Quando i ragazzi se ne andarono, Ranma e Akane rimasero di nuovo soli,
e fu il momento di affrontare la realtà.
R:"Akane, devo dirti una cosa" esordì
Ranma in maniera molto seria
A:"Dimmi Ranma che succede?"
R:"Mentre aspettavo che il medico ti visitasse, ho pensato che forse
stanotte non saresti uscita dall'ospedale, e così ho
chiamato i nostri genitori. Tra poco saranno qui, e penso che forse
dovremmo dirgli tutto"
A:"No" rispose decisa la ragazza. Ranma ci rimase di stucco, non
riusciva a capire la reazione della ragazza
R:"Akane ma è necessario, ormai non possiamo più
tornare indietro e dobbiamo dirglielo per forza"
A:"Sì, lo so. Ormai è tardi per tornare indietro,
però non voglio dirglielo adesso, dire loro che stiamo
insieme da ormai quasi 7 mesi e che non gli abbiamo detto niente e poi
dirgli che aspettiamo un bambino, non mi sembra proprio il caso. Penso
che sia meglio farceli arrivare gradualmente. Poi oggi non è
proprio adatto, saranno agitatissimi perchè mi sono sentita
male, figurarsi se potrebbero reggere un colpo del genere. Ranma ti
prego cerca di capirmi"
Ranma rimase per un poco a riflettere e poi rispose.
R:"Akane forse hai ragione, dargli tutte queste notizie insieme
potrebbe essere schoccante, però appena torniamo a casa, in
pochi giorni dobbiamo dirgli che ormai siamo una coppia, e subire le
conseguenze che loro ci riserveranno per averglielo nascosto. Poi tra
un pò dobbiamo dirgli che sei incinta, e non possiamo
neanche aspettare tanto, o vuoi che lo capiscono da loro vedendo che ti
sarai ingrassata tanto?"
A:"Ok!... Come sarebbe a dire che mi sarò ingrassata tanto?
Pensi che diventerò una cicciona?"
R:"Ma dai scherzavo, volevo solo farti capire il concetto"
A:"D'accordo ho capito e per questa volta ti perdono" Akane
baciò il suo amato.
Poco dopo qualcuno bussò alla porta.
A:"Chi è?" chiese la ragazza
Sou:"Sono papà, Akane posso entrare?"
A:"Certo, entrate tutti"
Non appena la famiglia entrò ci fu il delirio. Chi urlava,
chi chiedeva alla ragazza come stesse, chi si gettava piangente tra le
braccia di Akane.
Sou:"Oh, bambina mia, che ti è successo, come mai sei finita
qui!" chiese il padre tra le lacrime.
A:"Papà, non è successo niente. Mi sono sentita
poco bene a scuola e sono svenuta. Niente di preoccupante, il dottore
ha detto che è stato semplicemente un calo di pressione,
forse dovuto al fatto che non ho mangiato molto a colazione"
Akane si girò verso Ranma, che ormai era stato relegato in
un angolo, lo guardò negli occhi come per chiedergli se era
stata brava a mentire. Il ragazzo le sorrise, come scusa non era male,
ma purtroppo il momento della verità sarebbe arrivato presto!
Sou:"Ah! Meno male che non è niente di grave! Comunque da
domani non ci sarà più problema,
perchè mangerai tutto quello che tua sorella ti
preparerà per colazione, niente più corse per
arrivare a scuola in tempo, preferisco che tu non vada piuttosto che
vederti in un letto di ospedale"
A:"Papà non farla così tragica,
basterà alzarsi prima la mattina"
R:"Già, e così la nostra Akane potrà
mangiare tutto quello che vuole"
Akane si svoltò di scatto verso Ranma, era impazzito o cosa?
Come gli era venuto in mente di dire la nostra Akane?
Ranma la guardò e le fece segno che adagio adagio andava
detto.
Akane si voltò verso il padre con terrore, poi
però si accorse che nessuno aveva fatto caso alle parole di
Ranma, tanta era la preoccupazione e l'agitazione per la ragazza.
A:"Ora che sapete che stò bene, mi fate la cortesia di
andare a cercare il dottore, così che possa firmare le
dimissioni e così possa tornare a casa?"
Tutta la famiglia gli diede ragione e uscì dalla stanza
andando alla ricerca del medico.
Tornati a casa, Akane decise che era meglio andare a riposare e
riflettere su quanto era successo quella giornata. Nonostante se ne
fosse fatta una ragione, era ancora sotto schock per tutte le notizie
ricevute quel giorno.
