Buona lettura, ci si vede
in fondo! :)
Aprii lentamente gli occhi, disturbata da un piccolo movimento affianco
a me, non ricordavo niente della serata precedente. Avevo solamente
qualche flash confuso.
Mi accorsi solo dopo qualche secondo che a fianco a me dormiva ancora
Naya e in un attimo mi ritornò in mente ogni cosa della sera
prima, dalla conversazione in giardino, alla pista da ballo.
Provai un terribile senso di disagio per quello che avevo fatto.
Mi alzai lentamente cercando di non svegliarla e con una serie di
acrobazie per scavalcarla scesi dal divano.
Guardandomi intorno notai Dianna addormentata sul divano di fronte a
noi e Darren nella poltrona, con ancora legata intorno alla fronte la
sua cravatta fucsia e nera.
Con una mano appoggiata alla tempia per alleviare il dolore del mal di
testa mi diressi verso la cucina, sperando di trovare qualcuno
già sveglio; anche se non avevo la più pallida
idea di che ora fosse.
-Buongiorno Lily- Heather era in piedi intenta a servirsi un bicchiere
di succo all'arancia.
-Buongiorno- mugugnai.
-Mal di testa?- disse indicando la mia mano ancora sulla tempia.
-Già- .
-Ti preparo un po' di caffé allora- esclamò lei
tranquilla.
-Grazie-.
-Sei di poche parole la mattina vedo- sorrise la bionda divertita.
-Già- sorrisi a mia volta.
-Ehm… Heather... Mi volevo scusare per ieri sera, non dovevo
ubriacarmi così- continuai poi.
-Ma cosa dici Lily! Era una festa per il tuo ben venuto nel cast! Se
non ti ubriacavi tu non poteva farlo nessuno, non ti devi preoccupare-
disse porgendomi la tazza di caffé. Sussurrai un grazie
prima che la ballerina cambiasse discorso improvvisamente:
-A che ora hai l'aereo oggi?-.
-Prendo il volo delle 15.00… perchè?-.
-Uffa speravo restassi un altro po' con noi- rispose imbronciandosi
leggermente.
-Anche a me sarebbe piaciuto restare, ma ci vedremo presto dai- sorrisi.
-E quando ci rincontreremo ti porterò a fare il giro di
tutti i negozi di L.A!- sentenziò prima di uscire dalla
cucina per andare a svegliare gli altri.
Questione di pochi secondi e nella stanza entrò Naya con
un’espressione adorabile in volto e, come me, si teneva la
testa con una mano.
-Hei...- dissi facendomi notare dalla latina che avanzava con gli occhi
socchiusi.
-Oh… Hei- rispose.
Seguirono parecchi minuti di silenzio interrotti solamente dal rumore
della mia tazza che si appoggiava sul tavolo. Naya mi dava le spalle
mentre si preparava una tazza di caffé bollente ed era
facile dedurre che qualcosa non andasse in lei, così
raccolsi quel poco coraggio che avevo e provai a parlarle.
-Naya per… per quanto riguarda ieri sera… Beh,
mi-mi dispiace- balbettai rigirandomi la tazza tra le mani. La ragazza
si voltò verso di me e si sedette a tavola, con lo sguardo
basso.
-Non ti preoccupare... Non eri in te, e nemmeno io, è...
è tutto okay- disse accennando un sorriso, ma quel sorriso
non era nemmeno lontanamente simile alla meraviglia che era di solito.
-Sicura?- chiesi.
-Certo-.
Sapevo che quella non era la verità. Ma non volli spingermi
oltre. Se non voleva parlarne non avevo il diritto di costringerla a
farlo.
Sentimmo Heather rientrare nella cucina trascinando letteralmente
Darren e Dianna che si lamentavano per il sonno interrotto.
-Oh, buongiorno Nay- sorrise la bionda venendo subito ricambiata dalla
migliore amica.
-Ma dai Heather sono solo le 9 di mattina...!- si lamentò
Dianna sedendosi a tavola.
-Che lagna Agron, vuoi stare a poltrire qui tutto il giorno?-.
-Non sarebbe una cattiva idea…- si lamentò Dianna
stropicciandosi gli occhi.
-Vuol dire che questa mattina non andrai nemmeno con Lea a fare
shopping-.
-Okay, okay ho afferrato- cantilenò la bionda andando a
prepararsi un caffé.
Darren non sembrava dello stesso avviso però.
Appoggiò la guancia al tavolo fresco e mugugnò
qualcosa d’indefinito.
Diverse ore più tardi eravamo tutti molto più
svegli e reattivi e, come promesso Naya mi stava riportando all'hotel.
Come avevo immaginato, nessuna delle due disse una parola. Perlomeno
fino a quel momento.
