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Autore: Snix 95    18/07/2013    4 recensioni
Lily Evans è una normalissima studentessa delle superiori con la passione per Glee. Non sa che un piccolo incidente sta per sconvolgerle e cambiarle la vita, nulla sarà come prima.
[HeYa friendship]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Heather Morris, Naya Rivera, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura, ci si vede in fondo! :)










Aprii lentamente gli occhi, disturbata da un piccolo movimento affianco a me, non ricordavo niente della serata precedente. Avevo solamente qualche flash confuso.
Mi accorsi solo dopo qualche secondo che a fianco a me dormiva ancora Naya e in un attimo mi ritornò in mente ogni cosa della sera prima, dalla conversazione in giardino, alla pista da ballo.
Provai un terribile senso di disagio per quello che avevo fatto.
Mi alzai lentamente cercando di non svegliarla e con una serie di acrobazie per scavalcarla scesi dal divano.

Guardandomi intorno notai Dianna addormentata sul divano di fronte a noi e Darren nella poltrona, con ancora legata intorno alla fronte la sua cravatta fucsia e nera.
Con una mano appoggiata alla tempia per alleviare il dolore del mal di testa mi diressi verso la cucina, sperando di trovare qualcuno già sveglio; anche se non avevo la più pallida idea di che ora fosse.

-Buongiorno Lily- Heather era in piedi intenta a servirsi un bicchiere di succo all'arancia.
-Buongiorno- mugugnai.
-Mal di testa?- disse indicando la mia mano ancora sulla tempia.
-Già- .
-Ti preparo un po' di caffé allora- esclamò lei tranquilla.
-Grazie-.
-Sei di poche parole la mattina vedo- sorrise la bionda divertita.
-Già- sorrisi a mia volta.
-Ehm… Heather... Mi volevo scusare per ieri sera, non dovevo ubriacarmi così- continuai poi.
-Ma cosa dici Lily! Era una festa per il tuo ben venuto nel cast! Se non ti ubriacavi tu non poteva farlo nessuno, non ti devi preoccupare- disse porgendomi la tazza di caffé. Sussurrai un grazie prima che la ballerina cambiasse discorso improvvisamente:
-A che ora hai l'aereo oggi?-.
-Prendo il volo delle 15.00… perchè?-.
-Uffa speravo restassi un altro po' con noi- rispose imbronciandosi leggermente.
-Anche a me sarebbe piaciuto restare, ma ci vedremo presto dai- sorrisi.
-E quando ci rincontreremo ti porterò a fare il giro di tutti i negozi di L.A!- sentenziò prima di uscire dalla cucina per andare a svegliare gli altri.


Questione di pochi secondi e nella stanza entrò Naya con un’espressione adorabile in volto e, come me, si teneva la testa con una mano.
-Hei...- dissi facendomi notare dalla latina che avanzava con gli occhi socchiusi.
-Oh… Hei- rispose.

Seguirono parecchi minuti di silenzio interrotti solamente dal rumore della mia tazza che si appoggiava sul tavolo. Naya mi dava le spalle mentre si preparava una tazza di caffé bollente ed era facile dedurre che qualcosa non andasse in lei, così raccolsi quel poco coraggio che avevo e provai a parlarle.

-Naya per… per quanto riguarda ieri sera… Beh, mi-mi dispiace- balbettai rigirandomi la tazza tra le mani. La ragazza si voltò verso di me e si sedette a tavola, con lo sguardo basso.
-Non ti preoccupare... Non eri in te, e nemmeno io, è... è tutto okay- disse accennando un sorriso, ma quel sorriso non era nemmeno lontanamente simile alla meraviglia che era di solito.
-Sicura?- chiesi.
-Certo-.
Sapevo che quella non era la verità. Ma non volli spingermi oltre. Se non voleva parlarne non avevo il diritto di costringerla a farlo.

Sentimmo Heather rientrare nella cucina trascinando letteralmente Darren e Dianna che si lamentavano per il sonno interrotto.
-Oh, buongiorno Nay- sorrise la bionda venendo subito ricambiata dalla migliore amica.
-Ma dai Heather sono solo le 9 di mattina...!- si lamentò Dianna sedendosi a tavola.
-Che lagna Agron, vuoi stare a poltrire qui tutto il giorno?-.
-Non sarebbe una cattiva idea…- si lamentò Dianna stropicciandosi gli occhi.
-Vuol dire che questa mattina non andrai nemmeno con Lea a fare shopping-.
-Okay, okay ho afferrato- cantilenò la bionda andando a prepararsi un caffé.   
Darren non sembrava dello stesso avviso però. Appoggiò la guancia al tavolo fresco e mugugnò qualcosa d’indefinito.


