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Autore: Alphacent    29/01/2008    8 recensioni
Ero concentratissima a seguire la lezione di storia dell’arte, e ci stavo riuscendo, fino agli archi a tutto sesto di San Marco, c’ero! Poi però una forza a me sconosciuta mi ha portata a voltarmi. Non l’avessi mai fatto.
Un mio compagno mi sillaba una domanda: no…hidi?nonn?
Quando finalmente traduco quello che mi sta dicendo, bhe tutte le mie buone intenzioni di concentrarmi sui i capitelli, partono con un biglietto di sola andata per Ibiza! E con un budget niente male!
Ma volete sapere quel era la celebre domanda, quali le parole mi hanno fatto abbandonare la verace via? E mi hanno gettata nella più totale confusione, parole che mi hanno sconvolto la giornata?
Ebbene sette parole gente, sette stupidissime e comunissime parole che mi hanno fatto passare tutta l’ora a rimembrare infantili ricordi! Ed eran queste...
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate, scusate tantissimo, ci ho messo una vita, purtroppo è un mio enorme difetto.  E non sapete quanto mi dispiacce, spero di riuscire a farmi perdonare con questo secondo capitolo.  Quindi non vi trattengo oltre e buona lettura.

Capitolo 2: Sveglie, compiti, scommesse: che vita faticosa

 

Che sonno! Quella maledetta sveglia suona ogni giorno cinque minuti prima, ma io arrivo sempre nello stesso ritardo! Chissà com’è!?

Bha.. poi tutti questi ragionamenti di prima mattina mi fanno venire il mal di testa!

Per me svegliarmi è sempre traumatico. Ieri per esempio, quando ho sentito suonare quella dannatissima sveglia, ho lentamente cacciato il braccio fuori dalle coperte, e ho avuto il primo contatto con la realtà: freddo. Per istinto di sopravvivenza ho richiamato il braccio a rapporto sotto le calde coperte, ma lo stesso istinto di sopravvivenza mi ha detto di ricacciarlo immediatamente se non volevo che quel fastidioso suono mi perforasse i timpani. Quindi mi sono sporta per scaraventare quell’aggeggio verso il muro, ma qualcuno, qualcuno di mia conoscenza aveva già pensato di spostare la sveglia di venti centimetri più lontano da me, così sporgendomi sono rotolata con tutte le coperte per terra. Che dolce risveglio! Quando dicono che il buongiorno si vede dal mattino…ti prendono per il culo.

Oggi però non è stato da meno, la mia dolce mammina ha pensato bene di svegliarmi con un microfono collegato al mio stereo, annunciandomi con voce squillante, dannatamente squillante, che la colazione era pronta. Sono volata di tre metri, mi è preso un colpo! Stavo sognando qualcosa di bello, non ricordo cosa, ma era qualcosa di estremamente bello e affascinante, qualcosa tipo Hayama? Be forse!

“Ciao Sana! Che è quel sorrisone imbambolato? E per un ragazzoo?” chissà perché deve stare li a sottolineare ogni cosa, e soprattutto perché deve allegare sempre le sue ipotesi!?

“ma che dici? Piuttosto … mi fai copiare geometria?” e sfodero il mio sorriso a trentadue denti, anche se tecnicamente non lo sono, non ho ancora i denti del giudizio, faccio gli occhini dolci e torno a sorridere. Bhe ieri dopo la corsa in moto, no ho avuto tempo di pensare cose come la geometria: partiamo dal nome geometria, dai è come dolciastro, come se non ti entrasse in bocca, poi ogni argomento nuovo sembra annullare quello precedente. A sto punto! Prendete il teorema di Pitagora, gli stupefacenti allora non era ancora illegali vero? Solo sotto effetto uno si sarebbe potuto veder quadrati su cateti e compagni bella, comunque alla fine è utile ti leva dai pasticci, però non puoi usarlo sulla terra, se uno ti dice che sta al polo nord, che fa quaranta kilometri verso sud, poi trenta verso est, e ti chiede quanti ne servono per tornare al punto di partenza, chiunque conosca il teorema di Pitagora direbbe 50, e invece no! Perchè non ti sei ricordato che la Terra è, più o meno, una sfera e quindi bastano quaranta kilometri per tornare allo stesso punto!  Ma a parte, tutte quelle dimostrazioni. Dimostra che quest’angolo è retto! Hanno costruito i goniometri a posta, mi spiegate perché non posso prenderlo e misurarlo!? No mi devo scervellare! Pua!

