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Autore: LoL__    20/08/2013    2 recensioni
-Non mi perdonerai, vero?- mi chiese come se sapesse già la mia risposta.
-La dottoressa dice che per superare la malattia devo lasciarmi salvare oppure ferire… e beh onestamente la persona più brava che io conosca in quest ultimo ambito mi sembri proprio tu.- mi alzai porgendogli una mano. La afferrò si tirò su come me.
-Sarebbe un modo alternativo per dirmi che hai bisogno di me?- chiese speranzoso.
-Devo riempire questa voragine Zayn… ho bisogno di piangere e urlarti contro incazzata per quello che mi hai fatto… in questo modo per te è troppo facile!- iniziò a ridere in un modo che non sentivo da tempo. Sputò su una mano e me la porse aspettando che gliela stringessi. Feci la stessa cosa sforzandomi di sorridere.
-Sarà un onore sentire tutti gli insulti che ti inventerai una volta guarita, Agnese Jonson…-
-Sarà un onore inventarli, Zayn Malik…-
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Challenge

Chapter 19

EPILOGO

 

 

 

Pov Agnese

 

-Non riesco a capire perché sei sempre così dannatamente insicura Lidia!- sbottò Shoshanna ancora spaparanzata sul mio letto.

-Infatti, ma non ti accorgi di come ti contempla Niall tutte le volte che siamo insieme?- ribadì poi Sylvia mentre mangiava una stecca di liquirizia.

Alzai gli occhi al cielo ridacchiando. Quelle due non dovevano mai farsi gli affari propri.

Uscii dal bagno con i capelli ormai asciutti e, ancora in accappatoio, andai a sedermi ai piedi del mio letto proprio accanto a Anne.

-Quale è il problema stavolta?- chiesi a quel punto beccandomi un’occhiataccia da tutte. Aggrottai la fronte. Insomma, cosa avevo fatto per meritarmi una tale occhiataccia?

-Che c’è?- chiesi poi non riuscendo proprio a capire l’atteggiamento di quelle quattro.

-Dobbiamo andare a fare shopping e comprare le cose per questa sera… sono le 11 e tu sei ancora in accappatoio!- urlò allora Shoshy facendomi sobbalzare.

Beh, non avevano proprio torto ma proprio non capivo il loro accanimento… era solo un ballo dopotutto!

-Ok, ora mi vesto!- dissi io alzando gli occhi al cielo e alzandomi. Afferrai dall’armadio una camicia a quadri verde e un paio di jeans sbiaditi e iniziai vestirmi.

-Di cosa stavate parlando comunque?- dissi ad un certo punto riferendomi alle urla di prima. Si sentivano fino a dentro il bagno e stavano parlando di Niall quindi la loro vittima era sicuramente Lidia.

-Lidia se la sta facendo sotto per stasera…- disse solo Anne ridacchiando. Mi sedetti a terra iniziando a infilarmi un paio di converse grigie.

Aggrottai la fronte non riuscendo  acapire il motivo di tale atteggiamento. Lidia era perfetta. I suoi capelli seppur riccissimi erano sempre in ordine, la pelle olivastra le stava a pennello e le faceva risaltare gli occhioni verdissimi, e poi era dolce, educata e sempre disponibile. E perfetta per Niall!

-Lidia, sei una ragazza bellissima e tu e Niall siete già stati insieme… che problema c’è?- chiesi poi. La vidi arrossire e istintivamente corsi ad abbracciarla.

Non ero mai stata un tipo molto sentimentale e espansivo ma in quel momento mi aveva fatto davvero tenerezza.

In realtà mi era successa una cosa piuttosto strana da quando ero guarita. Ero più socievole e meno acida con tutti. Forse per paura di perderli di nuovo.

-E’ proprio il fatto che siamo già stati insieme che mi imbarazza… se non gli piacessi più come prima?- mi sussurrò all’orecchio per evitare che le altre la sentissero. Io la strinsi ancora di più a me.

-Non è così. Per me lui è un libro aperto baby!- dissi poi staccandomi da lei e iniziando a ridacchiare.

Niall aveva ancora una grossa cotta per lei ma era troppo timido per farsi avanti.

-Beh, se sei pronta possiamo andare.- disse  Sylvia alzandosi di scatto dal pavimento. Si avvicinò a Lidia che aveva ancora lo sguardo indeciso e le gote arrossate e iniziò a trascinarla fino a fuori casa mia.

Ridemmo tutte sentendo le urla di protesta della riccia per poi scendere anche noi le scale e uscire di casa.

 

 

 

 

-Allora, propongo di dividerci!- disse ad un certo punto Anne sulla soglia del centro commerciale.

