The
Challenge
Chapter
19
EPILOGO
Pov Agnese
-Non riesco a capire
perché sei sempre così dannatamente
insicura Lidia!- sbottò Shoshanna ancora spaparanzata sul
mio letto.
-Infatti, ma non ti accorgi di come
ti contempla Niall tutte
le volte che siamo insieme?- ribadì poi Sylvia mentre
mangiava una stecca di
liquirizia.
Alzai gli occhi al cielo
ridacchiando. Quelle due non
dovevano mai farsi gli affari propri.
Uscii dal bagno con i capelli ormai
asciutti e, ancora in
accappatoio, andai a sedermi ai piedi del mio letto proprio accanto a
Anne.
-Quale è il problema
stavolta?- chiesi a quel punto
beccandomi un’occhiataccia da tutte. Aggrottai la fronte.
Insomma, cosa avevo
fatto per meritarmi una tale occhiataccia?
-Che c’è?-
chiesi poi non riuscendo proprio a capire
l’atteggiamento di quelle quattro.
-Dobbiamo andare a fare shopping e
comprare le cose per
questa sera… sono le 11 e tu sei ancora in accappatoio!-
urlò allora Shoshy
facendomi sobbalzare.
Beh, non avevano proprio torto ma
proprio non capivo il loro
accanimento… era solo un ballo dopotutto!
-Ok, ora mi vesto!- dissi io alzando
gli occhi al cielo e
alzandomi. Afferrai dall’armadio una camicia a quadri verde e
un paio di jeans
sbiaditi e iniziai vestirmi.
-Di cosa stavate parlando comunque?-
dissi ad un certo punto
riferendomi alle urla di prima. Si sentivano fino a dentro il bagno e
stavano
parlando di Niall quindi la loro vittima era sicuramente Lidia.
-Lidia se la sta facendo sotto per
stasera…- disse solo Anne
ridacchiando. Mi sedetti a terra iniziando a infilarmi un paio di
converse
grigie.
Aggrottai la fronte non riuscendo acapire il motivo di tale
atteggiamento.
Lidia era perfetta. I suoi capelli seppur riccissimi erano sempre in
ordine, la
pelle olivastra le stava a pennello e le faceva risaltare gli occhioni
verdissimi, e poi era dolce, educata e sempre disponibile. E perfetta
per
Niall!
-Lidia, sei una ragazza bellissima e
tu e Niall siete già
stati insieme… che problema c’è?-
chiesi poi. La vidi arrossire e
istintivamente corsi ad abbracciarla.
Non ero mai stata un tipo molto
sentimentale e espansivo ma
in quel momento mi aveva fatto davvero tenerezza.
In realtà mi era successa
una cosa piuttosto strana da
quando ero guarita. Ero più socievole e meno acida con
tutti. Forse per paura
di perderli di nuovo.
-E’ proprio il fatto che
siamo già stati insieme che mi
imbarazza… se non gli piacessi più come prima?-
mi sussurrò all’orecchio per
evitare che le altre la sentissero. Io la strinsi ancora di
più a me.
-Non è così.
Per me lui è un libro aperto baby!- dissi poi
staccandomi da lei e iniziando a ridacchiare.
Niall aveva ancora una grossa cotta
per lei ma era troppo
timido per farsi avanti.
-Beh, se sei pronta possiamo andare.-
disse Sylvia
alzandosi di scatto dal pavimento. Si
avvicinò a Lidia che aveva ancora lo sguardo indeciso e le
gote arrossate e
iniziò a trascinarla fino a fuori casa mia.
Ridemmo tutte sentendo le urla di
protesta della riccia per
poi scendere anche noi le scale e uscire di casa.
-Allora, propongo di dividerci!-
disse ad un certo punto
Anne sulla soglia del centro commerciale.
Sylvia aveva guidato come una matta
per arrivare prima.
Diceva che Louis sarebbe caduto ai suoi piedi quella sera e sarebbe
affogato
nella sua stessa bava ma non capiva che Louis era già cotto
da un bel pezzo.
-Si, io ho già prenotato
il vestito e mi mancano solo le
scarpe e la borsa, se vuoi ti accompagno!- disse poi Sylvia riferendosi
alla
bionda. Anne annuì e insieme si avviarono verso il suo
negozio preferito.
-Sono sicura che stasera
sarà colorata come non mai!- disse
Shoshanna ridacchiando osservando quelle due allontanarsi.
Io sorrisi. Dopotutto lo stile di
Anne, così eccentrico,
vivace e colorato mi era sempre piaciuto.
Anne mi era sempre piaciuta,
così vivace e solare mi
ricordava il sole dell’Italia.
-Vorrei tanto avere il suo stesso
coraggio! Mi vesto sempre
con questi colori smorti!- sbottò Lidia facendo una smorfia
di disgusto
osservando le sue converse nere rese ad uno straccio.