Naya cambiava stazione radio almeno ogni 3 secondi, quasi come se fosse
un tick nervoso; e a giudicare dalla sua espressione seria, con le
sopracciglia aggrottate sembrava veramente nervosa.
-Naya sei sicura di stare bene? Mi sembri strana questa mattina-.
La vidi agitarsi sul sedile, indecisa su cosa rispondere.
Mi venne da sorridere quando iniziai a capire che si stava rivelando
più facile di quello che credevo immaginare i suoi pensieri.
-So che riguarda quello che è successo ieri sera, Nay, mi
dispiace-.
-No è a me che dispiace. Io... Beh, inizio a tenerci
veramente tanto a te... e non voglio rovinare nulla perchè
con te sto così bene...-.
A quelle parole il mio cuore si fermò per un istante prima
di iniziare a battere più forte che mai.
Sentire quelle cose uscire dalla bocca della latina mi fece sciogliere
sul sedile. Era probabilmente una delle cose più belle che
potessi mai sentirmi dire.
-Non hai rovinato assolutamente nulla-.
La latina fermò l'auto a qualche metro dal mio hotel. Aprii
lo sportello e scesi dall'auto seguita dalla Rivera; feci alcuni passi
verso l'entrata dell'albergo, poi tornai indietro e mi appoggiai sul
cofano della macchina.
-Che fai?- domandò confusa la latina.
-Non voglio tornare a casa- risposi.
La mora si avvicinò a me con un sorriso sulle labbra.
-Perché no?-.
-Perché mi mancheresti-.
Le presi la mano attirandola a me in un abbraccio e lei si
lasciò completamente andare allacciando le sue braccia
attorno al mio collo, mentre le mie si appoggiarono delicatamente sui
suoi fianchi.
-Anche tu Lily...- sorrise tra i miei capelli. Passai una mano sulla
sua schiena fino a sfiorarle i capelli.
-Ma ci vedremo la settimana prossima, no?- chiese Naya.
-Certamente- risposi staccandomi dall'abbraccio.
-Ora è meglio che tu vada- disse stringendomi la mano.
-Ci vediamo presto- continuò sorridente Naya.
-Ci vediamo presto-.
***
Salii le scale di casa mia per arrivare alla mia stanza. Avevo un sonno
pazzesco, il volo di ritorno era stato molto pesante e mi sarei
fiondata subito sotto le coperte appena entrata in camera. Ma
evidentemente qualcuno lassù non voleva che andasse
così.
Aprii la porta ritrovandomi James e Hayley seduti sul letto, con un
sorriso in volto.
-Aaaah!- gridò Jamie venendomi incontro per abbracciarmi
seguito a ruota dall'altra.
-Ahi, piano ragazzi, ho male ovunque!- mi lamentai.
-Ma che ti hanno fatto fare a quel provino? Sollevamento pesi?-
scherzò Hayley riabbracciandomi.
-Ma no, è dovuto ad un'altra cosa credo...-.
-Che ci racconterai non appena avrai finito di descrivere nei minimi
dettagli il provino. Allora? Com'è Ryan?- disse tutto d'un
fiato il moro super entusiasta, scatenando una risata in me.
-È stato fantastico, come tutto il resto! E' stato come un
sogno: ho cantato davanti a praticamente tutto il cast, addirittura ho
duettato con Cory- mi fermai osservando Jay portarsi una mano al petto
incredulo.
-Mamma mia Lily Evans sei la persona più fortunata della
terra!- esclamò Hay fiondandosi su di me per riabbracciarmi.
-Non ci credo ancora!- esclamai con voce sognante.
-Ah ecco! Mi sembrava di aver sentito delle voci familiari!-
esordì mia madre dallo stipite della porta.
-Salve Anita, ci scusi l’irruzione in casa- disse gentilmente
James.
-Ma scherzate, ormai è casa vostra! Vi porto qualcosa
ragazzi?- chiese gentilmente mamma.
-No grazie, stiamo bene-. Lei annuì.
-Allora vi siete fatti raccontare il provino? E' stata magnifica, ha
fatto colpo su tutti! Anche quella Naya Rivera era a dir poco ammaliata
da lei!-.
-M-MAMMA!- esclamai in imbarazzo. James si voltò lentamente
verso di me con uno sguardo malizioso.
-Dai lasciaci parlare in pace- conclusi facendo uscire mia madre dalla
stanza.
-E così Naya Rivera è ammaliata da te-
ripeté il ragazzo.
-Non ascoltarla…- risposi con le guance che pian piano si
tingevano di rosso.
-Racconta avanti!- mi incitò Hayls.
