Do Kyungsoo amava l’ordine, il pulito e le cose ben
organizzate.
Tutti lo sapevano dal gatto del vicino al cincillà della
signora Kang all’angolo della via. TUTTI, nessuno escluso,
sapevano che la sua giornata era programmata perfettamente.
Alle sei e ventinove minuti apriva gli occhi e quando la sveglia
suonava, alle sei e trenta, si alzava; impiegava un totale di venti
minuti sotto la doccia e dieci per sistemare i capelli, cinque minuti
per mettere i vestiti che aveva meticolosamente scelto la sera prima e
trentatré minuti per cucinare la colazione per lui e per il
suo coinquilino, sette minuti per buttare suddetto giù dal
letto e quindici minuti per mangiare fra i commenti assonnati di
Tao. Il resto delle giornata era scandito dal ticchettio
dell’orologio da polso che gli indicava l’ora della
lezione da seguire e dalle pagine di quaderno piene di appunti
perfettamente scritti e in ordine caratterizzati dalla sua calligrafia
morbida; dalle tre precise Kyungsoo indossa un grembiule chiaro e
sforna dolci vari nella pasticceria degli Zii, dalle sette alle otto
frequenta un corso di cucina e quando torna a casa il tempo di cucinare
e mangiare, studia e alle undici è a letto.
Quella di Kyungsoo è una routine che si ripete da cinque
anni, sei mesi e otto giorni, esattamente da quando ha lasciato sua
madre e il suo nuovo amante a Goyang ed è andato nella
capitale con il padre, il cuore in pezzi in una mano ed una logora
valigia con i suoi effetti personali nell’altra; da quel
momento era iniziata la sua fissazione per l’ordine e quando
aveva detto al padre che voleva andare a vivere da solo quello gli
aveva dato tutto il suo sostegno, anche perché la casa era
troppo piccola per ospitare più di tre persone e Hei, la
compagna di suo padre, era recentemente rimasta incinta dopo tante
speranze e altrettanti problemi.
Proprio perché tutti conoscono questa sua ossessione per le
cose programmate che alza un sopracciglio in un espressione puramente
confusa, quando entra in casa e trova due paia di scarpe buttate alla
rinfusa e una sacca da palestra gettata malamente in un angolo.
« Huang Zitao – urla per farsi sentire dal diretto
interessato, che con molta probabilità è nella
sua stanza – quante volte ti devo dire che quando non sei
contento delle scarpe che hai scelto le devi rimettere a posto, ti pare
il modo di tenere in ordine casa questo? » sbuffa, poi si
accorge che sente ridere dalla stanza del minore, allora ruota gli
occhi e si chiede cosa ci sia di così divertente da ridere;
si dirige a passo spedito verso la stanza del minore segnandosi in
mente di non preparargli più da mangiare per una settimana,
solo nel caso stia ridendo di lui eh, anche se poi si dice che non
sopporterebbe il casino e lo sporco che l’altro potrebbe
creare nella sua preziosa e brillantissima cucina, quindi probabilmente
gliela farà passare.
Tuttavia quando apre la porta Tao non è solo e non sta
ridendo di lui. Nella stanza di Tao c’è un altro
ragazzo, ma non si tratta di Minseok, il ragazzo che abita vicino, no,
si tratta di un ragazzo totalmente nuovo e Kyugsoo rimane fisso a
fissarlo, guarda per bene i suoi capelli biondi, la carnagione
cappuccino e le labbra carnose, gli sale il pensiero che quelle sono
labbra da baciare fino a quando non si perde la sensibilità
delle proprie, ma scaccia subito il pensiero perché il
ragazzo in questione si è girato a guardarlo e Kyungsoo si
è perso nei suoi occhi, occhi neri come la pece,
più profondi del mare adornati da un irresistibile taglio
felino.
« Ben tornato a casa Kyungsoo ge, sei tornato prima del
solito »
« No Tao, sono le otto » risponde senza guardarlo,
la gola secca e la voce quasi un sussurro, il più piccolo
sgrana gli occhi e si rivolge verso lo sconosciuto, dicendo qualcosa
che riguarda il tempo e il divertimento, ma Kyungsoo non ne
è così sicuro.
« Ge, JongIn si ferma a cena va bene? » Kyungsoo si
riscuote, passa una mano sul viso per svegliarsi dallo stato di trance
in cui è caduto, poi alza un sopracciglio, di nuovo.
« Chi è JongIn? » gli sfugge e si morde
subito il labbro inferiore, è ovvio che JongIn è
il ragazzo sconosciuto “Bella figura Kyugsoo” si
congratula con se stesso mentre tenta un sorriso forzato, il ragaz-
JongIn, si alza dal puff arancione dove era sprofondato e si avvicina
il maggiore.
