Non
può piovere per sempre
Epilogo
Vigilia di
Natale 1982
Si erano già fatte le sette di sera quando Regulus e Rachel
si
Materializzarono nella strada isolata che si trovava dietro il palazzo
in cui abitava Sirius. La neve cadeva a fiocchi più grandi
del
normale, e i due ragazzi si strinsero nei proprio mantelli mentre, dopo
essersi assicurati che nessun Babbano li avesse visti, si incamminavano
verso il portone.
« Pensi che siamo in ritardo? » domandò
Rachel, notando con disappunto che il suo orologio si era fermato.
Regulus scrollò le spalle.
« Anche se fosse, Sirius sarà più in
ritardo di noi ».
Lei ridacchiò.
Potevano sentire chiacchiere e risate provenire dall'appartamento
già un paio di piani più sotto –
Regulus non si
fidava dell'ascensore Babbano, perché era vecchio e
traballante,
quindi erano saliti a piedi. Quando suonarono il campanello, dopo
alcuni istanti non fu Sirius ad aprire la porta, ma James.
« Buon Natale! » esclamò, lasciandoli
entrare.
Un odore sgradevole giunse alle narici di Regulus, che
lanciò al ragazzo un'occhiata interrogativa.
« Oh » fece James, con un ghigno. «
Già, tuo fratello è riuscito a bruciare la cena
».
« Non avevo dubbi » commentò lui,
liberandosi del
mantello e trafficando un po' con l'appendiabiti che era già
pieno.
« Ha bisogno di una mano? » chiese Rachel, incerta.
« No, ci sta già pensando Andromeda. E per
fortuna, molti
di noi hanno già portato un po' di cibo da casa ».
Gli altri invitati erano tutti nel salotto. L'appartamento era piccolo,
e loro erano parecchi: la stanza era piena e caotica ma il clima
gioviale non sembrava soffrirne. C'erano così tante persone
che
i nuovi arrivati impiegarono parecchi minuti per salutare tutti quanti.
Tutti i membri dell'ormai ex Ordine della Fenice erano presenti, da
Emmeline e Sturgis fino ad Alastor Moody. Harry e Neville, seduti sul
tappeto, giocavano insieme con delle bacchette giocattolo, cospargendo
il pavimento di coriandoli, e sembravano divertirsi un mondo. Oltre
all'Ordine, Sirius aveva invitato anche i Tonks. Regulus e Ted si
salutarono con una stretta di mano. Il ragazzo ogni tanto si sentiva
ancora a disagio in sua presenza ma, dopo gli eventi al Ministero,
l'altro sembrava essersi definitivamente lasciato alle spalle i loro
trascorsi.
« Chi sono quelle due persone che parlano con Remus?
» gli
domandò Regulus, accennando a un mago e una strega dalla
pelle
scura e i capelli folti e ricci. « Non li conosco ».
« I Madison? Sono i genitori adottivi di Timothy, il
ragazzino
che faceva parte del branco di Greyback » rispose Ted.
Regulus
non poté fare a meno di lanciare un'occhiata fuori dalla
finestra. Ovviamente sapeva che, se ci fosse stata la luna piena,
né Tim né Remus sarebbero stati presenti, ma la
curiosità era stata più forte di lui. Al
plenilunio
mancavano ancora alcuni giorni, constatò.
« Non sapevo che fosse stato adottato »
commentò
Rachel fingendo di non aver notato il suo gesto automatico. «
Remus aveva detto che non era facile trovare qualcuno disposto a
prendersi cura di un ragazzino con quel problema ».
Sapevano che Timothy avrebbe voluto essere affidato a Remus stesso, ma
quest'ultimo era riuscito a convincerlo diversamente, perché
non
aveva un lavoro e non poteva assicurargli di essere in grado di
mantenerlo.
« Che io sappia, la madre è stata morsa una decina
di anni
fa » spiegò Ted, voltando le spalle ai Madison con
discrezione. « Quindi sono preparati ».
Tim si trovava a pochi metri dai genitori e stava raccontando ad
un'attentissima Ninfadora Tonks i suoi primi mesi come studente di
Hogwarts. Sembrava ancora incredulo di essere stato ammesso: fino a
poco tempo prima era stato sicuro che l'istruzione magica non avrebbe
fatto parte della sua vita.