Sylvia aveva guidato come una matta per arrivare prima. Diceva che Louis sarebbe caduto ai suoi piedi quella sera e sarebbe affogato nella sua stessa bava ma non capiva che Louis era già cotto da un bel pezzo.

-Si, io ho già prenotato il vestito e mi mancano solo le scarpe e la borsa, se vuoi ti accompagno!- disse poi Sylvia riferendosi alla bionda. Anne annuì e insieme si avviarono verso il suo negozio preferito.

-Sono sicura che stasera sarà colorata come non mai!- disse Shoshanna ridacchiando osservando quelle due allontanarsi.

Io sorrisi. Dopotutto lo stile di Anne, così eccentrico, vivace e colorato mi era sempre piaciuto.

Anne mi era sempre piaciuta, così vivace e solare mi ricordava il sole dell’Italia.

-Vorrei tanto avere il suo stesso coraggio! Mi vesto sempre con questi colori smorti!- sbottò Lidia facendo una smorfia di disgusto osservando le sue converse nere rese ad uno straccio.

Roteai gli occhi. Perché doveva sempre sottovalutarsi? Era bellissima, le serviva solo un po’ di autostima cazzo!

-Vuol dire che stasera sarai più vivace!- le dissi io prendendola a braccetto e cominciando a camminare verso uno dei miei negozi di abbigliamento alternativo preferiti.

 

 

-Stai benissimo, devi per forza prendere questo completo!- quasi urlò Lidia osservando Shoshanna che si atteggiava da diva nel suo pantaloncino di pelle e nel suo top bianco e nero.

Ridacchiai guardandola pavoneggiarsi. Lei e Harry erano perfetti. Quasi identici ed ero felice che fossero finiti assieme.

-Tu che ne pensi?- chiese poi a me mentre si infilava anche la giacca che avevamo scelto insieme e un paio di sandali bucherellati dal tacco doppio.

-Io penso che Styles avrà un attacco di cuore stasera!- sbottai ridendo immaginandomi la faccia di Harry quando l’avrebbe vista quella sera.

-Bene, allora lo prendo!- disse fermando un commesso e chiedendogli di portare tutto alla cassa.

Lidia improvvisamente si voltò verso di me con un grosso sorriso.

-Ora tocca a te!- disse solo. Io ricambiai il sorriso alzando le spalle.

-Ho già tutto quello che mi serve… mia madre ieri ha insistito tanto e siamo andati in centro per fare shopping insieme…- dissi mentre i suoi occhi si riempirono di terrore. Lanciai a Shoshanna un’occhiata complice prima di voltarmi di nuovo verso di lei e sorriderle beffarda.

In realtà avevo già un vestito che avevo messo solo una volta ma volevo dedicarmi interamente alle mie amiche per quella giornata. Loro avevano fatto molto per me, insomma all’inizio si erano allontanate ma quando scoprirono tutto cercarono di aiutarmi in tutti i modi e io volevo ricambiare il favore, tutto qua.

-Sia questo cosa vuol dire?- chiesi poi maliziosamente. Lei deglutì a vuoto. Ridacchiai nel vedere quando la sua insicurezza la rendesse tenera.

-Che possiamo tornare a casa?- chiese lei supplichevole e speranzosa. Io e Shoshy scuotemmo la testa energeticamente prima di costringerla ad alzarsi e scegliere tutte le cose che le piacevano in negozio. Poi avremmo giudicato.

 

 

Io e Shoshanna restammo a parlare del ballo per qualche minuto mentre Lidia correva da una parte all’altra del negozio in cerca del vestito perfetto.

-Ragazze, non sono convinta per niente!- disse poi avvicinandosi con dei vestiti bianchi e neri in mano.

-Provali e vediamo come ti stanno, susu!- disse Shoshanna spingendola letteralmente dentro il camerino.

 

Dopo qualche minuto Lidia uscì dallo stanzino con una gonna corta e stretta raffigurante un paesaggio bianca e nera e un top a fiori della stessa tonalità, un paio di sandali bassi neri e un cappottino nero di jeans.

Sorrisi pensando a quanto fosse bella.

-Non sembri tu, sei bellissima!- urlò Shoshy correndo ad abbracciarla. Io incrociai le braccia non del tutto convinta.

Lei voleva colore e colore avrebbe avuto!

-Non ti piace?- chiese poi Lidia notando la mia esitazione. Io le sorrisi prima di alzarmi e cercare quel cappotto di pelle che avevo visto appena entrata nel negozio.

-Sei perfetta ma non eri tu quella che voleva colore?- chiesi poi mostrandole la giacca blu e un paio di sandali alti della stessa tonalità.

-Oh mio dio! Sei un genio!- urlò Lidia togliendomeli di meno e indossandoli. Si guardò allo specchio per qualche secondo prima di iniziare a ridere.

