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Autore: SummerBreeze    11/07/2013    1 recensioni
Tratto dalla storia: «P come perfezione, puntualità, precisione, professionalità! P come Peyton, un cognome, una garanzia!» [..] Una mano alzata compare all'orizzonte dal fondo dell'aula ma non riesco a distinguerla per via della moltitudine di corpi ammassati – neanche fosse un lazzaretto – dei miei compagni, che credo stiano dormendo... O facendo un'orgia, non saprei; non ci sarebbe da stupirsi in ogni caso. «Hai dimenticato p****na, Novice»
E fu così che il mio castello di sogni e speranze crollò come il muro di Berlino nell'89.
L'artefice? Ma Logan Shepherd, naturalmente. Lui è quello che potrei definire come la mia nemesi, l'anello di congiunzione tra l'uomo e lo stronzo – nel vero senso della parola –, il capello sulla tua pietanza preferita, la pioggia nel giorno del tuo matrimonio, un giro gratis quando hai già pagato, un buon consiglio che non hai seguito e... No, cavolo. Quella è Alanis Morrisette!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Les liaison dangereuses.




Capitolo IX:
What goes around... Comes around.





Il vantaggio delle emozioni è che ci traviano.
- Oscar Wilde.




Dopo essermi ripresa dal brutto crollo emotivo dell'altra volta, ho promesso a me stessa che non mi sarei più ridotta così per nessuna ragione al mondo - quantomeno per nessuna ragione che riguardi il mio rapporto col genere maschile - dal momento sto attraversando una fase abbastanza delicata della mia vita e non posso permettermi distrazioni di questo tipo. Lo so che ridurre la mia vita sentimentale ad una mera distrazione è quanto di più cinico possa esserci, ma nella mia vita ho obiettivi più importanti che non includono il fatto che debba perdere il senno - e il sonno, cosa che mi rende molto meno produttiva di quanto pensassi - dietro a dei ragazzi.
Fin da quando ho messo piede negli Stati Uniti ho promesso a me stessa e ai miei zii che avrei messo la testa a posto e che avrei fatto quanto in mio potere per garantirmi un futuro brillante e dignitoso: entrare alla Brown University è il mio obiettivo principale da 3 anni a questa parte e sono arrivata a tanto così dalla sua realizzazione.
I miei zii mi hanno accolta in casa loro come la figlia che non hanno mai avuto, sebbene i miei trascorsi lasciassero molto a desiderare e mi vedessero sì e no 1 volta l'anno; insieme ad Edward, sono state le uniche persone che hanno davvero creduto in me e nelle mie potenzialità anche nei momenti peggiori. Non posso, non devo ma soprattutto non voglio deluderli.
Perciò ho deciso di fare ordine nella mia vita e di risolvere i miei "drammi" passo per passo.
Innanzitutto ho deciso che ignorerò Logan e la sua stucchevole storia d'amore con Jasmine Lynch: se ha deciso di sollazzarsi con una liaison con quell'oca, tanto meglio per lui; io sto vivendo la mia storia con Jake e non potrebbe andare meglio di così, lui è la personificazione di tutto ciò che ho sempre desiderato in un uomo e ho la fortuna di intrattenere con lui una relazione solida e stabile, prospettiva che con Logan sarebbe totalmente irrealizzabile, in primis perché il massimo che potrei ottenere da lui sarebbe una "scopamicizia".
Jake mi offre stabilità, sicurezza, stimoli intellettuali e affetto incondizionato, perché dovrei rinunciarci? Per cosa, soprattutto? So che è il mio professore, ma tra qualche mese mi sarò diplomata e la nostra storia potrà uscire alla luce del sole, si tratterebbe di stringere i denti giusto per qualche mese e lui sembra ben disposto a correre il rischio: ultimamente stiamo facendo molti progetti riguardo il nostro futuro fuori da questo posto e il fatto che lui stia per prendere casa fuori dal campus sta concretizzando sempre di più questa prospettiva. Finalmente avremo un posto dove potremmo essere nient'altro che noi, al di là dei ruoli di professore e studentessa.
Forse stiamo correndo un po' troppo, ma lui dice di non aver mai provato niente di simile per nessun'altra donna ed io... Beh, è la mia prima relazione seria, anche per me è tutto nuovo!
L'ultimo scoglio da superare è quello di Edward: tutto questo marasma di eventi non ha fatto altro che farci allontanare e il fatto che si sia dichiarato apertamente a me ha reso tutto quanto più complicato, ma non posso e non voglio perderlo. Lui per me significa tutto, è il mio porto sicuro, il mio confidente, la mia persona e non riesco ad immaginare una vita dove lui non sia compreso.
Dopo tutto quello che è successo il nostro rapporto ovviamente non sarà più lo stesso di prima, ma voglio fare quello che posso per cercare di farlo incrinare il meno possibile.
