Scusate,
scusate tantissimo, ci ho messo una vita, purtroppo è un mio
enorme difetto. E non sapete quanto mi dispiacce, spero di
riuscire a farmi perdonare con questo secondo capitolo.
Quindi
non vi trattengo oltre e buona lettura.
Capitolo 2: Sveglie,
compiti, scommesse: che vita faticosa
Che
sonno! Quella maledetta sveglia suona ogni giorno cinque
minuti prima, ma io arrivo sempre nello stesso ritardo!
Chissà com’è!?
Bha..
poi tutti questi ragionamenti di prima mattina mi fanno
venire il mal di testa!
Per
me svegliarmi è sempre traumatico. Ieri per esempio,
quando ho sentito suonare quella dannatissima sveglia, ho lentamente
cacciato
il braccio fuori dalle coperte, e ho avuto il primo contatto con la
realtà: freddo.
Per istinto di sopravvivenza ho richiamato il braccio a rapporto sotto
le calde
coperte, ma lo stesso istinto di sopravvivenza mi ha detto di
ricacciarlo
immediatamente se non volevo che quel fastidioso suono mi perforasse i
timpani.
Quindi mi sono sporta per scaraventare quell’aggeggio verso
il muro, ma
qualcuno, qualcuno di mia conoscenza aveva già pensato di
spostare la sveglia
di venti centimetri più lontano da me, così
sporgendomi sono rotolata con tutte
le coperte per terra. Che dolce risveglio! Quando dicono che il
buongiorno si
vede dal mattino…ti prendono per il culo.
Oggi
però non è stato da meno, la mia dolce mammina ha
pensato bene di svegliarmi con un microfono collegato al mio stereo,
annunciandomi con voce squillante, dannatamente squillante, che la
colazione
era pronta. Sono volata di tre metri, mi è preso un colpo!
Stavo sognando
qualcosa di bello, non ricordo cosa, ma era qualcosa di estremamente
bello e
affascinante, qualcosa tipo Hayama? Be forse!
“Ciao
Sana! Che è quel sorrisone imbambolato? E per un
ragazzoo?” chissà perché deve stare li
a sottolineare ogni cosa, e soprattutto
perché deve allegare sempre le sue ipotesi!?
“ma
che dici? Piuttosto … mi fai copiare geometria?” e
sfodero il mio sorriso a trentadue denti, anche se tecnicamente non lo
sono,
non ho ancora i denti del giudizio, faccio gli occhini dolci e torno a
sorridere. Bhe ieri dopo la corsa in moto, no ho avuto tempo di pensare
cose
come la geometria:
partiamo dal nome geometria, dai è come
dolciastro, come se non ti entrasse in bocca, poi ogni argomento nuovo
sembra
annullare quello precedente. A sto punto! Prendete il teorema di
Pitagora, gli
stupefacenti allora non era ancora illegali vero? Solo sotto effetto
uno si
sarebbe potuto veder quadrati su cateti e compagni bella, comunque alla
fine è
utile ti leva dai pasticci, però non puoi usarlo sulla
terra, se uno ti dice
che sta al polo nord, che fa quaranta kilometri verso sud, poi trenta
verso
est, e ti chiede quanti ne servono per tornare al punto di partenza,
chiunque
conosca il teorema di Pitagora direbbe 50, e invece no!
Perchè non ti sei
ricordato che la
Terra
è, più o meno, una sfera e quindi bastano
quaranta kilometri per tornare allo
stesso punto! Ma a
parte, tutte quelle
dimostrazioni. Dimostra che quest’angolo è retto!
Hanno costruito i goniometri
a posta, mi spiegate perché non posso prenderlo e
misurarlo!? No mi devo
scervellare! Pua!
