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Autore: Ilecurlys    30/08/2013    1 recensioni
tratto dal capitolo:
" Quando Harry incontrò, forse per la prima volta, gli occhi di Louis capì subito che c'era qualcosa che non andava, in quel suo blu così profondo, c'era una richiesta di aiuto, era come se Harry avesse letto qualcosa negli occhi di Louis, che fosse qualcosa di premonitore? Un segno che solo lui potesse leggere? "
// //
"quando Louis troverà il suo Harry,
tutto potrà finire o
tutto potrà iniziare."
FF larry, se non vi interessa, non entrate.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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From the moment i met you everything changed.

[Chapter seven]

Is this happiness?



"Quando Louis troverà il suo Harry,

tutto potrà finire
o tutto potrà iniziare."

Giorno 15 (-7)

Qualcuno potrebbe dire, guardando Harry, che è diventato pazzo o forse solo...innamorato. Il ragazzo in questione in questi ultimi giorni è cambiato molto; mangia poco, beve poco ma sorride molto. Da solo. O almeno così pernsano tutti. Lui non sorride per niente da solo, lui sorride perché c'è un certo Louis Tomlinson che lo fa sorridere e ridere come un pazzo. Ed è questo che ormai -da un po' di giorni a questa parte- che dicono di Harry.
"Quel ragazzo è diventato pazzo!" "Harry Styles parla da solo! Sarà colpa solo di sua madre e della sua famiglia!" "Ma hai visto il figlio piccolo degli Styles? dice di poter vedere un fantasma. Oh povero ragazzo, che brutta fine." E tutti questi giudizi, a Harry e Louis non fanno un baffo. Loro continuano a passare la loro vita insieme, amandosi -anche se loro non lo sanno- e beandosi di questi ultimi giorni di Louis. Harry alla fine ha raccontato tutto a Louis. Ha iniziato da quando ha incontrato quella signora fino ad arrivare all'ultimo incontro e alla "missione" che doveva compiere per salvarlo. L'unica reazione di Louis è stata quella di ridere e "Beh allora Styles proviamo a ricordare no? Non vorrai mica liberarti di me?" e poi risero, tutti e due. Adesso mancano esattamente sette giorni dal termine della fatidica missione e loro sono tranquillamente seduti sul divano a chiacchierare.
Harry non ha ancora spiegato alla madre quello che sta succcedendo, ma lei -anche grazie alle voci che girano in paese- ha capito che qualcosa in Harry non andava realmente. Si dava tutta la colpa proprio come i compaesani le dicevano eppure era tutto uno sbaglio.
Anne arrivò in salotto con una tazza di the in mano e vide per la prima volta suo figlio parlare da solo, girato verso un punto davanti a lui. Si spaventò a quella visione perché giustamente non è una cosa propriamente normale vedere il proprio figlio parlare col divano o con...niente. Ma questa situazione doveva finire e subito.
"Harry?" chiese la madre, guardandolo con sopracciglio alzato e la tazza di the ancora fumante in mano.
Harry a quella voce si girò di scatto verso sua madre e sorrise, perché ormai faceva solo quello da alcuni giorni.
"Ah ciao mamma"disse semplicemente non preoccupandosi minimamente della madre che lo guardava in malo modo.
"Ma che stai facendo?" chiese lei, questa volta avvicinandosi alla poltrona posta proprio davanti al divano.
"Parlo con...Louis" rispose Harry. Finalmente si decise a fare questo passo e cioè di raccontare tutto quello che stava accadendo. La madre a quel nome per poco non si strozzò e poi, quando riprese fiato, o guardò scrutandolo con quei suoi occhi verdi, simili a quelli del figlio.
"Ma io non vedo nessuno Harry" sibilò la madre. Louis in quel momento si alzò dal suo posto e si posizionò proprio di fronte ad Anne. Cominciò a fare facce buffissime e gesticolò con le mani fino a quasi schiaffeggiare la madre di Harry. Ques'ultimo rise buttando la testa indietro e tenendosi la mano con la pancia, per poco non gli uscirono le lacrime.
"Ma cosa ridi Harry? Ti rendi conto in che situazione mi e ti stai cacciando? Io non so assolutamente cosa cazzo stai combinando e sinceramente non voglio neanche saperlo ma-" respirò profondamente e chiuse un attimo gli occhi "tu sei mio figlio e io voglio sostenerti in qualunque cosa tu faccia quindi-" un altro sospiro " se vuoi raccontarmi bene, altrimenti farò finta di niente come ho fatto fino ad adesso" e con questo concluse, alzandosi dalla poltrona e lasciando un Harry con la bocca spalancata e un Louis con le braccia incrociate e la faccia imbronciata. Harry non lo degnò neanche di uno sguardo e subito abbassò la testa e si alzò dal divano raggiungendo la madre in cucina.
"Non sono pazzo mamma" sussurrò Harry sul ciglio della porta. Anne si girò verso il figlio con una lacrima che scendeva lungo la sua guancia. Si avvicinò lentamente al figlio e posò una mano sulla gota, accarezzandola dolcemente. Ques'ultimo chiuse gli occhi e si beò di quella carezza che tanto gli era mancata.
"Lo so Harry lo so." la madre sospirò ancora e poi continuò a parlare o meglio sussurare.
"Ti va, non so, di dirmi quello che stai passando?". Harry riaprì gli occhi e li puntò su quelli della madre. Li guardò intensamente e quello che vide fu soltanto curiosità e preoccupazione verso di lui. Gli spuntò un sorriso sincero sul volto e poi annuì.