Per cui, dopo un profondo sospiro e una buona dose di coraggio, busso con decisione alla porta della sua stanza e dopo pochi minuti eccolo lì, con i suoi capelli arruffati e una dolce espressione imbronciata stampata sul viso, tipica di quando è alle prese con qualcosa che gli fa saltare i nervi, tipo la relazione su Beckett e il Teatro dell'Assurdo che dobbiamo consegnare al professore di letteratura inglese tra qualche giorno.
«Ah, sei tu. Sicura di non aver sbagliato stanza?» commenta sarcastico, lanciandomi un'occhiata in tralice.
Questo genere di cose dovrebbero ferirmi, ma è un atteggiamento comprensibile, per cui incasso il colpo.
«Caspita, hai ragione. Pensavo che il comitato studentesco si riunisse qui».
Ennesima occhiataccia. Mh, forse non è il caso di scherzare. «Che vuoi, Danielle?»
Malgrado la sua ostilità, mi fa cenno di entrare e dopo avermi fatta accomodare si chiude la porta alle spalle.
«Il tuo perdono», rispondo di getto e prima che abbia il tempo di ribattere, continuo «Lo so, non lo merito. Tu ti sei dichiarato a me con quelle parole meravigliose e tutto ciò che ho saputo fare è stato allontanarti, perché ero troppo presa dalla piega incasinata che stava prendendo la mia vita. Sono un'amica inqualificabile e so che per te non sono una semplice amica, ma io davvero... Non posso darti quello che vuoi. Sei il mio migliore amico, sei la persona a cui tengo più di chiunque altro al mondo e non me ne vogliano Kristin, Charlie, Jake e Lawrence, ma tu... Io non riesco ad immaginare la mia vita senza di te! Per quanto mi sforzi, non ce la faccio. Non è una questione di dipendenza, non ti dico tutto questo perché ho bisogno di aggrapparmi a te... Non sono la damigella in difficoltà che ero allora, io ti voglio nella mia vita perché tu ne sei una parte essenziale. Sei quello che la rende bella, ma bella per davvero. Sei come le gocce di cioccolato sui biscotti! Okay, forse non è un paragone appropriato ma...»
Edward mi zittisce poggiandomi un dito sulle labbra, facendomi notare con piacere che la sua espressione adesso è più rilassata di quanto lo fosse in precedenza. «Danielle, tu lo sai che ti amo, non è così? E questi discorsi non fanno altro che confondermi e alimentare la mia speranza che tu possa ricambiare...»
«Ed, io non so davvero cosa provo per te! Non sei solo un amico, ma non voglio vederti come un fidanzato, sei troppo importante per me e non voglio rischiare di mandare tutto a quel paese con una relazione... Io sono un casino e sono così confusa, la gestirei troppo male!»
«Ma perché dovresti? Perché non possiamo stare insieme?» esclama esasperato. «Anche se siamo stati distanti, pensi che non ti abbia sentito parlare? I tuoi progetti col professorino, lui che va a vivere fuori da questo posto, la vostra relazione a distanza, lui che invia curricula a Providence... Pensi che io non sappia? Cos'ha lui che io non ho?!»
Più la sua collera aumenta, più sento le lacrime pungere. Vorrei dire così tante cose che non so nemmeno come tirarle fuori tutte insieme, Joyce sicuramente ci troverebbe molto materiale per un suo racconto, uno stream of consciousness coi fiocchi. Forse la mia promessa di non esasperarmi per degli uomini sta per essere rotta.
«PERCHE' NON CE LA FAREI!» sbotto, al culmine dell'esasperazione. «Senza di te, non ce la faccio! Se dovesse finire con Jake sicuramente me ne farei una ragione e la mia vita andrebbe avanti! Per me è molto più facile avere una relazione con lui, perché potrei sicuramente sopravvivere al dolore nel caso in cui andasse a finire male. Ma con te... Dio, no. Il solo pensiero di poterti perdere... Mi sentirei morire. Significhi troppo. Lo capisci questo? Non voglio che tu mi salvi o che tu risolva i miei guai, ma ho bisogno di sapere che tu ci sia nella mia vita, così come ho bisogno di sapere che io potrò esserci per te. Non sei un semplice amico, ma non voglio che passi al livello successivo. Faccio schifo con queste cose, incasino tutto e lo sai meglio di me. Ti prego, comprendimi, non voglio crollare un'altra volta».
Per qualche minuto restiamo in silenzio ma non mi sento affatto a disagio; so che sta ponderando la mia richiesta e so anche di aver chiesto più del lecito. Mi sento così egoista, ma non riesco a fare a meno di lui.
«Tempo addietro ti feci una promessa... E ogni promessa è un debito.»
E senza bisogno di aggiungere altro, mi avvolge in un lungo e tenero abbraccio e nella mia mente si fa strada la consapevolezza che sono proprio dove dovevo essere.


