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Autore: Freshouse    03/07/2013    0 recensioni
"Adesso sono qui, rinchiusa in attesa del giudizio finale.
Prima o poi mi dovevano scoprire.
Ho sperato troppo poco.
Avevano capito cos'era successo a Leo."
Una fine che diventa un inizio e viceversa. Incontri, disaccordi, probabili amori, segreti, bugie. L'infinito non sembra più tanto esteso. ma l'orizzonte non arriverà mai. Se è una storia avvincente potete dirlo solo voi lettori.
Non posso augurare altro che buona lettura.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È incredibile quante stanze ci siano nel giro di pochi metri. E sono tutte uguali. Leo ha paura. Io sono abituata alle cose buie ormai. Come questo posto. E come tutti gli altri luoghi chiusi, ha delle porte. Questa stanza ne ha tre. Come nei film dove se prendi quella sbagliata muori. Ma tanto qua non si può morire. È questa la parte comica. Ma che fa ragionare. Se prendendo quella sbagliata non si muore, sono tutte giuste? A meno che una di queste non porti da Blas. Per questo motivo è meglio scegliere con calma.

-Prendiamo quella con disegnati dei fiori.- come non detto.

-Sei un idiota, lo sapevo.-

-Senti, genio, perché non va bene quella?-

-Ragiona un istante.-

-Allora. C'è una porta con i fiori, che mi sembra la più giusta, una con le fiamme e una con scritte sopra delle parole.-

-Wow, non sei cieco!-

-Ah, ah. Molto simpatica. A proposito, dove sono i miei occhiali?-

-Eheh si sono casualmente fusi. Torniamo alle porte?-

-...-

-Mica te la prenderai per questo! E no, non te li ricomprerò.-

-Ma erano di marca! Cosavano più di te!-

-Ti ho detto...Torniamo Alle Porte?!-

-Okok... io continuo a preferire quella con i fiori.-

-Non quella con le parole?-

-No, perché mi ricordano la scuola, dove mi hai ucciso.-

-Adesso, da bravo, indovina perché non va bene quella che ti piace.-

-Me lo spieghi tu? Non capisco perché dovrebbe essere sbagliata.-

-Perché di sono i fiori, mi sembra ovvio!-

-?!-

-Siamo all'inferno, ignorante! Non ci sono fiorellini all'inferno!-

-Tutto è possibile...comunque se non è quella qual'è la porta giusta?-

-Non lo so.- mi aggiro per la stanza osservando le pareti.

-...e adesso che cavolo stai facendo?-

-Niente, tu continua a pensare.- c'è qualcosa che non mi convince qua dentro. Se si prendesse una porta qualsiasi si potrebbe finire dal vecchio e poi ritornare qua comodamente e provarne un'altra. Troppo semplice proseguire. Inizio a sfiorare il muro opposto alle porte in ogni punto. Passo a quello a sinistra. Poi a quello a destra. Non c'è niente. Forse bisogna prendere veramente una di quelle uscite.

-Che ne dici di quella?- indica un'apertura sul soffitto. L'unico punto dove non ho controllato.

-Per una volta hai fatto la cosa giusta. Prendimi sulle spalle che provo ad aprirla.-

-Perché non lo fai tu? Ho scoperto io quella porta!-

-Se vuoi un applauso te lo faccio, ma resta il fatto che io peso meno di te, quindi sono più facile da sollevare.- lui sbuffa. Sa che ho ragione. Gli batto le mani, come promesso. Apro quel foro. Saliamo.

-Ma questa è casa mia!-

-Sì come se fosse possibile...-

-Siamo vivi! Abbiamo preso la porta che ci ha fatto resuscitare! Mamma? Papà? Blas?-

-Aspetta...ho sentito bene? Hai detto Blas?-

-Sì, è il mio cane, di certo non chiamo il vecchio dopo che ci abbiamo messo tanto per levarcelo di torno!-

-Adesso ho capito tutto.- sogghigno. Mi siedo sul divano. -Tu continua pure a chiamarlo, io aspetto che arrivi.- Leo mi guarda storto. Non sa cosa io abbia in mente. Beh...neanche io. So che fra il ragazzo e il vecchietto c'è un nesso. Dopo qualche secondo di silenzio spunta un cagnolino da dietro un angolo.

-Ahahahahah ma come ti sei ridotto!- i due mi guardano male mentre io continuo a ridere -Seriamente?! Un barboncino?!- rido.