“Sana ma perché non ti impegni un po’ non è difficile...” lascio Aya divagare sull’importanza della geometria, o sull’impegno che la scuola richiede e blablabla….le so a memoria queste parole, le mette pure nello stesso ordine, non c’è quindi bisogno di perdere tempo e risentirle, tanto finita la ramanzina mi farà copiare! È che la geometria…non fa per me! Io, lo giuro, lo guardo ci provo, mi metto li a guardare un triangolo,  con altezze bisettrici e baricentri ecc, però rimangono sempre lì, non è che mi mostrano angoli nascosti o cosa…. E poi frena la mia immaginazione…vabe è meglio dire che non mi piace e buona notte!

“Si ma Aya, ho avuto da fare…ti prego solo per questa volta!”

“ma se il professore ti chiama a risolverlo come fai?”

“ma mi ha chiamata ieri non può chiamare sempre me!!” e! che ci sono solo io in classe!

“e chi glielo vieta?” be ci sarà scritto qualcosa sul regolamento no? No.

“vabbe allo è proprio uno stronzo! E poi in qualche modo me la cavo su! Ti prego! Please!!!”

“vabbe ti faccio copiare ma che sia l’ultima volta” si! E fuori uno!

“sese!” che fa che lo ha detto. Ormai…

 

 “Hey Sana, com’è che non sei tornata con noi ieri?”cavoli ma non può sbaciucchiare il suo ragazzo invece di indagare sempre! E sempre a sproposito…

“be ecco io, ho avuto un passaggio” non è molto distante dalla verità infondo, diciamo che più che avuto, mi sono appropriata di un passaggio. E per di più, di Akito.

“ma mi sorprende che te ne sia accorta… ogni riferimento è puramente casuale!ovviamente” hehe sta diventando rossa! Ma io non capisco, prima pomicia ovunque e in ogni momento e poi si vergogna se si accenna alla cosa. Ma che c’è di male! Io la prendo in giro perché lei diventa rossa e se la prende, ovvio. Devo pur sfogarmi in qualche modo no? Voglio dire, il prof di matematica si sfoga con me e io mi sfogo mettendola in imbarazzo, quindi, come direbbe il suddetto prof, per la proprietà transitiva dell’uguaglianza, che se la prendesse con il prof. E comunque sono stata felicissima di non fare la terza incomoda. Quei due fanno salire lo zucchero a mille anche a chi non è diabetico: cuccioletto, pasticcino, amorino, tesorino, dolcettino, tenerino e tenerone, e bastonicini findus! Bleaa che schifo! Hanno coniato una serie di –ini che farebbero dirizzare i capelli a uno scoppato. Dovrebbero essere vietati ai minori… non oso immaginarli nell’intimità…agrr bleaa!

“ma-ma io, ehi non cercare di cambiare discorso come sei tornata? Quando? Perché? E soprattutto CON CHI?”

“ehi mamma calma, ecco solo ..un conoscente.. mi ha dato un passaggio.. tutto qui!”

“che tipo di conoscente?” ecco che comincia con le domande.

“alto, bello, occhi e capelli castani, con un fisico da paura, come la sua moto…” e questa come diavolo lo sa? Certo che a volte mi fa paura, come fa a  sapere tutto anche se non è ‘presente’?

“ahah divertente” mentire, mentire sempre su oggetto chi ti ha riaccompagnata a casa, nuova regola di sopravvivenza.