Sospirai sconfitta e iniziai a raccontare tutto di quella strana serata
appena vissuta. Raccontai loro del party a casa Morris e, mentre
cresceva l'imbarazzo, raccontai tutto quello che era successo con Naya,
dall’accaduto in giardino alla pista da ballo e per finire
del risveglio sul divano, spiazzandoli completamente.
-Mio dio... Lily tutto questo è vero? Sembra tipo un
universo parallelo- commentò James incredulo.
-… è stato tutto dettato dall'alcool?- chiese
titubante Hayley. Esitai a rispondere, senza nemmeno farlo apposta. Non
sapevo cosa dire. Sapevo che non era stata colpa degli alcolici, non
tutta perlomeno. Tutto questo mi spaventava molto, per questo continuai
a restare in silenzio.
-Lil, non è niente di grave- replicò ancora la
rossa intuendo la mia risposta.
-Davvero? Perchè io sono molto confusa e in questo momento
non distinguo la vita reale dai sogni. Non capisco se è
successo davvero, non capisco il motivo, non capisco quello che ho
fatto, quello che provo e soprattutto se è giusto, se
è vero tutto questo- le parole mi uscirono da sole, non
sapevo nemmeno di pensare quelle cose, ma dopo averlo detto provai un
senso di liberazione enorme.
-Provi qualcosa per lei?- chiese James dopo qualche secondo di silenzio.
-Io... Non lo so. Insomma, era il mio idolo fino a due settimane fa,
è ovvio che l'adori e che non riesca a vedere altro che lei
quando è con me ma… Ormai non vedo più
Naya come 'idolo' o 'star' ma per me è una bellissima
persona, dolce, gentile, fantastica e... 'dio che sto dicendo...- mi
coprii il viso rosso di imbarazzo con una mano, stavo decisamente
parlando troppo; di cose di cui non ero nemmeno sicura al cento per
cento.
-No Lily continua, su- insistette Hay interessata.
-Beh, hai presente quando incontri una persona per la prima volta e ti
succede qualcosa qui dentro?- dissi indicandomi lo stomaco con la mano.
-Qualcosa che non ti sai spiegare, qualcosa che ti lascia senza
respiro, che ti spiazza. Che ti costringe a chiederti che cosa ti stia
succedendo?- continuai. I due amici si guardarono negli occhi,
scambiandosi un piccolo sorriso, prima di riportare lo sguardo su di me.
-Ecco, questo è quello che provo ogni volta che sto con
Naya. E lo so che non è per la sua fama, il suo talento o
che ne so... Provo questo perchè è lei; per il
suo modo di essere, di fare... Ma non capisco il perché-.
Avrei potuto continuare ma mi costrinsi a fermare la lingua, stavo
veramente parlando troppo.
James sospirò mantenendo lo sguardo fisso su di me, come se
mi stesse esaminando:
-Diamo il benvenuto a Lily GayEvans- scherzò poi il moro.
-Ma smettila, Jay!- esclamai imbarazzata. Mentre mi alzavo per mettermi
qualcosa di più comodo addosso, i due si scambiarono uno
sguardo eloquente.
***
Naya POV
Ero appena rientrata a casa quando sentii il citofono suonare. Corsi ad
aprire la porta e nemmeno riuscii ad aprirla del tutto che Heather
entrò in casa:
-Ciao tesoro- disse stampandomi un bacio sulla guancia.
-Ehi... non ti aspettavo-.
-Sì lo so ma devo parlare con te!- esclamò mentre
s’infilava in cucina. La seguii sbuffando. Sicuramente
l'avrei trovata davanti al frigorifero.
La bionda si servì di uno yogurt alla fragola e si
accomodò sulla sedia dell'isolotto nella cucina.
-Che succede?- domandai curiosa appoggiandomi al piano cottura.
-Che mi dici di te?- ribatté tranquillamente l'altra.
-Che vuoi dire?- chiesi confusa.
-Sai com'è, è da un po' che non parliamo. E'
successo qualcosa ultimamente?-.
-Non è successo nulla ultimamente- risposi; non sapevo dove
volesse andare a parare la bionda e questo mi incuriosiva e spaventava
allo stesso tempo.
-Ne sei sicura?-.
-Se fosse successo qualcosa l'avresti saputo, te lo avrei detto-.
-…Perchè me lo chiedi?- continuai.
-Ti va se ci sediamo in salotto?- chiese col suo solito tono dolce.
-Ma si, certo…-.
Ci accomodammo sul mio divano facendo attenzione a non svegliare Lucy.
-Nay, se ci fosse qualcosa che non va, o che ti preoccupa o che ti fa
star male anche solo lontanamente me ne parleresti vero?- chiese Hemo
guardandomi negli occhi.
