Riprese ad accarezzare e baciare freneticamente il suo corpo, facendola
rabbrividire, e si preparò, ansimando, a privarla per sempre
della sua innocenza quando...
Un pugno improvviso (e ben piazzato) lo fece gemere di dolore, mentre
si sollevava in fretta dal corpo di Pam per vedere da dove provenisse.
Tentò di rispondere con un calcio, ma le forti mani di lui
lo afferrarono per il colletto della camicia e lo scagliarono a terra
con violenza; poi intravide confusamente, fra lacrime di dolore, la
sagoma di un giovane ragazzo biondo, che si agitava come un
pazzo mentre lo riempiva di botte e urlava"
Tu-porco-schifoso!Come-hai-osato-farle-del-male?!?"...
Riuscì solo a sussurrare ai suoi compagni "Muovetevi
imbecilli!Fatelo a pezzi!" e poi svenne... A quel punto gli altri tre
ragazzi della banda furono presi dal panico e pensarono di fuggire a
gambe levate, ma il più temerario dei tre si
avvicinò di soppiatto a Ryan, mentre era vicino a Pam, e lo
colpì, mandandolo a sbattere contro un albero.
Pam a quel punto, sebbene ancora debole, riuscì a
trasformarsi, e, pur consapevole di fare un uso non consentito della
sua potenza, frustò i ragazzi, costringendoli alla ritirata.
Poi si accasciò sul terreno.
Ryan si riprese, le andò vicino e le restò
affianco in silenzio, aspettando che anche lei si risvegliasse. Quando
lei riaprì gli occhi gettò un’occhiata
ai suoi vestiti, ancora sparsi a terra, e scoppiò in
lacrime: " Non posso pensare a quello che sarebbe potuto accadere se
non fossi intervenuto...a quest'ora io..."
Ma la voce si spezzò in gola, e ricominciò a
piangere, chinando il capo sul confortevole petto di Ryan. " E' stato
terribile, non mi sono nemmeno accorta di ciò che stava
accadendo! E gli sguardi di quei ragazzi erano così
perversi, così espliciti...mi sono sentita morire.
Rabbrividisco se penso che le sue mani mi hanno toccata ovunque, i suoi
occhi hanno visto parti che sarebbero dovute rimanere nascoste ancora
per un bel po’... ” E a queste parole si
guardò e si rese conto di essere ancora in biancheria
intima!Arrossendo dalla testa ai piedi si affrettò a
coprirsi e picchiò scherzosamente Ryan dicendo
“Scemo!Potevi anche dirmelo che stavo ancora così,
no?!?” “Scusa, mi stavo solo godendo lo
spettacolo…”Ahi!
“Vieni, ti devo portare in un posto!” E
così dicendo gli prese la mano e lo condusse in un posto
isolato, panoramico, affacciato sul golfo.
“E’ molto bello, ma…Perché mi
hai portato qui, Pam?”
“Perché devo parlarti…”
“Ti ascolto.”
Fece un bel respiro profondo e poi iniziò…
“Ho sbagliato. Mi sono comportata così con te
perché avevo paura di innamorarmi, ero attratta e allo
stesso tempo spaventata da questo sentimento così
sconosciuto e irrazionale… “
“ Ma stai continuando a usare il passato. E’
cambiato qualcosa?...”
“Sono cambiate molte cose. Finalmente ho trovato il coraggio
di far uscire allo scoperto i miei sentimenti, senza più
barriere o censure. Sto bene quando sono vicino a te, e quando sei
lontano non riesco a smettere di pensare al tuo
viso… Ho bisogno di sentire le tue mani che mi
sfiorano, il calore delle tue labbra e il profumo dei tuoi
capelli…ho bisogno di te. Ti amo”
Non ci posso credere. L’ho detto!L’ho
dettol’hodettol’hodetto….sono impazzita,
è l’unica spiegazione; ora mi dirà che
non prova lo stesso e io ci starò malissimo, ho corso
troppo….
Ma Ryan la sorprese dicendo
“Anche io.”
“Scusa? Che intendi?”
“ Anche io ho fatto chiarezza sui miei sentimenti. Anche io
ho capito che non posso stare senza di te, che passerei tutta la mia
vita a guardarti e che non permetterei a nessuno di farti del male come
stava accadendo oggi, anche a costo di morire. Anche io ti amo,
Pam.”
Detto ciò le accarezzò il viso, raccogliendo le
lacrime che lo rigavano. Non erano lacrime di dolore; erano lacrime di
gioia, di sollievo e felicità. Erano gocce d’amore.
Poi si unirono in un bacio appassionato, mentre il cielo
sopra di loro chiamava a raccolta le prime luci della notte. Si
allontanarono dolcemente e, tenendosi per mano, si diressero felici al
caffè Mew Mew.
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