“Sana
ma perché non ti impegni un po’ non è
difficile...”
lascio Aya divagare sull’importanza della geometria, o
sull’impegno che la
scuola richiede e blablabla….le so a memoria queste parole,
le mette pure nello
stesso ordine, non c’è quindi bisogno di perdere
tempo e risentirle, tanto
finita la ramanzina mi farà copiare! È che la
geometria…non fa per me! Io, lo
giuro, lo guardo ci provo, mi metto li a guardare un triangolo, con altezze bisettrici e
baricentri ecc, però
rimangono sempre lì, non è che mi mostrano angoli
nascosti o cosa…. E poi frena
la mia immaginazione…vabe è meglio dire che non
mi piace e buona notte!
“Si
ma Aya, ho avuto da fare…ti prego solo per questa
volta!”
“ma
se il professore ti chiama a risolverlo come fai?”
“ma
mi ha chiamata ieri non può chiamare sempre me!!”
e! che
ci sono solo io in classe!
“e
chi glielo vieta?” be ci sarà scritto qualcosa sul
regolamento no? No.
“vabbe
allo è proprio uno stronzo! E poi in qualche modo me
la cavo su! Ti prego! Please!!!”
“vabbe
ti faccio copiare ma che sia l’ultima volta” si! E
fuori uno!
“sese!”
che fa che lo ha detto. Ormai…
“Hey Sana,
com’è che
non sei tornata con noi ieri?”cavoli ma non può
sbaciucchiare il suo ragazzo
invece di indagare sempre! E sempre a sproposito…
“be
ecco io, ho avuto un passaggio” non è molto
distante
dalla verità infondo, diciamo che più
che avuto,
mi sono appropriata
di un passaggio. E per di più, di Akito.
“ma
mi sorprende che te ne sia accorta… ogni riferimento
è
puramente casuale!ovviamente”
hehe sta diventando rossa! Ma
io non capisco, prima pomicia ovunque e in ogni momento e poi si
vergogna se si
accenna alla cosa. Ma che c’è di male! Io la
prendo in giro perché lei diventa
rossa e se la prende, ovvio. Devo pur sfogarmi in qualche modo no?
Voglio dire,
il prof di matematica si sfoga con me e io mi sfogo mettendola in
imbarazzo,
quindi, come direbbe il suddetto prof, per la proprietà
transitiva
dell’uguaglianza, che se la prendesse con il prof. E comunque
sono stata
felicissima di non fare la terza incomoda. Quei due fanno salire lo
zucchero a
mille anche a chi non è diabetico: cuccioletto, pasticcino,
amorino, tesorino, dolcettino,
tenerino e tenerone, e bastonicini findus! Bleaa che schifo! Hanno
coniato una
serie di –ini che farebbero dirizzare i capelli a uno
scoppato. Dovrebbero
essere vietati ai minori… non oso immaginarli
nell’intimità…agrr bleaa!
“ma-ma
io, ehi non cercare di cambiare discorso come sei
tornata? Quando? Perché? E soprattutto CON CHI?”
“ehi
mamma calma, ecco solo ..un conoscente.. mi ha dato un
passaggio.. tutto qui!”
“che
tipo di conoscente?” ecco che comincia con le domande.
“alto,
bello, occhi e capelli castani, con un fisico da
paura, come la sua moto…” e questa come diavolo lo
sa? Certo che a volte mi fa
paura, come fa a sapere
tutto anche se
non è ‘presente’?
“ahah
divertente” mentire, mentire sempre su oggetto chi ti
ha riaccompagnata a casa, nuova regola di sopravvivenza.
“…e
che risponde al nome di Hayama Akito” BINGO!! Ma
…..MENTI
MENTI MENTI!
“mi
hai fatto sbagliare, Aya! Ma tu guarda!Hayama! Tzse! Io
e quello, dopo quello che mi ha detto!”
Mi
guarda con l’aria di chi ha capito benissimo che stai
mentendo!
Mi guarda dall’alto in basso, poi si avvicina a cinque
centimetri del mio naso e
mi fa guardandomi negli occhi:
“ti
piace!” con una certa nota che mi sfotte!
“no
ma che dici! Oggi vaneggi!”