***


La pazienza ha un limite, specialmente quella di Logan Shepherd.
E' sempre stato abituato ad avere quello che voleva quando lo voleva, ma negli ultimi tempi la situazione con la Peyton sembra essere arrivata ad un empasse: lei ha raggiunto un suo equilibrio e nessuna delle sue macchinazioni è arrivata a smuoverla anche di un solo millimetro; dannazione, è arrivato ad impostare il suo status su Facebook in "Impegnato" - col nulla, dal momento che ha scaricato Jasmine Lynch dopo qualche giorno. Dio, quella ragazza era davvero una piattola -! Fino a dove deve spingersi un ragazzo per ottenere una reazione?
Più tenta di attirare la sua attenzione, più quella frigida stronzetta diventa impassibile.
Inoltre la collaborazione con quell'oca della sua amica si sta rivelando estremamente infruttuosa, è da più di mezz'ora che sono imboscati nel giardino adiacente alla biblioteca nella speranza di poter ottenere qualcosa di utile su cui lavorare, ma non è riuscito a cavare un ragno dal buco.
«Insomma, Conrad! Possibile che tu non abbia più alternative da offrirmi? Colin potrebbe cercarsi un'altra.»
La bionda gli lancia un'occhiataccia «Ho fatto quanto in mio potere, ma Danielle è talmente ferma nelle sue idee che potrebbe farsi bruciare viva come quella pazza lì... Joan of Arcadia!»
«Forse intendi Giovanna D'Arco»
L'aria sconcertata che assume Logan nel darle il suggerimento la fa ridacchiare. Forse dovrebbe studiare la storia in maniera più approfondita. «Quella lì, sì. In ogni caso non so davvero come aiutarti e onestamente non so nemmeno se ne valga la pena. Insomma, vorrei davvero aggiustare le cose con Colin ma non a spese della mia amica! Dovessi vedere com'è tranquilla... Non ce la faccio. Non me la sento di macchinare qualcosa che metta a repentaglio lei e la sua rel...» non appena si realizza quello che stava per dire, Kristin si blocca immediatamente, stampandosi un'inequivocabile espressione colpevole sul viso.
Logan alza di scatto la testa per fissarla con più interesse del dovuto. «Stavi per dire relazione? E con chi è che Peyton avrebbe una relazione? Con un supplente poco più che venticinquenne di nostra conoscenza?»
«Ma di che diavolo vai blaterando?» sbotta Kristin, sulla difensiva. «Intendevo la sua... Ehm... Religiosità. Danielle prega molto ultimamente.»
«Roba del tipo "Oh sì, così Jake, ti prego!"?»
«Danielle non ha una relazione con Ja... Col professor Bloom!»
Se c'è una cosa che Logan ha imparato dalla sua lunga e tortuosa esperienza con le donne è che quando strillano indispettite di fronte a un'insinuazione, c'è un buon 80% di possibilità che quella non sia solo un'insinuazione.
«Io direi di sì.» rincara il biondo
«In ogni caso non hai nessuna prova!» lo provoca Kristin, con aria di sfida. «Non ci sono foto o messaggi che lo dimostrano!»
«No» conviene il ragazzo, stampandosi un sorriso trionfante in viso. «Ma tu mi hai appena dato un ottimo suggerimento».
Logan se ne va senza darle il tempo di poter replicare ma soprattutto lasciandola da sola con la sua coscienza, la quale continua a suggerirle di essersi cacciata in un casino più grande di lei.
Cosa avrebbe dovuto fare? Deve assolutamente parlarne con qualcuno, ovvero con l'unica persona che pur essendo a conoscenza dei suoi misfatti non l'ha mai giudicata, neanche per un secondo. Quasi automaticamente, afferra il suo smartphone e compone un sms con scritto "SOS" indirizzato a Charlie.
Neanche a dirlo, una manciata di minuti dopo, ecco che il suo cavaliere senza macchia né paura si materializza all'orizzonte, portando con sé un'inconfondibile ondata di profumo Chance by Chanel.
«Beh tesoro, se devi affondare, almeno fallo in grande stile» conviene il ragazzo, dopo aver ascoltato tutta la storia.
Charlie sa sempre come aiutarla, anche nelle situazioni più assurde. Incredibile come siano riusciti ad entrare così tanto in sintonia dopo pochissimo tempo, una cosa del genere le è successa solo con Danielle tempo addietro.
«Spiegati meglio»
«Ormai il danno è fatto, quindi visto che hai aiutato quella mente criminale incompresa, almeno fatti dare la tua ricompensa!»
«Dici che dovrei pretendere di poter parlare con Colin?» domanda la bionda, poco convinta.
Charlie la osserva divertito. Certe volte Kristin sa essere davvero ingenua. «Parlare? Come minimo dovrebbe lasciarti la camera libera per almeno una serata intera in modo tale da farvi copulare in posti dove non si dovrebbe mai copulare!»
«Copulare?» gli fa eco la ragazza, stranita.
«SESSO SESSO SESSO!»
«Charlotte, lurida ninfomane!» esclama finto indignata, ma in realtà riesce a stento a mantenersi seria.
«Ma Tessssoro, non è colpa mia se i miei spermini soffrono di claustrofobia! Devo farli evacuare»
«Questo è troppo anche per me».
Ma Charlie non se ne cura, cominciando un resoconto anche fin troppo dettagliato delle sue ultime conquiste.
Charlie è pur sempre... Charlie.


