"Io...Io non lo so." Ammise Pam, con aria afflitta. Ma si riprese
subito dopo e aggiunse: "Comunque sta tranquillo; non
succederà più. Tu sei il mio capo e io la Mew
Mew, non c'è nient'altro.Ora, se permetti...."E si
alzò, come per andarsene, ma venne fermata da
Ryan, che le afferrò il braccio e la costrinse
bruscamente a fissarlo negli occhi:
"Non è così semplice,Pam, e tu lo sai.
Perciò non capisco perchè dobbiamo continuare a
fuggire dall'argomento..." "Io, non sto affatto fuggendo!Tutto
ciò che ti dovevo dire l'ho detto!" Ma nel fare
quest'affermazione fu costretta ad abbassare lo sguardo, dando
così a Ryan la conferma che stava mentendo "Ascoltami, io
non voglio insistere, ma ho bisogno di sapere!" " Perchè mi
vuoi tormentare così? Stai solo cercando di ingannarmi, sei
come tutti gli altri...Io non mi posso fidare di nessuno!" "Non
è vero! se solo mi dicessi cosa ti passa per la testa,
potrei anche aiutarti. " "Ecco!E' solo questo ciò che vuoi
offrirmi; aiuto, affetto, compassione...io ho bisogno di
più, e non mi aspetto di trovarlo certo da te!"
"Perchè no?"
"Perchè...perchè...perchè non mi
importa niente di te, e non verrei da te nemmeno se fossi l'ultimo
ragazzo sulla faccia della terra!"
Ma si pentì immediatamente di ciò che aveva
detto; era stata la paura a farla agire così, la paura di
rivelare i suoi sentimenti...che egoista che era! Ora avrebbe fatto
soffrire inutilmente ryan...lui meritava di meglio...Doveva cercare di
allontanarlo, prima che fosse troppo tardi, prima di farlo soffrire
ancora di più a causa del suo caratteraccio...
"Ryan, perdonami, non voglio ferirti, ma...è meglio se mi
lasci perdere, se ti concentri su un altra ragazza. Io potrei solo
farti soffire, e questa discussione ne è la prova."
Detto ciò si liberò della presa con uno strattone
e fuggì via, in lacrime.
"Pam, ti prego aspetta!Non puoi andartene così..." Ma fu
inutile. Se ne era andata.
Non posso crederci...è veramente questo quello che pensa di
me?!? Questa tutta la considerazione, il rispetto nei miei confronti?Si
crede chissà chi, quando è solo una ragazza come
le altre...quando però la rabbia fu sbollita,
analizzò la situazione a mente lucida, ripensando alle sue
parole, ai gesti, allo sguardo...qualcosa gli diceva di non arrendersi,
forse era una debole speranza, ma le era sembrata sincera quando
l'aveva baciato...Non se la sarebbe lasciata sfuggire così
facilmente, finalmente aveva capito di essere perdutamente innamorato
di lei...
Nella sua mente rievocò l'immagine del loro bacio, del vento
che soffiava alle loro spalle e del sole, che li osservava senza un
minimo di pudore...sentì ancora sulle labbra il dolce sapore
delle morbide labbra di lei, il suo tocco sulla pelle...
Però poi quella figura scomparve, e rivide, Pam, in lacrime
allontanarsi...il suo sguardo sembrava quasi una muta richiesta
d'aiuto...
Decise che non poteva lasciarla andare via così, non in
quelle condizioni...E se le fosse successo qualcosa? Non se lo sarebbe
mai perdonato...
Nel frattempo Pam si era diretta al parco, e cercava disperatamente di
fermare le lacrime...
Che stupida era stata. Si era illusa di poter nascondere a lungo,
sopratutto a se stessa, ciò che provava per Ryan, ma era
stato inutile. Ora più che mai le sembravano profetiche,
quasi beffarde, le parole di strawberry: "Pam, tu hai paura di amare.
Hai paura di essere costretta a soffrire di nuovo, e per questo cerchi
di chiudere ogni accesso all’amore. Ma ti verrà a
cercare, e tu non potrai sfuggirgli".
Era questo l'amore. Ma perchè era così crudele? E
perchè, pur sapendo di doversi allontanare da lui, non
riusciva a smettere di pensare alle mani protettive di ryan, al suo
sguardo, al suo sorriso? Perchè ogni volta che ripensava al
loro bacio si sentiva invasa da un indefinibile sensazione di
felicità, di pace? Come era possbile provare sentimenti
tanto contrastanti, essere costretti a scegliere fra ragione
e cuore?
Non si era accorta, assorta come era nei suoi pensieri, di essere stata
presa di mira da un gruppo di ragazzi, che continuava a rivolgerle
sguardi maliziosi e battutine. Ad un certo punto il più
grande di loro, quello che doveva essere il capo, disse "Ragazzi, non
possiamo lasciarci sfuggire un bocconcino così. E' il
momento di agire!"
E si posizionò davanti a Pam, sbarrandole la strada. Lei
alzò il capo, infastidita, e gli ordinò di
spostarsi. " Non così in fretta, bellezza. Non ti va di
"conoscerci" meglio?" E detto ciò abbassò lo
sguardo sul florido seno della ragazza, che se accorse con orrore, e
intuì le sue intenzioni. Si voltò, alla ricerca
di una via di fuga, ma si rese conto di essere circondata; era in
trappola! I ragazzi risero del suo terrore e si avvicinarono, bramosi.
"Andate via!Lasciatemi in pace!Altrimenti io..." "Tu cosa? Sei
completamente sola e indifesa..." E si avvicinò ancora di
più, sollevandole il mento fra le dita e susurrando con voce
roca "Sei proprio uno schianto, sai bellezza? Ho l'impressione che ci
divertiremo molto con te..."
Pam provò a opporsi, ma la sua resistenza eccitò
ancora di più i ragazzi, che le si buttarono addosso, le
strapparono i vestiti e rimasero a contemplare, estasiati, lo
splendido fisico della ragazza, ormai rimasta solo con la biancheria
intima addosso.
Poi quello più grande iniziò a baciarla,
avidamente e insistentemente, lasciandola senza fiato. La
buttò a terra e in un secondo le fu sopra...
|