Si
rigirò nel letto e senza nemmeno degnarsi di aprire gli
occhi, iniziò a muovere la mano sinistra nel vuoto, nella
speranza di riuscire a raggiungere il comodino e afferrare quel
maledetto cellulare, rischiò quasi di cadere, ma
riuscì ad appropriarsi dell'apparecchio, e soltanto quando
lo ebbe tra le mani, aprì gli occhi per premere sul tasto di
risposta "giuro che ti amerò per sempre!" si
sentì dire, sorrise spontaneamente, avrebbe ricosciuto la
voce di Emma tra mille, la sua migliore amica era a dir poco su di giri
"grazie per avermi svegliato" biascicò stiracchiandosi
"svegliato? Meg sono le undici!" la rimproverò con fare da
mamma "okay ma, ieri sera sono tornata a casa molto tardi, e penso di
essere riuscita a prendere sonno soltanto poco prima dell'alba" le
confidò sedendosi sul letto a gambe incrociate "mi devi
raccontare qualcosa? hai sognato qualcuno a occhi aperti?" Meg si
lasciò scappare una risata e l'amica capì di aver
fatto centro "io.. non ce la faccio! Ieri, durante le prove mi sono
poggiata con i gomiti sul palco e lui si è venuto a sedere
di fronte a me, ha cantato il ritornello di What Makes You Beautiful a
pochissimi centimetri dal mio viso, si è accorto che come al
mio solito piangevo, mi ha asciugato le lacrime e ci siamo tenuti per
mano per tutto il tempo..è troppo dolce, e io non so quanto
riuscirò a resistergli" "perchè vuoi
resistergli?" quella di Emma sembrava una domanda ovvia, ma per Meg non
era così semplice "perchè la nostra storia
è uno stupido contratto, e anche se io sono
inequivocabilmente innamorata di lui, questo sogno ha una scadenza, e
se dovesse succedere qualcosa tra di noi, non sopporterò di
doverlo lasciare a fine mese...forse mi considererai pazza, io non
riesco a immaginare di dirgli addio, ma è una tappa
obbligatoria, e se non mi lascio coinvolgere troppo, forse non
morirò asfissiata dalla sua mancanza " si rendeva conto di
dire cose alla rinfusa, senza un ordine e un senso preciso, ma con Emma
poteva permettersi il lusso di essere sincera fino in fondo.
"E quindi per 'sopravvivere' pensi di dovergli stare lontana?" ecco, la
sua migliore amica sapeva esattamente come prenderla, Meg fece silenzio
"sai che sarà difficile far credere al mondo intero che vi
amate alla follia se cerchi di evitarlo?"... sapeva che Emma aveva
ragione, ma quella situazione, il trascorrere la maggior parte del
tempo con lui, la mandava in tilt, le disconnetteva il cervello!
"Tu
non vuoi stargli lontana, Meg." "io voglio vivere dei suoi sorrisi per
il resto dei miei giorni" sussurrò con un filo di voce.
Avrebbe
inventato il teletrasporto di sana pianta se solo avesse avuto la
certezza di poterla raggiungere e starle accanto come solo lei era in
grado di fare, Emma doveva trovare il modo di andare da lei, da loro
"Meg? Sentimi bene, okay? Io ho capito come ti senti...da una parte
vorresti mantenere la distanze per rendere più facile
l'addio, e dall'altra, desideri esattamente l'opposto, non è
così?" domandò dolcemente, Meg annuì
flebilmente, poi emise un sospiro che la sua migliore amica
captò al volo "la prima è una vigliaccata e lo
sai bene anche tu, e la seconda è un sogno proibito, quindi
l'unico consiglio che posso darti è quello di smettere di
pensare, sul serio, concedi una pausa alla parte razionale, non
frenarti dal fare cose che poi ti pentirai di non aver fatto, e non
approfittarne eccedendo nel senso opposto...vivitela d'isitnto, segui
il tuo cuore, e se ti dovesse suggerire di fare una cazzata, tu falla,
perchè quel muscolo grande quanto il tuo pugno, è
l'unico degno di essere ascoltato" concluse "sono io che ti
amerò per sempre Em...vieni qua, ti prego!" le disse con
voce implorante, davvero non riusciva a immaginare come avrebbe fatto
senza di lei; la sua migliore amica rise "io ti dicevo che ti
amerò per sempre perchè soltanto grazie a te ho
ascoltato e visto il concerto che sogno da due anni in diretta,e boh,
sei la migliore amica che si possa desiderare" "ti voglio tanto tanto
tanto bene" le rispose Meg "a volte dico stronzate, ma per fortuna ho
te che mi dai una bella scrollata di spalle, anche virtuale...hai
ragione, ho accettato di prendere parte a questa farsa, che per me
è tutto tranne che finzione, sapevo già di
amarlo, ancora prima di cominciare, e adesso imparerò a
convivere con il tremore alle gambe che si impossessa di me ogni volta
che siamo vicini, con il cuore che rimbomba nel petto peggio di un
martello pneumatico con un solo sguardo, con il cervello in pappa
quando fa cose dolci, con la sensazione di star andando a fuoco ogni
volta che mi abbraccia, con il calore della sua mano intrecciata alla
mia, con il desiderio di un suo bacio..e pure con il senso di
soffocamento quando tutto questo diventerà un ricordo.
