kio
Ecco, ci
siamo.
L'inizio
della fine.
Oggi,
sono iniziati ufficialmente gli esami e il nervoso cominciava a farsi
sentire a livelli mai raggiunti.
Panico.
-Non
andrà. Non andrà bene-
-Smettila
Zay! Siamo stai ammessi tutti quanti, anche tu! Vorrà pur
dire
qualcosa-
-C.
U. L. O-
-Malik,
ora piantala- per quanto mostrasse essere il più pacato e
tranquillo di
noi, Zayn in verità era quello più agitato di
tutti: aveva paura di non
farcela, di deludere i suoi genitori, di deludere noi, ma la sua
famiglia aveva
fiducia in lui così come anche noi e poi, siamo una famiglia
no?
-Calmati:
fai un respiro profondo. Te la caverai alla grande Zayn. In questi
giorni abbiamo ripassato di tutto-
-Ed
eri preparatissimo, moretto del mio cuore- ma guardate un po' chi si
è
disturbato di venire per darci coraggio!
-Ehi
biondo! Come mai qui?-
-Sono
passato per darvi un bel in bocca al lupo. State tranquilli, non sono
poi
così terribili come sembrano; se gli ho passati io, il
vostro successo è
assicurato!- scoppiammo tutti a ridere lasciando scorrere via tutta la
tensione
accumulata in questi ultimi giorni. L'arrivo di Niall fece bene
soprattutto al
nostro bel moretto che, preso un bel respiro, distese le spalle e
rilassò il
viso in un sorriso.
-Ecco,
così sei molto più bello- aggiunse poi il
cameriere.
-Oh
attento Nialler, potrei anche innamorarmi di te!- rispose subito Zayn.
-E
io che pensavo che già lo fossi- sì, Niall era
arrivato proprio al momento
giusto.
Era
l'ora di entrare: prima venne chiamata la classe di Sara e Zayn e
subito
dopo la nostra.
-Buona
fortuna ragazzi! E spaccate!-
-Lo
faremo!- dissi voltandomi per l'ultima volta a guardare il biondo che
ci
regalò uno dei suoi meravigliosi sorrisi rassicuranti.
Facciamolo.
-La
libertà ormai è nostra!-
-E
gli scritti sono andati! Signore, che parto!- avevamo appena concluso
il
nostro "Tour de Force": tutti gli esami scritti erano stati fatti ed
eravamo passati tutti quanti, nessuno mancava all'appello! Ora
però dovevamo
affrontare l'ultimo grande ostacolo: l'orale.
Decidemmo
di trovarci tutti i pomeriggi in modo da esercitarci per esporre la
nostra tesina davanti alle commissioni e, allo stesso tempo, fare
qualche mega
studiata di gruppo.
Quel
giorno eravamo a casa di Liam: Louis era appena arrivato dal lavoro,
aveva
detto che ci raggiungeva direttamente lì.
Quel
ragazzo era una forza dalla natura, ma almeno aveva mantenuto fede a
tutte
le sue promesse: trovava il tempo per la scuola, per il lavoro, per
studiare e
per noi.
-Allora,
che ve ne pare?-
-Perfetta-
-Sei
di parte Payne, il tuo giudizio non vale!- Liam si imbronciò
alle parole
di Zayn e sbuffò fintamente infastidito.
-Eri
perfetta, ascolta me- intervenni io abbracciando forte Liam che, nel
frattempo, si era rintanato nelle mie braccia in cerca di
"protezione". Sara mi sorrise per poi sedersi vicino a me ad
arruffare i capelli del suo ragazzo.
-E'
il mio turno!-
-Vai
Tommo!-
Legami.
Ecco
di che cosa avrebbe parlato Louis nella sua tesina: legami.
Più
lui parlava, più noi cominciavamo a ricordare; era stata
costruita intorno
a noi, ai nostri trascorsi. Quella tesina parlava di noi: parola dopo
parola,
ricordo dopo ricordo, gli occhi di tutti cominciarono a farsi lucidi,
accompagnati però da dolci sorrisi. La gioia era tanta e
sapere che proprio
Louis aveva scelto di mettersi a nudo davanti a noi ci rendeva ancora
più
orgogliosi di lui.
-Fine-
disse poi, lasciandosi andare ad un lungo sospiro.
-Farai
un figurone- Harry e Louis sono sempre stati grandi amici ed ero sempre
stata l'unica a sapere quanto in realtà quel ragazzo riccio
avesse sofferto per
la lontananza tra di loro.
-Grazie
Harreh. Voi, che dite?- era adorabile quando arrossiva.
-Io
non dico niente, altrimenti qualcuno si lamenta che non sono
obbiettiva-
dissi voltandomi verso Zayn guardandolo con un sopracciglio alzato.