Roteai gli occhi. Perché
doveva sempre sottovalutarsi? Era
bellissima, le serviva solo un po’ di autostima cazzo!
-Vuol dire che stasera sarai
più vivace!- le dissi io
prendendola a braccetto e cominciando a camminare verso uno dei miei
negozi di
abbigliamento alternativo preferiti.
-Stai benissimo, devi per forza
prendere questo completo!-
quasi urlò Lidia osservando Shoshanna che si atteggiava da
diva nel suo
pantaloncino di pelle e nel suo top bianco e nero.
Ridacchiai guardandola pavoneggiarsi.
Lei e Harry erano
perfetti. Quasi identici ed ero felice che fossero finiti assieme.
-Tu che ne pensi?- chiese poi a me
mentre si infilava anche
la giacca che avevamo scelto insieme e un paio di sandali bucherellati
dal
tacco doppio.
-Io penso che Styles avrà
un attacco di cuore stasera!-
sbottai ridendo immaginandomi la faccia di Harry quando
l’avrebbe vista quella
sera.
-Bene, allora lo prendo!- disse
fermando un commesso e
chiedendogli di portare tutto alla cassa.
Lidia improvvisamente si
voltò verso di me con un grosso
sorriso.
-Ora tocca a te!- disse solo. Io
ricambiai il sorriso
alzando le spalle.
-Ho già tutto quello che
mi serve… mia madre ieri ha
insistito tanto e siamo andati in centro per fare shopping
insieme…- dissi
mentre i suoi occhi si riempirono di terrore. Lanciai a Shoshanna
un’occhiata
complice prima di voltarmi di nuovo verso di lei e sorriderle beffarda.
In realtà avevo
già un vestito che avevo messo solo una
volta ma volevo dedicarmi interamente alle mie amiche per quella
giornata. Loro
avevano fatto molto per me, insomma all’inizio si erano
allontanate ma quando scoprirono
tutto cercarono di aiutarmi in tutti i modi e io volevo ricambiare il
favore,
tutto qua.
-Sia questo cosa vuol dire?- chiesi
poi maliziosamente. Lei
deglutì a vuoto. Ridacchiai nel vedere quando la sua
insicurezza la rendesse
tenera.
-Che possiamo tornare a casa?- chiese
lei supplichevole e
speranzosa. Io e Shoshy scuotemmo la testa energeticamente prima di
costringerla ad alzarsi e scegliere tutte le cose che le piacevano in
negozio.
Poi avremmo giudicato.
Io e Shoshanna restammo a parlare del
ballo per qualche
minuto mentre Lidia correva da una parte all’altra del
negozio in cerca del
vestito perfetto.
-Ragazze, non sono convinta per
niente!- disse poi
avvicinandosi con dei vestiti bianchi e neri in mano.
-Provali e vediamo come ti stanno,
susu!- disse Shoshanna spingendola
letteralmente dentro il camerino.
Dopo qualche minuto Lidia
uscì dallo stanzino con una gonna
corta e stretta raffigurante un paesaggio bianca e nera e un top a
fiori della
stessa tonalità, un paio di sandali bassi neri e un
cappottino nero di jeans.
Sorrisi pensando a quanto fosse bella.
-Non sembri tu, sei bellissima!-
urlò Shoshy correndo ad
abbracciarla. Io incrociai le braccia non del tutto convinta.
Lei voleva colore e colore avrebbe
avuto!
-Non ti piace?- chiese poi Lidia
notando la mia esitazione.
Io le sorrisi prima di alzarmi e cercare quel cappotto di pelle che
avevo visto
appena entrata nel negozio.
-Sei perfetta ma non eri tu quella
che voleva colore?-
chiesi poi mostrandole la giacca blu e un paio di sandali alti della
stessa
tonalità.
-Oh mio dio! Sei un genio!-
urlò Lidia togliendomeli di meno
e indossandoli. Si guardò allo specchio per qualche secondo
prima di iniziare a
ridere.
-I colori fanno a cazzotti e di rock
ho ben poco!- disse poi
rattristandosi subito.
Mi avvicinai a lei e le misi una mano
sulla spalla.
-Come pretendi di farti notare da
Niall se sarai vestita
come tutte le altre?- chiesi sorridendole. Si
voltò verso di me e mi sorrise guardandomi
negli occhi.
-E poi, questa si che è
rock!- disse improvvisamente
Shoshanna porgendole una borsa bianca e nera a forma di chitarra
elettrica. Io
e Lidia ci guardammo per un istante prima di iniziare a ridere.
-Salve ragazze, come sono andati gli
acquisti?- chiese Anne
addentando il primo pezzo di pizza seduta in una pizzeria del centro
commerciale.