Voglio
soltanto lui.. ridere, scherzare, giocare, baciare, amare, vivere,
morire...solo insieme a lui." "sei stracotta!" "lo amo!" "e
voglio ricordare ogni singolo minuto della storia più bella
che abbia mai vissuto" concluse determinata a seguire davvero il cuore
"così mi piaci! E adesso devo andare, ma sentiti pure libera
di rompermi le scatole a qualsiasi ora del giorno e della notte, se hai
bisogno di me, ci sono..lascia perdere l'orologio" in quel momento Meg
capì cosa avrebbe potuto fare per renderla felice, almeno
fino a quando Emma non fosse riuscita in qualche modo a raggiungerla.
Non
fece nemmeno in tempo ad attaccare, che il telefonò
lampeggiò nuovamente, questa volta era un messaggio: "Ciao
Meg, sono Harry" e già qui, il cuore riprese la corsa
interrotta all'ultimo sguardo "Potresti darmi l'indirizzo di tua zia?
Sto venendo a prenderti! :)"
Le
ci volle qualche secondo per elaborare. Harry, proprio Harry, le aveva
appena inviato un messaggio! Considerando il fatto che si ritrovava a
sorridere come un'idiota persino quando le arrivavano sul
cellulare le notifiche dei tweet scritti dai ragazzi, figuriamoci come
poteva stare sapendo che sta volta quel messaggio era diretto
seriamente a lei, solo a lei, e poi le aveva detto che stava venendo a
prenderla, chissà che aveva in mente, di sicuro centravano i
manager e Zack...ma si accorse per lei non aveva nessuna importanza..lo
avrebbe seguito pure all'inferno.Si, la stessa ragazza che fino a pochi
minuti prima aveva addirittura escogitato un piano per mantenere le
distanze...neanche se lo avesse voluto, sarebbe riuscita a
resistergli.
"vuoi dirmi dove stiamo andando?" domandò la ragazza con un
sorriso, erano in macchina da una ventina di minuti, e Harry non le
aveva ancora detto dove erano diretti "ti piacciono le giostre?" le
domandò lui di tutta risposta, continuando a guardare la
strada "certo!" "e i giochi d'acqua?" chiese ancora "li adoro!" rispose
lei, e a quel punto Harry si voltò a guardarla "allora penso
proprio che trascorreremo una fantastica giornata" esclamò
sorridendole dolcemente, Meg non potè fare a meno di
ricambiare quel sorriso, subito dopo il ragazzo accese lo stereo,
coprì quegli occhi che avrebbero fatto fare pazzie alla
ragazza seduta sul sedile accanto al suo con un paio di occhiali da
sole, e si passò una mano tra i capelli ricci.
Ma lo faceva a posta? Se aveva intenzione di mozzarle il fiato, ci
stava riuscendo alla grande. Meg si impose di guardare la strada, e di
trattenersi dal fermare la macchina e baciarlo per un asso di tempo
indeterminato, provò a pensare ad altro, a
qualsiaisi cosa che non fosse lui, ma immancabilmente finiva per
guardarlo mordendosi il labbro inferiore; il ragazzo di cui era
perdutamente innamorata era accanto a lei, teneva le mani salde sul
volante, canticchiava allegramente con quella voce roca e graffiata,
con il risultato di rubarle anche l'anima, e si voltava a guardarla
sorridendole di tanto in tanto con quegli occhiali da sole, che
lasciatemelo dire, lo rendevano solo più sexy. Il cuore di
Meg sarebbe esploso da un momento all'altro se non fossero giunti a
destinazione nel minor tempo possibile. Fortunatamente arrivarono
davvero.
