Titolo: IL MIO AMORE
Ti conosco da quando sei nata. Sono stato il tuo padrino, il tuo tutore, il
tuo grande amore.
Ricordo perfettamente il giorno in cui tua madre, la mia migliore amica, mi
disse di essere incinta.....
Era una bella giornata di maggio, io ero a Piton Manor, stavo conducendo
delle ricerche su una pozione per aumentare la resistenza degli auror contro le
torture. Facevo già parte dell'ordine della fenice. Era passato solo un anno
dai M.A.G.O. e già mi ero accorto dell'enorme sbaglio di essere divenuto
mangiamorte...tua madre me lo aveva sempre detto, ma io, lo sai, sono un
testardo, o come dici tu "uno zuccone nato al contrario"...ne sorrido,
sei sempre stata così spontanea e dolce con me...Comunque, stavo parlando di
quel giorno di maggio...tua madre arrivò all'ora di pranzo, quando mi disse,
con gli occhi luminosi e le guance arrossate:"Severus: ti chiedo
ufficialmente di essere il padrino della creatura che da due mesi porto in
grembo!"
Mi sentii frastornato: io ero la persona meno adatta per essere il padrino di
chiunque, non ero un esempio da seguire. Glielo dissi, ma fu tutto inutile: lei
aveva già deciso. Fui costretto ad accettare.
Sette mesi dopo, a dicembre, mi trovavo in ospedale, al San Mungo, con tuo
padre che camminava avanti ed indietro come un leone in gabbia, mani dietro alla
schiena che guardava alternativamente il pavimento e la sala in cui vi avevano
portate. io ero seduto con i gomiti sulle ginocchia ed il capo tra le mani: ero
agitatissimo.
Dopo quasi otto ore di attesa, il medico uscì con in braccio un fagottino
rosa, tuo padre svenne, così ti presi in braccio io, o per meglio dire: il
dottore ti ficcò tra le mie braccia ed andò a soccorrere tuo padre.
Appena ti guardai mi innamorai di te...ero il tuo padrino e ti volevo così
bene... non ricordo di aver mai provato nulla di così profondo e completo come
in quei momenti in cui nella tua infanzia ti tenevo stretta a me, ti raccontavo
le fiabe...quante sere mi addormentavo con te sul mio petto perché tu chiedevi
storie e storie ed io non resistevo e mi addormentavo.Tutti i natali, le pasque,
i capodanni, le befane, i tuoi onomastici e compleanni li passai con te e la tua
famiglia, che con l'andare degli anni si stava sgretolando...tuo padre aveva
delle amanti e tua madre non era certo meglio. Così io divenni il pilastro
della tua adolescenza. Durante il divorzio i tuoi genitori tentarono di
uccidersi a vicenda, quindi tu venni affidata a me.
Iniziasti a vivere a Piton Manor in estate ed ad Hogwarts in inverno. tutte
le sere venivo a rimboccarti le coperte, tu mi chiedevi di raccontarti qualcosa
di quando eri piccola e così io da bravo tutore ti raccontavo di quando ti
battezzarono o di come mangiavi...
Avevi tre mesi quando ti battezzarono con il nome di Perseide. Ti avevano
vestito come un'incantevole sposina. Eri così bella. Eri curiosa. Eri viva ed
io ti amavo come e più dei tuoi genitori. Quando il prete ti bagnò la fronte
con l'acqua urlasti ed iniziasti a piangere perché l'acqua ti infastidiva e
soprattutto perché eri sdraiata. Tu volevi sempre vedere tutto ciò che ti
stava intorno.
Mi ricordo che quando iniziasti a far colazione come gli adulti, quindi con
pane e marmellata, tu leccavi la marmellata, solo che così facendo era più la
marmellata che ti spalmavi sul naso, sul mento e sulle gote di quello che
ingerivi. Eri così dolce...ti volevo troppo bene!
Passarono gli anni ed arriviamo al tuo sedicesimo compleanno al quale, con
molto tatto, i tuoi genitori ti dissero che una volta maggiorenne avresti dovuto
sposare "un bastardo pervertito", come lo definisti poco dopo tu.
Ricordo il tuo volto, le tue lacrime: eri sconvolta ed anche io lo ero.