"Quindi..." Anne si guardò intorno con aria circospetta e poi riprese "quindi tu stai cercando di salvare questa persona, provando a fargli tornare la memoria. Ma questa persona adesso è in coma e solo tu riesci a vedere il suo fantasma o la sua anima?"
Il ragazzo la guardò sorridendo e annuì. La madre si rilassò contro lo schienale della sedia su cui era seduta e buttò fuori un grosso respiro -sì lo stava trattenendo-.
"Wow" disse infine. Dopo qualche secondo di silenzio però la madre ricominciò a guardarsi attorno.
"Ma adesso lui, ehm, Louis è qui?" chiese lei guardando preoccupata il figlio che allargò ancora di più il suo sorriso, facendo spuntare due fossette ai lati. Louis cercò di toccarle ma senza risultato. La mano trapassò il viso di Harry.
"Sì mamma, è proprio qui, vicino a me" il ragazzo indicò con una mano Louis che sorrise felice e alzò le braccia in modo giocoso.
"E prima ha cercato di infilare un dito nelle mie fossette ma senza risultato perchè mi ha trap-" il figlio fu interrotto da Anne
"Ok basta. Non so cosa dire Harry, sembra tutto così strano e surreale..." sussurrò.
"Non mi credi mamma?" chiese Harry, adesso serio. Sua madre, sangue del suo sangue non gli credeva. Anche lei pensava fosse pazzo o che per qualche strano motivo il suo figliolo si comportava così. Anne alzò lo sguardo verso Harry che la guardava con aria di sfida, con aria delusa. La madre non potè farci niente. Non gli credeva, non poteva essere realmente possibile questa cosa. Lo guardò dispiaciuta e negli occhi di suo figlio vide semplicemente la consapevolezza di essere solo. Perchè anche sua madre si stava abbandonando ai pregiudizi del paese, si stava abbandonando dal figlio.
Harry si alzò bruscamente dlla sedia, facendola strisciare a terra con un rumore piuttosto fastidioso e andò in camera chiudendosi a chiave e piangendo contro il cuscino.