“cioè
tu mi vorresti dire che quel gran fig” occhiataccia di
Tsuyoshi e Aya si corregge “figliuolo non ti ha
riaccompagnata a casa? E che
non ti piace?”
“mm..No!
Non ho alcun interesse per quel figliulolo”
mentire sempre sempre
sempre.
“quindi
non sei tu che sei corsa dietro ad Akito, e non sei
tu quella che è saltata sulla sua moto?” cavoli!
Ma che mi fa seguire?
“che
ne sai tu? Magari ho un sosia, proprio tale e quale a
me, in tutto e per tutto!” tra tutte le cavolate che potevi
inventarti, una
peggiore non la potevi trovare? Aspetta
secondo Murphy non c’è mai fine al peggio, quindi
non gioire troppo presto.
“so
che cosa è un sosia, e poi eri tu dato che hai urlato
per mezza scuola il suo nome!” arg! Ma come diavolo fa a
saperlo se era
incollata a Tsuyoshi? Per la miseria!
“io
urlare il suo nome, ma se ci rivolgiamo a malapena la
parola!”… non convinci nessuno, ti stai
arrampicando sugli specchi.
“aaaaaaaaaa
ti piace Hayama! Ti piace Hayama!” inizia a
urlare come una pazza! Che figura!
“no
Aya, no!! Non mi piace Hayama!! E smettila di urlare…o
pubblico sui giornalino della scuola tutte le foto tue e di Tsuyoshi
con
allegati tutti i
vostri soprannomi!”
colpito e affondato. Aya e Tsuyoshi prima sbiancano di colpo, poi si
siedono e
si fanno piccini piccini arrossendo! AH! Io quelle foto le ho buttate
tanto
tempo fa! Ma loro non lo sanno…e non lo sapranno. Erano foto
fatte in una gita
scolastica... fuori dal controllo dei professori… ho detto
tutto. Un bel ghigno
mi si stampa sul mio bel faccino. Ha! Mai provocare Kurata!
“Aya?
Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?” domanda
innocua, e puramente casuale.
“io,
ma mi avevi promesso che le avresti distrutte” infatti
ma tu mi costringi a non dirtelo!
“bhe
se non mi farai fare altre figure del genere…e se la
smetterai di insinuare che mi piace A-Hayama” fiu stavo per
dire Akito al posto
di Hayama, gli avrei offerto un’occasione su di un piatto
d’oro, altro che
argento.
“ma
non c’è niente di male se ti piace, è
un bel ragazzo!”
“ma
non mi piace!!!”
“se
lo dici tu…” si lo dico io, la mia parola
è legge!
“ma
neanche un pochino?” uffa!!!! Ma che palle se ho detto
no è no!
“no
Aya no!”
“vabbene…hai
finito di copiare?”
“mmm
quasi…em Aya… mi faresti dare un occhiata anche a
fisica, solo per controllare sai?” risfodero il mio sorrisone
sperando che faccia
effetto… uffa non cede, bhe mi costringi ma è una
questione di vita o di morte.
Faccio
un finto colpo di tosse dove per caso, c’è un
suono
“foto”. Arrossisce e mi porge il quaderno. Di
solito non la ricatto, giuro,
oggi è stata un eccezione, anche perché non posso
tirare troppo la corda altrimenti
capisce il mio bluff.
“t.v.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.b.”
faccio con voce da bambina a
cui hanno promesso un bel giocattolo.
“se
se …però voglio sapere come è andata
ieri” e te pareva!
Figurati se non indaga! Sbuffo.
“e
va bene, sono tornata con Hayama, solo perché lui mi
ignorava…sai come sono quando vengo ignorata!”
“si
ne ho una vaga idea” ehi! Che vorresti dire?
“ah-ah
divertente! E comunque niente… mi ha detto di non
rompergli le scatole altrimenti me ne avrebbe date”
“interessante…gli
piaci” che varietà! E poi scusa, in quale
universo parallelo se uno ti dice che vuole farti male significa che
gli piaci?
No questa me la dovete spiegare.