Poco più tardi Ranma la andò a salutare e
chiederle se aveva bisogno di qualcosa, non voleva disturbarla
eccessivamente, sapeva che era ancora turbata, come lo era lui, l'idea
di diventare padre lo spaventava molto.
La mattina successiva Akane rimase a casa, era meglio che si riposasse
e si riprendesse prima di tornare a scuola. Certo forse sarebbe stato
meglio tornare al liceo, visto che la giornata non fu per niente
rilassante. A causa della sua bugia, Akane si ritrovò
circondata di pietanze che doveva assolutamente mangiare, altrimenti, a
detta dei suoi familiari, si sarebbe sentita male un'altra volta.
A sera quando Ranma tornò, trovò un'Akane
distrutta.
R:"Akane, ti trovo parecchio stanca! Sei stata a casa, come hai fatto a
ridurti in questo stato?"
A:"Tutta colpa di quella dannatissima bugia, ma potevo inventarmente
un'altra?"
R:"Scusa non capisco"
A:"Semplice, ti ricordi che in ospedale ho detto che mi sono sentita
male perchè avevo mangiato poco? Bene, adesso credono che
debba mangiare molto per poter star bene, da stamattina avrò
mangiato circa 20 pietanze diverse, e non sto scherzando sul numero"
Ranma si mise a ridere fragorosamente
A:"Non ci trovo niente da ridere, è stata una tortura, non
puoi immaginare che vuol dire mangiare tutta quella roba, sotto gli
occhi vigili di Kasumi che non mi lasciava finchè non
finivo, con una nausea che mi diceva che non avrei dovuto mangiare"
R:"Ok, ho capito, però alla fine sei stata tu a cercartela.
Se gli avessi detto la verità ti saresti risparmiata tutto
questo"
A:"Ancora con questa storia! Non ricominciare, ti prego Ranma! Glielo
diremo appena mi sarò rimessa in sesto ok?"
R:"D'accordo, che fai domani vieni a scuola?"
A:"Assolutamente sì, non voglio restare a casa un giorno di
più!"
Ranma sorrise e baciò la sua ragazza, poi le
sussurrò all'orecchio
R:"Anche perchè se continui a mangiare così tanto
ingrasserai molto prima del previsto e diventerai una vera cicciona"
Akane gli tirò un cuscino che lo colpì in pieno
viso.
Ranma lo prese e lo tirò verso di lei, ma non la
colpì. Le sorrise e uscì dalla camera.
Il giorno successivo Akane tornò nella sua scuola, ed in
classe le riservarono un'accoglienza speciale. Non era mai successo che
una loro compagna finisse all'ospedale, così decisero che il
suo rientro doveva essere festeggiato.
Quel giorno le ragazze della classe dovevano disputare una partita di
pallavvolo con un'altra classe, per il torneo inter-scolastico.
Per il suo spirito sportivo Akane voleva giocare a tutti i costi e
così dare una mano alla sua squadra, ovviamente le sue
compagne glielo vietarono categoricamente, non era prudente che lei
giocasse, dopo quello che le era successo.
Alla fine però tanto disse e tanto fece che Akane
riuscì ad avere l'approvazione delle sue compagne di squadra
per poter disputare almeno 5 minuti, però poi avrebbe dovuto
lasciare il campo e lasciar giocare le altre. Lei sarebbe stata la
raccattapalle, così poteva continuare ad incitare la sua
classe.
Akane accettò le condizioni, avrebbe fatto di tutto pur di
tornare quella di una volta e dimenticare i suoi problemi, anche se
solo per pochi momenti.
La partita per Akane si rivelò priva di problemi,
giocò quei 5 minuti che gli erano stati concessi, come mai
aveva fatto nella vita. Purtoppo poi dovette abbandonare quel campo, e
si ritovò furi a raccogliere palloni.
Tutto stava filando liscio, quando improvvisamente......
Comp:"Akane, attenta alla palla!"
Akane si girò verso la sua compagna per vedere
perchè le stesse dando quell'avvertimento, ma non fece in
tempo a vedere la palla e schivarla. Una schiacciata, che si era
rivelato un'ace vincente per la squadra avversaria, la colpì
in piena pancia.
La ragazza si accasciò al suolo tenendosi la pancia, quella
pallonata le aveva fatto malissimo, e per la prima volta in quei giorni
aveva subito pensato al bambino che portava in grembo. Sperava con
tutto il suo cuore che non gli fosse successo niente, e che quella
pallonata non gli avesse comportato dei danni irreparabili. Passarono
pochi secondi e subito Akane sentì che il dolore stava
passando, quindi si alzò in piedi. Tutte le sue compagne
l'avevano raggiunta e le chiesero come stesse. Lei di tutta risposta
disse che non era successo niente e che stava bene. Le compagne
tirarono un sospiro di sollievo, ma le imposero di andare lo stesso in
inferemria per riposare.