-I colori fanno a cazzotti e di rock ho ben poco!- disse poi rattristandosi subito.

Mi avvicinai a lei e le misi una mano sulla spalla.

-Come pretendi di farti notare da Niall se sarai vestita come tutte le altre?- chiesi sorridendole. Si  voltò verso di me e mi sorrise guardandomi negli occhi.

-E poi, questa si che è rock!- disse improvvisamente Shoshanna porgendole una borsa bianca e nera a forma di chitarra elettrica. Io e Lidia ci guardammo per un istante prima di iniziare a ridere.

 

 

 

-Salve ragazze, come sono andati gli acquisti?- chiese Anne addentando il primo pezzo di pizza seduta in una pizzeria del centro commerciale.

-Benissimo, comunque io vado, devo mangiare con Harry… ci vediamo stasera ragazze!- disse Shoshanna salutando tutte con un cenno della mano e correndo verso l’uscita del centro commerciale.

-Chi l’avrebbe mai detto che quei due alla fine sarebbero capitati insieme!- sbottò Sylvia sputacchiando pezzetti di pizza dappertutto. Lidia, indignata, le mise una mano d’avanti fulminandola con lo sguardo.

-Beh, e chi l’avrebbe mai pensato che tu e Tomlinson finiste insieme!- dissi poi io con lo stesso tono che aveva usato lei poco prima. Lei mi incenerì con lo sguardo.

-Non stiamo insieme!- disse abbassando lo sguardo un po’ arrabbiata.

-Il solo fatto che te la stai prendendo tanto vuol dire che ti piace… dovreste farla finita di fingervi amici e mettervi insieme. Si vede che entrambi non vedete l’ora che accada.- disse Anne incrociando le braccia al petto.

-Io me lo sbaciucchierei in ogni istante ma il problema è lui… e tu quando ti deciderai a parlare con Liam?- le chiese Sylvia prendendo, poi, un sorso della mia acqua.

-Sinceramente, penso che lo farò ma non mi aspetto che ricambi… so che da parte sua non c’è interesse.- disse con un tono di voce triste e una semplice scrollata di spalle che doveva stare ad indicare indifferenza ma che invece era solo stracolma di dolore.

 

 

 

 

Stavo camminando da qualche minuto per arrivare al parco dove avevo dato appuntamento a Liam.

Non ce la facevo a vedere Anne così e sapevo che, anche se in tutti i modi, cercava di non darlo a vedere, ci soffriva molto.

In realtà non ero sicura di come Liam l’avrebbe presa o di come l’avrebbe presa Anne se lo fosse venuto a sapere ma non mi importava. Non  riuscivo proprio a starmene in disparte senza agire.

Camminai ancora per poco prima di notare Liam seduto su una panchina che sorseggiava un’aranciata.

-Ehi!- dissi sorridente sedendomi accanto a lui.

-Ciao Agn!- rispose lui abbracciandomi e facendo un altro sorso dalla lattina.

-Ne vuoi un po’?- chiese porgendomela. Scossi la testa in segno di dissenso e mi accorsi che le mani cominciavano a sudarmi.

-Di cosa volevi parlarmi?- mi chiese improvvisamente spezzando il silenzio imbarazzante che si era creato tra di noi.

-Non credo ci sia un modo più appropriato per dirtelo e sinceramente non dovrei essere nemmeno qui a parlartene ora. Ma Liam, ormai sono qui e se questo si rivelerà un errore ti chiedo scusa in anticipo.- lui mi fissava con un sopracciglio inarcato e un’ espressione confusa.

-Si tratta di Zayn?- mi chiese poi lanciando la lattina verso un cestino e facendo canestro.

-No lui non c’entra… si tratta di Anne.- dissi ormai sicura di voler portare a termine il discorso.

Lui sgranò gli occhi per poi incitarmi a continuare con un cenno del capo.

-Siete diventati molto amici da quanto ho visto…- dissi poi. Il suo volto venne illuminato da uno splendido sorriso.

-Già, è l’unica ragazza con cui riesco a parlare di tutto, ma che c’entra?- chiese poi ancora più incuriosito.

-Ma è possibile che tu non te ne sia accorto?- gli chiesi sbalordita alzando le mani al cielo.

-Di cosa? Del fatto che mi muore dietro?- mi chiese poi un po’ imbarazzato. Io sgranai gli occhi incredula.

-Se lo sapevi perché te lo sei tenuto sempre per te?- gli chiesi poi alzando leggermente la voce e alzandomi in piedi.

Si alzò di scatto anche lui.

­-Perché…- abbassò lo sguardo  mentre le sue guance si arrossavano.

-Perché Liam? Lei ci sta malissimo!- dissi poi urlando. Lui sgranò gli occhi evidentemente preso alla sprovvista. Si accasciò nuovamente sulla panchina e si prese la testa nelle mani.