“Aya,
non tutti quelli che si rivolgono la parola si
piacciono. Soprattutto se le parole sono sparisci, levati dai piedi o
ti faccio
nera! E poi secondo quale contorto e arcano ragionamento, sei giunta a
tale
conclusione?”
“a
te letteratura fa male, parli come una centenaria! E
comunque gli piaci”
“argomenta”
“Sana
ma sei proprio cieca, voglio dire ti ha riaccompagnata
a casa, secondo te quante ragazze a riaccompagnato a casa?
Nessuna… quante
ragazze ha lasciato andare così senza portarsele a letto?
Nessuna, se non
provasse niente per te ti avrebbe fatta
scendere a calci…” forse non proprio a calci ma mi
ha lasciata sul marciapiede.
Ma a me non convince, e comunque a me non piace, certo è un
bel ragazzo, ma è
anche, e soprattutto, uno sbruffone!
“no
io non credo, e comunque a me non interessa in quel
senso, voglio solo capire perché ce l’ha con il
mondo” dico mentre finisco di
aggiustare i miei problemi di fisica. A questo punto si intromette
Tsuyoshi che
era rimasto in disparte a scrivere qualcosa, forse copiava, ma io
quello non lo
capisco molto, se non fosse per il fatto che sta con Aya, non lo
conoscerei
nemmeno.
“non
cercare di scoprire qualcosa della sua vita Sana” mm ma
perché qui mi vogliono dare dei consigli che sanno di ordini?
“e
perché scusa?”
“diventerebbe
pericoloso, per te” e mamma! Ma stiamo
parlando di un diciassettenne, mica di un esponente della mafia!
“tu
sai qualcosa?”
“…io
comunque non potrei dirtelo” tu sai qualcosa e non vuoi
dirmelo…e no! Mio caro sputa il rospo, parlerai.
“avanti
che c’è di tanto grave da non poter essere
detto?”
“c’è
che non sono affari tuoi, ma solo di Akito e della sua
famiglia”
“quindi
c’entra la sua famiglia?” dai ha detto questo ora
va
avanti che ti costa?
“Sana
stanne fuori” ma perché mi danno ordini, io per
principio non li seguo!
“sai
che potrei estorcerti certe informazioni…con
un…ricatto?” faccio la vaga… so che hai
capito, sei sbiancato di nuovo…. Ma
perché mi fai scendere a questi livelli. Io voglio solo
aiutarlo!
“no
Sana, puoi tenerti il ricatto per te, non tradirò Akito,
mai, non su questa cosa” è incredibilmente serio.
“va
bene” va bene va bene per ora hai vinto tu. Ma non ti
credere che mi arrenda! Scoprirò che diavolo ha Hayama.
Fosse la penultima cosa
che faccio! La penultima certo. Perché l’ultima
sarà quella di cacciarlo da
quella situazione ovvio!
Super
Sana la paladina della giustizia! Io vedo troppa tv!
Devo
farmi curare…credo che potrei chiedere aiuto al ragazzo
che viene a chiedere a mia madre i manoscritti…si
farà sicuramente seguire
da qualcuno, o sarebbe impazzito da
tempo… anche se devo dire che non so fino a che punto posso
essere chiamato
sano.
Il
professore è uno stronzo!
Un
viscido schifoso bastardo! Mi ha chiamata! Mi ha chiamata
anche oggi! E che diavolo! Su trenta alunni, ha chiamato proprio me! Di
nuovo,
questo sfida tutte le leggi della probabilità, e strafoga
nella sfiga!
Inutile
dire che se ieri mi ero salvata, oggi è stato un
completo disastro, mi auto-facevo pena! Aya alla mia implorazione di
aiuto mi
ha lanciato uno sguardo alla ‘te l’avevo
detto’. Lasciamo perdere, tanto non
c’è speranza per me!
Se
volete sapere se c’era Akito, perché tanto lo so
che
volete saperlo, vi dirò subito che si, è venuto a
scuola, ma no, non è stato a
scuola.
