Non lasciarmi.

di sinfovnia
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-Cato! –mi alzo in piedi di scatto, guardandomi attorno. Erano le urla di Clove.
-Cato! –di nuovo. Clove è in pericolo.
Cerco di capire da dove vengono le urla, poi realizzo.
 
-Per favore Cato, fa andare me! –mi supplica Clove.
-No. È troppo pericoloso, andrò io al festino.
Clove mi guarda arrabbiata.
-Va bene, va bene. Andrai tu. –Le dico. –Ma a una condizione. Fa attenzione e evita di cercare di uccidere qualcuno. Abbiamo tutto il tempo per farlo dopo, ora è troppo rischioso, ok?
Lei annuisce e io le do un bacio sulla fronte.
-Torna presto.
 
Mi sento uno stupido. Non avrei dovuto lasciarla andare da sola al festino. Gli strateghi l’hanno organizzato solo per vedere altri spargimenti di sangue. Corro verso la Cornucopia, non mi importa se mi uccideranno, devo salvarla.
Perché non sono andato io? Perché non le ho impedito di andare? Perché?
-Cato! –un altro urlo.
Arrivo alla cornucopia appena in tempo per vedere Tresh prendere un gigantesca pietra. Sono arrivato troppo tardi. Tresh sbatte la pietra sulla tempia della mia compagna, poi scappa lasciandola a terra. Corro verso di lei e mi butto a terra, prendendole le mani.
-Ehi Clove... –sussurro tra le lacrime –va tutto bene, tranquilla... Manca poco, non preoccuparti, tra poco torniamo a casa... –dico incrociano le mie mani con le sue.
-C...Cato –sussurra Clove. La guardo negli occhi. I suoi splendidi occhi neri.
-N...non lasciarmi. –dice. Scuoto la testa nelle lacrime.
-Non ti lascio, tranquilla.
 
-Ciao, come ti chiami? –mi chiede una bambina, avrà più o meno sette anni, come me.
-Cato, tu?
-Clove. Vuoi essere mio amico?
-Si, certo!
 
-Pronto?-mi chiede Clove.
-Sono nato pronto! –rispondo.
-Al tre. –annuisco. –Uno, due, tre! –Clove da il segnale e tutti e due ci precipitiamo a correre verso la scuola.
-Ho vinto! Ho vinto! –grida.
-Ti ho lasciato vincere. –sbuffo ridendo.
 
-E così... siamo tutti e due in gioco... –dico a Clove.
-Già. –annuisce triste. –Ci dovremo combattere...
Che crudele realtà. Mi porto la sua mano alle labbra e la bacio.
-Se morirò in quell’inferno, promettimi che vincerai tu al posto mio. –mi dice.
-Tu non morirai. –dico, cercando di convincere più me che lei.
-Non lasciarmi, Cato. –sussurra.
-Non ti lascio, tranquilla. –dico abbracciandola.
 
 
Guardo Clove, i suoi capelli, il suo sorriso, che rimane li, fisso su le sue labbra, anche se sa che è quasi giunta la sua ora. Le lascio un bacio sulla fronte, e vedo che i suoi occhi iniziano a chiudersi.
-Non lasciarmi, Clove! Non lasciarmi, non farlo Clove. –grido piangendo.
-C...Cato...-mi richiama. Mi giro verso di lei. –Ti... amo...-sussurra, prima di andarsene per sempre.


Angolo Autrice: 
lo so, è un po' drammatica. Questa è la mia prima ff sulla coppia Clato (Clove e Cato). Il fatto è che oggi, mentre rileggevo per l'ennesima volta Hunger Games, mi è venuta in mente quaesta storia. Personalmente, ho sempre amato questa coppia. Sono veramente dolci *^*. Beh, a voi il giudizio sulla ff, amici tributi. Spero che vi sia piaciuta, anche se breve. Ciao!
 




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