta.-
-Non pensare di non c'entrare anche tu, Blas!-
-Se ti dico che ho capito tutto e che accetto qualsiasi maledizione, possiamo andarcene?-
-Se fosse così facile non saremo bloccati qui, sai?-
-Ma lo offendi sempre?-
-Sì, a volte non riesco proprio a resistere. E la sua stupidità innata rende tutto molto più divertente.-
-Ah, bene. Comunque, per entrare all'inferno, lui deve risvegliare i poteri e tu devi smetterla di insultarlo.-
-E per quale ragione?-
-Perché servono ad aprire la porta.-
-Dico per quale motivo dovrei cominciare ad andarci d'accordo.-
-Per il semplice fatto che mi sta venendo mal di testa.-
-Allora stai tranquillo che non lo farò mai. Invece i poteri?-
-Dalla porta dietro di noi si arriva all'Inferno ma questa è protetta da una sequenza magica attivabile solo da un mago o una strega, o da me.-
-Tu non rientri nel settore streghe?-
-Dicevo...rimarremo qui fino a che lui non impara il codice. Magari se lo incoraggi ci mettiamo poco tempo.-
-Non ci spererei, è troppo stupido.- si sente un tonfo dietro le nostre spalle. Quello là avrà sicuramente rotto qualcosa.
-Chi era lo stupido?- ha la voce da santarellino odioso. Mi giro per dirgli qualcosa e...
…
…
…
Ok, non può essere.
-Non puoi avere aperto la porta! Blas, cosa è successo?!-
-Non lo so, è molto strano.-
-L'avevo capito anche io che era una cosa strana!-
-Ho semplicemente cercato una sequenza che fosse...-
-Avrai cacciato a caso come si fa nei test a risposta multipla quando non si studia...-
-E se coì fosse?! Lo fai anche tu!-
-Semplicemente perché ho lasciato nel cassetto la mia voglia di studiare.-
-E anche per questo ti odio, visto che prendi voti più alti dei miei!-
-Ragazzi?-
-COSA VUOI?!- urliamo all'unisono. Blas ci indica la porta che è ancora aperta...già...dobbiamo andare...stavolta per sempre.
-Questo è un addio, fate in modo di non mettervi nei guai. Noi ci rivedremo all'uscita dal paradiso, quindi muovetevi.-
-Fino ad allora non ti posso più offendere? Uffa.-
-C'è sempre Leo.-
-Grazie per averglielo ricordato..- non credere che me ne fossi dimenticata.
-Ah, nell'Inferno state attenti al fuoco. Non vi brucerete ma le fiamme nascondono negli animaletti fastidiosi che ti fanno avere le allucinazioni...poi...nel Purgatorio non parlate con le persone a meno che non siano i funzionari che controllano i morti. Li riconoscerete perché sono cinque e hanno disegnato un rombo viola in fronte. Se non sono loro non proferite parola con nessuno, a meno che non vogliate rimanere con loro per sempre.-
-Rombi viola? Non potevano mettere qualcosa di più carino, come un unicorno?-
-Fallo parlare, agli unicorni penserai dopo.-
-Grazie. Allora, nel Paradiso non c'è niente di spaventoso, ma non accettate niente da mangiare o da bere. Vi inducono in tentazione per avere un pretesto con cui rimandarvi all'inferno e svuotare i dormitori. Tanto non soffrirete né fame né sete quindi non accettate per golosia.
-Parla con te, Leo.-
-Qua la golosa sarai tu!-
-Basta voi due. Mi troverete al confine Paradiso/Terra di Nondove. Andate sempre dritti sulla vostra via e mi vedrete. Ricordate i miei avvertimenti.-
-Praticamente in questo viaggio potrò parlare solo con l'idiota qua presente e dei vecchietti sparsi in giro per i mondi che hanno tatuato in fronte un rombo viola?-
-Esattamente.-
-Sembra forte. Ma a cosa servono i dormitori se notte e giorno non esistono?-
-Nei Tre Mondi Principali esistono, in quelli minori no. A Megawal non c'erano perché e il luogo del niente e del tutto, non è un mondo ma lo è...-
-Insomma dovrei essere pazza per capirlo. Mi resta solo una domanda.-
-Prego.-
-Dove è finito Leo?!-
Adesso devo anche fare da babysitter?!? Quel ragazzo non smette mai di stupirmi...Ed eccolo là. L'esemplare perfetto di “Homo Stupidissimus” intento a varcare la soglia per l'Inferno senza la sua guardia del corpo (io).
-Ehi, ti muovi? Io vorrei andarmene il più presto possibile da qui! Mi sembra di avere già accennato a questo mio desiderio!!!-
-Sì, arrivo...- sorrido a Blas e mi incammino verso l'ominide e insieme ci addentriamo in una luce blu, molto più fredda di quella rossa che ci ha portato qui. E non capisco cosa c'entri quella tonalità con il posto in cui stiamo andando.
Forse è per prepararci al caldo.
Alle fiamme.
Forse l'Inferno non sarà come tutti se lo immaginano.
O forse sì.
Possiamo scoprirlo solo andandoci.
E ci stiamo andando.
Buongiorno a tutti :D
So di essere un tantiiiino in ritardo con il capitolo ma è colpa di enti superiori a me...e al fatto che per un po' non sapevo cosa scrivere T-T
Beh, meglio tardi che mai, quindi eccovi il capitolo e spero vi piaccia :)
Non so quanto ci vorrà per il prossimo... quindi godetevelo! ;)
Alla prossima!!
_freshouse