" Harry! Megan!" si voltarono tutti e due quando videro Zack andargli
incontro "mi raccomando..fate come se io non fossi qui a fotografarvi"
disse prima di sparire di nuovo "benvenuta al parco divertimenti
più famoso di tutta la California!" esclamò Harry
prendendole la mano "devo ammetterlo...quei due manager non potevano
avere idea migliore!" disse lei sorridendo e guardandosi attorno
"infatti l'idea è stata mia" ribattè Harry quasi
sussurrandoglielo all'orecchio "davvero?" Meg stentava a credere che
era stato lui, di sua spontanea volontà, a decidere di
portarla lì "si..Tom e James mi hanno detto che servono
altre foto, che la gente deve pensare a noi due come la coppia
più dolce dell'estate...e allora io gli ho riposto
dicendogli che avrei portato la mia ragazza al parco divertimenti,e
sarei stato tutto il giorno con lei, a coccolarla e baciarla fino a
restare senza fiato sulle giostre più adrenaliniche di
sempre" lo disse come se niente fosse, tenendole la mano e guardandola
negli occhi, facendola sentire in paradiso.
Non poteva averlo detto sul serio. No, proprio no, eppure Meg lo aveva
sentito con le proprie orecchie...coccolarla e baciarla fino a restare
senza fiato. Un brivido di puro piacere l'attraversò da capo
a piedi.
Come prima attrazione scelsero le montagne russe, giusto per cominciare
col botto! Harry le tenne la mano mentre facevano la fila, Meg non
aveva mai provato il brivido di salire su quella rinomata goistra prima
di allora, e gli confessò che un po' di fifa non le mancava,
e a quel punto il ragazzo la rassicurò
stringendola a se e baciandola sulla fronte; un attimo dopo salirono a
bordo di quelle macchinine che gli avrebbero fatto percorrere
interminabili salite, ripidissime discese e giri della morte in un solo
minuto. Durante la salita, si guardarono reciprocamente, Harry fece
appena in tempo a sussurrarle un 'adesso urla!" prima che lei iniziasse
a urlare davvero mentre quella giostra raggiungeva velocità
inaudite e precipitava giù per le discese facendo provare
emozioni contrastanti a tutti coloro che avevano avuto il coraggio di
sfidare le proprie paure.
"Allora?" le domandò Harry quando toccarono di nuovo terra,
lei lo abbracciò d'istinto legandogli le braccia intorno al
collo e ridendo a crepapelle "lo rifacciamo?" disse con un luccichio
negli occhi "lo sapevo!" esultò Harry lasciandosi
coinvolgere dal suo entusiasmo e sciogliendosi per il calore dei suoi
sorrisi; comiciò a farle il solletico dal nulla, facendola
ridere ancora di più e ridendo a sua volta, lei
tentò di evitarlo, soffriva troppo il solletico, e non
appena lui se ne accorse, cominciò a rincorrerla sempre
ridendo, Meg si infilò nella fila costringendolo a seguirla
e a comportarsi in modo normale in mezzo alla folla; Harry le
afferrò la vita con entrambe le mani facendole mancare il
respiro, fece in modo che la schiena della ragazza aderisse al suo
petto, e senza lasciarle la vita, si avvicinò fino a
poggiare il mento sulla spalla della ragazza "non finisce qui" le
sussurrò scostandole i capelli dall'orecchio, Meg si
sentì avvampare, ma non accennò a liberarsi da
quella presa, il suo bacino stava andando a fuoco sotto il tocco di
Harry, e la sensazione del suo corpo schiacciato contro quello del
ragazzo tra la folla, la faceva sentire dannatamente bene. Comunque
quelle parole erano riferite al fatto che lei fosse scappata via
impedendogli di farle il solletico.
