L'amore vince, sempre

di Alexis Cage
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Lo conobbi il giorno prima quello della piccola e privata cerimonia allestita in brevissimo tempo.

Presenziavano i nostri rispettivi genitori, e notai subito gli sguardi soddisfatti dei miei, convinti di assicurarmi un lungo e roseo futuro. Avevano la stessa espressione i genitori di lui, alle sue spalle.

Invece il mio futuro marito non mostrava emozione alcuna. Aveva il volto impassibile, una posa pacata e comune a ogni nobil uomo, e certamente tutti vedevano in lui un giovane sicuro di sè e con un futuro di certa ricchezza avanti a lui.

Ma io lo riconobbi subito per ciò che era davvero.

Quell'ombra nei suoi occhi neri come la pece. Quel suo tic dell'inclinare la testa mentre osservava uno sconosciuto, come stava facendo in quel momento. Lo stringersi le mani dal nervosismo dietro la schiena. E quello sguardo tormentato che avrei amato così tanto per il resto della mia breve vita.





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