-Benissimo, comunque io vado, devo
mangiare con Harry… ci
vediamo stasera ragazze!- disse Shoshanna salutando tutte con un cenno
della
mano e correndo verso l’uscita del centro commerciale.
-Chi l’avrebbe mai detto
che quei due alla fine sarebbero
capitati insieme!- sbottò Sylvia sputacchiando pezzetti di
pizza dappertutto.
Lidia, indignata, le mise una mano d’avanti fulminandola con
lo sguardo.
-Beh, e chi l’avrebbe mai
pensato che tu e Tomlinson finiste
insieme!- dissi poi io con lo stesso tono che aveva usato lei poco
prima. Lei
mi incenerì con lo sguardo.
-Non stiamo insieme!- disse
abbassando lo sguardo un po’
arrabbiata.
-Il solo fatto che te la stai
prendendo tanto vuol dire che
ti piace… dovreste farla finita di fingervi amici e mettervi
insieme. Si vede
che entrambi non vedete l’ora che accada.- disse Anne
incrociando le braccia al
petto.
-Io me lo sbaciucchierei in ogni
istante ma il problema è
lui… e tu quando ti deciderai a parlare con Liam?- le chiese
Sylvia prendendo,
poi, un sorso della mia acqua.
-Sinceramente, penso che lo
farò ma non mi aspetto che
ricambi… so che da parte sua non c’è
interesse.- disse con un tono di voce
triste e una semplice scrollata di spalle che doveva stare ad indicare
indifferenza ma che invece era solo stracolma di dolore.
Stavo camminando da qualche minuto
per arrivare al parco
dove avevo dato appuntamento a Liam.
Non ce la facevo a vedere Anne
così e sapevo che, anche se
in tutti i modi, cercava di non darlo a vedere, ci soffriva molto.
In realtà non ero sicura
di come Liam l’avrebbe presa o di
come l’avrebbe presa Anne se lo fosse venuto a sapere ma non
mi importava.
Non riuscivo
proprio a starmene in
disparte senza agire.
Camminai ancora per poco prima di
notare Liam seduto su una
panchina che sorseggiava un’aranciata.
-Ehi!- dissi sorridente sedendomi
accanto a lui.
-Ciao Agn!- rispose lui
abbracciandomi e facendo un altro
sorso dalla lattina.
-Ne vuoi un po’?- chiese
porgendomela. Scossi la testa in
segno di dissenso e mi accorsi che le mani cominciavano a sudarmi.
-Di cosa volevi parlarmi?- mi chiese
improvvisamente
spezzando il silenzio imbarazzante che si era creato tra di noi.
-Non credo ci sia un modo
più appropriato per dirtelo e
sinceramente non dovrei essere nemmeno qui a parlartene ora. Ma Liam,
ormai
sono qui e se questo si rivelerà un errore ti chiedo scusa
in anticipo.- lui mi
fissava con un sopracciglio inarcato e un’ espressione
confusa.
-Si tratta di Zayn?- mi chiese poi
lanciando la lattina verso
un cestino e facendo canestro.
-No lui non
c’entra… si tratta di Anne.- dissi ormai sicura
di voler portare a termine il discorso.
Lui sgranò gli occhi per
poi incitarmi a continuare con un
cenno del capo.
-Siete diventati molto amici da
quanto ho visto…- dissi poi.
Il suo volto venne illuminato da uno splendido sorriso.
-Già, è
l’unica ragazza con cui riesco a parlare di tutto,
ma che c’entra?- chiese poi ancora più incuriosito.
-Ma è possibile che tu non
te ne sia accorto?- gli chiesi
sbalordita alzando le mani al cielo.
-Di cosa? Del fatto che mi muore
dietro?- mi chiese poi un
po’ imbarazzato. Io sgranai gli occhi incredula.
-Se lo sapevi perché te lo
sei tenuto sempre per te?- gli
chiesi poi alzando leggermente la voce e alzandomi in piedi.
Si alzò di scatto anche
lui.
-Perché…-
abbassò lo sguardo mentre
le sue guance si arrossavano.
-Perché Liam? Lei ci sta
malissimo!- dissi poi urlando. Lui
sgranò gli occhi evidentemente preso alla sprovvista. Si
accasciò nuovamente
sulla panchina e si prese la testa nelle mani.
-Perché ho paura che lei
non tenga a me tanto quanto io
tengo a lei, non voglio rimanere ferito… non di nuovo!-
disse quasi in un
sussurro. Io mi sedetti accanto a lui ora molto più
tranquilla. Iniziai ad
accarezzargli la schiena dolcemente.
-Non pensi che quel sorrisetto sia
abbastanza inadeguato in
questo momento?- mi chiese poi voltandosi verso di me. Notai che aveva
gli
occhi lucidi.
-Sei uno scemo. Io scommetto che lei
tiene a te almeno il
doppio di quanto tu possa anche solo immaginare.- dissi poi iniziando a
ridere.
