Silent Night, Holy Night! All is calm…all is bright. Round yon Virgin, Mother and Child… Holy Infant so Tender and Mild… Sleep in Heavenly Peace, sleep in Heavenly Peace! – cantavano così Albert, Georgia, Josh e Caroline la notte di Natale seduti vicino i regali, sotto l’albero, davanti al camino.
– È la tradizione, Louis!
– Sì…lo so, Josh... Ma…
Ridevano quando suonarono alla porta.
–Caroline, Josh, sono arrivati i regali di Niall e Greg! C’è anche una lettera!
I due si alzarono immediatamente dal divano e corsero verso la madre. Josh stava già in procinto di aprire il suo quando Louis tossì e disse: –Veramente…devi aspettare il 25…è tradizione… – e fece l’occhiolino, provocando le risate di tutti.
In casa Butler, era tradizione aspettare la mezzanotte cantando e mangiando pop-corns e, una volta arrivata, arrostivano dei marshmallows e cantavano un’ultima volta Silent Night, la canzone di Natale preferita di Josh, per poi andare a dormire.
25 Dicembre 2003 – Doncaster, South Yorkshire, UK
– SVEGLIA, JOSH!
– Mmmh… Caro…che c’è? – Josh si rigirò nel letto, mise il cuscino sopra la testa e cercò di riaddormentarsi.
– È NATAAAAALE! – Caroline cominciò a saltare e fare ruote per la stanza e quando vide che suo fratello stava già correndo fuori, lo raggiunse e si precipitarono in salotto, precisamente sotto l’albero.
Caroline prese immediatamente il regalo di Niall, lesse il biglietto e lo aprì con un sorriso che illuminò l’intera stanza: le aveva scritto che gli mancava e che le augurava uno splendido Natale; quando Caroline ebbe tolto tutta la carta regalo, aprì la scatola e restò a bocca aperta.
– Cos’è, Caro? Cos’è? – Josh le si avvicinò col regalo di Chloe in mano ancora semi-incartato e sospirò meravigliato – Wow…
– È una palla di neve…e…e questa è Mullingar…
Aveva visto altre palle di neve con città in miniatura ma aveva visto soltanto quelle con Londra, New York o al massimo Los Angeles, ma mai Mullingar. La agitò e vide scendere fiocchi di neve sulla sua scuola, sul campanile della sua chiesa e sul tetto del panificio da dove lei e Niall amavano comprare il pane.
Dopo qualche secondo di silenzio, Caroline si girò verso il fratello e gli chiese: – Cosa ti ha regalato Chloe?
– Una… Come fai a sapere che è di Chloe?!
– Sapevo che lo avresti aperto per primo! – rise e gli prese il regalo dalle mani – Bella sciarpa! Ma…che colore è?
– Salmone! – Georgia sorrideva maliziosa.
– Oh…
– La indosserai mai, Josh?
– Certo, mi piace…
– Non si direbbe…
– Sta un po’ zitta, Caroline…!
E risero tutti insieme mentre scartavano gli altri regali. Chloe era stata più ”gentile” con Caroline: le aveva regalato un cappello di lana blu cobalto; Phoebe, invece, regalò una felpa a Josh e un diario a Caroline, mentre Louis uno skateboard a Caroline e una palla da basket a Josh: fu di sicuro quello che aveva più indovinato i loro desideri, quell’anno.
– Fantastico! – avevano gridato entrambi quando li videro: Josh si mise a palleggiare per tutto il salotto e Caroline girò con lo skateboard intorno al divano e al bancone della cucina per poi infine tornare indietro.
Albert e Georgia, invece, avevano regalato a Josh la nuova Playstation e una nuova – forse la decima solo quel mese – tavolozza di colori per Caroline.
– Questi colori sono fantastici! Non li avevo mai avuti, grazie!
– Fa in modo che durino almeno un mese, però, okay?
– Okay, papà. – rispose ridendo e stringendo a sè il peluche a forma di panda che le aveva regalato Josh.