“…e che risponde al nome di Hayama Akito” BINGO!! Ma …..MENTI MENTI MENTI!

“mi hai fatto sbagliare, Aya! Ma tu guarda!Hayama! Tzse! Io e quello, dopo quello che mi ha detto!”

Mi guarda con l’aria di chi ha capito benissimo che stai mentendo! Mi guarda dall’alto in basso, poi si avvicina a cinque centimetri del mio naso e mi fa guardandomi negli occhi:

“ti piace!” con una certa nota che mi sfotte!

“no ma che dici! Oggi vaneggi!”

“cioè tu mi vorresti dire che quel gran fig” occhiataccia di Tsuyoshi e Aya si corregge “figliuolo non ti ha riaccompagnata a casa? E che non ti piace?” 

“mm..No! Non ho alcun interesse per quel figliulolo” mentire sempre sempre sempre.

“quindi non sei tu che sei corsa dietro ad Akito, e non sei tu quella che è saltata sulla sua moto?” cavoli! Ma che mi fa seguire?

“che ne sai tu? Magari ho un sosia, proprio tale e quale a me, in tutto e per tutto!” tra tutte le cavolate che potevi inventarti, una peggiore non la potevi trovare?  Aspetta secondo Murphy non c’è mai fine al peggio, quindi non gioire troppo presto.

“so che cosa è un sosia, e poi eri tu dato che hai urlato per mezza scuola il suo nome!” arg! Ma come diavolo fa a saperlo se era incollata a Tsuyoshi? Per la miseria!

“io urlare il suo nome, ma se ci rivolgiamo a malapena la parola!”… non convinci nessuno, ti stai arrampicando sugli specchi.

“aaaaaaaaaa ti piace Hayama! Ti piace Hayama!” inizia a urlare come una pazza! Che figura!

“no Aya, no!! Non mi piace Hayama!! E smettila di urlare…o pubblico sui giornalino della scuola tutte le foto tue e di Tsuyoshi con allegati tutti  i vostri soprannomi!” colpito e affondato. Aya e Tsuyoshi prima sbiancano di colpo, poi si siedono e si fanno piccini piccini arrossendo! AH! Io quelle foto le ho buttate tanto tempo fa! Ma loro non lo sanno…e non lo sapranno. Erano foto fatte in una gita scolastica... fuori dal controllo dei professori… ho detto tutto. Un bel ghigno mi si stampa sul mio bel faccino. Ha! Mai provocare Kurata!

“Aya? Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?” domanda innocua, e puramente casuale.

“io, ma mi avevi promesso che le avresti distrutte” infatti ma tu mi costringi a non dirtelo!

“bhe se non mi farai fare altre figure del genere…e se la smetterai di insinuare che mi piace A-Hayama” fiu stavo per dire Akito al posto di Hayama, gli avrei offerto un’occasione su di un piatto d’oro, altro che argento.

“ma non c’è niente di male se ti piace, è un bel ragazzo!”

“ma non mi piace!!!”

“se lo dici tu…” si lo dico io, la mia parola è legge!

“ma neanche un pochino?” uffa!!!! Ma che palle se ho detto no è no!

“no Aya no!” 

“vabbene…hai finito di copiare?”

“mmm quasi…em Aya… mi faresti dare un occhiata anche a fisica, solo per controllare sai?” risfodero il mio sorrisone sperando che faccia effetto… uffa non cede, bhe mi costringi ma è una questione di vita o di morte.

Faccio un finto colpo di tosse dove per caso, c’è un suono “foto”. Arrossisce e mi porge il quaderno. Di solito non la ricatto, giuro, oggi è stata un eccezione, anche perché non posso tirare troppo la corda altrimenti capisce il mio bluff.

“t.v.t.t.t.t.t.t.t.t.t.t.b.” faccio con voce da bambina a cui hanno promesso un bel giocattolo.

“se se …però voglio sapere come è andata ieri” e te pareva! Figurati se non indaga! Sbuffo.