Diverse ore più tardi eravamo tutti molto più svegli e reattivi e, come promesso Naya mi stava riportando all'hotel. Come avevo immaginato, nessuna delle due disse una parola. Perlomeno fino a quel momento.

Naya cambiava stazione radio almeno ogni 3 secondi, quasi come se fosse un tick nervoso; e a giudicare dalla sua espressione seria, con le sopracciglia aggrottate sembrava veramente nervosa.

-Naya sei sicura di stare bene? Mi sembri strana questa mattina-.
La vidi agitarsi sul sedile, indecisa su cosa rispondere.
Mi venne da sorridere quando iniziai a capire che si stava rivelando più facile di quello che credevo immaginare i suoi pensieri.
-So che riguarda quello che è successo ieri sera, Nay, mi dispiace-.
-No è a me che dispiace. Io... Beh, inizio a tenerci veramente tanto a te... e non voglio rovinare nulla perchè con te sto così bene...-.
A quelle parole il mio cuore si fermò per un istante prima di  iniziare a battere più forte che mai.

Sentire quelle cose uscire dalla bocca della latina mi fece sciogliere sul sedile. Era probabilmente una delle cose più belle che potessi mai sentirmi dire.
-Non hai rovinato assolutamente nulla-.

La latina fermò l'auto a qualche metro dal mio hotel. Aprii lo sportello e scesi dall'auto seguita dalla Rivera; feci alcuni passi verso l'entrata dell'albergo, poi tornai indietro e mi appoggiai sul cofano della macchina.
-Che fai?- domandò confusa la latina.
-Non voglio tornare a casa- risposi.
La mora si avvicinò a me con un sorriso sulle labbra.
-Perché no?-.
-Perché mi mancheresti-.

Le presi la mano attirandola a me in un abbraccio e lei si lasciò completamente andare allacciando le sue braccia attorno al mio collo, mentre le mie si appoggiarono delicatamente sui suoi fianchi.
-Anche tu Lily...- sorrise tra i miei capelli. Passai una mano sulla sua schiena fino a sfiorarle i capelli.
-Ma ci vedremo la settimana prossima, no?- chiese Naya.
-Certamente- risposi staccandomi dall'abbraccio.
-Ora è meglio che tu vada- disse stringendomi la mano.
-Ci vediamo presto- continuò sorridente Naya.
-Ci vediamo presto-.




***




Salii le scale di casa mia per arrivare alla mia stanza. Avevo un sonno pazzesco, il volo di ritorno era stato molto pesante e mi sarei fiondata subito sotto le coperte appena entrata in camera. Ma evidentemente qualcuno lassù non voleva che andasse così.

Aprii la porta ritrovandomi James e Hayley seduti sul letto, con un sorriso in volto.
-Aaaah!- gridò Jamie venendomi incontro per abbracciarmi seguito a ruota dall'altra.
-Ahi, piano ragazzi, ho male ovunque!- mi lamentai.
-Ma che ti hanno fatto fare a quel provino? Sollevamento pesi?- scherzò Hayley riabbracciandomi.
-Ma no, è dovuto ad un'altra cosa credo...-.
-Che ci racconterai non appena avrai finito di descrivere nei minimi dettagli il provino. Allora? Com'è Ryan?- disse tutto d'un fiato il moro super entusiasta, scatenando una risata in me.
-È stato fantastico, come tutto il resto! E' stato come un sogno: ho cantato davanti a praticamente tutto il cast, addirittura ho duettato con Cory- mi fermai osservando Jay portarsi una mano al petto incredulo.
-Mamma mia Lily Evans sei la persona più fortunata della terra!- esclamò Hay fiondandosi su di me per riabbracciarmi.
-Non ci credo ancora!- esclamai con voce sognante.