E
dovete sapere che quando questa mattina, dopo aver finito
di ‘correggere’ i miei esercizi, ho incrociato il
suo sguardo, e invece di
ignorarmi come pensavo avrebbe fatto, mi ha continuato a fissare. Si lo
so che
fissare non significa salutare amorevolmente, ma è un
inizio, con certi tipi
bisogna accontentarsi. Non ho comunque avuto modo di indagare su i suoi
problemi, e sono rimasta colpita dalla minaccia di Tsuyoshi, che
può esserci di
tanto grave?
Oggi
sono uscita e sono passata nel parco. E indovinate chi mi
trovo davanti… Hayama.
Sta
correndo. E devo dirlo, con quella maglietta che risalta
i suoi bicipiti, e i suoi tricipiti perfetti, è estremamente
sexy. E i capelli
bagnati, lo rendono… basta va!
Ha
le cuffie, quindi deduco sia inutile chiamarlo. Ma
ragazzi, io sono un mito nelle corsa, il pelide Achille era una lumaca,
Zenone
non conosceva me, altrimenti non avrebbe mai, dico mai, raccontato la
storiella
di Achille e la tartaruga, vedete dovrebbero fare un poema su di me,
sarebbe
molto più divertente di stragi, sangue epidemie di peste,
guerre&co. Che ne
dite di: Cantami o dea, della celere Sana, la sfiga funesta, che
infiniti
addusse risi agli amici… non suona così male poi.
O si?
Si
si sto divagando.
Comunque
sono veloce, ho reso l’idea, e non ci metto molto a
raggiungerlo, mi guarda con sufficienza, poi torna a guardare dritto.
“si
saluta” l’educazione prima di tutto.
“Hayama”
perché continua a ignorarmi? Che stupida ha le
cuffie. No problem, gliele strappo proprio come ieri a scuola.
“ciao
Aki, che fai?” domanda stupida lo so.
“corro”
ma dai! Non ci sarei mai arrivata da sola, ma che
gli posso dire in effetti me la so cercata. Si sta rimettendo le
cuffiette, certo
però che è proprio un maleducato.
“uffa
e io che cerco di fare conversazione” l’ho per caso
detto a voce alta?
“ecco
non provarci e sparisci” ordine?
“uff
Aki, ma non hai ancora capito che io gli ordini non li
ascolto?”
Accelera,
ma io li sto dietro tranquillamente. Poi si ferma
di botto, e io lo copio, però a volte, molte volte non lo
capisco proprio.
“ti
credi veloce?”
“io
non mi credo veloce, caro, io sono
veloce”e
modesta tre parentesi.
“a
davvero?”
“si
ti potrei battere anche dandoti un’ora di
vantaggio”
dico incrociando le braccia sotto il petto, lui ghigna. Non mi piace.
“non
credo proprio”che cosa? No Sana fermati, non farlo, non
fralo, non sfidarlo.
“scommettiamo?”
come non detto.
“a
chi arriva prima al gazebo, quello alla fine del parco,
se vinco smetterai anche solo di rivolgermi la parola, a meno che non
te lo
dica io”
“ma
se vinco io, tu mi dirai perché ce l’hai con
tutti” rispondo sicura.
“non
hai speranza” gli porgo la mano, io vincerò, non
ci
sono dubbi.
“al
tre”
“uno…”
fa lui
“due…”
io
Insieme:“TRE”
E
ci lanciamo nella corsa, però devo dire che è
veloce,
credo sia l’unico che riesce a stami dietro senza mangiare la
polvere.
Ma
come vi ho detto, io sto vincendo, e la distanza che ci
separa diventa ogni passo più grande, ahah, Akito ti aprirai
come un libro.
Vedo
il gazebo finalmente, pochi passi e la vittoria sarà
mia, mia, mia mia. MIA.
Ehi
un momento, fermi tutti, che diavolo sta succedendo?
Accelero, non posso perdere.