“e va bene, sono tornata con Hayama, solo perché lui mi ignorava…sai come sono quando vengo ignorata!”

“si ne ho una vaga idea” ehi! Che vorresti dire?

“ah-ah divertente! E comunque niente… mi ha detto di non rompergli le scatole altrimenti me ne avrebbe date”

“interessante…gli piaci” che varietà! E poi scusa, in quale universo parallelo se uno ti dice che vuole farti male significa che gli piaci? No questa me la dovete spiegare.

“Aya, non tutti quelli che si rivolgono la parola si piacciono. Soprattutto se le parole sono sparisci, levati dai piedi o ti faccio nera! E poi secondo quale contorto e arcano ragionamento, sei giunta a tale conclusione?”

“a te letteratura fa male, parli come una centenaria! E comunque gli piaci”

“argomenta”

“Sana ma sei proprio cieca, voglio dire ti ha riaccompagnata a casa, secondo te quante ragazze a riaccompagnato a casa? Nessuna… quante ragazze ha lasciato andare così senza portarsele a letto? Nessuna,  se non provasse niente per te ti avrebbe fatta scendere a calci…” forse non proprio a calci ma mi ha lasciata sul marciapiede. Ma a me non convince, e comunque a me non piace, certo è un bel ragazzo, ma è anche, e soprattutto, uno sbruffone!

“no io non credo, e comunque a me non interessa in quel senso, voglio solo capire perché ce l’ha con il mondo” dico mentre finisco di aggiustare i miei problemi di fisica. A questo punto si intromette Tsuyoshi che era rimasto in disparte a scrivere qualcosa, forse copiava, ma io quello non lo capisco molto, se non fosse per il fatto che sta con Aya, non lo conoscerei nemmeno.

“non cercare di scoprire qualcosa della sua vita Sana” mm ma perché qui mi vogliono dare dei consigli che sanno di ordini?

“e perché scusa?”

“diventerebbe pericoloso, per te” e mamma! Ma stiamo parlando di un diciassettenne, mica di un esponente della mafia!

“tu sai qualcosa?”

“…io comunque non potrei dirtelo” tu sai qualcosa e non vuoi dirmelo…e no! Mio caro sputa il rospo, parlerai.

“avanti che c’è di tanto grave da non poter essere detto?”

“c’è che non sono affari tuoi, ma solo di Akito e della sua famiglia”

“quindi c’entra la sua famiglia?” dai ha detto questo ora va avanti che ti costa?

“Sana stanne fuori” ma perché mi danno ordini, io per principio non li seguo!

“sai che potrei estorcerti certe informazioni…con un…ricatto?” faccio la vaga… so che hai capito, sei sbiancato di nuovo…. Ma perché mi fai scendere a questi livelli. Io voglio solo aiutarlo!

“no Sana, puoi tenerti il ricatto per te, non tradirò Akito, mai, non su questa cosa” è incredibilmente serio.

“va bene” va bene va bene per ora hai vinto tu. Ma non ti credere che mi arrenda! Scoprirò che diavolo ha Hayama. Fosse la penultima cosa che faccio! La penultima certo. Perché l’ultima sarà quella di cacciarlo da quella situazione ovvio!

Super Sana la paladina della giustizia! Io vedo troppa tv!

Devo farmi curare…credo che potrei chiedere aiuto al ragazzo che viene a chiedere a mia madre i manoscritti…si farà sicuramente  seguire da qualcuno, o sarebbe impazzito da tempo… anche se devo dire che non so fino a che punto posso essere chiamato sano.

 

Il professore è uno stronzo!

Un viscido schifoso bastardo! Mi ha chiamata! Mi ha chiamata anche oggi! E che diavolo! Su trenta alunni, ha chiamato proprio me! Di nuovo, questo sfida tutte le leggi della probabilità, e strafoga nella sfiga!

Inutile dire che se ieri mi ero salvata, oggi è stato un completo disastro, mi auto-facevo pena! Aya alla mia implorazione di aiuto mi ha lanciato uno sguardo alla ‘te l’avevo detto’. Lasciamo perdere, tanto non c’è speranza per me!