Malgrado i suoi sproloqui, su una cosa Charlie aveva ragione: anche se non volontariamente, ha comunque collaborato con Logan e adesso merita la sua ricompensa. Ogni promessa è un debito.
Dopo aver titubato un po', ha preso il coraggio a due mani e si è diretta verso la camera di Shepherd e Colin per reclamare ciò che è suo: un po' di tempo con il ragazzo che ama.
Arrivata di fronte alla porta comincia a bussare con veemenza.
«Conrad, non è un buon momento» esclama perentorio il biondo, non appena se la ritrova davanti.
«Invece lo è eccome! Non so come, ma ho messo nei guai Danielle per venirti incontro e adesso pretendo di avere la mia ricompensa. Devo parlare con Colin e...»
Ma il suo discorso si interrompe non appena si ritrova davanti un Colin abbastanza sconcertato.
«Hai messo nei guai la tua amica per una ricompensa?» domanda, con tono accusatorio. «Credi che io sia una ricompensa? Pensi che questo sia un gioco a premi, che io sia qualcosa da conquistare? E a spese di qualcuno? Tu.... Tu sei davvero una persona orribile.»
E senza nemmeno darle il tempo di replicare, Colin esce fuori dalla stanza sbattendo la porta.
«Io te l'avevo detto che non era un buon momento» rincara Logan, facendo spallucce.




Writer's corner


Sono una persona orribile anch'io. Non ci sono parole per dire quanto mi dispiaccia, non aggiorno da secoli e non ho nemmeno risposto alle vostre recensioni! Purtroppo il mio pc ha deciso di dare forfait qualche mese fa e dopo una riparazione durata secoli, ho perso tutto, compresi i capitoli di questa storia... E tra sessione estiva, impegni e casini vari che non sto nemmeno a spiegarvi - salvo che qualcuno di voi non abbia un lettino e una profonda conoscenza della psicologia -, ad essere sincera non ho nemmeno pensato a portarmi avanti con la storia ed aggiornare. Quindi vi ringrazio di cuore, voi che nonostante vergognosi lassi di tempo tra un aggiornamento e l'altro, continuate a seguire le vicende di una povera sventurata - qual è Danielle - costretta ad avere a che fare con un branco di pazzi.
In questo capitolo si è un po' chiarita la natura del rapporto tra Danielle e Jake e Kristin sta subendo le prime ripercussioni per le sue azioni... E mi spiace dirvelo, ma purtroppo - per lei - non è finita qui.
Al prossimo aggiornamento, sperando che non ci vogliano mesi.
Un grosso abbraccio.
Sara.


  
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