Capitolo 14. La tana del
serpente, The snake's lair.
Ciò
che per una persona è un evento normalissimo, per un’altra rappresenta
uno sconvolgimento tale da mettere per sempre in dubbio ogni sua più
profonda convinzione.
Ogni persona è un
piccolo pianeta a parte.
Io non ho neanche finito
di esplorare il mio!
♫Cultivate
your hunger, before you idealize.
Motivate
your anger, to make them all realize.
Climbing
the mountain, never coming down!
Break
into the contents, never falling down!♫
Wind
– Akeboshi
"Grandi scombussolamenti nel mondo della
musica stanno avvenendo in questi giorni.
Una vera e propria scossa di magnitudo otto!Sarà un altro capriccio di
qualche rockstar? Una bravata di qualche band? Una canzone
offensiva da sottoporre alla censura? Nulla di tutto questo. Stavolta
la scossa arriva direttamente dall'alto: stiamo parlando di Orochimaru,
il serpente, che ha deciso di costruire finalmente la sua tana. No, non
ci riferiamo all'OtoSound, ma alla tana vera e propria. Insomma:
un’incantatrice di serpenti ha conquistato il cuore del boss. Una
ragazza senza gloria e senza fama, sbucata apparentemente nel nulla:
Anko Mitarashi, vocalist di una band poco conosciuta, ovvero I KANS.
Già ci si domanda chi dirigerà la baracca ora che fonti indiscrete
hanno rivelato che i due faranno ben tre mesi di luna di miele in giro
per il mondo, e la concorrenza ha preparato nuovi album e concerti,
contratti e pubblicità per approfittare del periodo morto della Oto.
Periodo poi non tanto morto visto che il concerto dei Double-T è
previsto a breve. Se la concorrenza riuscisse a ribaltare i vertici
delle major, grandi somme di denaro potrebbero uscire da qualche tasca
per entrare in un altra. E le azioni della Oto potrebbero anche finire
in perdita."
Temari sbatté più volte gli occhi leggendo l'articolo e notando
l'autore
- Shikamaru, - commentò - ti sei ridotto a scrivere gossip...? La
pigrizia ti tiene incollato alla sedia, non è vero? Meglio questo che
fare l'inviato, eh? Sei sempre il solito, Shikamaru.
La ragazza ripose il giornale sul tavolinetto di fronte al rosso
divano. Accavallò le gambe e iniziò a tamburellare col piede a tempo di
una vecchia canzone country. Un ragazzo entrò nell'atrio spaesato e
curioso come un bambino di prima elementare che entra nella sua classe
per la prima volta, dopo aver vinto la paura del primo giorno di
scuole. Temari sorrise divertita.
- Salve! - attirò l'attenzione del nuovo venuto.
- Sì salve...ahem io starei cercando un ragazzo... – iniziò
lui, un po’ a disagio, come se avesse timore di commettere errori, o
essere riconosciuto.
- Sei un giornalista? - chiese Temari partendo prevenuta.
- No...
- Un musicista? Fai parte di qualche band? Se uno di quelli del
retroscena? - domandò innervosendosi, e forse anche divertita.
- No io, sono... Un amico di Naruto.
Lei esitò un attimo, socchiudendo gli occhi e squadrandolo dal basso
verso l'alto e viceversa. - Come sei entrato? - chiese infine per
vederci chiaro. Lui su frugò le tasche come in cerca di qualcosa. Dopo
qualche attimo di attesa in cui si sentiva soltanto il frusciare della
stoffa che veniva sbattuta dalle mani del ragazzo mentre verificava che
nelle tasche della giacca vi fosse o meno quello che stava cercando,
trovo l'oggetto, e lo porse alla Sabaku. Era un foglio plastificato che
le sembrava familiare. - Ho mostrato questo al custode. - disse con
voce ferma dopo aver riacquistato un po' di sicurezza. Temari lesse con
attenzione il foglio. - Questo è un passi per i dipendenti, ma è
scaduto. Shizune Shiranui si è licenziata da un pezzo. Perché ha
conservato il passi? Doveva restituirlo. – disse tra sé e sé. – E poi
come mai ce l’hai tu?