-Perché ho paura che lei non tenga a me tanto quanto io tengo a lei, non voglio rimanere ferito… non di nuovo!- disse quasi in un sussurro. Io mi sedetti accanto a lui ora molto più tranquilla. Iniziai ad accarezzargli la schiena dolcemente.

-Non pensi che quel sorrisetto sia abbastanza inadeguato in questo momento?- mi chiese poi voltandosi verso di me. Notai che aveva gli occhi lucidi.

-Sei uno scemo. Io scommetto che lei tiene a te almeno il doppio di quanto tu possa anche solo immaginare.- dissi poi iniziando a ridere.

-Quindi pensi che io e lei…- non gli diedi neanche il tempo di finire la frase che lo colpii.

-Ti ho detto di si e ti consiglio di darti una mossa imbecille!- dissi poi fingendomi una dura. Lui mi fissò oltraggiato per qualche secondo prima di cominciare a ridere seguito a ruota da me.

Mi alzai in piedi per tornare a casa e cominciare a prepararmi, era tardi.

-Beh, io vado Liam e mi raccomando!- lui annuì prima di stringermi in un abbraccio.

-Sono contento che Zayn abbia trovato qualcuno come te…- mi sussurrò poi nell’orecchio. Io sorrisi al solo sentire il suo nome.

 

 

Ero ormai pronta avvolta dal mio vestito blu e nero. Zayn sarebbe arrivato a minuti così decisi di infilarmi le scarpe e scendere di sotto per evitare che lui potesse assistere a tutti i commenti sdolcinati di mia madre e quelli assurdi di mio padre.

 

Iniziai a scendere le scale tenendomi la parte posteriore del vestito nelle mani per evitare di inciampare. Quando fui a soli due scalini dalla fine il campanello suonò e mio fratello andò ad aprire per poi avvisarmi che mamma e papà erano usciti e che era Zayn alla porta. Non riuscii neanche a ribattere che un profumo molto familiare mi fece voltare.

Zayn era avvolto da un paio di pantaloni neri strettissimi, una semplice maglia bianca e una giacca di pelle lucida. Sorrisi notando il suo sguardo che saettava su tutto il mio corpo.

-Se stasera qualcuno si sofferma a guardarti un secondo di più gli cavo gli occhi!- esclamò improvvisamente continuando a fissarmi imbambolato.

Lo guardai negli occhi. Dio quegli occhi mi facevano sorridere come un’idiota tutte le volte. Mi sentivo come una ragazzina alla prima cotta ma il mio problema era un po’ più grande. Io mi ero completamente fottuta il cuore.

-Era un  modo alternativo per dire che mi trovi bellissima?- chiesi maliziosa ondeggiando i capelli arruffati a arte.

-Oh si, lo era!- disse poi con la bocca ancora leggermente spalancata. Ridacchiai e scossi la testa scendendo velocemente gli altri due scalini e affiancandolo. Il fatto che lui si imbambolasse a guardare me mi faceva davvero tanto piacere.

-Anche tu sei bellissimo!- dissi poi circondandogli la vita con le mani.

-Beh, non che sia una novità…- disse passandosi una mano nel ciuffo e atteggiandosi. Risi prima di trargli una pacca sul ventre sodo e stampargli un bacio veloce sulle labbra.

Guardai l’orologio, Maria sarebbe arrivata a scuola tra una decina di minuti e io ci tenevo ad accoglierla così senza dire altro mi avviai verso la porta seguita da Zayn.

Il mio perfetto, dolce, vanitoso Zayn.

 

 

 

La palestra della scuola sembrava il set di un video musicale rock. Inutile dire che lo adoravo.

C’erano vinili dappertutto, poster attaccati alle pareti, chitarre di polistirolo ad ogni angolo e la stanza profumava di stuzzichini e buona musica.

Zayn teneva un suo braccio sulle mie spalle mentre aspettavamo che gli altri arrivassero. Improvvisamente sentii la voce di Tom urlare il mio nome.

Mi voltai di scatto e notai che era vestito in un modo alquanto bizzarro ma decisi di non commentare.

-Qualcosa non va?- chiesi poi avvicinandomi a lui. Mi squadrò per bene prima di arrossire e sorridermi.

-La band è qui fuori, volevo solo ringraziarti… la ragazza strana con i dread ha precisato che è qui solo perché glielo hai chiesto tu!- disse poi baciandomi teatralmente una mano. Io risi ma tornai improvvisamente seria quando notai lo sguardo duro di Zayn su di noi.

Era davvero geloso di un tipo vestito in un modo così osceno?

-Beh, non era necessario ma grazie.- dissi poi sorridendo prima a lui e poi a Zayn, che subito parve addolcirsi. Insomma, oramai doveva averlo capito che io volevo solo lui, e Jared Leto. Ma per ora mi accontentavo solo di lui.

