Les
liaison dangereuses.
Capitolo IX: What goes
around... Comes around.
Il vantaggio delle emozioni
è che ci traviano.
- Oscar Wilde.
Dopo
essermi ripresa dal brutto crollo emotivo dell'altra volta, ho promesso
a me stessa che non mi sarei più ridotta così per
nessuna ragione al mondo - quantomeno per nessuna ragione che riguardi
il mio rapporto col genere maschile - dal momento sto attraversando una
fase abbastanza delicata della mia vita e non posso permettermi
distrazioni di questo tipo. Lo so che ridurre la mia vita sentimentale
ad una mera distrazione è quanto di più cinico
possa esserci, ma nella mia vita ho obiettivi più importanti
che non includono il fatto che debba perdere il senno - e il sonno,
cosa che mi rende molto meno produttiva di quanto pensassi - dietro a
dei ragazzi.
Fin
da quando ho messo piede negli Stati Uniti ho promesso a me stessa e ai
miei zii che avrei messo la testa a posto e che avrei fatto quanto in
mio potere per garantirmi un futuro brillante e dignitoso: entrare alla
Brown University è il mio obiettivo principale da 3 anni a
questa parte e sono arrivata a tanto così dalla sua
realizzazione.
I
miei zii mi hanno accolta in casa loro come la figlia che non hanno mai
avuto, sebbene i miei trascorsi lasciassero molto a desiderare e mi
vedessero sì e no 1 volta l'anno; insieme ad Edward, sono
state le uniche persone che hanno davvero creduto in me e nelle mie
potenzialità anche nei momenti peggiori. Non posso, non devo
ma soprattutto non voglio deluderli.
Perciò
ho deciso di fare ordine nella mia vita e di risolvere i miei "drammi"
passo per passo.
Innanzitutto
ho deciso che ignorerò Logan e la sua stucchevole storia
d'amore con Jasmine Lynch: se ha deciso di sollazzarsi con una liaison
con quell'oca, tanto meglio per lui; io sto vivendo la mia storia con
Jake e non potrebbe andare meglio di così, lui è
la personificazione di tutto ciò che ho sempre desiderato in
un uomo e ho la fortuna di intrattenere con lui una relazione solida e
stabile, prospettiva che con Logan sarebbe totalmente irrealizzabile,
in primis perché il massimo che potrei ottenere da lui
sarebbe una "scopamicizia".
Jake
mi offre stabilità, sicurezza, stimoli intellettuali e
affetto incondizionato, perché dovrei rinunciarci? Per cosa,
soprattutto? So che è il mio professore, ma tra qualche mese
mi sarò diplomata e la nostra storia potrà uscire
alla luce del sole, si tratterebbe di stringere i denti giusto per
qualche mese e lui sembra ben disposto a correre il rischio:
ultimamente stiamo facendo molti progetti riguardo il nostro futuro
fuori da questo posto e il fatto che lui stia per prendere casa fuori
dal campus sta concretizzando sempre di più questa
prospettiva. Finalmente avremo un posto dove potremmo essere
nient'altro che noi, al di là dei ruoli di professore e
studentessa.
Forse
stiamo correndo un po' troppo, ma lui dice di non aver mai provato
niente di simile per nessun'altra donna ed io... Beh, è la
mia prima relazione seria, anche per me è tutto nuovo!
L'ultimo
scoglio da superare è quello di Edward: tutto questo marasma
di eventi non ha fatto altro che farci allontanare e il fatto che si
sia dichiarato apertamente a me ha reso tutto quanto più
complicato, ma non posso e non voglio perderlo. Lui per me significa
tutto, è il mio porto sicuro, il mio confidente, la mia
persona e non riesco ad immaginare una vita dove lui non sia compreso.
Dopo
tutto quello che è successo il nostro rapporto ovviamente
non sarà più lo stesso di prima, ma voglio fare
quello che posso per cercare di farlo incrinare il meno possibile.
Per
cui, dopo un profondo sospiro e una buona dose di coraggio, busso con
decisione alla porta della sua stanza e dopo pochi minuti eccolo
lì, con i suoi capelli arruffati e una dolce espressione
imbronciata stampata sul viso, tipica di quando è alle prese
con qualcosa che gli fa saltare i nervi, tipo la relazione su Beckett e
il Teatro dell'Assurdo che dobbiamo consegnare al professore di
letteratura inglese tra qualche giorno.