-Ma certo che lo farei. Heather che hai oggi? Sei un po' strana, cosa
sono tutte queste domande?-.
-Ma niente...- mentì la ballerina. Lo vedevo da lontano un
miglio quando mentiva.
-E' solo che…- sospirò.
-Cosa c'è tra te e Lily?- chiese finalmente.
Sentii il mio cuore fermarsi e le mie guance diventare bordeaux a
quella domanda.
-C-Che?- balbettai in preda al panico.
-Ti vedo diversa in questo periodo, sei fra le nuvole e distratta, ti
comporti in modo strano e quando si parla di Lily ti chiudi a riccio-
disse Hemo.
-Voglio sapere che ti sta succedendo, anche se forse già lo
so- continuò mentre dalla mia bocca non usciva nemmeno una
sillaba.
-Dì qualcosa...-.
-Mmmh...- mugugnai, non ero preparata a questo, non sapevo che dire.
-È da quando hai conosciuto Lily al concerto che ti comporti
strana. Le hai dato il numero di cellulare-.
-L'ho fatto perchè ha una bella voce! Sapevo che avrebbe
avuto futuro!- provai.
-E ci starebbe anche, questo! Se non arrossissi ogni volta che ti
guarda...-.
-Macchè- sussurrai imbronciata.
-Vogliamo parlare di quella sera al pub?-.
-No-.
-Oppure di tutti quei messaggi, o del fatto che hai preso il primo
aereo per Memphis e la sei andata a prendere a scuola? Oppure di ieri,
di come l'abbracciavi in giardino per non parlare del…-.
-Heather!- esclamai irritata. La bionda si fermò,
osservandomi.
-Cosa? Voglio solo che tu mi dica cosa ti succede-.
La fissai negli occhi ancora parecchio alterata prima di alzarmi dal
divano e chiudermi in camera.
La sentii seguirmi ma non m’importava. Chiusi la porta a
chiave e mi buttai sul letto. Mi sentivo in gabbia, che avrei dovuto
dirle?
-Naya!- esclamò bussando alla porta.
-Naya, apri dai!- continuò a bussare.
Non risposi.
-Mi dispiace, ho esagerato. Voglio solamente parlarne, vedo che sei
spaventata e insicura. L'abbiamo notato in molti-.
Alzai la testa dal cuscino.
-In molti?-.
-Mi fai entrare?- provò ancora, ignorando la mia domanda.
-No-.
-Naya non fare la bambina, apri dai- mi alzai di colpo, stufa di quelle
gnole della bionda e delle botte sulla porta.
-Sei una rompi palle, io non ti devo raccontare proprio niente! Non ho
niente da dirti! Mettitelo in testa! Tra me e Lily non c'è
niente! Niente! Vi siete immaginati tutto! A me piacciono i ragazzi,
non le ragazze… non lei... E smettila di guardarmi
così!!- le gridai in faccia.
Heather aveva lo sguardo di chi la sa lunga, con un sorrisetto sul
viso. Io andai a sedermi sul letto, reggendomi la testa con le mani.
-Ti sei autoconvinta?-.
-Smettila, smettila, smettila!- gridai.
-Guardami- disse.
-Non sono così, lei non mi farà diventare
così-.
-Nay…-.
-È solo la mia immaginazione-.
-Guardami- disse con un tono calmo e sicuro. Io lo feci.
-Non è niente- scandì bene le parole per dar
maggiore importanza alla frase.
Sentendo quel tono, quelle parole uscire dalla sua bocca, con quella
voce così carica di affetto e sicurezza, mi sentii tremare
da capo a piedi. Gli occhi improvvisamente iniziarono a bruciare ed io
finii tra le braccia della bionda, singhiozzando.
-Non so che fare. Non capisco. Cos'è tutto questo?
Perchè?-.
-Stai tranquilla…- disse Heather accarezzandomi la schiena.
-Non so cosa provo, lei è diversa e… Hemo sono
così confusa-.
-Non ti preoccupare Nay, affronteremo la cosa. Non sarai da sola, ti
aiuterò a capire-.
-Grazie Heath- le dissi sinceramente grata.
Angolo autrice:
Buongiorno! Sono tornata dopo 4893223952 anni di assenza, chiedo
perdono :(
E chiedo perdono anche per il capitolo che non è il massimo,
ma è di passaggio! Già dal prossimo
(già in fase di stesura) le cose inizieranno a movimentarsi
un po'. ;)
Lasciate una recensione, su su su! :) Mi fa davvero piacere sapere cosa
ne pensate del capitolo o della storia in generale.
Un GRAZIE come sempre a tutti quelli che leggono, recensiscono,
preferiscono, ricordano e seguono questa storia! <3
A presto
-Snix 95
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