Tom lanciò un saluto veloce a Zayn per poi sorridere nuovamente a me e sparire.

-Hai intenzione di commettere omicidi nella tua mente per tutta la sera, Malik?- chiesi poi divertita voltandomi verso il mio ragazzo e avvolgendogli le braccia al collo. Lui ridacchiò prima di annuire. Anche la sua gelosia mi mandava il tilt, cazzo!

-Mi daranno l’ergastolo!- disse poi assumendo un tono tragico e fingendosi impaurito. Iniziai a ridere passandogli le mani nei capelli.

-Si, poi magari faranno un film thriller su di te… “Il ragazzo dalla mente omicida”, ti prometto che andrò a vederlo al cinema…- dissi poi ridacchiando.

-Hei tu!- sentii poi urlare in lontananza. Mi staccai di scatto da Zayn per vedere di chi si trattava. Maria stava camminando verso di me avvolta in un vestitino tempestato di stelline. Il mio voltò si illuminò all’istante e subito corsi verso di lei abbracciandola forte.

Mi era mancata moltissimo. Lei era la mia migliore amica in Italia e ne avevamo combinate così tante insieme che ridevo solo al ricordo.

-Dannazione, non sai quanto mi sei mancata!- le dissi poi affondando il  naso nei dread colorati.

Profumava ancora di rum e tabacco, era un odore così dannatamente familiare.

-Anche tu, che hai fatto ai capelli?- chiese poi notando che li avevo tinti di biondo e blu.

-Io potrei chiederti la stessa cosa!- ribattei poi riferendomi ai suoi che erano molto più bizzarri.

Iniziò a ridere seguite da me. La sua risata così stridula e contagiosa mi era mancata molto. Era un misto tra una gallina strozzata e una tromba mal funzionante.

-Comunque grazie per essere venuta, mi hai salvato il culo, davvero!- dissi poi sorridendole dolcemente.

-Non ringraziarmi, mi andava di rivederti e conoscere i tuoi nuovi amici…- disse poi sorridendo maliziosamente a Zayn che  stava parlando con Harry e Shoshanna.

Alzai gli occhi al cielo intuendo le sue illusioni pervertite verso il mio ragazzo.

-Vieni, te li presento…- dissi poi prendendola per mano e trascinandola dai miei amici e dal mio ragazzo.

-Ragazzi lei è Maria, Maria loro sono Shoshanna, la mia migliore amica ,e Harry, il suo fidanzato…- dissi indicandoli con una mano. I tre si sorrisero e si strinsero la mano.

-E lui? Anche lui tuo amico?- chiese Maria con un tono scherzoso e un sorrisetto malizioso. Che stronza, aveva visto che prima eravamo tutti avvinghiati…

-No, lui è Zayn… - non riuscii nemmeno a finire la frase che Zayn si mise in mezzo.

-Piacere Zayn, il suo fidanzato!- esclamò deciso stringendole la mano con un sorriso enorme, di quelli che mi mandavano sempre in tilt.

-Eh si, Agn se li sceglie sempre bene!- esclamò poi facendo ridere tutti. Scossi la testa e le tirai un colpetto amichevole dietro la nuca. Mi lanciò un’ occhiataccia.

-Beh ragazzi io vado dalla band che tra un po’ di comincia!- disse poi saltellando e alzando le mani al cielo.

Senza neanche permetterci di salutarla se ne andò di corsa gettandosi nelle braccia di Luca, il batterista.

-Che tipo!- esclamò Zayn improvvisamente. Sorrisi e annuii. Che tipo!

-Non sai quante ne abbiamo combinate insieme, eravamo inseparabili!- dissi poi io con un pizzico di malinconia ripensando ai vecchi tempi.

 Dopotutto la mia vecchia vita mi mancava tantissimo nonostante fossi riuscita ad ambientarmi subito in Inghilterra. Mi mancavano i miei vecchi amici, la mia vecchia band, la mia vecchia casa, il mio vecchio professore di arte. Mi mancavano i miei nonni e tutta la mia famiglia. Ma poi  Niall mi sorrideva, Louis mi faceva ridere, le mie amiche mi abbracciavano e stavo meglio. Poi guardavo Zayn negli occhi, lo baciavo e mi sentivo a casa.

Lui mi abbracciò lasciandomi dolci baci nei capelli. Ad un certo punto si mise a tossire e sputacchiare.

-Ma quanta lacca ti sei  messa?- chiese poi con una smorfia disgustata.

Scossi la testa alzando gli occhi al cielo, divertita, e, senza dire nulla, iniziai a camminare in direzione di Liam e Anne che sembravano davvero molto tesi.