"Haz?" sussurrò Louis sedendosi sul letto di Harry proprio accanto ad egli. Il riccio grugnì e non si mosse da quella posizione. Louis voleva consolarlo, voleva fargli capire che lui c'era. Che magari tra qualche giorno se ne sarebbe andato ma adesso c'era ed era lì per lui, con lui. In questo momento Louis si sentiva una merda perchè voleva prendere Harry baciarlo, accarezzarlo e abbracciarlo e tenerlo tutto per sè. Ma non poteva, non poteva perchè era un fantasma, ogni cosa che toccava in realtà non la toccava e semplicemente la trapassava. Questa cosa stava diventando pesante, per entrambi. Loro volevano amarsi come due innamorati normali. In realtà neanche sapevano se l'altro ricambiasse ma per loro ormai era come avere l'ossigeno. Louis era aria per Harry e Harry era aria per Louis. Eppure, proprio adesso che Harry aveva bisogno di lui, lui non poteva fare niente se non guardarlo e farsi ascoltare.
"Harry, guardami dai" disse con voce roca, forse perchè la sua voce è rimasta chiusa dentro la sua gola per troppo tempo.
"Mh, no." disse Harry soffocando la sua faccia contro il cuscino. A questo punto Louis se fosse stato vivo e in carne d'ossa l'avrebbe preso e girato con forza ma visto che non poteva l'unica maniera forte per lui era minacciarlo.
Sul suo punto debole.
"
Ti do tre secondi per girarti e guardarmi se no me ne vado e non mi rivedi più" questa volta la voce di Louis era squillante al punto giusto e seria.
"Non lo faresti mai" sussurrò Harry ancora appoggiato al cuscino.
Dannato bastardo pensò Louis. Ma non doveva dargliela vinta, non adesso che aveva bisogno di lui. Lo sapeva Louis, l'ha sempre saputo che alla fine quello di cui ha bisogno d'aiuto è proprio il ricciolino di fronte a lui.
"Ah si? Bene. Allora addio Harry è stato un piacere conoscerti..." disse Louis lasciando in sospeso la frase e allontanandosi dal letto di Harry con un passo decisamente lento. Ormai era quasi arrivato alla porta, stava quasi per attraversarla quando...
"No Louis dai aspetta, va bene"
Bingo pensò Louis esultanto mentalmente per la sua idea.
Sapeva benissimo che il piccolo non avrebbe resistito. Così si girò con un sorriso maligno stampato in faccia e si diresse di nuovo verso il letto di Harry. Quest'ultimo sbuffò e si girò, mettendosi seduto a gambe incrociate, proprio di fronte a Louis.
"Vinco sempre piccolo Haz, ricordatelo" disse Louis bastardamente, sogghignando.
"Stronzo" sibilò Harry tra le labbra ma Louis lo sentì lo stesso e rise ancora di più, tenendosi la pancia.
Poi però lo sguardo spento e triste di Harry lo fece ritornare alla realtà e alla serietà, perchè anch'egli lo guardò, fisso in quegli occhi smeraldini di cui tanto era innamorato.
Harry non ce la fece più a sostenere lo sguardo di Louis perchè -dannazione- dopo tutti quei giorni ancora si perdeva e si innamorava ogni giorno di più di quegli occhi blu.
"Mi mamma non mi crede Lou. Ti rendi conto? Mia madre!" fu Harry a parlare e a spezzare quel silenzio, piuttosto fastidioso. Non alzò ancora lo sguardo e parlò con la testa china verso il lenzuolo. I capelli ricci gli scendevano dolcemente sul viso e Louis stava soffendo perchè l'unica cosa di cui aveva bisogno era vedere il suo viso.
"Harry guardami" ripetè ancora una volta Louis. Il riccio finalmente rialzò la testa e i suoi smeraldi si incastrano negli occhi di Louis. I due ragazzi persero ognuno un battito per quella collisione così potente.
"Harry, lo so che può essere difficile. Nessuno ti crede, tutti ti danno del pazzo-" Harry abbassò di nuovo lo sguardo "ma hey, guardami-" Harry lo rialzò "-adesso siamo noi no? Siamo io e te. Tu Harry hai troppa responsabilità sulle spalle perché -diavolo!- stai cercando di salvarmi la vita, te ne rendi conto?-" Louis si fermò un attimo perché vide gli angoli della bocca di Harry alzarsi leggermente "-e io non so quale sarà il nostro destino. Non so se ce la farai, se ce la faremo. Ma anche se non fosse io sarò sempre qui con te, nel tuo cuore. E ti aiuterò sempre. Mi vedrai in sogno e tutto-" la testa di Harry adesso continuava a muoversi in senso negativo facendo ballare i suoi ricci da una parte all'altra.
"No, no no Louis non dirmi così ti prego. Io non posso farcela senza di te. Io-" ma Louis lo bloccò di nuovo, cercando di mettere una mano sul suo ginocchio -invano-.
"Haz, ce la farai perchè io non me ne vado ok? Io resterò sempre qui con te, per sempre." una piccola lacrima scese lungo la guancia di Louis ed Harry avrebbe tanto voluto asciugargliela con un bacio, sussurrandogli che andava tutto bene e che lo amava, alla follia.
"Quindi devi fregartene di tua madre e di tutti gli altri perchè finchè io sarò qui con te, non ti dovrà importare di nessuno" Louis si asciugò quella lacrima bastarda e poi sospirò, guardando Harry dritto negli occhi e trasmettendogli tutto l'amore che provava per quel ragazzetto riccio.
"Me lo prometti Harry? Mi prometti che anche senza di me andrai avanti? Promettimi che andrai ad xfactor e farai vedere quanto cazzo sei bravo. Promettimelo Harry, ti prego." Louis sapeva che non ce l'avrebbe fatta e che tra poco meno di una settimana sarebbe morto ma almeno voleva delle rassicurazioni, voleva che Harry stesse bene, che si sarebbe fatto un'altra vita e che l'avrebbe dimenticato.
"Te lo prometto Lou, ma tu invece promettimi che ti ricorderai tutto e che resterai con me per sempre e vivremo felici, in una casa tutta nostra e-" e Louis lo interruppe di nuovo questa volta baciandolo, o almeno provandoci. Louis si appoggiò alle labbra di Harry anche se non sapeva se aveva già attraversato metà del suo viso o se si era fermato realmente sulle sue labbra. Il piccolo intanto aveva chiuso gli occhi e si stava solo concentrando per poterlo sentire, per poter almeno capire che gusto avevano le labbra della persona che amava. Non sentì niente ma le farfalle nel suo stomaco invece sì, ed è questo il vero amore. Perchè nonostante entrambi non sentirono assolutamente niente, nonostante Harry in questo momento avesse gli occhi chiusi e le labbra leggermente sporte verso l'esterno loro non sentivano niente fuori, all'apparenza. Ma dentro si stava scatenando l'inferno. Erano fuoco che bruciava. Farfalle che svolazzavano liberamente lungo tutto il loro apparato digerente e lacrime che scendevano degne di quel posto. Tutti e due sentirono niente ma tutto. E con solo quello sfioramento -anche se non si può parlare neanche di questo- di labbra loro capirono che si appartenevano, che avrebbero superato ogni ostacolo pur di amarsi. Anche se il destino era contro di loro.
E quando Louis decise di staccarsi, guardò Harry e per poco non scoppiò a piangere perchè lui voleva sentirle quelle labbra così perfette eppure era contento perchè aveva provato delle emozioni che forse -nonostante fosse solo un'anima- non poteva sentire eppure lui le sentì, forte e chiaro.
Si guardarono un altro po' negli occhi e poi scoppiarono a ridere, sdraiandosi nel letto con il viso a guardare il soffitto e le braccia incrociate dietro la nuca.











