From the moment i met you
everything changed.
[Chapter
seven]
Is this happiness?
"Quando Louis
troverà il suo Harry,
tutto potrà
finire
o tutto potrà
iniziare."
Giorno 15 (-7)
Qualcuno potrebbe dire,
guardando Harry, che è diventato pazzo o forse solo...innamorato. Il
ragazzo in questione in questi ultimi giorni è cambiato
molto; mangia poco, beve poco ma sorride molto. Da solo. O almeno
così pernsano tutti. Lui non sorride per niente da solo, lui
sorride perché c'è un certo Louis Tomlinson che
lo fa sorridere e ridere come un pazzo. Ed è questo che
ormai -da un po' di giorni a questa parte- che dicono di Harry.
"Quel ragazzo
è diventato pazzo!" "Harry Styles parla da solo!
Sarà colpa solo di sua madre e della sua famiglia!" "Ma hai
visto il figlio piccolo degli Styles? dice di poter vedere un fantasma.
Oh povero ragazzo, che brutta fine." E tutti questi
giudizi, a Harry e Louis non fanno un baffo. Loro continuano a passare
la loro vita insieme, amandosi -anche se loro non lo sanno- e beandosi
di questi ultimi giorni di Louis. Harry alla fine ha raccontato tutto a
Louis. Ha iniziato da quando ha incontrato quella signora fino ad
arrivare all'ultimo incontro e alla "missione" che doveva compiere per
salvarlo. L'unica reazione di Louis è stata quella di ridere
e "Beh allora Styles
proviamo a ricordare no? Non vorrai mica liberarti di me?" e
poi risero, tutti e due. Adesso mancano esattamente sette giorni dal
termine della fatidica missione e loro sono tranquillamente seduti sul
divano a chiacchierare.
Harry non ha ancora spiegato alla madre quello che sta succcedendo, ma
lei -anche grazie alle voci che girano in paese- ha capito che qualcosa
in Harry non andava realmente. Si dava tutta la colpa proprio come i
compaesani le dicevano eppure era tutto uno sbaglio.
Anne arrivò in salotto con una tazza di the in mano e vide
per la prima volta suo figlio parlare da solo, girato verso un punto
davanti a lui. Si spaventò a quella visione
perché giustamente non è una cosa propriamente
normale vedere il proprio figlio parlare col divano o con...niente. Ma questa
situazione doveva finire e subito.
"Harry?" chiese la madre, guardandolo con sopracciglio alzato e la
tazza di the ancora fumante in mano.
Harry a quella voce si girò di scatto verso sua madre e
sorrise, perché ormai faceva solo quello da alcuni giorni.
"Ah ciao mamma"disse semplicemente non preoccupandosi minimamente della
madre che lo guardava in malo modo.
"Ma che stai facendo?" chiese lei, questa volta avvicinandosi alla
poltrona posta proprio davanti al divano.
"Parlo con...Louis" rispose Harry. Finalmente si decise a fare questo
passo e cioè di raccontare tutto quello che stava
accadendo. La madre a quel nome per poco non si strozzò e
poi, quando riprese fiato, o guardò scrutandolo con quei
suoi occhi verdi, simili a quelli del figlio.
"Ma io non vedo nessuno Harry" sibilò la madre. Louis in
quel momento si alzò dal suo posto e si posizionò
proprio di fronte ad Anne. Cominciò a fare facce buffissime
e gesticolò con le mani fino a quasi schiaffeggiare la madre
di Harry. Ques'ultimo rise buttando la testa indietro e tenendosi la
mano con la pancia, per poco non gli uscirono le lacrime.
"Ma cosa ridi Harry? Ti rendi conto in che situazione mi e ti stai cacciando?
Io non so assolutamente cosa cazzo stai combinando e sinceramente non
voglio neanche saperlo ma-" respirò profondamente e chiuse
un attimo gli occhi "tu sei mio figlio e io voglio sostenerti in
qualunque cosa tu faccia quindi-" un altro sospiro " se vuoi
raccontarmi bene, altrimenti farò finta di niente come ho
fatto fino ad adesso" e con questo concluse, alzandosi dalla poltrona e
lasciando un Harry con la bocca spalancata e un Louis con le braccia
incrociate e la faccia imbronciata. Harry non lo degnò
neanche di uno sguardo e subito abbassò la testa e si
alzò dal divano raggiungendo la madre in cucina.