Itachi sforzò la memoria per ricordarsi qualcosa un nome. - Orochimaru
glielo ha fatto tenere. – rispose alla prima domanda. Temari storse il
naso alla mancanza del suffisso sama, anche se immaginava che il
ragazzo non lo avesse fatto apposta.
- Sarà. Ma dovrei parlarne con Orochimaru in persona. Tu sei? Come hai
avuto il passi? Non mi hai risposto! – rimproverò.
Itachi fu combattuto per un secondo. Ma poi rispose, rassegnato - Shu.
Sono Shu Shiranui. Il nipote di Shizune.
Un bussare alla porta interruppe il suo profondo conteggio. Guardò
un’ultima volta il foglio del rendiconto trimestrale, giudicando che le
uscite erano decisamente troppe per i suoi gusti. Ripose il foglio in
un cassetto metallico nell'archivio. Chiuse attentamente il cassetto a
chiave prima di dire "avanti" con voce cupa. Lo strafottente sorriso di
Kabuto Yakushi fece capolino nella porta. L'uomo avanzò senza l'invito
di Kakuzu, il direttore de "La Maschera" giornale di informazione e
scandalistico. Soprannominato il tesoriere, per il suo attaccamento
verso il denaro, Kakuzu era un uomo dagli occhi verdi incavati, e dal
viso pieno di cicatrici, soprattutto sulle labbra, che lo facevano
sembrare una bambola di pezza.
Kabuto stette in silenzio come in attesa di qualcosa.
- Cosa vuoi Yakushi? - chiese spazientito il tesoriere.
L'uomo con gli occhiali spostò il peso da una gamba all'altra, cercando
di far intendere qualcosa che l'altro, evidentemente, non voleva
intendere. - Le informazioni su Orochiamaru-sama hanno portato al
giornale del prestigio, - iniziò mellifluo - e lo scoop del mese é uno
dei più letti. Mi dispiace rovinare il vostro scarso buon umore ma....
- aggiustata di occhiali allusiva - noi avevamo un accordo.
- Non so a cosa alludi, Yakushi. - finse l'altro, con tanta
sfrontatezza da far ribollire il sangue al più giovane.
- Ma..... Signore noi...
Kabuto non ottenne nulla.
Orochimaru continuava a squadrare il volto del sedicente Shu. C'era
qualcosa che bussava alla sua mente. Ma non capiva cosa. Il suo intuito
voleva dirgli qualcosa ma proprio non riusciva a decifrare ed. Anko,
senza volerlo, gli venne in aiuto.
- Scusa se ti sentì osservato, ragazzo, ma sei identico a Sas'ke!
Orochimaru notò il sussulto del ragazzo, e socchiuse gli occhi
pensieroso. Poi si rivolse alla ragazza sulla porta.
- Temari, chiameresti Naruto?
Sasuke Uchiha voleva evitare quel ragazzo, però non si spiegava il
motivo per cui lui, mai stato affetto da quella malattia chiamata
curiosità, continuasse a girare senza meta per quell'edificio. Aveva
persino acconsentito ad accompagnare l'Inuzuka alla, a quanto pare
famosa, saletta del terzo piano. "È per passare il tempo, visto che non
ho un cazzo da fare" si disse.
Quindi, basso in spalla, anche se la voglia di suonare in quel momento
era quasi pari a zero, ed eccitato canide pulcioso al fianco giunse al
terzo piano.
Il cane, o meglio, Kiba, non vedeva l'ora di metter mano alla batteria.
La porta della sala però era socchiusa, e, dallo spiraglio, proveniva
una melodia dai contorni rock. La curiosità non è solo donna, come si
suol dire, ma anche cane, come amaramente scoprì Sasuke in quel
momento. Anche se lui stesso era leggermente curioso di sapere chi
stesse suonando, visto che il pezzo non era affatto male. Forse un po'
più di leggermente curioso. Ma questo Sasuke non lo avrebbe ammesso
mai. Neanche sotto tortura.