HOLAAAAA.
S
ono vergognosa. Davvero, mi vergogno di me stessa per aver aggiornato questa storia così in ritardo. E capirò perfettamente chi ha lasciato questa storia e chi invece ha aspettato. Non so sinceramente come scusarmi. Posso dirvi che epr questa storia ho avuto una specie di blocco. Ma oggi mi sono decisa e quindi è venuto fuori finalmente il capitolo. Cosa posso dirvi, questo capitolo è stra importante perchè Harry racconta tutto alla madre che -giustamente, possiamo pure dirlo. non gli crede e poi sbaaam il bacio larry! che poi bacio non pssiamo proprio chiamarlo anche perché non hanno sentito niente ma hey, dentro sono scoppiati i fuochi d'artificio invece! Vorrei anche farvi cadere l'attenzione sulla parte dove Louis cerca di rassicurare Harry e dove gli fa promettere alcune cose. Io vi ripeto che questa storia è tratta dal film "se solo fosse vero" ma che il finale NON è uguale. Quindi chi ha visto il film forse ha capito, chi non l'ha visto beh, vi toccherò aspettare e piangere....tanto.
Ok basta, giuro che aggiornerò prestissimo questa volta.
Ringrazio chi è restato nonostante il ritardo e ringrazio soprattutto le ultime persone che hanno recensito.
Spero di non avervi deluso con questo capitolo.
Al prossimo.
Un bacio. Ile.
ps. scusate eventuali errori, non ho riletto per postarlo subito ma lo correggerò presto. :)


  
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