-Che è successo?- chiesi improvvisamente passando con lo guardo dall’uno all’altro.

Anne mi lanciò un’occhiataccia mentre Liam continuava a guardarsi le scarpe.

-La prossima volta cerca di non impicciarti per favore!- disse improvvisamente la bionda sorpassandomi e dirigendosi a grandi falcate verso Louis e Sylvia che stavano ridendo beatamente.

-Cosa hai fatto?- chiesi poi a Liam. Mi rivolse un’occhiata di scuse prima di uscire fuori dalla palestra.

Lui voleva lei, lei voleva lui. Io che centravo?

Sbuffai passandomi una mano nei capelli e iniziai a guardarmi attorno. Sylivia e Louis stavano limonando finalmente. Harry e Shoshanna battibeccavano come al solito e Zayn, beh Zayn stava ballando con Jenna.

Si voltò verso di me quando notò che li stavo osservando. Mi chiese i permesso con uno sguardo. Gli sorrisi prima di lanciargli un bacio volante.

Io e Jenna non avevamo più parlato ma la trovavo una ragazza interessante e avrei continuato a frequentarla. Non  mi dava nemmeno fastidio il fatto che stesse ballando con Zayn perché mi fidavo di lui e sapevo che non mi avrebbe mai più fatto del male.

Ricominciai a guardarmi intorno, Lidia parlava con Anne tentando di calmarla. Mi si formò un groppo in gola al sol pensiero che fosse solo colpa mia.

Decisi  di uscire fuori e prendere un po’ d’aria prima che Maria cominciasse a cantare.

 

 

 

Iniziai a camminare nel giardino che ormai conoscevo a memoria. Decisi di fumarmi una sigaretta così corsi a sedermi sul solito muretto . Notai che Liam se ne stava seduto sotto la quercia ma decisi di non disturbarlo. Ora aveva solo bisogno di starsene da solo.

Io volevo solo aiutare, dove avevo sbagliato stavolta?

Chiusi gli occhi e incrociai le caviglie mentre buttavo fori il fumo grigio. Mi voltai di scatto spaventata quando sentii qualcuno toccarmi una mano.

Sorrisi sollevata quando notai che si trattava semplicemente di Niall.

-Che fai qui?- chiese poi prendendo posto accanto a me e buttando a terra la sigaretta non ancora finita.

Lo guardai male per quello che aveva appena fatto ma mi addolcii subito pensando che l’aveva fatto solo per la mia salute.

Niall era quello con il quale avevo legato di più. Era di una dolcezza infinita e ci trovavamo spesso d’accordo su qualunque cosa. Gli volevo un bene dell’anima e lui lo sapeva perfettamente, per questo cercava sempre di dimostrarmi il suo il ogni gesto.

-Zayn e Jenna dovevano chiarirsi e Anne mi odia. Tu piuttosto non dovresti essere con Lidia?- chiesi poi spingendolo scherzosamente con una spalla.

Come potevano due persone fatte per amarsi a vicenda ostinarsi a stare lontane?

-Si ma Anne stava piangendo e sai come è fatta lei…- disse poi cominciando a torturarsi le mani e sorridendo come un ebete.

Oh si lo riconoscevo quel sorriso. Amore. Puro, passionale e fottuto amore.

-Oh si… e come mai avete fatto così tardi?- chiesi poi un po’ stranita. Lidia era sempre stata una ragazza molto puntuale e Niall invece era sempre in anticipo.

Questa cosa un po’ mi puzzava. Che uno dei due avesse mandato tutto a monte?

-Ecco, io e lei abbiamo…- improvvisamente arrossì mentre un sorriso enorme si faceva spazio su suo volto angelico.

Sgranai gli occhi e spalancai la bocca incredula.

Altro che mandare tutto a monte, quei due ci erano dati dentro alla grande!

-Siete andati a letto prima del ballo?- chiesi poi alzando la voce di un’ ottava. Niall mi tappò subito la bocca con una mano guardandosi attorno furtivamente.

-Non urlare ti prego, è già difficile per me parlarne con te…ma dovevo dirtelo…- disse ancora molto imbarazzato. Io annuii staccandomi la sua mano enorme dalla faccia. Poi sorrisi ancora incredula e lo abbracciai scompigliandoli i capelli affettuosamente.

Cazzo, nella mia testa stavo esultando alla grande.

-Te lo meriti tesoro!- esclamai poi mentre lo abbracciavo.

Niall sarebbe rimasto sempre il mio migliore  amico.

 

 

 

 

-Dannazione io amo questa canzone… Lou chiedimi di ballare!- urlò Sylvia muovendosi lentamente a ritmo di “Hey Jude” dei Beatles.

Maria li aveva sempre adorati e ci inseriva sempre una canzone nella scaletta. Sorrisi ripensando al fatto che quella fosse proprio la mia preferita da sempre.