«Ah,
sei tu. Sicura di non aver sbagliato stanza?» commenta
sarcastico, lanciandomi un'occhiata in tralice.
Questo
genere di cose dovrebbero ferirmi, ma è un atteggiamento
comprensibile, per cui incasso il colpo.
«Caspita,
hai ragione. Pensavo che il comitato studentesco si riunisse
qui».
Ennesima
occhiataccia. Mh, forse non è il caso di scherzare.
«Che vuoi, Danielle?»
Malgrado
la sua ostilità, mi fa cenno di entrare e dopo avermi fatta
accomodare si chiude la porta alle spalle.
«Il
tuo perdono», rispondo di getto e prima che abbia il tempo di
ribattere, continuo «Lo so, non lo merito. Tu ti sei
dichiarato a me con quelle parole meravigliose e tutto ciò
che ho saputo fare è stato allontanarti, perché
ero troppo presa dalla piega incasinata che stava prendendo la mia
vita. Sono un'amica inqualificabile e so che per te non sono una
semplice amica, ma io davvero... Non posso darti quello che vuoi. Sei
il mio migliore amico, sei la persona a cui tengo più di
chiunque altro al mondo e non me ne vogliano Kristin, Charlie, Jake e
Lawrence, ma tu... Io non riesco ad immaginare la mia vita senza di te!
Per quanto mi sforzi, non ce la faccio. Non è una questione
di dipendenza, non ti dico tutto questo perché ho bisogno di
aggrapparmi a te... Non sono la damigella in difficoltà che
ero allora, io ti voglio nella mia vita perché tu ne sei una
parte essenziale. Sei quello che la rende bella, ma bella per davvero.
Sei come le gocce di cioccolato sui biscotti! Okay, forse non
è un paragone appropriato ma...»
Edward
mi zittisce poggiandomi un dito sulle labbra, facendomi notare con
piacere che la sua espressione adesso è più
rilassata di quanto lo fosse in precedenza. «Danielle, tu lo
sai che ti amo, non è così? E questi discorsi non
fanno altro che confondermi e alimentare la mia speranza che tu possa
ricambiare...»
«Ed,
io non so davvero cosa provo per te! Non sei solo un amico, ma non
voglio vederti come un fidanzato, sei troppo importante per me e non
voglio rischiare di mandare tutto a quel paese con una relazione... Io
sono un casino e sono così confusa, la gestirei troppo
male!»
«Ma
perché dovresti? Perché non possiamo stare
insieme?» esclama esasperato. «Anche se siamo stati
distanti, pensi che non ti abbia sentito parlare? I tuoi progetti col
professorino, lui che va a vivere fuori da questo posto, la vostra
relazione a distanza, lui che invia curricula a Providence... Pensi che
io non sappia? Cos'ha lui che io non ho?!»
Più
la sua collera aumenta, più sento le lacrime pungere. Vorrei
dire così tante cose che non so nemmeno come tirarle fuori
tutte insieme, Joyce sicuramente ci troverebbe molto materiale per un
suo racconto, uno stream of consciousness coi fiocchi. Forse la mia
promessa di non esasperarmi per degli uomini sta per essere rotta.
«PERCHE'
NON CE LA FAREI!» sbotto, al culmine dell'esasperazione.
«Senza di te, non ce la faccio! Se dovesse finire con Jake
sicuramente me ne farei una ragione e la mia vita andrebbe avanti! Per
me è molto più facile avere una relazione con
lui, perché potrei sicuramente sopravvivere al dolore nel
caso in cui andasse a finire male. Ma con te... Dio, no. Il solo
pensiero di poterti perdere... Mi sentirei morire. Significhi troppo.
Lo capisci questo? Non voglio che tu mi salvi o che tu risolva i miei
guai, ma ho bisogno di sapere che tu ci sia nella mia vita,
così come ho bisogno di sapere che io potrò
esserci per te. Non sei un semplice amico, ma non voglio che passi al
livello successivo. Faccio schifo con queste cose, incasino tutto e lo
sai meglio di me. Ti prego, comprendimi, non voglio crollare un'altra
volta».
Per
qualche minuto restiamo in silenzio ma non mi sento affatto a disagio;
so che sta ponderando la mia richiesta e so anche di aver chiesto
più del lecito. Mi sento così egoista, ma non
riesco a fare a meno di lui.
