Sono in un
ritardo spaventoso, me ne rendo conto. Ho dovuto preparare un esame e
solo qualche giorno fa me ne sono liberata (yeah, urlo di gioia), ed
ora eccomi di nuovo qui, con una nuova shot. Vi avevo detto
precedentemente che della scorsa OneShot ci sarebbe stata una seconda
parte, ebbene eccola qui.
Mi farò
perdonare presto con nuove Shots firmate Klaroline, I promise.
Hope you enjoy.
5.Prompt #33
Collo
Elijah
entrò con passo felpato nel salotto illuminato della villa.
Il camino acceso
colorava con le sue fiamme, ondeggiando con le sue ombre, le pareti
chiare
della stanza. Klaus stava seduto sul divano con in mano un bicchiere di
Bourbon, da sempre il suo preferito. Osservava annoiato lo scoppiettio
del
legno e la cenere che si depositava alla sua base; la
sua attenzione si spostò immediatamente
sulla figura del fratello maggiore non appena fece il suo ingresso
nella
stanza.
«Ti
disturbo, fratello?»
Klaus
voltò di poco il capo verso di lui, gli occhi azzurri
brillavano più
intensamente del solito, «affatto. Spero mi porterai buone
notizie, non ho più
alcuna intenzione di sottostare alle regole delle streghe e se
necessario
ucciderò Hayley e il bambino con le mie stesse
mani».
Il
maggiore sospirò vedendolo alzarsi e facendogli cenno di non
muoversi lo
raggiunse, accomodandosi accanto a lui. Conosceva la sua eccessiva
impulsività,
così anticipò le sue mosse.
«Non
torcerai un solo capello a quella donna fino a quanto
porterà in grembo tuo
figlio», gli disse quasi minaccioso Elijah, «e
lasceremo che le streghe si
occupino di lei, senza alcun intervento da parte nostra»,
continuò autoritario.
Klaus lo fissò furioso, il tono usato da suo fratello gli
era sembrato un po’
troppo autoritario.
«Sono
io a condurre il gioco», sibilò gettando con
rabbia il bicchiere tra le fiamme
che a contattato con l’alcool divamparono improvvisamente,
«decido io le
regole», concluse alzandosi dal divano.
Elijah
sospirò, aveva previsto questa reazione, «non si
tratta di Hayley».
L’ibrido
guardò il fratello, «Marcel?»
«No»,
rispose alzandosi dal divano e con una grazia che solo lui possedeva si
avvicinò al fratello posandogli una mano sulla spalla,
«lei lo sa» disse
semplicemente.
«Lei
chi?» domandò Klaus non riuscendo a capire a cosa
il fratello si riferisse,
«parla» gli ordinò iniziando ad
innervosirsi. Per lui non sapere, non essere a
conoscenza di tutto era una debolezza, tutto doveva essere sotto il suo
controllo, sempre.
«E’
stata Rebekah» continuò Elijah.
In
quel momento Klaus capì. Si allontanò di poco
voltandosi verso il camino, le
sue mani si strinsero a pugno, e solo dopo essersi calmato si
voltò nuovamente
verso il fratello maggiore, «da quanto tempo?»
«Pochi
giorni, Rebekah non l’ha fatto con cattiveria, voleva solo
infastidirla»,
rispose cercando di difendere la sorella e calmare il fratello.
Klaus
digrignò i denti, «vedrà lei stessa
come sarà fastidioso un paletto conficcato
nel cuore», ruggì scagliandosi a
velocità non umana verso la porta d’ingresso,
ma prima che potesse uscire dalla villa venne fermato da Elijah che,
spingendolo con forza contro il muro, gli impedì di muoversi.
«Non
osare toccarmi», sibilò l’originale
liberandosi dalla stretta ferrea del
fratello.
Elijah
non si agitò, piuttosto si risistemò la giacca
che durante quello spiacevole
evento si era scomposta, «non c’è alcun
bisogno di tutto ciò, Caroline le ha
spezzato l’osso del collo».
Klaus
lo guardò sorpreso, «Caroline ha spezzato il collo
a Rebekah?»
«E’
stato il maggiore dei Salvatore a telefonarmi, non gli eri poi del
tutto
indifferente mio caro fratello, se alla notizia di una gravidanza ha
reagito
così», gli rispose dandogli una leggera pacca
sulla spalla. Poi con un sorrisetto
divertito si allontanò, felice di conoscere il fratello
forse meglio di Klaus
stesso. Aveva previsto ogni sua mossa e ogni sua parola, e sapeva con
assoluta
certezza quello che avrebbe fatto Klaus una volta fuori dalla villa.
Gli
era sembrato di vedere un ciondolo qualche giorno prima sul mobile del
salotto,
un regalo che Klaus non sapeva ancora se donare; si trattava di una
collana che
molto presto si sarebbe trovata sul collo candido di Caroline Forbes.
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