Louis annuì e la trascinò al centro della pista iniziando a strusciarsi su di lei.

Io iniziai a cantare chiudendo gli occhi. Inutile, i Beatles erano magici e Maria era migliorata moltissimo.

-Ehy Agn lalalala… risi sentendo Zayn che canticchiava a ritmo di musica tenendomi stretta nelle sue braccia da dietro.

-Non sai neanche le parole, vergogna!- dissi poi tirandogli uno schiaffo sulla mano che era sulla mia pancia.

Mi voltò verso di lui facendo scontrare i nostri petti e immergendo i suoi occhi nei miei. Si avvicinò lentamente ma  lo fermai a poi centimetri dalle mie labbra.

-Non meriti un mio bacio se non conosci le canzoni dei Beatles!- dissi poi seria incrociando le braccia al petto.

Lui si portò una mano al cuore indignato. Io cercai di trattenermi dal ridere. Insomma stava cercando di farsi perdonare e aveva assunto un finto accento francese che gli stava proprio male.

-La prego madamoiselle. Come potrei vivere senza i suoi basci?- mi chiese ancora prendendomi per una mano e facendomi fare una giravolta.

Non riuscii più a trattenermi e iniziai a ridere come una sclerata mentale, non riuscivo più a fermarmi.

Il mio sorriso si spense solo quando notai Liam, solo, in un angolo della palestra.

-Torno subito…- dissi solo a Zayn mentre mi allontanavo.

Non avrebbe divuto fregarmene, dopotutto io avevo solo cercato di aiutare e se loro avevano finito per il litigare io che centravo?

Allora perché mi sentivo così dannatamente in colpa?

Dovevo assolutamente fare qualcosa e alla svelta…

Uscii fuori dalla palestra in cerca di Tom, avevo avuto un’idea e se tutto sarebbe andato come nei piani quei due si sarebbero riappacificati.

 

 

 

-Un applauso alla band che stasera ci ha fatto cantare e ballare! Davvero grandi ragazzi!- urlò Tom nel microfono mentre un  grosso applauso si elevava da sotto il palco.

Io ero pronta per salire lì sopra e far si che l’amore trionfasse ancora.

-Ora, come tutti i balli che si rispettino anche noi abbiamo deciso di votare la reginetta e il re del ballo. A presentarli Agnese Jonson!-

Salii sul palco accompagnata da fischi di apprezzamento e applausi.

-Buonasera a tutti, prima di annunciare i nomi dei vincitori vorrei dirvi che abbiamo voluto distinguerci dalle altre scuole. Insomma, il ballo lento dopo l’incoronazione avrebbe fatto troppo film americano!- tutti iniziarono a ridere.

-Così abbiamo deciso che il re e la reginetta avranno diritto a un picnic nel parco qui vicino offerto da noi del comitato della scuola stasera stesso!- tutti cominciarono a urlare e applaudire. Mi sforzai di non ridere, sembravano un branco di animali selvaggi.

 

-Bene allora, il re e la reginetta del ballo di primavera sono… - nella palestra calò il silenzio. Frenai il desiderio di sollevare gli occhi al cielo e ridacchiare. Sembrava davvero di stare in un film.

-Anne Scott e Liam Payne!- urlai poi senza neanche leggere il bigliettino. Il mio era un piano ben preciso e non sarebbe stato uno stupido bigliettino a fermarmi!

I due salirono sul palco e si posizionarono chi alla mia destra e chi alla mia sinistra mentre Tom li incoronava.

Sembravano entrambi a disagio e tesi. Mi voltai verso di Liam.

-Mi raccomando, è la tua ultima opportunità, non fare cazzate!- sussurrai allontanando il microfono in modo tale che solo lui potesse sentirmi. Mi sorrise e annuì.

Poi mi voltai verso Anne che sembrava molto più incazzata.

-Mi dispiace per essermi messa in mezzo ma volevo solo aiutare… lascialo parlare stasera e fidati di me ok?- sembrò pensarci su un pochino prima di sospirare e annuire.

-Bene, ora vi spetta il vostro bel picnic, quindi smammate!- urlai io spingendoli. Tutti risero me compresa.

-E ora, Maria, facci ballare!- urlai io mollando il microfono e scendendo di corsa dal palco per fiondarmi poi sulle labbra di Zayn.

Ballammo e cantammo tutti insieme sulle note di “King for a day” dei Green Day.

 

 

 

-Sei anni dopo-

 

-E io che pensavo che qui non ci avremmo più messo piede!- sbottò Zayn parcheggiando la macchina davanti al parco dove si sarebbero tenute le nozze.

Avevamo deciso entrambi di frequentare una scuola di arte in America dopo il liceo. Lui era un genio a disegnare mentre io mi dilettavo nel comporre canzoni.