«Tempo
addietro ti feci una promessa... E ogni promessa è un
debito.»
E
senza bisogno di aggiungere altro, mi avvolge in un lungo e tenero
abbraccio e nella mia mente si fa strada la consapevolezza che sono
proprio dove dovevo essere.
***
La pazienza ha un
limite, specialmente quella di Logan Shepherd.
E'
sempre stato abituato ad avere quello che voleva quando lo voleva, ma
negli ultimi tempi la situazione con la Peyton sembra essere arrivata
ad un empasse: lei ha raggiunto un suo equilibrio e nessuna delle sue
macchinazioni è arrivata a smuoverla anche di un solo
millimetro; dannazione, è arrivato ad impostare il suo
status su Facebook in "Impegnato" - col nulla, dal momento che ha
scaricato Jasmine Lynch dopo qualche giorno. Dio, quella ragazza era
davvero una piattola -! Fino a dove deve spingersi un ragazzo per
ottenere una reazione?
Più
tenta di attirare la sua attenzione, più quella frigida
stronzetta diventa impassibile.
Inoltre
la collaborazione con quell'oca della sua amica si sta rivelando
estremamente infruttuosa, è da più di mezz'ora
che sono imboscati nel giardino adiacente alla biblioteca nella
speranza di poter ottenere qualcosa di utile su cui lavorare, ma non
è riuscito a cavare un ragno dal buco.
«Insomma,
Conrad! Possibile che tu non abbia più alternative da
offrirmi? Colin potrebbe cercarsi un'altra.»
La
bionda gli lancia un'occhiataccia «Ho fatto quanto in mio
potere, ma Danielle è talmente ferma nelle sue idee che
potrebbe farsi bruciare viva come quella pazza lì... Joan of
Arcadia!»
«Forse
intendi Giovanna D'Arco»
L'aria
sconcertata che assume Logan nel darle il suggerimento la fa
ridacchiare. Forse dovrebbe studiare la storia in maniera
più approfondita. «Quella lì,
sì. In ogni caso non so davvero come aiutarti e onestamente
non so nemmeno se ne valga la pena. Insomma, vorrei davvero aggiustare
le cose con Colin ma non a spese della mia amica! Dovessi vedere
com'è tranquilla... Non ce la faccio. Non me la sento di
macchinare qualcosa che metta a repentaglio lei e la sua
rel...» non appena si realizza quello che stava per dire,
Kristin si blocca immediatamente, stampandosi un'inequivocabile
espressione colpevole sul viso.
Logan
alza di scatto la testa per fissarla con più interesse del
dovuto. «Stavi per dire relazione? E con chi è che
Peyton avrebbe una relazione? Con un supplente poco più che
venticinquenne di nostra conoscenza?»
«Ma
di che diavolo vai blaterando?» sbotta Kristin, sulla
difensiva. «Intendevo la sua... Ehm...
Religiosità. Danielle prega molto ultimamente.»
«Roba
del tipo "Oh sì, così Jake, ti prego!"?»
«Danielle
non ha una relazione con Ja... Col professor Bloom!»
Se
c'è una cosa che Logan ha imparato dalla sua lunga e
tortuosa esperienza con le donne è che quando strillano
indispettite di fronte a un'insinuazione, c'è un buon 80% di
possibilità che quella non sia solo un'insinuazione.
«Io
direi di sì.» rincara il biondo
«In
ogni caso non hai nessuna prova!» lo provoca Kristin, con
aria di sfida. «Non ci sono foto o messaggi che lo
dimostrano!»
«No»
conviene il ragazzo, stampandosi un sorriso trionfante in viso.
«Ma tu mi hai appena dato un ottimo suggerimento».
Logan
se ne va senza darle il tempo di poter replicare ma soprattutto
lasciandola da sola con la sua coscienza, la quale continua a
suggerirle di essersi cacciata in un casino più grande di
lei.
Cosa
avrebbe dovuto fare? Deve assolutamente parlarne con qualcuno, ovvero
con l'unica persona che pur essendo a conoscenza dei suoi misfatti non
l'ha mai giudicata, neanche per un secondo. Quasi automaticamente,
afferra il suo smartphone e compone un sms con scritto "SOS"
indirizzato a Charlie.
