L'isola
della Speranza
Luke
si svegliò improvvisamente, stavolta era certo di aver fatto
un
sogno, ma appena sentì dei versi di gabbiani, vide un cielo
azzurro
e solare e una spiaggia si chiese cosa stava succedendo ora.
“Perfetto”
pensò il ragazzino “Starò ancora
sognando” e si sdraiò
esausto; improvvisamente vide Arianna che lo stava guardando
facendolo sobbalzare.
“Eh
eh, stavi dormendo Luke?” chiese ridendo la ragazzina.
Luke
vide che l'abbigliamento di Arianna era molto diverso, indossava una
specie di maglietta senza maniche bianca con un fiocco rosso, un
polsino lungo e rosso sul braccio sinistro, una gonna blu e delle
scarpe particolarmente strane blu con suola bianca e decorazioni
rosse.
“A-Arianna?
Perché sei qui? Perché sei vestita
così? Che...”
“Come
cosa ci faccio qui? È il luogo dove abitiamo e questi sono
gli abiti
che indosso di solito, tu non senti caldo con quella giacchetta blu
che hai?”
Luke
si riguardò e notò di aver ancora gli abiti di
quello strano posto.
“Un
momento” pensò “Se io quindi ho sognato
di trovarmi su quegli
strani padiglioni di vetro e mi sono risvegliato qui...significa che
è tutto vero? Ma che sta succedendo?”
“Sembri
confuso...va tutto bene?” chiese Arianna.
“Ehm
sì...” disse Luke
“Però...dove siamo?”
“Siamo
nell'isola della Speranza, tipico di te, non riesci mai a ricordarti
nulla” scherzò.
“Ehi
voi! Mentre voi siete lì come dei pigri io mi sto costruendo
la
zattera tutto da solo!” gridò improvvisamente
Clive dietro di loro
mentre reggeva un ceppo di legno sulla spalla facendo girare di colpo
Luke.
Clive
era vestito con una maglietta azzurra senza maniche, una croce bianca
sul petto, guanti blu scuro, pantaloni rossi molto lunghi e stretti
sulle caviglie con cordicelle blu e portava delle scarpe sportive
marroni.
“Clive?”
si stupì Luke nel vederlo “Ma come sei
vest...?”
“Ehi
Luke, smettila di poltrire e aiutami a costruire la zattera o
partirò
da solo, e la stessa cosa vale anche per te Arianna!” disse
impaziente Clive.
“Eh
eh! Scusa Clive!” rise Arianna alzandosi.
Luke
non capì cosa stava succedendo, ma pensò comunque
di esplorare
l'isola per capire bene dove si trovava. Gli piaceva però
quello
strano posto esotico, ma gli sembrava davvero assurdo di trovarsi
proprio lì; dopo qualche ora si fermò in un
ripostiglio di legno e
si diede per un istante un pizzicotto per capire se stava sognando,
ma quando riaprì gli occhi era ancora lì.
“Se
non sto sognando allora...” pensò Luke
“Devo essere finito in un
universo parallelo...però...io non posso restare qui, il
professore
mi aspetta per una missione...”
“Luke!”
chiamò Arianna “Potresti aiutarmi per una
cosa?”
Il
ragazzino sobbalzò nel sentirla all'improvviso.
“A-Arianna!”
esclamò “C-che succede?”
“Potresti
aiutarmi a trovare il necessario per la zattera?”
“E-ehm...certamente”
I
due ragazzini camminarono assieme per l'isola per trovare il
necessario che Arianna aveva scritto sulla lista da trovare, Luke
arrossiva nel notare che era solo con lei quindi per tutta la ricerca
rimase muto.
Passarono
tutta la giornata a raccogliere il necessario per la zattera
finché
al tramonto i due si riunirono con Clive davanti ad una palma.
“Arianna...ma
dov'è tuo fratello Tony?” chiese improvvisamente
Luke.
“Fratello?
Io non ricordo di avere un fratello...” disse Arianna.
“Luke,
macaco che non sei altro, non ti ricordi che Arianna l'abbiamo vista
cadere dal cielo?” aggiunse Clive.
“Che?”
si sorprese il ragazzino.
“Un
anno fa l'abbiamo vista cadere dal cielo e l'ha adottata il sindaco,
è per questo che ora stiamo preparando una zattera! Grazie a
lei ora
sappiamo l'esistenza di altri mondi e quindi tanto vale scoprirli e
magari trovare anche il mondo a cui appartiene Arianna!”
“Cosa?!
Quindi Arianna è mia sorella?”
“Luke,
perché oggi stai sparando delle cavolate? Sembra che la tua
memoria
sia andata persa!”