-Quindi pensi che io e
lei…- non gli diedi neanche il tempo
di finire la frase che lo colpii.
-Ti ho detto di si e ti consiglio di
darti una mossa
imbecille!- dissi poi fingendomi una dura. Lui mi fissò
oltraggiato per qualche
secondo prima di cominciare a ridere seguito a ruota da me.
Mi alzai in piedi per tornare a casa
e cominciare a
prepararmi, era tardi.
-Beh, io vado Liam e mi raccomando!-
lui annuì prima di stringermi
in un abbraccio.
-Sono contento che Zayn abbia trovato
qualcuno come te…- mi
sussurrò poi nell’orecchio. Io sorrisi al solo
sentire il suo nome.
Ero ormai pronta avvolta dal mio
vestito blu e nero. Zayn
sarebbe arrivato a minuti così decisi di infilarmi le scarpe
e scendere di
sotto per evitare che lui potesse assistere a tutti i commenti
sdolcinati di
mia madre e quelli assurdi di mio padre.
Iniziai a scendere le scale tenendomi
la parte posteriore
del vestito nelle mani per evitare di inciampare. Quando fui a soli due
scalini
dalla fine il campanello suonò e mio fratello
andò ad aprire per poi avvisarmi
che mamma e papà erano usciti e che era Zayn alla porta. Non
riuscii neanche a
ribattere che un profumo molto familiare mi fece voltare.
Zayn era avvolto da un paio di
pantaloni neri strettissimi,
una semplice maglia bianca e una giacca di pelle lucida. Sorrisi
notando il suo
sguardo che saettava su tutto il mio corpo.
-Se stasera qualcuno si sofferma a
guardarti un secondo di
più gli cavo gli occhi!- esclamò improvvisamente
continuando a fissarmi
imbambolato.
Lo guardai negli occhi. Dio quegli
occhi mi facevano
sorridere come un’idiota tutte le volte. Mi sentivo come una
ragazzina alla
prima cotta ma il mio problema era un po’ più
grande. Io mi ero completamente
fottuta il cuore.
-Era un
modo
alternativo per dire che mi trovi bellissima?- chiesi maliziosa
ondeggiando i
capelli arruffati a arte.
-Oh si, lo era!- disse poi con la
bocca ancora leggermente
spalancata. Ridacchiai e scossi la testa scendendo velocemente gli
altri due
scalini e affiancandolo. Il fatto che lui si imbambolasse a guardare me
mi
faceva davvero tanto piacere.
-Anche tu sei bellissimo!- dissi poi
circondandogli la vita
con le mani.
-Beh, non che sia una
novità…- disse passandosi una mano nel
ciuffo e atteggiandosi. Risi prima di trargli una pacca sul ventre sodo
e
stampargli un bacio veloce sulle labbra.
Guardai l’orologio, Maria
sarebbe arrivata a scuola tra una
decina di minuti e io ci tenevo ad accoglierla così senza
dire altro mi avviai
verso la porta seguita da Zayn.
Il mio perfetto, dolce, vanitoso Zayn.
La palestra della scuola sembrava il
set di un video
musicale rock. Inutile dire che lo adoravo.
C’erano vinili dappertutto,
poster attaccati alle pareti,
chitarre di polistirolo ad ogni angolo e la stanza profumava di
stuzzichini e
buona musica.
Zayn teneva un suo braccio sulle mie
spalle mentre
aspettavamo che gli altri arrivassero. Improvvisamente sentii la voce
di Tom
urlare il mio nome.
Mi voltai di scatto e notai che era
vestito in un modo
alquanto bizzarro ma decisi di non commentare.
-Qualcosa non va?- chiesi poi
avvicinandomi a lui. Mi
squadrò per bene prima di arrossire e sorridermi.
-La band è qui fuori,
volevo solo ringraziarti… la ragazza
strana con i dread ha precisato che è qui solo
perché glielo hai chiesto tu!-
disse poi baciandomi teatralmente una mano. Io risi ma tornai
improvvisamente
seria quando notai lo sguardo duro di Zayn su di noi.
Era davvero geloso di un tipo vestito
in un modo così
osceno?
-Beh, non era necessario ma grazie.-
dissi poi sorridendo
prima a lui e poi a Zayn, che subito parve addolcirsi. Insomma, oramai
doveva
averlo capito che io volevo solo lui, e Jared Leto. Ma per ora mi
accontentavo
solo di lui.
Tom lanciò un saluto
veloce a Zayn per poi sorridere
nuovamente a me e sparire.
-Hai intenzione di commettere omicidi
nella tua mente per
tutta la sera, Malik?- chiesi poi divertita voltandomi verso il mio
ragazzo e
avvolgendogli le braccia al collo. Lui ridacchiò prima di
annuire. Anche la sua
gelosia mi mandava il tilt, cazzo!