Neanche
a dirlo, una manciata di minuti dopo, ecco che il suo cavaliere senza
macchia né paura si materializza all'orizzonte, portando con
sé un'inconfondibile ondata di profumo Chance by Chanel.
«Beh
tesoro, se devi affondare, almeno fallo in grande stile»
conviene il ragazzo, dopo aver ascoltato tutta la storia.
Charlie
sa sempre come aiutarla, anche nelle situazioni più assurde.
Incredibile come siano riusciti ad entrare così tanto in
sintonia dopo pochissimo tempo, una cosa del genere le è
successa solo con Danielle tempo addietro.
«Spiegati
meglio»
«Ormai
il danno è fatto, quindi visto che hai aiutato quella mente
criminale incompresa, almeno fatti dare la tua ricompensa!»
«Dici
che dovrei pretendere di poter parlare con Colin?» domanda la
bionda, poco convinta.
Charlie
la osserva divertito. Certe volte Kristin sa essere davvero ingenua.
«Parlare? Come minimo dovrebbe lasciarti la camera libera per
almeno una serata intera in modo tale da farvi copulare in posti dove
non si dovrebbe mai copulare!»
«Copulare?»
gli fa eco la ragazza, stranita.
«SESSO
SESSO SESSO!»
«Charlotte,
lurida ninfomane!» esclama finto indignata, ma in
realtà riesce a stento a mantenersi seria.
«Ma
Tessssoro, non è colpa mia se i miei spermini soffrono di
claustrofobia! Devo farli evacuare»
«Questo
è troppo anche per me».
Ma
Charlie non se ne cura, cominciando un resoconto anche fin troppo
dettagliato delle sue ultime conquiste.
Charlie
è pur sempre... Charlie.
Malgrado
i suoi sproloqui, su una cosa Charlie aveva ragione: anche se non
volontariamente, ha comunque collaborato con Logan e adesso merita la
sua ricompensa. Ogni promessa è un debito.
Dopo
aver titubato un po', ha preso il coraggio a due mani e si è
diretta verso la camera di Shepherd e Colin per reclamare
ciò che è suo: un po' di tempo con il ragazzo che
ama.
Arrivata
di fronte alla porta comincia a bussare con veemenza.
«Conrad,
non è un buon momento» esclama perentorio il
biondo, non appena se la ritrova davanti.
«Invece
lo è eccome! Non so come, ma ho messo nei guai Danielle per
venirti incontro e adesso pretendo di avere la mia ricompensa. Devo
parlare con Colin e...»
Ma
il suo discorso si interrompe non appena si ritrova davanti un Colin
abbastanza sconcertato.
«Hai
messo nei guai la tua amica per una ricompensa?» domanda, con
tono accusatorio. «Credi che io sia una ricompensa? Pensi che
questo sia un gioco a premi, che io sia qualcosa da conquistare? E a
spese di qualcuno? Tu.... Tu sei davvero una persona
orribile.»
E
senza nemmeno darle il tempo di replicare, Colin esce fuori dalla
stanza sbattendo la porta.
«Io
te l'avevo detto che non era un buon momento» rincara Logan,
facendo spallucce.
Writer's corner
Sono una persona
orribile anch'io. Non ci sono parole per dire quanto mi dispiaccia, non
aggiorno da secoli e non ho nemmeno risposto alle vostre recensioni!
Purtroppo il mio pc ha deciso di dare forfait qualche mese fa e dopo
una riparazione durata secoli, ho perso tutto, compresi i capitoli di
questa storia... E tra sessione estiva, impegni e casini vari che non
sto nemmeno a spiegarvi - salvo che qualcuno di voi non abbia un
lettino e una profonda conoscenza della psicologia -, ad essere sincera
non ho nemmeno pensato a portarmi avanti con la storia ed aggiornare.
Quindi vi ringrazio di cuore, voi che nonostante vergognosi lassi di
tempo tra un aggiornamento e l'altro, continuate a seguire le vicende
di una povera sventurata - qual è Danielle - costretta ad
avere a che fare con un branco di pazzi.
In
questo capitolo si è un po' chiarita la natura del rapporto
tra Danielle e Jake e Kristin sta subendo le prime ripercussioni per le
sue azioni... E mi spiace dirvelo, ma purtroppo - per lei - non
è finita qui.
Al
prossimo aggiornamento, sperando che non ci vogliano mesi.
Un
grosso abbraccio.
Sara.
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