Contare non ha mai fatto male a nessuno. Quasi.

di chaska
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Uno. Due. Tre.

Da quando Ludwig ha incontrato Feliciano, ha preso il vizio di contare, prima di parlare.

Quattro. Cinque. Sei.

Contare significa aspettare. Aspettare e pensare -perchè mai, mai prendere alla leggera le parole dell'italiano.
Possono celare più di quanto promettano. (O semplicemente, possono far rimanere senza parole il tedesco più volte di quanto chiunque sarebbe disposto a credere.)

Sette. Otto. Nove.

«Ti amo, Ludwig.»

Contare.
Aspettare.
Pensare alla risposta più adatta, meno compromettente, che presenta il minor tasso di rischio.

Dieci.

«Ti amo, Feliciano.»

Ma non sempre, non troppo.
Non questa volta.












Note: ecco l'arma del delitto. In una notte insonne, nel mezzo della rilettura di "Auf Wiedersehen, Sweetheart", scrivo questa inezia nel blocco degli appunti del telefono. Tale e quale. Qualcuno la chiamerebbe 'disperazione pura', e io non potrei dirgli nulla, LOL.
Chiedo venia, ma questa è anche la mia prima GerIta, sempre se non vado errando. Boh, niente di che, se volete potete guardarla anche dalla prospettiva di un'AU, tanto è astratta. Ah, perdonatemi il carattere OOC, posso usare come motivazione la mia quasi nulla confidenza con Ludwig e l'ora? (T'oh, sono le quattro di notte HAHA)
Comunque, grazie lo stesso per aver letto! <3




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