-Mi daranno l’ergastolo!-
disse poi assumendo un tono
tragico e fingendosi impaurito. Iniziai a ridere passandogli le mani
nei
capelli.
-Si, poi magari faranno un film
thriller su di te… “Il
ragazzo dalla mente omicida”, ti prometto che
andrò a vederlo al cinema…- dissi
poi ridacchiando.
-Hei tu!- sentii poi urlare in
lontananza. Mi staccai di
scatto da Zayn per vedere di chi si trattava. Maria stava camminando
verso di
me avvolta in un vestitino tempestato di stelline. Il mio
voltò si illuminò
all’istante e subito corsi verso di lei abbracciandola forte.
Mi era mancata moltissimo. Lei era la
mia migliore amica in
Italia e ne avevamo combinate così tante insieme che ridevo
solo al ricordo.
-Dannazione, non sai quanto mi sei
mancata!- le dissi poi
affondando il naso
nei dread colorati.
Profumava ancora di rum e tabacco,
era un odore così
dannatamente familiare.
-Anche tu, che hai fatto ai capelli?-
chiese poi notando che
li avevo tinti di biondo e blu.
-Io potrei chiederti la stessa cosa!-
ribattei poi
riferendomi ai suoi che erano molto più bizzarri.
Iniziò a ridere seguite da
me. La sua risata così stridula e
contagiosa mi era mancata molto. Era un misto tra una gallina strozzata
e una
tromba mal funzionante.
-Comunque grazie per essere venuta,
mi hai salvato il culo,
davvero!- dissi poi sorridendole dolcemente.
-Non ringraziarmi, mi andava di
rivederti e conoscere i tuoi
nuovi amici…- disse poi sorridendo maliziosamente a Zayn che stava parlando con Harry e
Shoshanna.
Alzai gli occhi al cielo intuendo le
sue illusioni
pervertite verso il mio ragazzo.
-Vieni, te li presento…-
dissi poi prendendola per mano e
trascinandola dai miei amici e dal mio ragazzo.
-Ragazzi lei è Maria,
Maria loro sono Shoshanna, la mia
migliore amica ,e Harry, il suo fidanzato…- dissi
indicandoli con una mano. I
tre si sorrisero e si strinsero la mano.
-E lui? Anche lui tuo amico?- chiese
Maria con un tono
scherzoso e un sorrisetto malizioso. Che stronza, aveva visto che prima
eravamo
tutti avvinghiati…
-No, lui è
Zayn… - non riuscii nemmeno a finire la frase che
Zayn si mise in mezzo.
-Piacere Zayn, il suo fidanzato!-
esclamò deciso
stringendole la mano con un sorriso enorme, di quelli che mi mandavano
sempre
in tilt.
-Eh si, Agn se li sceglie sempre
bene!- esclamò poi facendo
ridere tutti. Scossi la testa e le tirai un colpetto amichevole dietro
la nuca.
Mi lanciò un’ occhiataccia.
-Beh ragazzi io vado dalla band che
tra un po’ di comincia!-
disse poi saltellando e alzando le mani al cielo.
Senza neanche permetterci di
salutarla se ne andò di corsa
gettandosi nelle braccia di Luca, il batterista.
-Che tipo!- esclamò Zayn
improvvisamente. Sorrisi e annuii.
Che tipo!
-Non sai quante ne abbiamo combinate
insieme, eravamo
inseparabili!- dissi poi io con un pizzico di malinconia ripensando ai
vecchi
tempi.
Dopotutto
la mia
vecchia vita mi mancava tantissimo nonostante fossi riuscita ad
ambientarmi
subito in Inghilterra. Mi mancavano i miei vecchi amici, la mia vecchia
band,
la mia vecchia casa, il mio vecchio professore di arte. Mi mancavano i
miei
nonni e tutta la mia famiglia. Ma poi
Niall mi sorrideva, Louis mi faceva ridere, le mie amiche
mi
abbracciavano e stavo meglio. Poi guardavo Zayn negli occhi, lo baciavo
e mi
sentivo a casa.
Lui mi abbracciò
lasciandomi dolci baci nei capelli. Ad un
certo punto si mise a tossire e sputacchiare.
-Ma quanta lacca ti sei
messa?- chiese poi con una smorfia disgustata.
Scossi la testa alzando gli occhi al
cielo, divertita, e,
senza dire nulla, iniziai a camminare in direzione di Liam e Anne che
sembravano davvero molto tesi.
-Che è successo?- chiesi
improvvisamente passando con lo
guardo dall’uno all’altro.
Anne mi lanciò
un’occhiataccia mentre Liam continuava a
guardarsi le scarpe.
-La prossima volta cerca di non
impicciarti per favore!-
disse improvvisamente la bionda sorpassandomi e dirigendosi a grandi
falcate
verso Louis e Sylvia che stavano ridendo beatamente.