Dopo aver fatto un secondo e divertententissimo giro sulle montagne
russe, di comune accordo, optarono per la ruota panoramica, se non
altro perchè era l'attrazione con meno minuti di fila; era
enorme, la più grande d'America, sembrava voler sfidare il
cielo con la sua smisurata altezza "wow" disse lei spingendosi con lo
sguardo fin dove le era possibile, Harry si sfilò gli
occhiali da sole e con delicatezza li posizionò sul viso
della ragazza, lei lo ringraziò con un meraviglioso sorriso
e alzò gli occhi al cielo ammirando quell'impalcatura di
metallo che da lì a poco gli avrebbe dato la
possibilità di ammirare dall'alto, parte della meravigliosa
costa Californiana. "non vedo l'ora di salirci" esclamò Meg
voltandosi per un attimo verso di lui, Harry dovette ammettere che i
suoi occhiali da sole le stavano proprio bene, maledì se
stesso quando non riuscì a non pensare a quanto fosse bella,
e quando lei tornò a rivolgere lo sguardo in alto, non si
trattenne dal spostarle i lunghi capelli castani su un solo lato,
sfiorandole il collo con le dita e facendo aumentare pericolosamente i
battiti del cuore della ragazza, poi poggiò entrambe le
braccia su di lei abbracciandola da dietro, Meg si lasciò
andare tra le sue braccia con la consapevolezza di essere sul punto di
svenire. Harry continuò a stare in quella posizione fino a
quando non salirono a bordo di una delle 'navette' della ruota
panoramica...pensò che in fondo era lì per far
credere al mondo intero che Megan fosse la sua fidanzata.
La ruota cominciò a salire prendendo quota, fermandosi a
scatti, e loro due ne approfittarono per ammirare le affollate spiagge
che si estendevano sotto i loro occhi, restarono senza fiato di fronte
alla bellezza dell'oceano, così azzurro, che quasi si
confondeva con il cielo, e poi si soffermarono sui grandi parchi e
sugli altissimi grattacieli, gli sembrava quasi che da lassù
potessero allungare una mano e toccare le estremità
superiori di quei parellelepipedi che contribuivano a dare un'aria
moderna a quel piccolo angolo di mondo. Raggiunsero il punto
più alto di quell'impalcatura continuando a guardarsi
intorno, fino a quando Harry non le sfilò gli occhiali da
sole appuntandoseli al petto, lei lo guardò confusa, ma con
un sorriso sempre pronto ad abbattere ogni barriera che il ragazzo
stava cercando di crearsi; senza nemmeno rendersene conto si presero
per mano avvicinandosi un po', e prima ancora che Meg fosse in grado di
capire quello che stava per succedere, lui la baciò sulle
labbra.
Un bacio dolce e delicato, che durò soltanto un istante, ma
ebbe lo stesso il potere di spedirla su un altro pianeta. Sapeva che
c'era Zack pronto a cogliere ogni loro tenera effeusione, ma il
contatto con le labbra di Harry la mandò il tilt, le ci
volle un po' per elaborare che lui, il ragazzo componente dei One
Direction che l'aveva fatta innamorare due anni prima con la sua voce,
i suoi occhi e il suo sorriso, visti soltanto tramite televisione o
computer, l'aveva appena baciata con una dolcezza inaudita, sentiva il
cuore rimbalzarle fuori dal petto e le tremavano le gambe pur sapendo
che era soltanto il contratto che prevedeva tutto quello che stava
vivendo...ma a dispetto di tutto, le loro labbra si erano toccate sul
serio, e le sensazioni che si erano impossessate dei loro corpi in
quegli attimi, non avevano nulla a che vedere con la finzione, i
manager e il paparazzo professionista, si trattava di qualcosa che
condividevano solo loro due, e nessun'altro all'infuori dei diretti
interessati avrebbe potuto capirlo. Anzi, persino Harry stesso faticava
a rendersene conto.
Dopo pranzo, si stesero un po' sull'erba e chiacchierarono
sommessamente, parlando di tutto quello che gli veniva in mente,
ridendo e prendensosi in giro a vicenda come amici di vecchia data,
senza mai accennare alla farsa, a Zack o al bacio; trascorsero un paio
d'ore in quel modo, rilassandosi e godendosi la giornata..stavano
dannatamente bene l'uno in compagnia dell'altra.