"Non sono pazzo mamma" sussurrò Harry sul ciglio della
porta. Anne si girò verso il figlio con una lacrima che
scendeva lungo la sua guancia. Si avvicinò lentamente al
figlio e posò una mano sulla gota, accarezzandola
dolcemente. Ques'ultimo chiuse gli occhi e si beò di quella
carezza che tanto gli era mancata.
"Lo so Harry lo so." la madre sospirò ancora e poi
continuò a parlare o meglio sussurare.
"Ti va, non so, di dirmi quello che stai passando?". Harry
riaprì gli occhi e li puntò su quelli della
madre. Li guardò intensamente e quello che vide fu soltanto
curiosità e preoccupazione verso di lui. Gli
spuntò un sorriso sincero sul volto e poi annuì.
"Quindi..." Anne si guardò intorno con aria circospetta e
poi riprese "quindi tu stai cercando di salvare questa persona,
provando a fargli tornare la memoria. Ma questa persona adesso
è in coma e solo tu riesci a vedere il suo fantasma o la sua
anima?"
Il ragazzo la guardò sorridendo e annuì. La madre
si rilassò contro lo schienale della sedia su cui era seduta
e buttò fuori un grosso respiro -sì lo stava
trattenendo-.
"Wow" disse infine. Dopo qualche secondo di silenzio però la
madre ricominciò a guardarsi attorno.
"Ma adesso lui, ehm, Louis è qui?" chiese lei guardando
preoccupata il figlio che allargò ancora di più
il suo sorriso, facendo spuntare due fossette ai lati. Louis
cercò di toccarle ma senza risultato. La mano
trapassò il viso di Harry.
"Sì mamma, è proprio qui, vicino a me" il ragazzo
indicò con una mano Louis che sorrise felice e
alzò le braccia in modo giocoso.
"E prima ha cercato di infilare un dito nelle mie fossette ma senza
risultato perchè mi ha trap-" il figlio fu interrotto da Anne
"Ok basta. Non so cosa dire Harry, sembra tutto così
strano e surreale..." sussurrò.
"Non mi credi mamma?" chiese Harry, adesso serio. Sua madre, sangue del
suo sangue non gli credeva. Anche lei pensava fosse pazzo o che per
qualche strano motivo il suo figliolo si comportava così.
Anne alzò lo sguardo verso Harry che la guardava con aria di
sfida, con aria delusa. La madre non potè farci niente. Non
gli credeva, non poteva essere realmente possibile questa cosa. Lo
guardò dispiaciuta e negli occhi di suo figlio vide
semplicemente la consapevolezza di essere solo. Perchè anche
sua madre si stava abbandonando ai pregiudizi del paese, si stava
abbandonando dal figlio.
Harry si alzò bruscamente dlla sedia, facendola strisciare a
terra con un rumore piuttosto fastidioso e andò in camera
chiudendosi a chiave e piangendo contro il cuscino.
"Haz?" sussurrò Louis sedendosi sul letto di Harry proprio
accanto ad egli. Il riccio grugnì e non si mosse da quella
posizione. Louis voleva consolarlo, voleva fargli capire che lui c'era.
Che magari tra qualche giorno se ne sarebbe andato ma adesso c'era ed
era lì per lui, con lui. In questo momento Louis si sentiva
una merda perchè voleva prendere Harry baciarlo,
accarezzarlo e abbracciarlo e tenerlo tutto per sè. Ma non
poteva, non poteva perchè era un fantasma, ogni cosa che
toccava in realtà non la toccava e semplicemente la
trapassava. Questa cosa stava diventando pesante, per entrambi. Loro
volevano amarsi come due innamorati normali. In realtà
neanche sapevano se l'altro ricambiasse ma per loro ormai era come
avere l'ossigeno. Louis era aria per Harry e Harry era aria per Louis.
Eppure, proprio adesso che Harry aveva bisogno di lui, lui non poteva
fare niente se non guardarlo e farsi ascoltare.
"Harry, guardami dai" disse con voce roca, forse perchè la
sua voce è rimasta chiusa dentro la sua gola per troppo
tempo.