Akane sbuffò ma accettò il consiglio delle sue
compagne.
Davanti alla porta della stanza medica trovò Ranma pallido
in volto.
A:"Ranma, che ti succede sei bianco come un lenzuolo"
R:"Mi chiedi perchè? Ma se hai preso una pallonata in piena
pancia, non sei preoccupata per il bambino?"
A:"Certo che lo sono. E' stato il mio primo pensiero, però
mi sembra che tutto vada bene, non sento nessun dolore. Stai tranquillo
che se mi sentissi male te lo direi, non sono così
incosciente"
R:"Sì, va bene. Però ora vai a stenderti in
infermeria e riposati"
Akane non ribattè, sapeva che quando Ranma si trovava in
quello stato era meglio non contraddirlo.
Ranma rimase con lei, non voleva lasciarla in un momento
così delicato, se si fosse sentita male, lui doveva essere
presente. Passarono più di mezz'ora a parlare di
ciò che era successo loro e finalmente ogni piccolo dubbio e
ogni piccola ombra nel loro cuore venne cancellata.
Improvvisamente Akane cambiò espressione e si
portò le mani alla pancia.
R:"Akane, Akane che ti succede! Ti senti male?"
A:"Ranma, mi fa malissimo, ti prego aiutami ho paura, ho paura di
perdere il bambino!"
R:"Amore non preoccuparti chiamo subito un'ambulanza"
Pochi minuti dopo l'ambulanza fu lì e portò la
ragazza in ospedale.
Erano circa passate 2 ore da quando Akane era entrata in ospedale, e
aveva fatto tantissimi esami, tra cui un'ecografia che aveva mostrato
che il bambino ero ancora vivo e stava bene.
I due ragazzi stavano aspettando che il medico portasse i risultati
delle analisi, quando la porta si aprì.
Dott:"Salve ragazzi"
R-A:"Buongiorno!"
Dott:"Ragazzi devo darvi alcune notizie, quindi vi prego di starmi ad
ascoltare attentamente"
Il medico era diventato molto serio, questo allarmò molto i
due giovani.
Dott:"Allora, dall'ecografia abbiamo visto tutti che il bambino non ha
subito nessuna conseguenza dal colpo che gli è stato
inferto, anzi stà molto bene. Purtroppo però
abbiamo anche notato che la signorina Tendo dovrà stare un
pò più attenta delle altre persone durante tutta
la gravidanza, ossia dovrà rimanere a letto da oggi fino
alla fine della sua gravidanza, altrimenti rischia di perdere il
bambino"
La notizia sconvolse i ragazzi: avevano rischiato tantissimo!
A:"Dottore, questo è stato causato dal colpo che ho
ricevuto?"
Dott:"In minima parte, non si preoccupi"
A:"Grazie dottore per tutto quello che ha fatto, ora posso tornare a
casa?"
Dott:"Certo signorina Tendo, ma le consiglio un taxi, l'idea di tornare
a piedi non la trovo buona. Mi raccomando si riguardi e in bocca al
lupo"
Akane e Ranma ringraziarono il medico.
A:"Siamo stati fortunati, abbiamo seriamente rischiato di perdere il
nostro bambino"
R:"Già, ma d'ora in poi niente più sciocchezze.
Non mi interessa ciò che pensi, ma ora dobbiamo proprio dire
tutto ai nostri familiari, anche perchè forse loro
potrebbero darci una mano, non credi?"
A:"Sì" sospirò Akane, e pensare che aveva tanto
rimandato quel momento per paura, e ora era costretta dalle circostanze.
R:"Glielo diciamo non appena saremo a casa, sei d'accordo?"
A:"Sì, anche perchè non vedo altra soluzione"
I due ragazzi uscirono dall'ospedale e si diressero a casa. Non appena
arrivarono decisero di convocare tutta la famiglia in salotto in torno
al tavolo.
R:"Bene, vedo che ci siete tutti. Non preoccupatevi e non siate stupiti
per questa riunione. Volevamo solo dirvi alcune cose molto importanti"
Ranma prese una pausa e guardò la sua amata. Akane di tutta
risposta gli sorrise e gli strinse la mano per infodergli coraggio.
R:"Dunque, dovete sapere che io e Akane......."
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