-Bravissimo
Lou- esordì quest'ultimo -Non ho parole- ed era proprio
vero, non
servivano parole, bastava guardarci per capire che dentro di noi, in
quel
momento, albergavano una miriade di sentimenti che lottavano per uscire.
Ci
aveva scombussolato per bene il nostro Tommo.
-Ragazzi,
che ne dite se andiamo a mangiare qualcosa da Niall stasera?-
-Per
me è ok-
-Noi
ci saremo-
-Trovata
la nostra notte prima degli esami: abbuffarci da Nando's fino a
scoppiare- si sentivano le nostre risate infrangersi contro le pareti
di quella
stanza ed era un suono bellissimo: mi sentivo a casa.
-Vista
l'ora, sarà meglio andarsi a fare una doccia, che dici?-
Louis annuì e,
dopo aver infilato in malo modo libri e fogli vari dentro il suo zaino,
mi
prese per mano per poi salutare tutti con un caloroso "A più
tardi
tesorini".
Una
serata tutti insieme era proprio quello che ci voleva.
-Secondo
te posso andare così?- indossavo un paio di jeans, una
maglia a mezze
maniche blu che mi lasciava le spalle scoperte e le mie inseparabile
converse
bianche.
-Per
me stai molto meglio senza- disse Louis avvicinandosi pericolosamente a
me. Arrossì e, di tutta risposta, presi la felpa che avevo
messo sul letto e
gliela lanciai addosso.
-Non
dovresti dire certe cose!-
-Ma
io ti preferisco senza vestiti! Non è colpa mia, sei tu che
sei troppo
eccitante!- Dio, che nervi quando si comporta così! Io
pronta e vestita, lui
ancora lì in tuta che non faceva altro che fissarmi e fare
battutine sconce!
Non che fossi una pignola, ma odio arrivare in ritardo agli
appuntamenti e
questo lui lo sa bene.
-Lou,
devi ancora farti la doccia e vestirti...e guarda che ore sono!
Smettila
di fare il bambino e datti una mossa- mi avviai verso l'uscita di
camera mia,
quando mi sentì strattonare per la vita.
-Stasera
resti con me?-
-Boo,
domani abbiamo gli orali. Stanotte dobbiamo riposare- aveva cominciato
a
lasciarmi piccoli baci lungo il collo; credeva di rendermi
più vulnerabile in
quel modo e, odio ammetterlo, ma ci stava riuscendo alla grande.
-Resta.
Voglio solo poter dormire appoggiato al tuo petto, sentire il tuo cuore
battere, le tue mani che mi accarezzano i capelli. Non voglio altro,
voglio
solo sentirti, svegliarmi la mattina e trovarmi accanto a te. Ti prego-
ora voi
mi spiegate come dirgli di no! Davvero, ditemelo, perché io
non ci sono
riuscita!
Impossibile.
Sentire
quelle parole uscire dalla bocca di Louis era come respirare la pura
brezza che spira in montagna: mi sentivo bene, rilassata. Completa.
Tutto
quello che era successo, tutto ciò che ci era accaduto,
sembravano ormai
ricordi lontani; in fin dei conti, eravamo due liceali (anche se ancora
per
poco) che volevano farla finita con la vita sui banchi di scuola e
iniziarne
un'altra che sapeva solo ed unicamente di loro, del loro amore.
Io
volevo Louis e lui voleva me. Solo...ci amiamo.
Non
mi pento delle mie scelte.
Non mi
pento di te.
Ti amo, Boo.
-E
va bene, mi hai convinto. Resto. Dimmi una cosa, Lou-
-Tutto
ciò che desideri, mon amour- sorrisi abbassando lo sguardo e
posando poi
la mia fronte nell'incavo del suo collo.
-Mi
ami?-
-Che
ti domande! Certo che ti amo, dolcezza!-
-E
starai sempre con me? Insomma, non te ne andrai più?- avevo
bisogno di
saperlo, ancora. Avevo già rischiato di perderlo troppe
volte, ora che le cose
tra di noi si stavano stabilizzando dovevo averne la certezza, una
volta per
tutte.
-Come
mai questa domanda, Fra?- lo sentivo, era nervoso, agitato -Ho fatto
qualcosa di sbagliato?-
-No,
assolutamente no. Volevo solo...!-
-Non
ti fidi ancora, non è vero? Pensi ancora che io possa
abbandonarti...non
ti biasimo-
-Louis
no! Se te ne fossi voluto andare veramente , lo avresti fatto in quei
due mesi in cui sono stata in coma, non di certo adesso-
-E
allora perché?-
-Perché
non voglio perderti! Perché ti amo! Perché
più andiamo avanti, più
stiamo creando la nostra storia! Voglio averti nel mio futuro Lou;
azzarderei a
dirti che ti amerò per sempre perché so che per
me è così, ma ti conosco e non
mi crederesti, quindi accontentati di questo e dimmi che resterai.