"Mh, no." disse Harry soffocando la sua faccia contro il cuscino. A
questo punto Louis se fosse stato vivo e in carne d'ossa l'avrebbe
preso e girato con forza ma visto che non poteva l'unica maniera forte
per lui era minacciarlo.
Sul suo punto debole.
"Ti do tre secondi per girarti e guardarmi se no me ne
vado e non mi rivedi più" questa volta la voce di Louis era
squillante al punto giusto e seria.
"Non lo faresti mai" sussurrò Harry ancora appoggiato al
cuscino.
Dannato bastardo pensò
Louis. Ma non doveva dargliela vinta, non adesso che aveva bisogno di
lui. Lo sapeva Louis, l'ha sempre saputo che alla fine quello di cui ha
bisogno d'aiuto è proprio il ricciolino di fronte a lui.
"Ah si? Bene. Allora addio Harry è stato un piacere
conoscerti..." disse Louis lasciando in sospeso la frase e
allontanandosi dal letto di Harry con un passo decisamente lento. Ormai
era quasi arrivato alla porta, stava quasi per attraversarla quando...
"No Louis dai aspetta, va bene"
Bingo pensò
Louis esultanto mentalmente per la sua idea.
Sapeva benissimo che il piccolo non avrebbe resistito. Così
si girò con un sorriso maligno stampato in faccia e si
diresse di nuovo verso il letto di Harry. Quest'ultimo
sbuffò e si girò, mettendosi seduto a gambe
incrociate, proprio di fronte a Louis.
"Vinco sempre piccolo Haz, ricordatelo" disse Louis bastardamente,
sogghignando.
"Stronzo" sibilò Harry tra le labbra ma Louis lo
sentì lo stesso e rise ancora di più, tenendosi
la pancia.
Poi però lo sguardo spento e triste di Harry lo fece
ritornare alla realtà e alla serietà,
perchè anch'egli lo guardò, fisso in quegli occhi
smeraldini di cui tanto era innamorato.
Harry non ce la fece più a sostenere lo sguardo di Louis
perchè -dannazione- dopo tutti quei giorni ancora si perdeva
e si innamorava ogni giorno di più di quegli occhi blu.
"Mi mamma non mi crede Lou. Ti rendi conto? Mia madre!" fu Harry a
parlare e a spezzare quel silenzio, piuttosto fastidioso. Non
alzò ancora lo sguardo e parlò con la testa china
verso il lenzuolo. I capelli ricci gli scendevano dolcemente sul viso e
Louis stava soffendo perchè l'unica cosa di cui aveva
bisogno era vedere il suo viso.
"Harry guardami" ripetè ancora una volta Louis. Il riccio
finalmente rialzò la testa e i suoi smeraldi si incastrano
negli occhi di Louis. I due ragazzi persero ognuno un battito per
quella collisione così potente.
"Harry, lo so che può essere difficile. Nessuno ti crede,
tutti ti danno del pazzo-" Harry abbassò di nuovo
lo sguardo "ma hey, guardami-" Harry lo rialzò "-adesso
siamo noi no? Siamo io e te. Tu Harry hai troppa
responsabilità sulle spalle perché -diavolo!-
stai cercando di salvarmi la vita, te ne rendi conto?-" Louis si
fermò un attimo perché vide gli angoli della
bocca di Harry alzarsi leggermente "-e io non so quale sarà
il nostro destino. Non so se ce la farai, se ce la faremo. Ma anche se
non fosse io sarò sempre qui con te, nel tuo cuore. E ti
aiuterò sempre. Mi vedrai in sogno e tutto-" la testa di
Harry adesso continuava a muoversi in senso negativo facendo ballare i
suoi ricci da una parte all'altra.
"No, no no Louis non dirmi così ti prego. Io non posso
farcela senza di te. Io-" ma Louis lo bloccò di nuovo,
cercando di mettere una mano sul suo ginocchio -invano-.
"Haz, ce la farai perchè io non me ne vado ok? Io
resterò sempre qui con te, per sempre." una piccola lacrima
scese lungo la guancia di Louis ed Harry avrebbe tanto voluto
asciugargliela con un bacio, sussurrandogli che andava tutto bene e che
lo amava, alla follia.