Cosa c'è di sbagiato in te?” avverto i pensieri del vecchio. “Ma ti sei mai guardato allo specchio?” iniziamo la conversazione, senza che Leo ci senta. Anche se non cambia niente visto che quello stolto è andato a cercare veramente i genitori al piano di sopra. “Allora, siete riusciti a superare le porte.” è diventato un capitan ovvio, non che non lo fosse già. “Puoi sbrigarti a dire cosa vuoi? Poi perché sei un cane?” continuo a ridere osservando l'aspetto del vecchio e lui sembra irritato. “Non cambiare discorso! E non sono un cane qualsiasi, io sono il famiglio di Leo.”

-Aspetta un momento...se tu lo fossi, quello stupido che crede di ritrovare i genitori dovrebbe essere un mago?!?!-

-Con chi stai parlando?- scende le scale e si dirige verso di me. Io mi mordo il labbro per non imprecare o rivelare altro. “Complimenti, sei un genio.” il suo sguardo di disappunto si nota anche se è un cane. È incredibile quanto sia irritante quel vecchio.

-Con me stessa. Scommetto che non hai trovato nessuno.-

-Si capisce così tanto?-

-Io te lo avevo detto! Perché non mi dai mai ascolto?-

-Perché l'ultima volta che l'ho fatto-

-Ti ho ucciso. Vuoi che non lo sappia? Tengo a ricordarti che ero direttamente coinvolta.-

-Come dimenticarselo...- “Non stai simpatica neanche a lui, eh?”

-Eccolo che ricomincia.-

-Scusa se sono morto solo un'ora fa!-

-Non dicevo a te, idiota!- “Non ti azzardare!” -Parlavo di Blas.-

-Adesso te la prendi anche con il mio cane!?- non ce la faccio più. Sembra che in questa stanza sia l'unica sveglia. Abbastanza da capire che non siamo né a casa di lui là, né all'inferno, né da qualche altra parte. Neanche il vecchio riesce più a starmi dietro. Magari riesco a fregargli delle informazioni senza che se ne accorga.

Mi continuano a fissare tutti e due. Leo usa lo sguardo “Cosa sai che io non so?”, il cane invece “Stai zitta o ti faccio rimanere con me per sempre!” Devo ammettere di avere più paura del secondo... Anche se non riesco a prenderlo sul serio in questo momento.

-Perché si chiama così il barboncino?-

-Non lo so, era scritto sulla sua targhetta quando l'ho trovato.-

-Ah, capisco...e non hai sospettato del vecchio?-

-Per quale motivo dovrei? Capita di avere il nome uguale a qualcun altro!-

-E Blas ti sembra un nome così comune? Capisco che tutto è possibile, però...-

-Visto che ci sei digli direttamente tutta la verità!-

-Finalmente! Grazie.-

-Aspetta, chi ha parlato?!-

-Ok, adesso basta Leo...inizia un po' a ragionare, sennò non ne usciamo più.-

-Cosa stai insinuando?- no, seriamente siamo a questi livelli?

-Allora, tu se una specie di mago.-

-Sempre più delicata te, eh?- allora, o quel cane torna ad essere una persona o lo prendo a botte finché non lo diventa.

-Mi stai spaventando...-

-Bacchette magiche, sbrilluccichii, trasformazioni...hai presente?-

-Sì...-

-Smettila di fare quella faccia da idiota. Sono seria.-

-Ha ragione.-

-Sulla faccia o sulla magia?-

-Tutte e due.- la prima volta che vado d'accordo col barboncino.

-Con chi stai parlando?!- oddio...non ci arriva.

-Ma ci sei o ci fai?-

-Puoi spiegarmi che diavolo sta succedendo?!-

-Ho una specie di deja-vu...- chissà come mai, vecchio.

-Perché non capisce niente...in fondo è un idiota.-

-...-

-Ok, facciamola finita. Adesso ti racconto tutto.-

-Finalmente!-

-Mmh...da dove inizio? Una mano, Fuffy?-

-Si chiama Blas! Aspetta...ma...lui...il cane...-

-Dai ci sei quasi!- perché il

-Attento a non pensare troppo che si fonde l'ultimo neurone.-

-Simpatica...comunque... il cane è il guardiano...-

-Fin qua ci sei arrivato, domande?-

-Sì, una. Perché è il MIO cane? E perché hai detto che sono un mago? Siamo su “CanditCamera” per caso?-

-Innanzitutto, le domande sono tre.-

-Puntigliosa.-

-Fammi finire, barboncino. Allora, Leo, lui non è un semplice cane, è un famiglio, l'animaletto che appioppano ai maghi.-

-Sì...poi?-

-Dalla tua espressione deduco che non stai capendo niente, quindi mi arrendo. Se il topo qua presente mi desse una mano sarebbe tutto più semplice.-

-Ah, ah, ah. Pensi di essere simpatica dicendo che sono un topo?-

-Di certo più di te che continui ad esserlo senza aiutarmi.-

-Ok, sto al gioco e faccio finta che tu stia dicendo cose sensate.- sento che mi sto per arrabbiare. Specialmente con Blas. Anche se Leo non scherza con la cocciutaggine.