I capelli della figlia di Ted e Andromeda erano rossi per l'occasione.
Quando Dora percepì il suo sguardo, si voltò ed
esibì un gran sorriso.
« Ciao, Regulus! » lo salutò,
correndogli incontro.
L'ultimo metro di distanza lo fece quasi in volo – era
inciampata
nel tappeto – ma il ragazzo la afferrò prima che
cadesse
per terra.
« Cerca di non ammazzarti, la prossima volta » le
disse lui, mentre lei ridacchiava.
« Tanto è inutile » sospirò
Ted.
Mentre Rachel andava a presentarsi ai Madison, Regulus si
affacciò in cucina. Sirius era appoggiato con la schiena
alla
credenza e osservava Andromeda intenta a rimediare al disastro.
« Mi hanno detto che hai distrutto la cena ».
Sirius lanciò un'occhiataccia al fratello.
« Scommetto che è stato James, il solito
esagerato. Ho
bruciato solo l'arrosto. Tutto il resto è salvo ».
« Ok ».
« Ehi, a proposito. La megera sa che stai festeggiando il
Natale da me? »
« Sirius! » esclamò Andromeda,
incredula. « La
tua capacità di fare domande inopportune è
rimasta
intatta, a quanto pare ».
Regulus fece una smorfia, che in teoria doveva somigliare ad un sorriso
di circostanza molto forzato.
« Lo sa, ma stavolta ha preferito non fare commenti
».
I rapporti tra lui e Walburga erano ancora tesi e imbarazzanti, e
Regulus dubitava che le cose sarebbero cambiate. Ma a dire il vero,
sebbene due giorni dopo la sconfitta di Voldemort Regulus fosse entrato
a Grimmauld Place aspettandosi tutti i peggiori scenari possibili, alla
fine era andata meno peggio di quanto pensasse.
Walburga era invecchiata, si era chiaramente lasciata andare e, aveva
notato il ragazzo con un nodo alla gola, qualcosa nello sguardo di lei
mostrava una perdita di lucidità e allarmanti segnali di
squilibrio che gli avevano fatto rimordere la coscienza. Walburga non
lo aveva accolto a braccia aperte, ma si era mostrata stranamente
disposta ad accettare i fatti quando lui le aveva spiegato i motivi che
lo avevano indotto ad abbandonare le schiere di Voldemort –
senza
dubbio, aver sottolineato la presenza di Lupi Mannari nelle sue schiere
e le sue origini Babbane era stata l'argomentazione che più
l'aveva colpita.
Ma c'erano cose sulle quali Regulus non poteva né voleva
più trovare compromessi. Aveva letto la rabbia e la
delusione
negli occhi di sua madre quando non le aveva nascosto il proprio
cambiamento: aveva ripreso a frequentare Sirius e non aveva intenzione
di smettere, e soprattutto non riteneva che fosse giusto considerare la
vita di un Babbano di minore importanza rispetto a quella di un mago.
Lo aveva ammesso chiaramente, sebbene una parte di sé
avrebbe
preferito glissare sull'argomento.
Un tempo, la paura di deluderla era stato il suo timore più
grande, era ciò che lo aveva indotto a fare scelte di cui si
era
sempre pentito, eppure adesso, per quanto soffrisse nel vederla reagire
in modo così negativo, si sentiva improvvisamente molto
più libero. Era consapevole di essere nel giusto, e per la
prima
volta nella sua vita, sapeva per certo che il giudizio di sua madre non
gli avrebbe fatto cambiare idea. Dal quel momento sarebbe stato tutto
diverso, ma Regulus preferiva di gran lunga aver parlato chiaro
piuttosto che fingere ancora di essere d'accordo con lei solo per
accontentarla.
« Vogliamo parlare d'altro, per favore? »
insistette Andromeda.
Sirius le diede retta ma, prima che cambiassero discorso, Regulus ebbe
la netta impressione che suo fratello stesse per assestargli qualche
pacca consolatoria sulla spalla. Sirius non lo fece, ma Regulus gliene
fu grato lo stesso.
« D'accordo. In fondo oggi abbiamo parecchio da festeggiare
».