"Quindi devi fregartene di tua madre e di tutti gli altri
perchè finchè io sarò qui con te, non
ti dovrà importare di nessuno" Louis si asciugò
quella lacrima bastarda e poi sospirò, guardando Harry dritto
negli occhi e trasmettendogli tutto l'amore che provava per quel
ragazzetto riccio.
"Me lo prometti Harry? Mi prometti che anche senza di me andrai avanti?
Promettimi che andrai ad xfactor e farai vedere quanto cazzo sei bravo.
Promettimelo Harry, ti prego." Louis sapeva che non ce l'avrebbe fatta
e che tra poco meno di una settimana sarebbe morto ma almeno voleva
delle rassicurazioni, voleva che Harry stesse bene, che si sarebbe
fatto un'altra vita e che l'avrebbe dimenticato.
"Te lo prometto Lou, ma tu invece promettimi che ti ricorderai tutto e
che resterai con me per sempre e vivremo felici, in una casa tutta
nostra e-" e Louis lo interruppe di nuovo questa volta baciandolo, o
almeno provandoci. Louis si appoggiò alle labbra di Harry
anche se non sapeva se aveva già attraversato
metà del suo viso o se si era fermato realmente sulle sue
labbra. Il piccolo intanto aveva chiuso gli occhi e si stava solo
concentrando per poterlo sentire, per poter almeno capire che gusto
avevano le labbra della persona che amava. Non sentì niente
ma le farfalle nel suo stomaco invece sì, ed è
questo il vero amore. Perchè nonostante entrambi non
sentirono assolutamente niente, nonostante Harry in questo momento
avesse gli occhi chiusi e le labbra leggermente sporte verso l'esterno
loro non sentivano niente fuori, all'apparenza. Ma dentro si stava
scatenando l'inferno. Erano fuoco che bruciava. Farfalle che
svolazzavano liberamente lungo tutto il loro apparato digerente e
lacrime che scendevano degne di quel posto. Tutti e due sentirono
niente ma tutto. E con solo quello sfioramento -anche se non si può parlare neanche di questo- di labbra loro capirono che si appartenevano, che avrebbero superato ogni ostacolo pur di amarsi. Anche se il destino era contro di loro.
E quando Louis decise di staccarsi, guardò Harry e per poco
non scoppiò a piangere perchè lui voleva
sentirle quelle labbra così perfette eppure era contento
perchè aveva provato delle emozioni che forse -nonostante
fosse solo un'anima- non poteva sentire eppure lui le sentì,
forte e chiaro.
Si guardarono un altro po' negli occhi e poi scoppiarono a ridere,
sdraiandosi nel letto con il viso a guardare il soffitto e le braccia
incrociate dietro la nuca.
HOLAAAAA.
Sono
vergognosa. Davvero, mi vergogno di me stessa per aver aggiornato
questa storia così in ritardo. E capirò
perfettamente chi ha lasciato questa storia e chi invece ha aspettato.
Non so sinceramente come scusarmi. Posso dirvi che epr questa storia ho
avuto una specie di blocco. Ma oggi mi sono decisa e quindi
è venuto fuori finalmente il capitolo. Cosa posso dirvi,
questo capitolo è stra importante perchè Harry
racconta tutto alla madre che -giustamente, possiamo pure dirlo. non
gli crede e poi sbaaam il bacio larry! che poi bacio non pssiamo
proprio chiamarlo anche perché non hanno sentito niente ma
hey, dentro sono scoppiati i fuochi d'artificio invece! Vorrei anche
farvi cadere l'attenzione sulla parte dove Louis cerca di rassicurare
Harry e dove gli fa promettere alcune cose. Io vi ripeto che questa
storia è tratta dal film "se solo fosse vero" ma che il
finale NON è uguale. Quindi chi ha visto il film forse ha
capito, chi non l'ha visto beh, vi toccherò aspettare e
piangere....tanto.
Ok basta, giuro che aggiornerò prestissimo questa volta.
Ringrazio chi è restato nonostante il ritardo e ringrazio
soprattutto le ultime persone che hanno recensito.
Spero di non avervi deluso con questo capitolo.
Al prossimo.
Un bacio. Ile.
ps. scusate eventuali errori, non ho riletto per postarlo subito ma lo
correggerò presto. :)