***

Sono passati quasi dieci minuti. Finalmente assisto alla trasformazione del vecchio. Si sarà stufato di aspettare in silenzio.

-Sappi che non l'ho fatto per te, ma perché gli si stanno fondendo tutti i neuroni ad ascoltarti.-

-La sua faccia è più perplessa di prima.-

-Sì, ho notato. Secondo me l'abbiamo traumatizzato a vita.-

-Ehi, stavolta è colpa tua! Io ho già fatto abbastanza danni.- Blas lo continua a chiamare cercando di farlo uscire dalla catalessi. Ma è troppo dolce quel vecchietto. Qua ci vuole un'azione brutale. E visto che ci sono io Leo può considerarsi sveglio. Infatti uno schiaffo sul coppino come quello che gli ho appena dato, lascia il segno.

-Ma sei per caso impazzita?!-

-Eri immobile! Ho trovato una soluzione per farti sbloccare. E come hai visto, ha funzionato egregiamente. Devi ammetterlo.-
-Quindi dovrei ringraziarti?-

-No, tranquillo. Ti ho ucciso e ti ho salvato. Siamo pari adesso.-

-Ah sì perché la consideri una parità normale?-

-In questo mondo sì! Comunque torniamo al problema iniziale.-

-Quello che io sono un mago, che il mio cane è un vecchio insopportabile o quello che tu non sei normale?-

-...- “Ma era così difficile cambiare scuola, città, paese e nome?! Mi sarei risparmiata tutta questa roba! Ma no, devo sempre essere istintiva io...”

-Anche tu non sei di certo nelle mie grazie, ragazzino.-

-Penso che proseguirò da sola, mi avete stufato entrambi.-

-Ma se non sai neanche dove andare!-

-Poi ti servo io per andare avanti.- come se non riuscissi a vivere senza Leo...ah già, io sono morta. E sono qui con lui. Qualcosa non quadra. Mi serve veramente per uscire. Non sono mai stata più incavolata di adesso. Anche se a ripensarci, un anno di scuola con Leo nel banco davanti, supera di gran lunga quello che provo ora. A paragonarli, adesso romperei meno muri. Se non si conta quanto mi faccia urlare Blas.

-Senti, ragazzo\che\vorrei\uccidere\ma\non\posso\perché\è\già\morto, sei tu che ci stai bloccando con la tua stupidità.-

-Cosa avrei fatto di male stavolta?-

-Non vuoi capire che non siamo in TV e che questo non è un reality show.-

-...-

-E non guardarmi così! Io ho cercato di spiegarti chi sei, chi è l'amabile vecchietto che ci sta rompendo le scatole con i suoi giochi di parole (e con la sua odiosa faccia che spunta dappertutto da quando siamo arrivati qui) e chi è il cane! Non sono due punti così complicati da comprendere!-

-In realtà sono tre...-

-Il cane e il vecchio sono la stessa persona, quindi diventano due le nozioni da imparare, OK?!?!-

-Mi sa che l'hai fatta arrabbiare veramente stavolta.-

-Non pensare di non c'entrare anche tu, Blas!-

-Se ti dico che ho capito tutto e che accetto qualsiasi maledizione, possiamo andarcene?-

-Se fosse così facile non saremo bloccati qui, sai?-

-Ma lo offendi sempre?-

-Sì, a volte non riesco proprio a resistere. E la sua stupidità innata rende tutto molto più divertente.-

-Ah, bene. Comunque, per entrare all'inferno, lui deve risvegliare i poteri e tu devi smetterla di insultarlo.-

-E per quale ragione?-

-Perché servono ad aprire la porta.-

-Dico per quale motivo dovrei cominciare ad andarci d'accordo.-

-Per il semplice fatto che mi sta venendo mal di testa.-

-Allora stai tranquillo che non lo farò mai. Invece i poteri?-

-Dalla porta dietro di noi si arriva all'Inferno ma questa è protetta da una sequenza magica attivabile solo da un mago o una strega, o da me.-

-Tu non rientri nel settore streghe?-

-Dicevo...rimarremo qui fino a che lui non impara il codice. Magari se lo incoraggi ci mettiamo poco tempo.-

-Non ci spererei, è troppo stupido.- si sente un tonfo dietro le nostre spalle. Quello là avrà sicuramente rotto qualcosa.