-Ah ecco! Mi sembrava di aver sentito delle voci familiari!- esordì mia madre dallo stipite della porta.
-Salve Anita, ci scusi l’irruzione in casa- disse gentilmente James.
-Ma scherzate, ormai è casa vostra! Vi porto qualcosa ragazzi?- chiese gentilmente mamma.
-No grazie, stiamo bene-. Lei annuì.
-Allora vi siete fatti raccontare il provino? E' stata magnifica, ha fatto colpo su tutti! Anche quella Naya Rivera era a dir poco ammaliata da lei!-.
-M-MAMMA!- esclamai in imbarazzo. James si voltò lentamente verso di me con uno sguardo malizioso.
-Dai lasciaci parlare in pace- conclusi facendo uscire mia madre dalla stanza.
-E così Naya Rivera è ammaliata da te- ripeté il ragazzo.
-Non ascoltarla…- risposi con le guance che pian piano si tingevano di rosso.
-Racconta avanti!- mi incitò Hayls.
Sospirai sconfitta e iniziai a raccontare tutto di quella strana serata appena vissuta. Raccontai loro del party a casa Morris e, mentre cresceva l'imbarazzo, raccontai tutto quello che era successo con Naya, dall’accaduto in giardino alla pista da ballo e per finire del risveglio sul divano, spiazzandoli completamente.
-Mio dio... Lily tutto questo è vero? Sembra tipo un universo parallelo- commentò James incredulo.
-… è stato tutto dettato dall'alcool?- chiese titubante Hayley. Esitai a rispondere, senza nemmeno farlo apposta. Non sapevo cosa dire. Sapevo che non era stata colpa degli alcolici, non tutta perlomeno. Tutto questo mi spaventava molto, per questo continuai a restare in silenzio.
-Lil, non è niente di grave- replicò ancora la rossa intuendo la mia risposta.
-Davvero? Perchè io sono molto confusa e in questo momento non distinguo la vita reale dai sogni. Non capisco se è successo davvero, non capisco il motivo, non capisco quello che ho fatto, quello che provo e soprattutto se è giusto, se è vero tutto questo- le parole mi uscirono da sole, non sapevo nemmeno di pensare quelle cose, ma dopo averlo detto provai un senso di liberazione enorme.
-Provi qualcosa per lei?- chiese James dopo qualche secondo di silenzio.
-Io... Non lo so. Insomma, era il mio idolo fino a due settimane fa, è ovvio che l'adori e che non riesca a vedere altro che lei quando è con me ma… Ormai non vedo più Naya come 'idolo' o 'star' ma per me è una bellissima persona, dolce, gentile, fantastica e... 'dio che sto dicendo...- mi coprii il viso rosso di imbarazzo con una mano, stavo decisamente parlando troppo; di cose di cui non ero nemmeno sicura al cento per cento.
-No Lily continua, su- insistette Hay interessata.
-Beh, hai presente quando incontri una persona per la prima volta e ti succede qualcosa qui dentro?- dissi indicandomi lo stomaco con la mano.
-Qualcosa che non ti sai spiegare, qualcosa che ti lascia senza respiro, che ti spiazza. Che ti costringe a chiederti che cosa ti stia succedendo?- continuai. I due amici si guardarono negli occhi, scambiandosi un piccolo sorriso, prima di riportare lo sguardo su di me.
-Ecco, questo è quello che provo ogni volta che sto con Naya. E lo so che non è per la sua fama, il suo talento o che ne so... Provo questo perchè è lei; per il suo modo di essere, di fare... Ma non capisco il perché-. Avrei potuto continuare ma mi costrinsi a fermare la lingua, stavo veramente parlando troppo.

James sospirò mantenendo lo sguardo fisso su di me, come se mi stesse esaminando:
-Diamo il benvenuto a Lily GayEvans- scherzò poi il moro.
-Ma smettila, Jay!- esclamai imbarazzata. Mentre mi alzavo per mettermi qualcosa di più comodo addosso, i due si scambiarono uno sguardo eloquente.




***



Naya POV



Ero appena rientrata a casa quando sentii il citofono suonare. Corsi ad aprire la porta e nemmeno riuscii ad aprirla del tutto che Heather entrò in casa:
-Ciao tesoro- disse stampandomi un bacio sulla guancia.
-Ehi... non ti aspettavo-.
-Sì lo so ma devo parlare con te!- esclamò mentre s’infilava in cucina. La seguii sbuffando. Sicuramente l'avrei trovata davanti al frigorifero.
La bionda si servì di uno yogurt alla fragola e si accomodò sulla sedia dell'isolotto nella cucina.
-Che succede?- domandai curiosa appoggiandomi al piano cottura.
-Che mi dici di te?- ribatté tranquillamente l'altra.
-Che vuoi dire?- chiesi confusa.
-Sai com'è, è da un po' che non parliamo. E' successo qualcosa ultimamente?-.
-Non è successo nulla ultimamente- risposi; non sapevo dove volesse andare a parare la bionda e questo mi incuriosiva e spaventava allo stesso tempo.
-Ne sei sicura?-.
-Se fosse successo qualcosa l'avresti saputo, te lo avrei detto-.
-…Perchè me lo chiedi?- continuai.
-Ti va se ci sediamo in salotto?- chiese col suo solito tono dolce.
-Ma si, certo…-.

Ci accomodammo sul mio divano facendo attenzione a non svegliare Lucy.