« Parli di Lucius? » chiese Andromeda.
« Esattamente ».
Pochi giorni prima, dopo un processo durato mesi, Lucius Malfoy era
stato condannato ad Azkaban. Regulus non voleva esattamente festeggiare
– gli dispiaceva per Narcissa, che ne era uscita distrutta
– ma in un certo senso riconosceva che era giusto
così.
Alla fine delle due battaglie che si erano tenute al Ministero e a
Hogwarts, tra molti Mangiamorte si era improvvisamente diffusa
un'epidemia di effetti collaterali, o presunti tali, dovuti a
Maledizione Imperius. Durante i mesi che avevano seguito la fine della
guerra, il Wizengamot era stato – ed era tuttora –
oberato
di lavoro proprio per questo motivo. Erano in corso degli accertamenti
per stabilire chi stesse dicendo la verità e chi stesse solo
cercando di salvarsi da una sicura condanna a vita ad Azkaban. Regulus
stesso aveva avvertito la Bagnold – reintegrata nuovamente
come
Ministro, dopo la brevissima parentesi durante la quale Rodolphus
Lestrange l'aveva sostituita – fornendole informazioni
importanti, ma era sicuro che alcuni se la sarebbero cavata
ingiustamente. In effetti, le indagini sui Mangiamorte che affermavano
di essere stati costretti a commettere i loro crimini erano andate
avanti per parecchio tempo, e la questione di Lucius si era trascinata
per oltre un anno. Non a caso, Narcissa non si era presentata alla
cerimonia di commemorazione dei caduti che si era tenuta al Ministero
un mese prima: in quel periodo suo marito era ancora in attesa di
giudizio e i Malfoy non erano molto ben visti agli occhi della
comunità magica. A Regulus dispiaceva per lei, ma non era
disposto a testimoniare il falso per salvare Lucius, solo
perché
era il marito di sua cugina. Al contrario, aveva garantito per Severus
Piton, che durante la battaglia aveva dimostrato oltre ogni ragionevole
dubbio di lavorare ai danni di Voldemort.
Fino a quel giorno, decine di Mangiamorte e loro collaboratori erano
già stati processati e condannati, a partire dai
più
pericolosi e quei pochi che ancora non avevano tentato di salvarsi o
trovare un compromesso.
Non era stato piacevole assistere, ma Regulus aveva voluto essere
presente al processo di Barty. Forse lo aveva fatto perché
sperava che ascoltare l'elenco dei suoi reati prima della sentenza lo
avrebbe fatto sentire meno peggio, ma in realtà non
servì
a niente.
« Non è mai facile guardare una persona che
conosci da una
vita finire ad Azkaban, qualunque cosa ti abbia fatto » aveva
commentato James, che aveva vissuto esattamente la stessa esperienza
quando Peter, dopo essere stato catturato di nuovo dopo la battaglia a
Hogwarts, era tornato in prigione. Accanto a lui, Sirius non aveva
confermato le parole dell'amico, ma qualcosa diceva a Regulus che era
d'accordo, anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Barty aveva urlato, aveva supplicato, ma suo padre, che si era offerto
spontaneamente come giudice, non aveva ascoltato le sue ragioni.
Regulus non aveva potuto fare a meno di chiedersi cosa avesse voluto
dimostrare: ormai era fallito, aveva perso anche il suo ruolo di
collaboratore del Ministro. Forse Crouch senior aveva soltanto voluto
un ennesimo modo per dimostrarsi ancora una volta nemico dei
Mangiamorte, anche se neanche questo gli avrebbe mai più
restituito il favore della comunità magica.
D'altra parte, anche Bellatrix aveva ribadito la propria
lealtà
al Signore Oscuro. Nonostante tutto, non lo avrebbe mai rinnegato. Ma
lei e Rabastan furono gli unici; tutti gli altri stavano cercando o
avevano cercato di farsi scagionare.
E alcuni ci sono riusciti, pensò Regulus con frustrazione.
I suoi cupi pensieri furono fortunatamente interrotti dall'arrivo
dell'ultima invitata.
« Salve a tutti! » salutò Hestia Jones.
« Ciao, Hestia ».