-Cosa hai fatto?- chiesi poi a Liam.
Mi rivolse un’occhiata
di scuse prima di uscire fuori dalla palestra.
Lui voleva lei, lei voleva lui. Io
che centravo?
Sbuffai passandomi una mano nei
capelli e iniziai a
guardarmi attorno. Sylivia e Louis stavano limonando finalmente. Harry
e
Shoshanna battibeccavano come al solito e Zayn, beh Zayn stava ballando
con
Jenna.
Si voltò verso di me
quando notò che li stavo osservando. Mi
chiese i permesso con uno sguardo. Gli sorrisi prima di lanciargli un
bacio
volante.
Io e Jenna non avevamo più
parlato ma la trovavo una ragazza
interessante e avrei continuato a frequentarla. Non
mi dava nemmeno fastidio il fatto che stesse
ballando con Zayn perché mi fidavo di lui e sapevo che non
mi avrebbe mai più
fatto del male.
Ricominciai a guardarmi intorno,
Lidia parlava con Anne
tentando di calmarla. Mi si formò un groppo in gola al sol
pensiero che fosse
solo colpa mia.
Decisi
di uscire
fuori e prendere un po’ d’aria prima che Maria
cominciasse a cantare.
Iniziai a camminare nel giardino che
ormai conoscevo a
memoria. Decisi di fumarmi una sigaretta così corsi a
sedermi sul solito
muretto . Notai che Liam se ne stava seduto sotto la quercia ma decisi
di non
disturbarlo. Ora aveva solo bisogno di starsene da solo.
Io volevo solo aiutare, dove avevo
sbagliato stavolta?
Chiusi gli occhi e incrociai le
caviglie mentre buttavo fori
il fumo grigio. Mi voltai di scatto spaventata quando sentii qualcuno
toccarmi
una mano.
Sorrisi sollevata quando notai che si
trattava semplicemente
di Niall.
-Che fai qui?- chiese poi prendendo
posto accanto a me e
buttando a terra la sigaretta non ancora finita.
Lo guardai male per quello che aveva
appena fatto ma mi
addolcii subito pensando che l’aveva fatto solo per la mia
salute.
Niall era quello con il quale avevo
legato di più. Era di
una dolcezza infinita e ci trovavamo spesso d’accordo su
qualunque cosa. Gli
volevo un bene dell’anima e lui lo sapeva perfettamente, per
questo cercava
sempre di dimostrarmi il suo il ogni gesto.
-Zayn e Jenna dovevano chiarirsi e
Anne mi odia. Tu
piuttosto non dovresti essere con Lidia?- chiesi poi spingendolo
scherzosamente
con una spalla.
Come potevano due persone fatte per
amarsi a vicenda
ostinarsi a stare lontane?
-Si ma Anne stava piangendo e sai
come è fatta lei…- disse
poi cominciando a torturarsi le mani e sorridendo come un ebete.
Oh si lo riconoscevo quel sorriso.
Amore. Puro, passionale e
fottuto amore.
-Oh si… e come mai avete
fatto così tardi?- chiesi poi un
po’ stranita. Lidia era sempre stata una ragazza molto
puntuale e Niall invece
era sempre in anticipo.
Questa cosa un po’ mi
puzzava. Che uno dei due avesse
mandato tutto a monte?
-Ecco, io e lei abbiamo…-
improvvisamente arrossì mentre un
sorriso enorme si faceva spazio su suo volto angelico.
Sgranai gli occhi e spalancai la
bocca incredula.
Altro che mandare tutto a monte, quei
due ci erano dati
dentro alla grande!
-Siete andati a letto prima del
ballo?- chiesi poi alzando
la voce di un’ ottava. Niall mi tappò subito la
bocca con una mano guardandosi
attorno furtivamente.
-Non urlare ti prego, è
già difficile per me parlarne con
te…ma dovevo dirtelo…- disse ancora molto
imbarazzato. Io annuii staccandomi la
sua mano enorme dalla faccia. Poi sorrisi ancora incredula e lo
abbracciai
scompigliandoli i capelli affettuosamente.
Cazzo, nella mia testa stavo
esultando alla grande.
-Te lo meriti tesoro!- esclamai poi
mentre lo abbracciavo.
Niall sarebbe rimasto sempre il mio
migliore amico.
-Dannazione io amo questa
canzone… Lou chiedimi di ballare!-
urlò Sylvia muovendosi lentamente a ritmo di “Hey
Jude” dei Beatles.
Maria li aveva sempre adorati e ci
inseriva sempre una
canzone nella scaletta. Sorrisi ripensando al fatto che quella fosse
proprio la
mia preferita da sempre.
Louis annuì e la
trascinò al centro della pista iniziando a
strusciarsi su di lei.
