L'amore vince, sempre

di Alexis Cage
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Ricordo che pioveva, quel giorno.

Avevo percepito subito che nell'aria aleggiava una novità. Mi pareva quasi di udirla, di sentirla con le orecchie dell'anima.

Ne ebbi la conferma appena scesi per la colazione: i miei genitori non erano seduti agli estremi del tavolo, come solevano fare, ma uno accanto all'altra, e non era presente alcun membro della servitù. Appena notai queste due faccende insolite, mi chiesi cosa fosse accaduto di così grave, e dopo qualche istante ovviamente compresi. Certo, era così scontato.

Litigammo, ovviamente. Io volevo essere libera, loro volevano che seguissi le regole di ogni nobildonna, che naturalmente disprezzavo. Fu il litigio peggiore che ebbi mai con i miei genitori, e infine vinsero loro.

Fu così che venne decretato il mio matrimonio. E la mia morte.





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