Se volete sapere se c’era Akito, perché tanto lo so che volete saperlo, vi dirò subito che si, è venuto a scuola, ma no, non è stato a scuola.

E dovete sapere che quando questa mattina, dopo aver finito di ‘correggere’ i miei esercizi, ho incrociato il suo sguardo, e invece di ignorarmi come pensavo avrebbe fatto, mi ha continuato a fissare. Si lo so che fissare non significa salutare amorevolmente, ma è un inizio, con certi tipi bisogna accontentarsi. Non ho comunque avuto modo di indagare su i suoi problemi, e sono rimasta colpita dalla minaccia di Tsuyoshi, che può esserci di tanto grave?

 

 

Oggi sono uscita e sono passata nel parco. E indovinate chi mi trovo davanti… Hayama.

Sta correndo. E devo dirlo, con quella maglietta che risalta i suoi bicipiti, e i suoi tricipiti perfetti, è estremamente sexy. E i capelli bagnati, lo rendono… basta va!

Ha le cuffie, quindi deduco sia inutile chiamarlo. Ma ragazzi, io sono un mito nelle corsa, il pelide Achille era una lumaca, Zenone non conosceva me, altrimenti non avrebbe mai, dico mai, raccontato la storiella di Achille e la tartaruga, vedete dovrebbero fare un poema su di me, sarebbe molto più divertente di stragi, sangue epidemie di peste, guerre&co. Che ne dite di: Cantami o dea, della celere Sana, la sfiga funesta, che infiniti addusse risi agli amici… non suona così male poi. O si?

Si si sto divagando.

Comunque sono veloce, ho reso l’idea, e non ci metto molto a raggiungerlo, mi guarda con sufficienza, poi torna a guardare dritto.

“si saluta” l’educazione prima di tutto.

“Hayama” perché continua a ignorarmi? Che stupida ha le cuffie. No problem, gliele strappo proprio come ieri a scuola.

“ciao Aki, che fai?” domanda stupida lo so.

“corro” ma dai! Non ci sarei mai arrivata da sola, ma che gli posso dire in effetti me la so cercata. Si sta rimettendo le cuffiette, certo però che è proprio un maleducato.

“uffa e io che cerco di fare conversazione” l’ho per caso detto a voce alta?

“ecco non provarci e sparisci” ordine?

“uff Aki, ma non hai ancora capito che io gli ordini non li ascolto?”

Accelera, ma io li sto dietro tranquillamente. Poi si ferma di botto, e io lo copio, però a volte, molte volte non lo capisco proprio.

“ti credi veloce?”

“io non mi credo veloce, caro, io sono veloce”e modesta tre parentesi.

“a davvero?”

“si ti potrei battere anche dandoti un’ora di vantaggio” dico incrociando le braccia sotto il petto, lui ghigna. Non mi piace.

“non credo proprio”che cosa? No Sana fermati, non farlo, non fralo, non sfidarlo.

“scommettiamo?” come non detto.

“a chi arriva prima al gazebo, quello alla fine del parco, se vinco smetterai anche solo di rivolgermi la parola, a meno che non te lo dica io”

“ma se vinco io, tu mi dirai perché ce l’hai con tutti” rispondo sicura.

“non hai speranza” gli porgo la mano, io vincerò, non ci sono dubbi.

“al tre”

“uno…” fa lui

“due…” io

Insieme:“TRE”

E ci lanciamo nella corsa, però devo dire che è veloce, credo sia l’unico che riesce a stami dietro senza mangiare la polvere.

Ma come vi ho detto, io sto vincendo, e la distanza che ci separa diventa ogni passo più grande, ahah, Akito ti aprirai come un libro.

Vedo il gazebo finalmente, pochi passi e la vittoria sarà mia, mia, mia mia. MIA.

Ehi un momento, fermi tutti, che diavolo sta succedendo? Accelero, non posso perdere.