Io iniziai a cantare chiudendo gli
occhi. Inutile, i Beatles
erano magici e Maria era migliorata moltissimo.
-Ehy Agn lalalala… risi
sentendo Zayn che canticchiava a
ritmo di musica tenendomi stretta nelle sue braccia da dietro.
-Non sai neanche le parole,
vergogna!- dissi poi tirandogli
uno schiaffo sulla mano che era sulla mia pancia.
Mi voltò verso di lui
facendo scontrare i nostri petti e
immergendo i suoi occhi nei miei. Si avvicinò lentamente ma lo fermai a poi centimetri
dalle mie labbra.
-Non meriti un mio bacio se non
conosci le canzoni dei
Beatles!- dissi poi seria incrociando le braccia al petto.
Lui si portò una mano al
cuore indignato. Io cercai di
trattenermi dal ridere. Insomma stava cercando di farsi perdonare e
aveva
assunto un finto accento francese che gli stava proprio male.
-La prego madamoiselle. Come potrei
vivere senza i suoi
basci?- mi chiese ancora prendendomi per una mano e facendomi fare una
giravolta.
Non riuscii più a
trattenermi e iniziai a ridere come una
sclerata mentale, non riuscivo più a fermarmi.
Il mio sorriso si spense solo quando
notai Liam, solo, in un
angolo della palestra.
-Torno subito…- dissi solo
a Zayn mentre mi allontanavo.
Non avrebbe divuto fregarmene,
dopotutto io avevo solo
cercato di aiutare e se loro avevano finito per il litigare io che
centravo?
Allora perché mi sentivo
così dannatamente in colpa?
Dovevo assolutamente fare qualcosa e
alla svelta…
Uscii fuori dalla palestra in cerca
di Tom, avevo avuto un’idea
e se tutto sarebbe andato come nei piani quei due si sarebbero
riappacificati.
-Un applauso alla band che stasera ci
ha fatto cantare e
ballare! Davvero grandi ragazzi!- urlò Tom nel microfono
mentre un grosso
applauso si elevava da sotto il palco.
Io ero pronta per salire
lì sopra e far si che l’amore
trionfasse ancora.
-Ora, come tutti i balli che si
rispettino anche noi abbiamo
deciso di votare la reginetta e il re del ballo. A presentarli Agnese
Jonson!-
Salii sul palco accompagnata da
fischi di apprezzamento e
applausi.
-Buonasera a tutti, prima di
annunciare i nomi dei vincitori
vorrei dirvi che abbiamo voluto distinguerci dalle altre scuole.
Insomma, il
ballo lento dopo l’incoronazione avrebbe fatto troppo film
americano!- tutti
iniziarono a ridere.
-Così abbiamo deciso che
il re e la reginetta avranno
diritto a un picnic nel parco qui vicino offerto da noi del comitato
della
scuola stasera stesso!- tutti cominciarono a urlare e applaudire. Mi
sforzai di
non ridere, sembravano un branco di animali selvaggi.
-Bene allora, il re e la reginetta
del ballo di primavera
sono… - nella palestra calò il silenzio. Frenai
il desiderio di sollevare gli
occhi al cielo e ridacchiare. Sembrava davvero di stare in un film.
-Anne Scott e Liam Payne!- urlai poi
senza neanche leggere
il bigliettino. Il mio era un piano ben preciso e non sarebbe stato uno
stupido
bigliettino a fermarmi!
I due salirono sul palco e si
posizionarono chi alla mia
destra e chi alla mia sinistra mentre Tom li incoronava.
Sembravano entrambi a disagio e tesi.
Mi voltai verso di
Liam.
-Mi raccomando, è la tua
ultima opportunità, non fare
cazzate!- sussurrai allontanando il microfono in modo tale che solo lui
potesse
sentirmi. Mi sorrise e annuì.
Poi mi voltai verso Anne che sembrava
molto più incazzata.
-Mi dispiace per essermi messa in
mezzo ma volevo solo
aiutare… lascialo parlare stasera e fidati di me ok?-
sembrò pensarci su un
pochino prima di sospirare e annuire.
-Bene, ora vi spetta il vostro bel
picnic, quindi smammate!-
urlai io spingendoli. Tutti risero me compresa.
-E ora, Maria, facci ballare!- urlai
io mollando il
microfono e scendendo di corsa dal palco per fiondarmi poi sulle labbra
di Zayn.
Ballammo e cantammo tutti insieme
sulle note di “King for a
day” dei Green Day.
-Sei anni
dopo-
-E io che pensavo che qui non ci
avremmo più messo piede!-
sbottò Zayn parcheggiando la macchina davanti al parco dove
si sarebbero tenute
le nozze.
Avevamo deciso entrambi di
frequentare una scuola di arte in
America dopo il liceo. Lui era un genio a disegnare mentre io mi
dilettavo nel
comporre canzoni.
