Il
tramonto infuocava il cielo di Tokyo, indorandone i tetti e i palazzi
sottostanti alla Torre di osservazione.
Era ormai quasi giunta
l’ora della chiusura e non vi era più nessuno in giro.
Una guardia di
sicurezza sbadigliò vistosamente, contento che anche per quel
giorno il suo turno fosse al termine e non vedeva l’ora di
tornare a casa a rilassarsi sulla sua poltrona preferita.
Guardò
l’orologio e poi lasciò vagare lo sguardo attorno a sé
e notò che vi erano ancora due persone nella sala, appoggiate
al corrimano e rivolte verso la vetrata: due ragazze che parlottavano
tra loro a bassa voce.
In quel momento, a casa
Shidou ,l’attenzione di Hikaru, che era sola , fu distolta dal
libro che stava leggendo, dal suono del campanello d’ingresso.
Quando aprì la
porta si trovò di fronte Yu, che aveva stampato sul viso il
suo solito sorrisetto spavaldo.
“Oh, Buonasera!”
Lo salutò la ragazza.
“Buonasera
piccola!” rispose lui. E senza attendere che lei lo facesse
accomodare, fece un passo oltre la soglia, e poi si chinò
verso la fidanzata e la cinse all’improvviso per la vita,
stringendola a sé e chiudendo la porta alle sue spalle.
Hikaru si irrigidì
per quel gesto inatteso. Ma Yu, che sapeva benissimo che i fratelli
di lei non erano in casa, ritenne di potersi approfittare della
ghiotta occasione per prendersi qualche libertà in più
con la sua promessa sposa.
La ragazza cercò
di sorridergli, anche se un tremito , qualcosa che non voleva
ammettere con se stessa essere fastidio e insofferenza, la
percuoteva.
Ma quando lui avvicinò
le sue labbra con il chiaro intento di baciarla sulla bocca, lei
istintivamente si divincolò dalle sue braccia e si voltò
dandogli le spalle.
Così non vide il
lampo di stupita irritazione che per un attimo si era disegnata sul
volto del giovane.
“Mi… mi
dispiace Yu… Ti chiedo ancora un po’ di pazienza!”
Disse Hikaru, dopo qualche istante, imbarazzata.
“Oh non
preoccuparti tesoro! So che i tuoi fratelli sono molto rigidi su
certe questioni” Rispose Yu , recuperando la propria
tracotanza. “Ma tanto , fra poco saremo sposati e…”
Lasciò la frase in sospeso, ma il tono allusivo non lasciava
dubbio su cosa volesse intendere.
Conversarono un po’
davanti ad una tazza di the, e lui la mise al corrente di aver già
scelto quella che sarebbe stata la loro casa coniugale, dopodiché
si congedò.
Hikaru, finalmente
sola, corse nella sua stanza e si gettò sul futon,
singhiozzando.
Cosa stava facendo?
Stava per sposare un uomo a cui non aveva ancora concesso neppure un
bacio!
Come poteva pensare di
concedersi a lui, una volta che fosse divenuto suo marito, se non
riusciva neppure a farsi sfiorare?
La verità era
che quando cercava di pensare a lui come il suo compagno, era un
altro volto che le appariva. Era da un altro uomo che un tempo aveva
sognato di essere baciata per la prima volta, e tra le cui braccia
non aveva mai provato disagio, ma solo un senso di calore e
protezione...
Lantis...
Quel
nome si formò nella sua mente istintivamente, con la stessa
dolcezza e lo stesso struggimento di una carezza.
Ma
subito dopo una stilettata le fece male al cuore.
E
il malinconico languore lasciò il posto all'ira.
“Basta!”
gridò alzandosi sulle ginocchia e gettando il cuscino contro
la parete.
Era
arrabbiata con se stessa per il suo attimo di debolezza.
Il
tempo per i sogni romantici di ragazzina erano finiti. Non vi era più
spazio per le sciocche illusioni... Tra poco sarebbe divenuta una
donna sposata e avrebbe ottemperato a ogni suo dovere coniugale, si
ripromise.
Ancora
qualche minuto e poi avrebbe chiuso, pensò la guardia, dando
un'occhiata all'orologio, quando, per un breve istante, gli parve di
vedere un lampo di luce.
Si
guardò nuovamente attorno ma non vide nulla di strano... però
le ragazze di poco prima erano sparite!
Umi
e Fuu si accorsero di trovarsi su un prato erboso... Tutto era
accaduto come sei anni prima: il lampo di luce, il senso di vuoto...
ma stavolta non erano precipitate dal cielo, fortunatamente, e
nessun grosso pesce volante le aveva recuperate.
Le
due ragazze si rialzarono in piedi, pulendosi le gonne dai fili
d'erba e si guardarono attorno affascinate.
Sephiro!
Erano tornate a Sephiro!
Della
desolazione che avevano trovato durante la loro ultima visita, non
era rimasta traccia, ma, al contrario, il pianeta sembrava essere
tornato all'antico splendore, anzi forse ancor più bello che
ai tempi della Colonna.
“Quanto
tempo! Non posso credere di essere di nuovo qui!” disse Umi,
emozionata.
“Però
è triste essere qui senza Hikaru!” Replicò Fuu,
improvvisamente immalinconita.
“E'
vero... ma siamo qui proprio per lei! Dobbiamo trovare Lantis, sapere
cosa è successo... e dirgli del matrimonio di Hikaru! ”
Dichiarò Umi risoluta.
“Si!
Ci deve essere un motivo per il suo silenzio!Non posso credere che ci
siamo sbagliate così...Lui l'amava ne sono certa!”
Assentì l'amica.
“Ah,
spero per lui che abbia davvero una buona scusa per il dolore che ha
arrecato alla povera Hikaru, o dovrà vedersela con me!”
Aggiunse Umi agguerrita.
Ma
poi la ragazza si accorse che Fuu era visibilmente agitata...
E
ne capì il motivo: l'imponente sagoma del castello si
stagliava oramai di fronte a loro.
Tra
poco si sarebbero trovate di nuovo faccia a faccia con Clef e
Ferio... Anche per loro due era venuto il momento di dare una svolta
decisiva alla loro vita, di prendere la decisione a lungo rimandata.
Ringrazio davvero tutti per le recensioni e per la pazienza nell'attendere l'aggiornamento.Grazie a Isa1983, DenaDena, Hatori!
E grazie Kilkenny! Spero anche io che una certa persona si faccia viva...ne va della mia incolumità a questo punto ^^
E naturalmente un grazie speciale a Sephirah! |