Wow un'altro lettore^^
Bene bene: ecco a voi l'ultimo capitolo di questa mia prima fanfiction.
Spero che sia piaciuta a tutti quelli che l'hanno letta, e vi chiedo di
commentare tutti quanti^^
Detto questa buona lettura^^
Epilogo
Una forte luce gli abbaglia gli occhi ancora coperti dalle
palpebre. Cerca di aprirli ma i raggi gli fanno male quando per iride
ancora troppo aperta e lo costringono a mettere una mano davanti agli
occhi. Rimane sdraiato su quella che sembra essere sabbia mentre il
vento gli soffia sulla pelle e il rumore del mare giunge tranquillo
alle sue orecchie.
Dove è finito? L’ultima cosa che ricorda
è quella forte luce ed il Nessuno con la sua
spada… la spada!
Roxas si mette seduto con uno scatto di reni mentre la mano corre
all’addome in cerca della ferita mortale che avrebbe dovuto
ucciderlo ma non la trova. La mano inizia a salire lentamente verso
sinistra seguendo la strada aperta dalla lama dell’avversario
ed improvvisamente si ferma al centro del petto.
Tu-tum Tu-tum Tu-tum
Le lacrime inizia scendere dai suoi occhi mentre il suo cuore continua
battere prepotentemente nel suo petto.
E quando alza lo sguardo esse non possono che aumentare come la gioia
che prova: Xemnas è davanti a lui e gli sorride come gli
sorridono tutti quanti i membri dell’Organizzazione che sono
in cerchio attorno a lui.
Roxas scatta in piedi e guarda il superiore senza parole. Il vestito
nero è scomparso ed al suo posto ci sono dei normalissimi
vestito: l’unica cosa che attira l’attenzione
è la manica sinistra piegata su se stessa e cucita a coprire
le ferita che gli aveva staccato il braccio.
Il ragazzo ora comincia a ruotare introno a sé guardando
negli occhi ciascuno dei suoi amici: Marluxia, Lexaeus, Zexion, Xaldin,
Xigbar, Axel, Saix, Vexen, Demyx, Luxord e Larxene. È senza
parole: sono tutti vivi e tutti li. Insieme. Il nero opprimente dei
vestiti che avevano indossati per anni era scomparso e tutti hanno
vestiti sgargianti, dalla minigonna ai jeans, dai cappotti alle
magliette a maniche corte. E tutti sorridono.
E finalmente sorridono non per un ricordo di ciò che erano
estati ma per una vera emozione che sta scaldando i loro cuori.
Ancora con gli occhi pieni di lacrime Roxas torna a volgersi verso
Xemnas dietro il quale si stende un mare che sembra infinito.
[Ce l’hai fatta] Gli dice soddisfatto il Superiore.
Fa per rispondere quando un grido lo fa girare, ma prima che abbia
completato tutti i centottanta gradi Axel lo prende sulla spalla
gettandosi con lui nell’acqua attraverso il varco creato da
Xemnas che si era opportunamente spostato immediatamente seguito da
Zexion, Demyx e persino Vexen che si gettano a loro volta nel mare
iniziando a spruzzarsi a vicenda tra le urla divertite.
Larxene emette un gridolino divertito quando Luxord la solleva da terra
prendendola in braccio per poi tuffarsi con le in mezzo agli altri
cinque.
Marluxia e Saix gli osservano compiaciuti quando vengono spinti a loro
volta rispettivamente da Xaldin e Xigbar che stanno ancora ridendo
quando l’enorme Lexaeus gli prende uno per braccio e con loro
a carico corre nell’acqua insieme agli altri.
L’unico che rimane sulla spiaggia e Xemnas che gli osserva.
Finalmente: tutto quello che aveva fatto fino ad ora non era stato
vano. C’erto, aveva fatto cose di cui non andava fiero, ma
nel vedere gli altri che finalmente erano tornati a provare ogni
emozione e che si stavano divertendo ogni rimorso scompare: ne era
valsa la pena.
Certo non era stato facile, e c’erano ancora alcuni punti non
chiari riguardo al Nessuno di Kingdom Hearts, ma ogni sua riflessione
viene interrotta da dell’acqua spruzzatagli in
faccia da Roxas che gli sorrideva in mezzo agli altri che intanto
continuavano a giocare come bambini.
[Tu piccolo ragazzino! Non hai imparato a rispettare i tuoi
superiori?!?] Grida ridendo gettandosi addosso a lui.
Finalmente sono tutti insieme. Finalmente l’Organizzazione
XIII ha di nuovo tutti i suoi membri.
Finalmente tutti loro hanno un cuore.
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