« Salve Do Kyungsoo, io sono Kim JongIn » Kyungsoo
si trattiene dal tossire visto che si è strozzato con la sua
stessa saliva, è un occhiolino quello che gli ha fatto
JongIn? E quel sorrisino sbilenco? Come lo deve interpretare?
« B-ben venuto JongIn-ssi, stai pure quanto vuoi »
Balbetta lievemente e sposta lo sguardo da quello scuro di JongIn al
tappeto leopardato che è davanti al letto di Tao.
« Ge » Kyungsoo alza gli occhi dal suo piatto e li
fissa in quelli scuri di Tao.
« Dimmi » il sorriso forzato non fa piegare le
labbra nella solita forma a cuore e scopre leggermente le gengive,
dando un risultato non troppo bello, ma né Tao né
Kim JongIn paiono accorgersene.
« JongIn Hyung resta a dormire qui, non è un
problema vero? » Il maggiore cerca di prendere tempo bevendo
dell’acqua, ma il liquido gli va di traverso quando lo
sguardo gli cade sulle labbra di JongIn, labbra che sta ripulendo dal
cioccolato leccando, tossisce lievemente e afferma che non
c’è problema.
Kyungsoo spera di arrivarci all’alba, ci spera veramente,
solo che poi Tao lascia lui e JongIn a lavare i piatti, “devo
studiare” è stata la scusa, al maggiore
è suonata più come “Non ne ho voglia,
come sempre”; sarebbe anche andato bene, va bene sempre,
invece JongIn si p gentilmente offerto di aiutarlo. Bella fregatura,
ora si trova a lavare i piatti e a passarli a JongIn che li asciuga.
« Kyungsoo » lo chiama, il diretto interessato
sobbalza e si gira a guardarlo mentre passa un ennesimo piatto sotto il
getto caldo dell’acqua, JongIn lascia cadere il panno che ha
in mano e intrappola il maggiore fra il lavandino e il suo corpo,
Kyungsoo si gira di scatto e si maledice, perché adesso le
labbra che ha fissato per tutta la sera sono a meno di cinque
centimetri dalle sue.
« J-jongIn? » Sussurra, le labbra di JongIn sono
davvero belle, pensa e stavolta il pensiero non lo scaccia
perché è troppo occupato a constatare che si
stanno avvicinando.
Nell’esatto momento in cui le labbra carnose di JongIn e le
sue si incontrano e si incastrano perfettamente, Kyungsoo sa che non ne
potrà più farne a meno, rimangono per interi
minuti solo con le labbra di uno poggiate su quelle
dell’altro gli occhi chiusi a bearsi della loro morbidezza.
Poi JongIn si stacca leggermente e subito torna a baciarlo chiedendo
l’accesso alla bocca dell’altro, Kyungsoo sa che
non dovrebbe cedere a quel demone tentatore, ma si lascia trasportare
aprendo un poco le labbra e permettendogli l’accesso, si
baciano per minuti interi, Kyungsoo ha lasciato il piatto sul ripiano
della cucina prima di farlo cadere, per poi arpionarsi al collo del
minore, il quale gli ha afferrato saldamente i fianchi; Kyungsoo
sospira leggermente lasciando le labbra di JongIn per respirare, ma
questo lo segue chiedendone, esplicitamente, ancora. Kyungsoo non
glielo nega.
« Volevo farlo da quando ti ho visto » gli sussurra
JongIn nell’attimo in cui hanno ripreso aria prima di tornare
a baciargli le labbra ormai rosse impedendo così a Kyungsoo
di dirgli che anche lui lo aveva pensato.
Restano ore a baciarsi, senza fare nient’altro, si baciano e
basta.
Quel demone tentatore di JongIn ha sconvolto la routine del pacato ed
ordinato Kyungsoo e quest’ultimo non può che
esserne contento.
« Vieni a trovarci quando vuoi Hyung » lo saluta
Tao l’indomani mattina, JongIn sorride guardando Kyungsoo che
sorride a sua volta.
« Si vieni pure quando vuoi » Sospira Kyungsoo
sorridendo.
JongIn annuisce e, appena Tao annuncia che si farà una
doccia e se ne va, JongIn lascia un ultimo bacio sulle labbra di
Kyungsoo.
JongIn passerà molto tempo in quella casa.
Note Autore:
Seconda ed ultima
parte di “Angel & Demon” Anche qui non ho
molto da dire, ho ricorretto anche questa ma non prometto niente,
proverò a ridargli una letta più tardi nel caso
mi fosse sfuggito veramente qualcosa, ma spero di no, in caso
provvederò a correggere immediatamente ^^
Anche questo
è dedicato a Nettlewild che bellina pure in vacanza me
sopporta [Quindi scusami per il Tao ovunque, ma io lo amo xD]
♥
Ringrazio le persone
che hanno letto e seguito ^^
Fatemi sapere se
è stata così pessima xD
Alla prossima :*
infinity~
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