Corri Sana, corri, e così corsi per 3 anni ecc ecc (quanto corse Forrest Gump?), chissà chi è più veloce tra me e Forrest, forse lui è più resistente, devono essere le aragoste, a me non piacciono, ma credo che il suo amico gliele abbia fatte adorare, ma non è importante ora, mi preme di più il fatto che Akito corra davanti a me, e non dietro. Ma sbaglio o stavo vincendo?

Come è possibile che stia toccando il gazebo, ed io devo ancora fare alcuni passi per arrivarci? Qualcuno mi spieghi come è potuto succedere! ORA!

“hai perso” dice semplicemente. Io arrivo finalmente al gazebo, appoggio le mani sulle mie ginocchia, cercando di riprendere fiato.

“come hai fatto?” dico ancora con il fiatone.

“eri dietro di me” lui sorride, però ha proprio un bel sorriso. NON DISTRARTI! Ti ha battuto, non era mai successo.

“volevo farti credere di aver la vittoria in tasca, ed ora mantieni la tua promessa” cioè io non dovrei mai più rivolgergli la parola?

Sorrido, prendo dalla sacca il mio blocchetto e una penna. Lui mi guarda storto. Hehe, non ti rivolgerò la parola, ma posso sempre scriverti.

“-Aki, anche se hai vinto non mi arrendo-” legge il bigliettino, poi lo accartoccia e me lo tira in testa.

 “-aio-” scrivo.

“non chiamarmi Aki”

 “- Sappi che anche se non ti parlo direttamente, troverò il modo per romperti, non ti sbarazzerai di me” lui è incredibilmente impassibile.

“fa come vuoi” e se ne va correndo, quant’è bono! Devo capire che gli passa per la testa, e smettila di pensare ai suoi addominali!

Allora, perdoanata? Gli altri due personaggi entreranno presto nella trama, che tra l'altro non l'ho ancora ben decisa, ed è questo il motivo principale per cui ci metto tanto ad aggiornare, non so ancora cosa voglio che succeda!  E il secondo motivo è che il mio computer ha deciso di scioperare, spegnandosi di sua spontanea volontà, facendomi perdere tutto, o decidendo di non concedermi la conessione. Comunque, una cosa è certa, Akito non si libererà affatto di Sana... su questo non ci sono dubbi! Non so se sia riuscito questo capitolo, a voi l'ardua(mica tanto) sentenza.Allora una piccola recensionuccia?  

Un grazie comunque a coloro che avrannò coraggio anche solo di leggere.

E in particolare a: 

AngelOfLove:o si il sorriso lascia presupporre parecchio, ma le litigate, quelle le vedremo ancora parecchio prima di lasciare spazio solo a sorrisi e altro, voglio principalemente divertirmi e far ridere, e spero che questo capitolo ci riesca. Grazie per aver recensito.
ryanforever:grazie del complimento, mi fa veramente picere che ti piaccia(scusa la ripetizione XD), ma sopratutto che ti abbia fatto divertire, la ff è nata per questo.       
Geo88:non ci sono ancora stati grandi evoluzioni nella storia, ma piano piano, siamo solo al secondo capitolo... ho già qualcosina in mente. Non preoccuparti, grazie dei complimenti, alla prossima.
Manila:allora, soddisfatta?Sono curiosa di sapere cosa ne pensi. Non voglio far soffrire Sana più di quanto non la si faccia soffrire normalmente, e cercherò di farle mantenere questa ironia anche nelle situazioni un po' più scomode. Altrimenti sarebbe troppo facile, credo.
alexis_92:ciao, sono felice che ti piccia la mia ff, e ti chiedo scusa se la tua attesa è stata lunga. Sorry! Spero di essermi fattra perdonare, almeno un poco!
daygum, anche a te devo delle scuse per il mio ritardo, sono una frana! grazie del complimento e spero di non averti deluso. Me sarebbe tanto dispiaciuta! Grazie ancora per la recensione.

Un bacio a tutti

Lucia

  
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