Lei e Regulus non avevano avuto occasione di conoscersi durante la
battaglia, ma quell'anno si erano ritrovati nello stesso corso di studi.
Tempo prima, Regulus aveva incontrato il professor Lumacorno, il quale
gli aveva proposto di riprendere in considerazione la carriera nel
Quidditch, ma il ragazzo aveva rifiutato. Dopo la guerra sentiva la
necessità di fare qualcosa di più utile,
perciò
aveva deciso di mettersi a studiare Magisprudenza, per poi lavorare al
Ministero. Non pretendeva di arrivare in alto – gli sarebbe
andato bene anche un semplice impiego al Ufficio Regolazione e
Controllo delle Creature Magiche – ma in ogni caso era
deciso, in
un certo senso, a fare qualcosa per quella comunità magica
che
per un periodo lui stesso aveva contribuito a danneggiare. C'erano
ancora molte cose che non andavano, che andavano fatte, cambiate o
ricostruite, e lui voleva dare il suo contributo.
E non era l'unico ad aver iniziato una nuova vita. Anche Sirius aveva
da poco fatto un colloquio di ammissione al Comitato per gli
Incantesimi Sperimentali, mentre Lily Evans aveva intrapreso una
carriera da specialista in Pozioni. A tutti loro sembrava ancora
incredibile avere improvvisamente la possibilità di pensare
al
proprio futuro, di formarsi una carriera, mentre fino a un anno prima
tutti quei progetti di vita erano sembrati irrealizzabili e fuori
portata. Adesso invece potevano finalmente permettersi di pensare a
come sarebbe stata la sua vita dopo la guerra.
Un'ora più tardi, gli invitati si trovavano finalmente tutti
seduti al tavolo. Nonostante l'atmosfera calorosa e gioviale, nessuno
di loro dimenticò di dedicare un brindisi a tutti quelli che
erano morti durante la guerra, permettendo loro di continuare a vivere.
L'ultimo, e più unanimemente sentito, fu quello dedicato
all'uomo la cui mancanza pesava ancora.
Albus Silente era riuscito a uccidere Voldemort ma non aveva fatto in
tempo a salvare se stesso. La sua era stata un'amara vittoria, e forse
non aveva neanche avuto la possibilità di sapere se aveva
centrato Voldemort, prima che l'anatema dell'avversario lo colpisse a
sua volta. Sebbene per tutto il periodo in cui si era ritrovato
costretto a collaborare con lui, Regulus avesse avuto scarsa
sopportazione nei confronti di Silente, adesso era dispiaciuto quanto
gli altri. Dopotutto non sarebbe riuscito a trovare tutti gli Horcrux
senza il suo aiuto, senza contare la protezione che aveva assicurato a
lui e alle persone che gli erano vicine.
Dopo la sconfitta di Voldemort, chi era a conoscenza della Profezia non
aveva potuto fare a meno di chiedersi perché non si fosse
avverata. Silente non era il Prescelto né ne aveva le
caratteristiche.
« In realtà lui aveva detto che non tutte le
Profezie si
avverano. Quella diceva chiaramente che l'Oscuro Signore avrebbe
designato il Prescelto come suo eguale: la Profezia si sarebbe potuta
compiere finché Voldemort l'avesse ritenuta vera, ma dal
momento
in cui lui stesso ha smesso di credervi, non si è
più
realizzata » aveva provato a spiegare Frank.
Regulus si soffermò parecchio tempo a pensare anche a suo
zio,
chiedendosi se avrebbe mai accettato il fatto di non potergli mostrare
la propria gratitudine per tutto l'aiuto che gli aveva dato. Rachel,
che stava sicuramente pensando anche a Dorcas e ai Prewett, lo prese
per mano sotto il tavolo, e lui strinse la sua, sentendosi
improvvisamente meglio.
Non l'avevano ancora fatto sapere a nessuno, ma avevano da poco deciso
di sposarsi la primavera seguente. Ora che la guerra si era conclusa,
non vi era motivo di avere tanta fretta, ma secondo Regulus quello era
il momento giusto. Ormai si era trasferito definitivamente nella villa
che Alphard gli aveva lasciato, Rachel aveva uno stipendio e lui stesso
poteva vivere di rendita ancora un po', prima di iniziare a lavorare a
sua volta.