-Nay, se ci fosse qualcosa che non va, o che ti preoccupa o che ti fa star male anche solo lontanamente me ne parleresti vero?- chiese Hemo guardandomi negli occhi.
-Ma certo che lo farei. Heather che hai oggi? Sei un po' strana, cosa sono tutte queste domande?-.
-Ma niente...- mentì la ballerina. Lo vedevo da lontano un miglio quando mentiva.
-E' solo che…- sospirò.
-Cosa c'è tra te e Lily?- chiese finalmente.
Sentii il mio cuore fermarsi e le mie guance diventare bordeaux a quella domanda.
-C-Che?- balbettai in preda al panico.
-Ti vedo diversa in questo periodo, sei fra le nuvole e distratta, ti comporti in modo strano e quando si parla di Lily ti chiudi a riccio- disse Hemo.
-Voglio sapere che ti sta succedendo, anche se forse già lo so- continuò mentre dalla mia bocca non usciva nemmeno una sillaba.
-Dì qualcosa...-.
-Mmmh...- mugugnai, non ero preparata a questo, non sapevo che dire.
-È da quando hai conosciuto Lily al concerto che ti comporti strana. Le hai dato il numero di cellulare-.
-L'ho fatto perchè ha una bella voce! Sapevo che avrebbe avuto futuro!- provai.
-E ci starebbe anche, questo! Se non arrossissi ogni volta che ti guarda...-.
-Macchè- sussurrai imbronciata.
-Vogliamo parlare di quella sera al pub?-.
-No-.
-Oppure di tutti quei messaggi, o del fatto che hai preso il primo aereo per Memphis e la sei andata a prendere a scuola? Oppure di ieri, di come l'abbracciavi in giardino per non parlare del…-.
-Heather!- esclamai irritata. La bionda si fermò, osservandomi.
-Cosa? Voglio solo che tu mi dica cosa ti succede-.
La fissai negli occhi ancora parecchio alterata prima di alzarmi dal divano e chiudermi in camera.
La sentii seguirmi ma non m’importava. Chiusi la porta a chiave e mi buttai sul letto. Mi sentivo in gabbia, che avrei dovuto dirle?
-Naya!- esclamò bussando alla porta.
-Naya, apri dai!- continuò a bussare.
Non risposi.
-Mi dispiace, ho esagerato. Voglio solamente parlarne, vedo che sei spaventata e insicura. L'abbiamo notato in molti-.
Alzai la testa dal cuscino.
-In molti?-.
-Mi fai entrare?- provò ancora, ignorando la mia domanda.
-No-.
-Naya non fare la bambina, apri dai- mi alzai di colpo, stufa di quelle gnole della bionda e delle botte sulla porta.
-Sei una rompi palle, io non ti devo raccontare proprio niente! Non ho niente da dirti! Mettitelo in testa! Tra me e Lily non c'è niente! Niente! Vi siete immaginati tutto! A me piacciono i ragazzi, non le ragazze… non lei... E smettila di guardarmi così!!- le gridai in faccia.
Heather aveva lo sguardo di chi la sa lunga, con un sorrisetto sul viso. Io andai a sedermi sul letto, reggendomi la testa con le mani.
-Ti sei autoconvinta?-.
-Smettila, smettila, smettila!- gridai.
-Guardami- disse.
-Non sono così, lei non mi farà diventare così-.
-Nay…-.
-È solo la mia immaginazione-.
-Guardami- disse con un tono calmo e sicuro. Io lo feci.
-Non è niente- scandì bene le parole per dar maggiore importanza alla frase.
Sentendo quel tono, quelle parole uscire dalla sua bocca, con quella voce così carica di affetto e sicurezza, mi sentii tremare da capo a piedi. Gli occhi improvvisamente iniziarono a bruciare ed io finii tra le braccia della bionda, singhiozzando.
-Non so che fare. Non capisco. Cos'è tutto questo? Perchè?-.
-Stai tranquilla…- disse Heather accarezzandomi la schiena.
-Non so cosa provo, lei è diversa e… Hemo sono così confusa-.
-Non ti preoccupare Nay, affronteremo la cosa. Non sarai da sola, ti aiuterò a capire-.
-Grazie Heath- le dissi sinceramente grata.











Angolo autrice: Buongiorno! Sono tornata dopo 4893223952 anni di assenza, chiedo perdono :(
E chiedo perdono anche per il capitolo che non è il massimo, ma è di passaggio! Già dal prossimo (già in fase di stesura) le cose inizieranno a movimentarsi un po'. ;)
Lasciate una recensione, su su su! :) Mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate del capitolo o della storia in generale.
Un GRAZIE come sempre a tutti quelli che leggono, recensiscono, preferiscono, ricordano e seguono questa storia! <3
A presto
-Snix 95
  
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