La porta si spalancò dunque sotto il peso dell'Inuzuka, che vi si era
appoggiato per sbirciarvi dentro, e rivelò ai presenti nella stanza, i
due curiosoni. Come poteva Sasuke non riconoscere Uzumaki Naruto dopo
quello che era successo? L'altro ragazzo, che riconobbero subito come
Gaara dei Double-T, li guardò freddamente, poi, come se loro non ci
fossero, si rivolse a Naruto. - Devi riprendere la mano. Orochimaru
sarà contento che ti sei ripreso. Ora vado dai miei fratelli. - e così
dicendo si dileguò, lasciando i due a fissarsi.
Durante questo silenzioso scambio di sguardi, Kiba si sentì
di troppo, e, reclamando attenzioni, si avvicinò al biondo,
"scannerizzandolo" con lo sguardo, - Dove ti ho già visto....? Tu
sei.... Kyuubi!
Naruto spostò la sua attenzione da Sasuke a Kiba e rispose, un po'
imbarazzato. - Si. Sono io.
Kiba sembrava essere ormai partito. Troppe persone famose in poco
tempo. I l’Hozuki, i Double-T, Orochimaru, e ora anche l’Uzumaki!
Sasuke, invece, continuava a guardare freddamente la scena. Il biondo
abbassò lo sguardo, sentendosi di nuovo in colpa per quel San Valentino
in cui aveva accettato la scommessa con Suigetsu, complice la
confusione mentale di cui gli aveva fatto dono l'alcool, e,
contemporaneamente, sollevato per averlo finalmente li davanti. Aveva
una promessa da mantenere. Avrebbe voluto chiarire. Avrebbe voluto
chiedere scusa a quel ragazzo che per lui continuava ad essere uno
sconosciuto, nonostante sapesse la sua storia anche meglio del diretto
interessato.
Dopo aver risposto docilmente alle domande agitate di colui che aveva
scoperto chiamarsi Kiba, una voce di interruppe i pensieri dei tre.
Sasuke, che era il più vicino alla porta, si ritrovo senza saperne il
motivo ad essere squadrato da un paio di occhi verdi.
- Naruto! - chiamò la donna entrando, notando l'Uchiha al fianco dello
stipite e azzittendosi di colpo. Naruto osservò con attenzione la scena
per poi risvegliare la ragazza.
- Cosa volevi Temari?
La ragazza ebbè un sussulto come se si fosse ridestata in quel momento
e rispose. - C'è un tuo amico nell'ufficio di Orochimaru-sama. Shu
Shiranui se non sbaglio.
L'Uzumaki dentro di se ebbe un principio di attacco di panico. - S-Shu?
- biascicò, per poi scattare verso la porta, e imboccare il corridoio a
tutta birra.
I tre ancora nella stanza rimasero per qualche secondo a fissare la
porta dalla quale la furia bionda era uscita,
Sasuke inarco un sopracciglio, poi sbuffò uno "sticazzi" e uscì anche
lui, con passo annoiato verso l'ascensore, sempre col basso in spalla,
per tornare ella sua stanza a farsi i cazzi suoi.
Per spezzare il silenzio per lui imbarazzante che si viene a creare
quando persone che non si conoscono stanno in una stessa stanza senza
emettere un fiato, L'Inuzuka si presentò quasi urlando: Salve, io sono
Kiba Inuzuka! Tu devi essere Sabaku No Temari!
Siamo stati i re e le
regine delle promesse, siamo stati vittime di noi stessi.
Forse i figli di un dio
minore, tra inferno e paradiso.
Nei tuoi occhi, senza
speranza e rubati. Abbiamo rubato la nostra nuova vita, attraverso il
sangue e il dolore.
Scusate
l’immenso ritardo, l’ispirazione sta tornando piano piano. Il blocco
dello scrittore più lungo di sempre, lol. Sto anche tentando di portare
avanti Arigatou e le altre.
Sì, sono tornata. Non linciatemi. Questo capitolo fa schifo. Ma chi mai
(ri)comincia… (L'ultima frase è dei 30 Seconds To Mars,
penso che se li conoscete, non avete nemmeno bisogno che vi dica il
titolo...See you)
|