Dopo tutto quello che avevano dovuto affrontare, nonostante le perdite
e le sconfitte che avevano subito, per tutti loro sembrava essere
finalmente arrivato un nuovo inizio.
FINE
E qui si
conclude questa
fanfiction... x__x Ancora non riesco a crederci. L'ho pubblicata quasi
tre anni fa, e scrivo da ancora
più tempo, e ora sono arrivata alla fine di quella che per
me
è una vera e propria epoca. È stato bello e mi
sono
divertita, ho avuto anche periodi in cui temevo di non riuscire a
finirla, ci sono stati capitoli che si sono quasi scritti da soli,
altri che mi hanno fatta impazzire per settimane e mesi, scene che
hanno superato le mie stesse aspettative e altre che avrei potuto fare
mille volte meglio, ma non mi lamento!
Grazie a chi
ha letto, commentato o anche solo apprezzato questa storia. E grazie
anche a quelli
che mi facevano notare gli errori di distrazione che mi erano sfuggiti!
Ora che ho
fatto questa premessa, se vi interessa, ho immaginato qualche scenario
futuro per i protagonisti.
- Per quanto
possa
sembrarvi strano, ho pensato poco a quanti figli avranno Regulus e
Rachel. So solo che
avranno almeno un maschio e (secondo la tradizione
cara alla Rowling di dare ai figli nomi di gente morta xD) si
chiamerà Alphard.
- Lucius non
sarà
condannato a vita ad Azkaban, ma un po' anni al fresco se li
farà. Ho sempre trovato ingiusto che riuscisse ogni volta a
farla franca. Draco crescerà sempre
viziato ma sarà molto meno immaturo, e Regulus gli
insegnerà subito la corretta posizione da assumere quando si
cavalca una scopa, così Madama Bumb non glielo
rinfaccerà
alla prima lezione di Volo.
- Regulus
lavorerà
davvero all'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche,
interessandosi soprattutto alle relazioni con i goblin e, naturalmente,
agli elfi domestici. Dopo bel po' di anni, anche Hermione
verrà
assunta in quel dipartimento, prima di passare a quello
dell'Applicazione Legge sulla Magia. I due diventeranno
amiconi e
passeranno la pausa pranzo a parlare delle condizioni degli elfi, con
buona pace degli esasperatissimi Sirius e Ron.
- Tim l'ho
immaginato a Corvonero. Sarà felice con la sua nuova
famiglia e Remus lo
andrà comunque a trovare spesso (un po' come Harry
con
Teddy)
-
Lily lavorerà insieme a Damocles Belby, aiutandolo nelle sue
ricerche
che, in futuro, lo porteranno a inventare la Pozione Antilupo. E
farà pace con Severus. Certo, le cose non torneranno come
prima,
ma per lo meno riprenderanno i rapporti... anche se non so dirvi se
questo sia un bene per lui... ma sempre meglio che fargli rimpiangere
tutta la vita di essersi comportato in quel modo al quinto anno e non
avere avuto l'occasione di scusarsi o rimediare e ottenere il suo
perdono, no? :(
- Harry
vivrà una
vita relativamente serena, anche se continuerà a cacciarsi
nei
guai e riceverà assegnazioni di
punti molto meno generose xD
Sicuramente in
futuro mi verranno in mente altre cose, ma per adesso penso di aver
detto quello che più mi premeva.
Penso che sia
giunto il momento dei saluti :(
Visto che
scrivo quasi
initerrottamente da anni, vorrei chiarire che stavolta come autrice mi
concederò una pausa a tempo indeterminato. Da ottobre in poi
non
potrò permettermi il lusso di scrivere e pubblicare insieme.
Se
scriverò qualcosa la pubblicherò solo e soltanto
quando sarà conclusa, perché sarebbe uno stress
non
indifferente gestire tutti gli impegni, e se dovessi anche pensare a
postare i capitoli darei i numeri! Quindi per un po' sarò su
EFP solo come lettrice. Ne approfitterò per ricaricare le
pile,
perché dopo aver scritto così tanto le mie
energie sono
esaurite xD
E adesso ho concluso davvero. Grazie di cuore e buona fortuna a tutti!
Arrivederci :)
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