Avevamo deciso di sistemarci
lì e non eravamo più tornati in
Inghilterra dopo di allora.
-Andiamo Zayn, leva quel muso e
ammettilo che l’Inghilterra
ti era mancata!- sbottai
io
aggiustandomi il vestito e iniziando a camminare verso il parco.
Era il parco vicino la scuola ed ora
era molto più grande di
quando l’avevamo lasciato.
Sorrisi istintivamente quando lo
sentii correre e prendermi
da dietro come era sempre stato solito fare.
Iniziò a baciarmi il collo
facendomi chiudere gli occhi.
-Zayn, andiamo… voglio
rivedere gli altri!- urlai poi
staccandomi da lui e prendendolo per mano.
-Chissà se sono sempre gli
stessi…- borbottò lui
stringendomi un po’ più forte la mano.
-Vedrai che se sono cambiati
l’avranno fatto il meglio…-
dissi poi sorridente.
-Louis, andiamo… ti sei
divertito a mettermi incinta e ora?
Prenditi le tue responsabilità!- sgranai gli occhi quando mi
ritrovai davanti
Sylvia con un pancione enorme e Louis… beh senza bretelle!
-Che hai fatto svampita?- urlai
incredula facendola voltare
di scatto verso di me. Sgranò gli occhi prima di iniziare a
correre verso di me
e tuffarsi nelle mie braccia.
-Attenta tesoro, ricorda che siamo
incinti!- disse Louis
staccandola da me e stritolandomi in un abbraccio.
-Zayn? Dannazione quanto sei
diventato figo!- disse poi una
voce alle nostre spalle.
Mi voltai trovandomi una ragazza dai
capelli cortissimi neri
e degli occhi viola accesi. Io e Sylvia andammo ad abbracciarla.
-E Harry?- Chiesi poi un
po’ titubante. Insomma io che ne
sapevo se si erano lasciati o meno?
-Sono qui splendore!- disse poi un
ragazzo altissimo con un
cespuglio perfetto in testa.
-E le altre?- chiesi dopo aver
salutato anche Harry.
-Sono di là, andiamo?-
propose Sylvia.
-Insomma, tu e Lidia, vi sposate?-
chiese Zayn incredulo con
la bocca un po’ spalancata
-Domani?- chiesi poi io con la stessa
espressione. Insomma,
era quello il modo di dare una notizia del genere?
-Niall, Lidia… voi vi
siete fumati il cervello ve lo dico
io!- esclamò poi Shoshanna scuotendo la testa.
-Io penso sia una buona idea, vero
Jenna?- disse poi Liam
sorridendo alla sua nuova ragazza. Eh già, con Anne quella
sera le cose non
erano andate molto bene e ora lei lavorava a Milano per una casa di
moda.
E quindi il mio caro Liam era finito
con Jenna, che con lui
era riuscita a dimenticarsi il mio Zayn e trovare l’amore.
-Quindi ricapitolando, Agnese e Zayn
ormai chi li stacca
più, Lidia e Niall si sposano, Harry e Shoshanna stanno
insieme da una vita e
io e te siamo incinti!- disse Sylvia voltandosi verso Louis.
Ci guardammo in faccia per qualche
secondo.
-Bella merda!- esclamarono poi i due
contemporaneamente.
Ridemmo, mangiammo e raccontammo dei
tempi passati.
La mia vita non poteva essere
più perfetta.
Ho rischiato, lottato e amato.
E tutto questo è stato la
mia sfida.
Sono Agnese Jonson e penso sia giunto
il momento di scrivere
la parola…
FINE
-SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE…-
Potrei continuare in
eterno ma non penso che le cose migliorerebbero. Mi dispiace
così tanto,
insomma avevo promesso che avrei aggiornato molto tempo fa e invece lo
sto
facendo solo ora, davvero scusate!
E’ che non sono stata a
casa mia, anzi diciamo pure che sono stata trascinata
dall’altra parte dell’Italia
dai miei genitori senza un briciolo di preavviso, siamo tornati solo
perché io
ho la febbre così ora ho potuto aggiornare :)
Insomma, questo è
l’ultimo
capitolo, oddio mi mancherà così tanto Agnese
:’(
Comunque vorrei
ringraziare tutte le ragazze che hanno inserito la storia nelle
SEGUITE,
RICORDATE, PREFERITE…
Chi ha recensito tutti
i capitoli e anche chi no…
Chi mi ha sostenuto fino
alla fine incitandomi a non mollare,
ai miei amati Green Day
che mi danno sempre l’ispirazione, a tutte le mie amiche che
mi supportano e mi
sopportano e infine a tutti i lettori silenziosi.
VI AMO TUTTI!
Ora, se vi va ho
cominciato una nuova storia se vi va di passare ve ne sarei grata,
quindi ciao
a tutti e alla prossima <3 <3 <3
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