caccia
Caccia
-Alec sei pronto?- Izzy
bussò delicatamente alla porta con
le nocche. Il ragazzo si mise l’arco in spalla, la pelle
ancora bruciava per
via delle rune che si era appena inciso.
-Si, ancora un secondo- mise lo stilo
nella tasca interna
della giacca, ricontrollò di aver preso le spade angeliche,
che erano state
fissate ben salde alla cinta, si mise i guanti di pelle e
uscì.
La sorella lo stava aspettando
davanti alla porta, anche lei
era in tenuta di combattimento, i lunghi capelli neri erano raccolti in
una
coda, le rune le percorrevano la pelle come edera, e la frusta dorata
girava
intorno al suo braccio. Negli ultimi mesi non si erano quasi mai
parlati, tutti
e due erano troppo occupati dai loro problemi personali per occuparsi
dell’altro.
Però
lei è mia sorella
e la proteggerò sempre
Dopo che Magnus l’aveva
lasciato, Izzy e Jace erano andati a
caccia da soli. Quando l’aveva scoperto Alec si era reso
conto di quanto i suoi
sentimenti lo stavano rendendo debole, così aveva deciso che
sarebbe andato con
loro. Uccidere demoni forse gli avrebbe tenuto la mente occupata per un
po’, e
poi non se la sentiva di lasciare quei due spericolati da soli, avevano
bisogno
di lui.
Non si dissero niente mentre
camminavano per i lunghi
corridoi dell’Istituto, la sorella stava a pochi passi di
distanza da lui e gli
dava le spalle, quando scese il primo scalino dell’imponente
scala che portava
all’atrio si girò interrompendo il loro silenzio
imbarazzato
-Jace ci sta aspettando
giù- disse la ragazza – Pensa di
aver trovato alcuni demoni al deposito qui vicino-
-Pensa?- Alec conosceva fin troppo
bene il suo parabatai dal
sapere che non era molto saggio fidarsi delle sue supposizioni. La sorella si mise a
ridere mentre scendeva
le scale a due a due
-Finalmente Lightwood! Non ce la
facevo più ad aspettare-
Jace li stava aspettando davanti alla porta d’ingresso a
braccia conserte per
rendere più evidente il suo disappunto.
- Che c’è vai di
fretta?- lo rimbeccò Isabelle
- I demoni non aspettano, sapete bene
quanto me che si spostano
in fretta dopo che hanno ucciso due o tre persone- Jace diventava
immediatamente serio quando stabilivano il piano di attacco
- Come fai a sapere che hanno
già ucciso?- gli chiese Alec,
il ragazzo ancora non aveva sceso gli ultimi gradini , Jace gli
sorrise, soddisfatto
che gli avesse posto quella domanda
- Naturalmente ho origliato tua madre
che ne parlava- rispose
soddisfatto, Izzy alzò gli occhi al cielo
-Dobbiamo entrare
nell’edificio di soppiatto, abbiamo
bisogno di poter contare sull’effetto sorpresa se sono
più di noi- ragionò Alec
– Nel deposito ci saranno sicuramente scatoloni e altre cose
che ci possono
nascondere. Se superano la ventina ritorniamo indietro con i rinforzi.
Sono
stato chiaro?-
- Da quando sei diventato il leader
della squadra?- gli
chiese Jace
- Da quando ho deciso che non
porterete più a termine alcun
piano suicida- fece una pausa guardandoli: Jace ancora aveva
un’espressione
contrariata mentre sua sorella stava annuendo, vedendo quei grandi
occhi neri
prese forza e continuò –Non
voglio
perdere anche voi-
-E va bene! Andiamo a spiare i demoni
come una stupida
liceale innamorata- esclamò Jace, i due ragazzi lo
guardarono perplessi – Che
c’è? Lo ripete sempre il mondano!-
- Simon non è un mondano!
E’ un vampiro, che ti ha salvato
la vita parecchie volte- ribatté
Izzy
- E tutte le volte che IO gli ho
salvato la vita?- Jace si
stava indicando indignato, la ragazza stava per rispondergli per le
rime quando
Alec li fermò
-Se non vi state un attimo zitti
tutti i demoni nell’arco di
un chilometro sapranno che stiamo arrivando!-
Jace sbuffò e prese la
giacca di pelle nera
dall’appendiabiti. Quando aprì la porta, una
folata di vento freddo entrò
nell’edificio facendoli rabbrividire. Fuori la pioggia stava
scrosciando sui marciapiedi
e i mondani correvano per cercare di non bagnarsi, in lontananza si
sentiva il
rimbombo dei tuoni, Alec si tirò il cappuccio sopra la testa
- Pronti?- chiese ai due ragazzi
-Certo! Non ci faremo fermare da un
po’ di pioggia- disse
Jace con un ghigno
E’
questo il problema.
Pensiamo che niente ci possa fermare avrebbe voluto dire
Alec, ma si limitò
a seguire gli altri che scivolavano accanto ai mondani come ombre,
invisibili
ma indispensabili.
Ci misero poco tempo a raggiungere il
malinconico deposito
che sembrava essere stato abbandonato da secoli, le porte erano
socchiuse e le
catene arrugginite ,che avrebbero dovuto tenerle chiuse, stavano
abbandonate
poco più in là. Nell’aria oltre
all’odore dell’asfalto bagnato, Alec
potè
sentire quello dei demoni
-Entriamo dalla finestra-
sussurrò ai due ragazzi che gli
camminavano accanto vigili con le spade già in pugno
–Là- indicò una finestra
che era andata a pezzi.
Grazie al loro addestramento fu
facile penetrare
nell’edificio, subito furono investiti dal tanfo di morte che
i demoni si
portavano dietro. Sembrava che Jace avesse avuto ragione, non
c’era solo un
mostro lì dentro, si nascosero dietro uno scatolone e
rimasero ad aspettare.
Ad Alec si ghiacciò il
sangue nelle vene quando sentì i
demoni parlare tra loro, la loro lingua era un insieme di suoni
gracchianti
e gutturali.
L’unico speranza che
avevano era l’effetto sorpresa, così lentamente
cercò di avvicinarsi per vedere
quanti erano. Nel buio il ragazzo poté individuare circa una
decina di demoni
che si stavano litigando i resti di un mondano, lo stomaco di Alec fece
una
capriola, deglutì e iniziò a contare i suoi
respiri per cercare di calmarsi,
strinse più forte la sua spada angelica. Ogni passo che
faceva tutto diventava
più vivido, poteva vedere le scaglie che ricoprivano il
corpo delle creature,
mise la mano in tasca e estrasse una piccola sfera con sopra disegnata
una
runa, passò il pollice sul simbolo, poi la lanciò
verso il gruppo di demoni.
Quando toccò terra sprigionò una nube di vapore,
i demoni infuriati iniziarono
ad urlare imprecazioni coprendosi gli occhi con le mani artigliate
-Samel- sussurrò il
ragazzo e la sua spada angelica prese
forma sprigionando un aura di energia che diede forza al cacciatore.
La caccia era
iniziata.
Nota
dell’autrice:
salve a tutti! Per prima cosa vorrei davvero scusarmi per la mia
assenza negli
ultimi giorni, ma non ho avuto internet in vacanza. Ho deciso di
interrompere
il capitolo perché avevo paura che diventasse troppo lungo.
Per le fan del
Malec posso fare un piccolo spoiler, se così lo vogliamo
chiamare :
-Sono disposto a tutto per aiutarla!-
|