Nel pomeriggio passarono alle giostre d'acqua, l'aria era afosa e
trovarono senza dubbio piacevoli gli schizzi, risero e scherzarono per
tutto il tempo, abbracciandosi di tanto in tanto e regalandosi a
vicenda migliaia di sorrisi; Meg si perse completamente nei suoi occhi
più di una volta e giurò a se stessa che quella
fosse la migliore giornata del mondo. Lei, Harry, le giostre, e i
panorami mozzafiato. Nemmeno si ricordava più di Zack.
"andiamo!" esclamò Harry trascinandola con sè su
una delle sue attrazioni preferite, lei lo seguì ridendo, il
ragazzo si liberò della t-shirt ormai quasi fradicia,
prevedendo che si sarebbe bagnato ancora, non calcolò
l'effetto che avrebbe avuto su Meg il suo petto nudo, lei fece il
possibile per mascherare ciò che provava in quel momento, un
misto tra imbarazzo, stordimento ed eccitazione, che si trasformarono
in puro piacere quando lui la strinse a sè in cima allo
scivolo. La ragazza non si preoccupò del fatto che sarebbe
finita in una specie di piscina con tutti i vestiti addosso, di certo
non poteva toglierseli, quindi si lasciò stringere mentre
iniziava la ripida discesa; lei era seduta davanti, Harry l'abbracciava
da dietro e insieme scivolavano giù seguendo la traiettoria
vorticosa di quello scivolo. Ci fu un attimo in cui Meg si
voltò verso di lui sorridendo, ci un attimo in cui si
ritrovarono a guardarsi negli occhi, un attimo in cui i loro visi
furono a pochissimi centimetri l'uno dall'altro, e fu lo stesso attimo
in cui le loro labbra combaciarono di nuovo.
Il tempo di scambiarsi un bacio dolce come il precedente, ma un po'
più lungo, e poi finirono tutti e due in acqua. Quando
lasciarono il parco divertimenti e si avviarono verso la macchina
potevano essere le sette; Harry si era rimesso la maglietta, ma il
respiro della ragazza dopo quei baci, non sarebbe mai più
tornato regolare, lei aveva la canottiera inzuppata d'acqua che
lasciava appena intravedere il reggiseno che portava sotto, tutti e due
con i capelli bagnati; Harry restò in piedi per qualche
minuto per asciugarsi almeno un po' prima di mettersi alla guida "avevi
ragione!" esclamò lei scuotendo i capelli al vento, poi si
fece più vicina e finirono per trovarsi in piedi l'uno di
fronte all'altra "su cosa?" domandò lui sorridendo
"è stata una giornata fantastica!" rispose Meg
abbracciandolo d'istinto, gli legò le braccia al collo e
quando si staccarono, restarono in quella posizione quel tanto che
bastò per perdersi in uno sguardo, e senza averne pienamente
coscenza, si avvicinarono sempre di più fino a quando le
loro fronti si scontrarono inducendoli a sorridere ancora, i loro nasi
si sfiorarono, e le loro labbra si incollarono nuovamente. Meg
continuò a circondargli il collo con le braccia mentre lui
le prese il viso tra le mani, senza interrompere quel contatto, questa
volta la baciò sul serio fino a restare senza fiato,
accarezzandole i capelli, facendole provare emozioni proibite e
sconvolgenti; la spinse fino a far combaciare la schiena della ragazza
con la fiancata dell'auto, e la baciò ancora.
"Indimenticabile" sussurrò sulle sue labbra, quando
riuscì a staccarsi da lei.
Meg pensò di essere morta e arrivata in paradiso...era
troppo bello per essere vero, tutto reale. Lo amava ...Dio, se lo amava.
Harry non avrebbe ammesso ciò che stava iniziando a provare,
ma voleva baciarla ancora, un milione di volte.
E Zack aveva captato tutto con la sua macchinetta... tutto tranne i
battiti super accellerati del cuore. Tranne un soffocato amore.
ECCOMI QUA! :DD
Spero tanto che il capitolo vi sia piaicuto, e come sempre vi ringrazio
di cuore per ogni parola, ogni recensione che mi scrivete :DD
Non so se ve ne rendete conto, ma siete sempre dolcissime e mi date
tanta carica! :))
Grazie grazie grazie e grazie. Non mi stancherò mai di dirvi
quanto siete meravigliose.
Devo scappare, ma voi non esitate a farmi sapere cosa ne pensate :))
Un bacione, a prestoooooo <3<3<3
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