Corri
Sana, corri, e così corsi per 3 anni ecc ecc (quanto
corse Forrest Gump?), chissà chi è più
veloce tra me e Forrest, forse lui è più
resistente, devono essere le aragoste, a me non piacciono, ma credo che
il suo
amico gliele abbia fatte adorare, ma non è importante ora,
mi preme di più il
fatto che Akito corra davanti a me, e non dietro. Ma sbaglio o stavo
vincendo?
Come
è possibile che stia toccando il gazebo, ed io devo
ancora fare alcuni passi per arrivarci? Qualcuno mi spieghi come
è potuto succedere! ORA!
“hai
perso” dice semplicemente. Io arrivo finalmente al
gazebo, appoggio le mani sulle mie ginocchia, cercando di riprendere
fiato.
“come
hai fatto?” dico ancora con il fiatone.
“eri
dietro di me” lui sorride, però ha proprio un bel
sorriso. NON DISTRARTI! Ti ha battuto, non era mai successo.
“volevo
farti credere di aver la vittoria in tasca, ed ora
mantieni la tua promessa” cioè io non dovrei mai
più rivolgergli la parola?
Sorrido,
prendo dalla sacca il mio blocchetto e una penna.
Lui mi guarda storto. Hehe, non ti rivolgerò la parola, ma
posso sempre
scriverti.
“-Aki,
anche se hai vinto non mi arrendo-” legge il
bigliettino, poi lo accartoccia e me lo tira in testa.
“-aio-”
scrivo.
“non
chiamarmi Aki”
“- Sappi che anche
se
non ti parlo direttamente, troverò il modo per romperti, non
ti sbarazzerai di
me” lui è incredibilmente impassibile.
“fa
come vuoi” e se ne va correndo, quant’è
bono! Devo
capire che gli passa per la testa, e smettila di pensare ai suoi
addominali!
Allora,
perdoanata? Gli altri due personaggi entreranno presto nella trama, che
tra l'altro non l'ho ancora ben decisa, ed è questo il
motivo
principale per cui ci metto tanto ad aggiornare, non so ancora cosa
voglio che succeda! E il secondo motivo è che il
mio
computer ha deciso di scioperare, spegnandosi di sua spontanea
volontà, facendomi perdere tutto, o decidendo di non
concedermi
la conessione. Comunque, una cosa è certa, Akito non si
libererà affatto di Sana... su questo non ci sono dubbi! Non
so
se sia riuscito questo capitolo, a voi l'ardua(mica tanto)
sentenza.Allora una piccola recensionuccia?
Un grazie comunque a coloro
che avrannò coraggio anche solo di leggere.
E in particolare a:
AngelOfLove:o
si il sorriso lascia presupporre parecchio, ma le litigate, quelle le
vedremo ancora parecchio prima di lasciare spazio solo a sorrisi e
altro, voglio principalemente divertirmi e far ridere, e spero che
questo capitolo ci riesca. Grazie per aver recensito.
ryanforever:grazie
del complimento, mi fa veramente picere che ti piaccia(scusa la
ripetizione XD), ma sopratutto che ti abbia fatto divertire, la ff
è nata per questo.
Geo88:non
ci sono ancora stati grandi evoluzioni nella storia, ma piano piano,
siamo solo al secondo capitolo... ho già qualcosina in
mente.
Non preoccuparti, grazie dei complimenti, alla prossima.
Manila:allora,
soddisfatta?Sono curiosa di sapere cosa ne pensi. Non voglio far
soffrire Sana più di quanto non la si faccia soffrire
normalmente, e cercherò di farle mantenere questa ironia
anche
nelle situazioni un po' più scomode. Altrimenti sarebbe
troppo
facile, credo.
alexis_92:ciao,
sono felice che ti piccia la mia ff, e ti chiedo scusa se la tua attesa
è stata lunga. Sorry! Spero di essermi fattra perdonare,
almeno
un poco!
daygum,
anche a te devo delle scuse per il mio ritardo, sono una frana! grazie
del complimento e spero di non averti deluso. Me sarebbe tanto
dispiaciuta! Grazie ancora per la recensione.
Un bacio a tutti
Lucia
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