-Chi era lo stupido?- ha la voce da santarellino odioso. Mi giro per dirgli qualcosa e...

Ok, non può essere.

-Non puoi avere aperto la porta! Blas, cosa è successo?!-

-Non lo so, è molto strano.-

-L'avevo capito anche io che era una cosa strana!-

-Ho semplicemente cercato una sequenza che fosse...-

-Avrai cacciato a caso come si fa nei test a risposta multipla quando non si studia...-

-E se coì fosse?! Lo fai anche tu!-

-Semplicemente perché ho lasciato nel cassetto la mia voglia di studiare.-

-E anche per questo ti odio, visto che prendi voti più alti dei miei!-

-Ragazzi?-

-COSA VUOI?!- urliamo all'unisono. Blas ci indica la porta che è ancora aperta...già...dobbiamo andare...stavolta per sempre.

-Questo è un addio, fate in modo di non mettervi nei guai. Noi ci rivedremo all'uscita dal paradiso, quindi muovetevi.-

-Fino ad allora non ti posso più offendere? Uffa.-

-C'è sempre Leo.-

-Grazie per averglielo ricordato..- non credere che me ne fossi dimenticata.

-Ah, nell'Inferno state attenti al fuoco. Non vi brucerete ma le fiamme nascondono negli animaletti fastidiosi che ti fanno avere le allucinazioni...poi...nel Purgatorio non parlate con le persone a meno che non siano i funzionari che controllano i morti. Li riconoscerete perché sono cinque e hanno disegnato un rombo viola in fronte. Se non sono loro non proferite parola con nessuno, a meno che non vogliate rimanere con loro per sempre.-

-Rombi viola? Non potevano mettere qualcosa di più carino, come un unicorno?-

-Fallo parlare, agli unicorni penserai dopo.-

-Grazie. Allora, nel Paradiso non c'è niente di spaventoso, ma non accettate niente da mangiare o da bere. Vi inducono in tentazione per avere un pretesto con cui rimandarvi all'inferno e svuotare i dormitori. Tanto non soffrirete né fame né sete quindi non accettate per golosia.

-Parla con te, Leo.-

-Qua la golosa sarai tu!-

-Basta voi due. Mi troverete al confine Paradiso/Terra di Nondove. Andate sempre dritti sulla vostra via e mi vedrete. Ricordate i miei avvertimenti.-

-Praticamente in questo viaggio potrò parlare solo con l'idiota qua presente e dei vecchietti sparsi in giro per i mondi che hanno tatuato in fronte un rombo viola?-

-Esattamente.-

-Sembra forte. Ma a cosa servono i dormitori se notte e giorno non esistono?-

-Nei Tre Mondi Principali esistono, in quelli minori no. A Megawal non c'erano perché e il luogo del niente e del tutto, non è un mondo ma lo è...-

-Insomma dovrei essere pazza per capirlo. Mi resta solo una domanda.-

-Prego.-

-Dove è finito Leo?!-

Adesso devo anche fare da babysitter?!? Quel ragazzo non smette mai di stupirmi...Ed eccolo là. L'esemplare perfetto di “Homo Stupidissimus” intento a varcare la soglia per l'Inferno senza la sua guardia del corpo (io).

-Ehi, ti muovi? Io vorrei andarmene il più presto possibile da qui! Mi sembra di avere già accennato a questo mio desiderio!!!-

-Sì, arrivo...- sorrido a Blas e mi incammino verso l'ominide e insieme ci addentriamo in una luce blu, molto più fredda di quella rossa che ci ha portato qui. E non capisco cosa c'entri quella tonalità con il posto in cui stiamo andando.

Forse è per prepararci al caldo.

Alle fiamme.

Forse l'Inferno non sarà come tutti se lo immaginano.

O forse sì.

Possiamo scoprirlo solo andandoci.

E ci stiamo andando.

 

 

Buongiorno a tutti :D
So di essere un tantiiiino in ritardo con il capitolo ma è colpa di enti superiori a me...e al fatto che per un po' non sapevo cosa scrivere T-T

Beh, meglio tardi che mai, quindi eccovi il capitolo e spero vi piaccia :)
Non so quanto ci vorrà per il prossimo... quindi godetevelo! ;)

Alla prossima!!
_freshouse

 

   
 
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