I will never be a memory

di ribrib20
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« Piangi? »
La piccola ragazza incrociò le dita delle mani dietro la schiena e si chinò in avanti, lasciando scivolare la lunga treccia sulla spalla.
Sephiroth la guardò, anche se i suoi occhi felini parvero non vederla per davvero.
Chi era?
Non ne ricordava il nome, ma la sua voce - così limpida e dolce - gli postava alla mente ricordi ormai sepolti.
« Tu sei sempre stato tanto triste, vero? »
Aggrottò la fronte. Ma che diamine voleva quella donna da lui?
La guardò allungare la mano verso il suo viso e istintivamente si ritrasse.
« Povero Sephiroth. »
« Non voglio la tua compassione, donna! »
« Proprio non ti ricordi di me, vero? »
Silenzio.
Sì, lui sapeva chi gli stava di fronte. Ricordava i capelli castani raccolti in una lunga treccia, gli occhi verdi, il sorriso...
E il sangue.

Sephiroth chiuse gli occhi.
Quella ragazza era lì per ricordargli quanto male aveva fatto?
Quante persone aveva fatto soffrire?

Anche lui aveva un peso sul cuore, così pressante da non lasciarlo respirare, ma nessuno si era mai preoccupato di chiedergli come stesse.

« Sephiroth... » ancora lei. Così dolce, così calma.
« Sephiroth... » Una seconda voce, con una tonalità più bassa.
Riaprì gli occhi.
Ora accanto a lei c'era un ragazzo con gli occhi del colore del cielo estivo e i capelli neri.
Anche lui sorrideva, tendendogli la mano.

« Andiamo a casa Sephiroth. »
« Sì. »

Forse ora, quella presa così dolorosa si sarebbe allentata un po'.




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