Avevamo deciso di sistemarci lì e non eravamo più tornati in Inghilterra dopo di allora.

-Andiamo Zayn, leva quel muso e ammettilo che l’Inghilterra ti era mancata!-  sbottai io aggiustandomi il vestito e iniziando a camminare verso il parco.

Era il parco vicino la scuola ed ora era molto più grande di quando l’avevamo lasciato.

Sorrisi istintivamente quando lo sentii correre e prendermi da dietro come era sempre stato solito fare.

Iniziò a baciarmi il collo facendomi chiudere gli occhi.

-Zayn, andiamo… voglio rivedere gli altri!- urlai poi staccandomi da lui e prendendolo per mano.

-Chissà se sono sempre gli stessi…- borbottò lui stringendomi un po’ più forte la mano.

-Vedrai che se sono cambiati l’avranno fatto il meglio…- dissi poi sorridente.

 

 

 

 

-Louis, andiamo… ti sei divertito a mettermi incinta e ora? Prenditi le tue responsabilità!- sgranai gli occhi quando mi ritrovai davanti Sylvia con un pancione enorme e Louis… beh senza bretelle!

-Che hai fatto svampita?- urlai incredula facendola voltare di scatto verso di me. Sgranò gli occhi prima di iniziare a correre verso di me e tuffarsi nelle mie braccia.

-Attenta tesoro, ricorda che siamo incinti!- disse Louis staccandola da me e stritolandomi in un abbraccio.

-Zayn? Dannazione quanto sei diventato figo!- disse poi una voce alle nostre spalle.

Mi voltai trovandomi una ragazza dai capelli cortissimi neri e degli occhi viola accesi. Io e Sylvia andammo ad abbracciarla.

-E Harry?- Chiesi poi un po’ titubante. Insomma io che ne sapevo se si erano lasciati o meno?

-Sono qui splendore!- disse poi un ragazzo altissimo con un cespuglio perfetto in testa.

-E le altre?- chiesi dopo aver salutato anche Harry.

-Sono di là, andiamo?- propose Sylvia.

 

 

 

 

 

 

-Insomma, tu e Lidia, vi sposate?- chiese Zayn incredulo con la bocca un po’ spalancata

-Domani?- chiesi poi io con la stessa espressione. Insomma, era quello il modo di dare una notizia del genere?

-Niall, Lidia… voi vi siete fumati il cervello ve lo dico io!- esclamò poi Shoshanna scuotendo la testa.

-Io penso sia una buona idea, vero Jenna?- disse poi Liam sorridendo alla sua nuova ragazza. Eh già, con Anne quella sera le cose non erano andate molto bene e ora lei lavorava a Milano per una casa di moda.

E quindi il mio caro Liam era finito con Jenna, che con lui era riuscita a dimenticarsi il mio Zayn e trovare l’amore.

-Quindi ricapitolando, Agnese e Zayn ormai chi li stacca più, Lidia e Niall si sposano, Harry e Shoshanna stanno insieme da una vita e io e te siamo incinti!- disse Sylvia voltandosi verso Louis.

 

Ci guardammo in faccia per qualche secondo.

-Bella merda!- esclamarono poi i due contemporaneamente.

Ridemmo, mangiammo e raccontammo dei tempi passati.

La mia vita non poteva essere più perfetta.

Ho rischiato, lottato e amato.

E tutto questo è stato la mia sfida.

Sono Agnese Jonson e penso sia giunto il momento di scrivere la parola…

FINE

 

 

 

-SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE…-

Potrei continuare in eterno ma non penso che le cose migliorerebbero. Mi dispiace così tanto, insomma avevo promesso che avrei aggiornato molto tempo fa e invece lo sto facendo solo ora, davvero scusate!

E’ che non sono stata a casa mia, anzi diciamo pure che sono stata trascinata dall’altra parte dell’Italia dai miei genitori senza un briciolo di preavviso, siamo tornati solo perché io ho la febbre così ora ho potuto aggiornare :)

Insomma, questo è l’ultimo capitolo, oddio mi mancherà così tanto Agnese :’(

Comunque vorrei ringraziare tutte le ragazze che hanno inserito la storia nelle SEGUITE, RICORDATE,  PREFERITE…

Chi ha recensito tutti i capitoli e anche chi no…

Chi mi ha sostenuto fino alla fine incitandomi a non mollare,

ai miei amati Green Day che mi danno sempre l’ispirazione, a tutte le mie amiche che mi supportano e mi sopportano e infine a tutti i lettori silenziosi.

VI AMO TUTTI!

Ora, se vi va ho cominciato una nuova storia se vi va di passare ve ne sarei grata, quindi ciao a tutti e alla prossima <3 <3 <3

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