Flashback to '60

di Michelle Diamonds
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- Secondo voi, abbiamo fatto male a portarla con noi? – esordì John.
- Perché? E’ una ragazza tanto carina! – disse Paul.
- E mi ha anche dato una gomma da masticare! – esclamò George raggiante, che sembrava non volerla sputare per nessuna ragione al mondo.
- E tu che dici, Ringo? – mi chiese John, vedendo che me ne stavo in silenzio.
- Dico che avete ragione riguardo al fatto che sia molto carina e simpatica, ma … ecco, secondo me, è un po’ sospetta – dissi calmo.
- Che intendi con “sospetta”? - mi chiese Paul con un’aria interrogativa.
- Paul, come fai a non averci fatto caso? Prima di tutto: non che non stia bene, ma avete visto che vestiti … strani? Io non ne ho mai visti di simili. E poi cosa fa in giro per Liverpool con uno zaino?  Inoltre, direi che fosse abbastanza smarrita quando l’abbiamo vista, azzarderei a dire totalmente confusa …
- Questo perché siamo i Beatles, e lei è una nostra fan! – fece Paul orgoglioso.
- Non intendevo questo, Paul – ribattei – ma parlavo del fatto che alla stazione non sapeva minimamente dove fosse. E poi, quando è entrata qui … Non è che io abbia prestato molta attenzione, ma dalla sua reazione sembrava che fosse già stata qui …
- Dì un po’, Ringo, che hai oggi? – rise George.
- Beh, in effetti non che io possa darti torto, – disse John, reso finalmente serio dal mio ragionamento – Non posso fare a meno di pensarci … Ma come può essere possibile una cosa del genere?!? – esclamò a un tratto, alzandosi di scatto dal divano.
- Ehi, e quello? – John aveva visto che dallo zainetto aperto di Chiara sbucava un angolo di un libro.
- John, non credo che sia una cosa bella frugare nei bagagli degli altri … - lo rimproverò Paul.
- Zitto, guastafeste – lo azzittì John - E poi non sto frugando da nessuna parte, questo libro è già mezzo fuori, e io sono curioso – continuò, tirando fuori il libro.
- Oh, credo che concluderai parecchio con un libro scolastico! – rise George, intuendo il genere di libro che John aveva in mano.
- Zitto e fammi posto – ribatté John, sedendosi sul divano – “Literary Highlights”? Wow, questo sì che è un volume interessante … Letteratura inglese … La ragazza ha gusto, non sapevo che la insegnassero in Italia … – continuò scherzoso. Sfogliò le prime pagine, finché non giunse a Shakespeare e si mise a declamare versi sparsi, passando da “Romeo e Giulietta” ad “Amleto”. Quando si decise a smettere di fare lo sciocco, continuò a sfogliare tranquillo il libro di Chiara. A un certo punto, vidi che era arrivato alle ultime pagine e la sua faccia era diventata turbata.
- Ragazzi, qui ci siamo noi – disse piano. Io e Paul ci avvicinammo: John stava guardando una nostra foto, scattata l’anno precedente.
- Non sapevo fossimo finiti sui libri di scuola … - mormorò George, che sbirciava accanto a John – Un momento! -  esclamò -  Qui dice che questa poesia è stata scritta nel 1967, e non mi sembra che quest’anno sia passato …
John sembrava sempre più preoccupato. Andò avanti con le pagine, finché non lo vidi che era quasi sbiancato.
- Ragazzi …  - mormorò – io non ricordo di essere morto nel 1980 … E non ricordo nemmeno che quest’anno sia il 2005! – esclamò chiudendo di scatto il libro e fissando allibito la data di pubblicazione.
Ora ero seriamente preoccupato. Quel libro era forse uno scherzo? Chiara ci doveva senza dubbio una convincente spiegazione. Mi sembrava di stare in un incubo, qualcosa di irreale e assurdo e mi diedi un pizzico sul braccio nella speranza di svegliarmi. Ma nulla accadde.




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