Non volevo che tu soffrissi! Lo dissi ai tuoi genitori, ma fu tutto inutile
non mi vollero ascoltare!
Ogni volta che ci penso non capisco come io sia riuscito a mantenere la
calma.
Dopo un paio di settimane mi raggiungesti nel mio studio privato ad Hogwarts.
Avevi pianto, i tuoi occhi erano gonfi e rossi e lucidi... mia piccola mia dolce
Perseide, mia stella...la tua proposta mi sconvolse...sono certo che soffrivi
moltissimo...mi dicesti:"Sai che mi vogliono far sposare quel pervertito
giusto?"
"Si" ti risposi, incuriosito dalla tua determinazione
"Voglio che tu mi tolga la verginità!" l'avevi detto in modo
deciso, convinto, troppo.
Io ti risposi che non potevo, che eri come una figlia per me e che non
l'avrei mai fatto. Tu replicasti dicendomi che almeno io ti avrei sempre voluta
bene, che per me non saresti stata solo un oggetto, come invece ti considerava
quell'idiota che avresti dovuto sposare! il tuo ragionamento non faceva una piega, ma
comunque ti risposi che non potevo ne volevo! I tuoi occhi si riempirono
nuovamente di lacrime...mi sentii sprofondare.
Ti allontanasti da me per due anni, due tremendi anni...non vivevo più. Non
avevo più notizie di te. Tutte le volte che per caso incrociavo uno dei tuoi
genitori a Diagon Alley non mi salutavano neppure...pensare che una volta
eravamo inseparabili e tutto grazie a te, eravamo uniti solo grazie a te
Perseide...mia dolce stella, mia piccola bambina, mio grande amore...
Mi accorsi che il mio affetto per te si faceva sempre più profondo.
Avevi diciotto anni, avresti dovuto sposarti con quel pervertito, ma le nozze
non vennero celebrate, perché lui morì nel sonno a quanto si diceva; io mi ero
fatto un'idea un po' differente...
Mi venisti a trovare ad Hogwarts... eri cresciuta molto, eri bellissima, mi
chiedesti perdono per la tua "assurda richiesta" e per il modo in cui
mi trattasti per quei due anni che avrei voluto cancellare.
Ritornasti a vivere a Piton Manor. Ti raggiunsi per pasqua.
Non so ne come ne quando mi innamorai seriamente di te, non come un padre ama
una figlia, ma come un uomo ama una donna, perché è ciò che eri e ciò che
sei: una donna, magnifica,tenace e forte.
Facemmo l'amore...avevi vinto tu...fui io a toglierti la tua purezza di
fanciulla. Ed ora sono passati quattro anni da allora: tu hai ventidue anni ed
io quaranta...diciotto anni di differenza sai?
Siamo a Piton Manor. Sono le tre del mattino e ti guardo dormire
tranquillamente come quando eri bambina. Siamo sposati da due anni ormai...tra
noi c'è il nostro bambino che ha compiuto un anno sette mesi fa e nel tuo
grembo cresce una nuova vita, una nuova creatura...ti accarezzo il ventre...non
si vede ancora il pancione ma inizia già a sentirsi un piccolo
rigonfiamento...ne sento già la forza ed il coraggio, come la sua mamma, la
donna che io amo, la mia amata e adorata Perseide.
Ti guardo dormire beatamente e l'unico pensiero che ho siete tu ed i nostri
figli, due piccoli Piton. Sono così orgoglioso, cosi felice...mi sembrano
termini così riduttivi rispetto a quanto sento...
Ti amo Perseide, questa è la pura e semplice verità. sei stata così dolce
con me che non avrei mai potuto chiudere a te il mio cuore...il solito ciuffo
dispettoso che ti cade sugli occhi; fa sempre così, anche quando facciamo
l'amore...ed io adoro anche quel ciuffo di te, tutto ciò che sei, che fai io
l'adoro.
Ti conosco da quando sei nata. Sono stato il tuo padrino, il tuo tutore, il
tuo grande amore.
Severus Piton
P.S.= conviene commentare...altrimenti rischio di morire in modi atroci!
Aiuto vi pregoooo! con affetto vostro Severus Piton.
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