Louis, ti
prego...!-
-Ho
bisogno di sapere che ti fidi di me-
-Io
mi fido di te!-
-E
allora non me lo chiedere. Vado a darmi una sistemata e usciamo-
-Louis!
Boo...- uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle
lasciandomi
lì, seduta sul ciglio del letto con la testa tra le mani.
A
volte odiavo seriamente la mia insicurezza.
Scusami
Louis.
Louis' Pov:
Doveva
fidarsi di me.
Mi
amava no? Che le costava? Le avevo già provato che sarei
rimasto! Non sarei
più scappato!
Sei tu
la mia casa ora.
Ma
come darle torto? Non potevo di certo fargliene una colpa.
L'avevo
abbandonata due anni fa scappando come un ladro e lasciandola sola,
senza spiegazioni; volevo solo che si fidasse di me, completamente. Una
volta
per tutte.
In
cuor mio, sapevo già di avere la sua completa fiducia, ma
allora perché mi
sono comportato così? Semplice: il forte Louis Tomlinson, in
realtà non era
altro che un bamboccio insicuro di sé stesso.
-E
allora non me lo chiedere. Vado a darmi una sistemata e usciamo-
Una
doccia: avevo bisogno di una doccia.
Entrai
nel bagno con un paio di boxer puliti e i vestiti che Francesca mi
aveva
preparato. Sotto il getto rigenerante della doccia, ogni mio pensiero
scivolava
va: il lavoro, gli esami, il mio futuro, Francesca.
Dio,
ero stato in grado di rovinare tutto anche questa volta.
Perché
arrabbiarmi tanto quando ero consapevole che lei avesse completamente
ragione
su tutto? Che mi costava dirle "Resto. Resterò per sempre"!
Lei
si era aperta con me, la sua era stata una dichiarazione in piena
regola,
non ha avuto paura.
Lei
non è una codarda come me.
Uscì
dalla doccia, mi asciugai e subito dopo mi preparai. Appena fuori dal
bagno, cominciai a sentire dei piccoli brividi lungo il mio corpo, non
seppi se
per il freddo o se per il fatto che, giù dalle scale, mi
aspettava quello
splendore della mia ragazza con cui, peraltro, mi ricordai di avere un
piccolo
affare in sospeso.
-Sono
pronto- al suono della mia voce sussultò, di questo me ne
ero accorto,
come mi accorsi dei suoi occhi rossi e gonfi: di sicuro aveva pianto e
di nuovo
a causa mia.
-Andiamo
allora, gli altri sono già lì- tentò
di dire lei cercando di
sistemarsi il trucco davanti al piccolo specchio in soggiorno.
-Aspetta-
mi fiondai giù dalle scale e, con sua grande sorpresa,
l'abbracciai
forte, proprio come ero solito fare solo con lei -Mi dispiace-
-E'
ok. Hai ragione tu, non dovevo chiedertelo-
-No,
hai tutte le ragione per farlo. Io lo so che hai fiducia in me, lo so
che
mi ami, e io sono solo uno stupido marmocchio troppo cresciuto che si
fa
sopraffare dalle sue paure. Non voglio scappare, non più,
non da te. Non da
noi. Resterò. Resterò per sempre-
-Louis-
-No,
non piangere: il tuo bel viso non può essere rovinato da
queste- allungai
l'indice verso il suo volto per asciugarle la lacrima appena caduta e
-Sei
bellissima- aggiunsi infine.
Mi
persi nei suoi occhi, in quei suoi splendidi occhi marroni tendenti al
verde.
Sentì
poi un dolce calore sopraffarmi: le sue labbra morbide si posarono
sulle
mie.
-Andiamo?-
-Andiamo?-
*Spazio
Autrice*
Non ci
credo nemmeno io, ma...
SONO
PUNTUALEEEEEEEEEEE!
Insomma,
sabato è giorno di pubblicazione e...oggi è
sabato!
Grandioso,
no? lol
Passando
a cose serie, il capitolo:
Piccolo
scontro tra i nostri due innamorati, ma niente che non si risolva con
un bel lieto fine.
Insomma,
in una coppia non ci sono sempre mega litigi, anche piccole
discussioni possono sorgere e poi questo aspetto di Lou andava chiarito
uu
I
nostri ragazzi stanno per finire gli esami, so che in Inghilterra le
cose
sono un po' diverse, ma ho preferito lasciare l'Italian Style per
questo: mi
informerò meglio uu
Avvertimento:
il prossimo capitolo sarà il PENULTIMO.
So...ci
risentiamo presto! :D
Un
bacio a tutti!
La
vostra,
KaananX3
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