“I-io...mi
sento confuso”
Arianna
mise la sua mano sulla sua fronte facendolo arrossire “Sei
piuttosto caldo” disse la ragazzina “Forse per oggi
abbiamo fatto
anche abbastanza”
Improvvisamente
arrivò Brenda che chiamò suo figlio.
“Luke!
Vieni è ora di tornare a casa!” gridò.
Luke
si sentì sollevato nel vederla e corse immediatamente da lei.
“Mamma!
Va tutto bene?” chiese il ragazzino abbracciando forte sua
madre.
“Uau!”
si sorprese Brenda “Non mi sono mai sentita meglio,
perché questa
ansia?”
“Dov'è
il professore?”
“Il
professore? Ma di che cosa parli? Mi sembri piuttosto accaldato oggi,
torniamo a casa, hai bisogno di riposare” sorrise la madre e
portò
Luke tenendolo per la mano verso casa: una semplice casa a due piani.
Intanto
nel mondo Disney Paperino stava camminando per il corridoio del
castello per dare il buongiorno al re.
“Buongiorno
Paperino, hai visto Sora? Aveva detto che sarebbe arrivato
qui”
disse re Topolino.
“Sora?”
Paperino si voltò e vide Pluto con in bocca una lettera.
Appena
il maghetto lesse la lettera corse verso il giardino del castello
gridando “PIPPO! È SUCCESSO DI NUOVO!”
Ma
come sempre Pippo stava dormendo e a quel punto Paperino gli
tirò
una bastonata sulla testa.
“Yuk!
Qualcosa non va Paperino?” chiese Pippo risvegliandosi
massaggiandosi la testa.
“Stavolta
è Sora che è scappato e nella lettera
c'è scritto di cercare
qualcun altro!”
Il
pomeriggio dopo nell'isola della Speranza Luke stava passeggiando per
la spiaggia, si continuava a chiedere cosa era successo quella sera
finché non gli tornò in mente la strana stella
fatta di conchiglie
che gli era finito nella sua borsa.
“La
stella di conchiglie” pensò il ragazzino
“aveva emesso una
strana luce quella sera, che sia stata quella a trasportarmi qui?
Però come posso uscirci?” improvvisamente si
girò e notò che
Clive aveva finito la zattera mentre Arianna stava facendo uno strano
oggetto.
“Luke
renditi utile” sbuffò Clive “Vai a
prendere questi viveri per il
viaggio” e il ragazzo gli consegnò una lista.
“Ma...”
Luke non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che subito Clive
gli disse “Io e Arianna abbiamo già fatto il
nostro compito, ora è
il tuo turno”
Luke
vagò per l'isola cercando il necessario che c'era scritto
nella
lista finché non ricapitò davanti a quella palma
dove si era
appoggiato quella sera durante il tramonto il giorno prima e
notò
dei frutti a forma di stella.
“Ma
quelli...”
“Quelli
sono i frutti damdu” disse una persona incappucciata.
Il
ragazzino si voltò e notò la presenza di quella
strana persona
sobbalzando.
“Tu...chi
sei?” chiese impaurito.
“Questo
mondo è stato collegato” concluse la persona e
scomparve nel
nulla.
“Quella
voce” pensò il piccolo Triton “Mi
è familiare”
“Ho
visto che ti eri interessato a quei frutti” disse Clive
facendo
sobbalzare di nuovo Luke.
“Possibile
che tutti mi volete spaventare?” si lamentò il
ragazzino “Comunque
che frutti sono quelli?”
“I
frutti damdu: quando due persone li mangiano i loro destini si
incrociano per sempre”
“Quindi
se io...”
“Meglio
se ti sbrighi con i viveri, partiremo domani!”
Luke
preparò tutto, si chiese però chi poteva essere
quel tipo
incappucciato: la sua voce per lui era molto familiare.
Al
tramonto il ragazzino raggiunse il molo dove lo aspettava Arianna che
sembrava aver finito il suo piccolo lavoretto che stava facendo da
tutto il giorno.
“Eccoti
Luke” sorrise la ragazzina “Ho preparato questo per
te, si dice
che porti fortuna”
Appena
Luke vide che era lo stesso portafortuna a forma di stella e fatto di
conchiglie cominciò a ricordare che era proprio
quell'oggetto ad
averlo portato fin lì.
“NOOO
ARIANNA!” gridò forte il ragazzino tirando una
manata contro il
portafortuna che stava tenendo la ragazzina facendolo poi finire nel
mare.
Arianna
rimase scandalizzata alla reazione del suo amico da abbassare il capo
stringendo forte i pugni.
“P-perché
l'hai fatto?” chiese Arianna con il magone alla gola.
“I-io...”
“TU
NON SEI PIÙ MIO AMICO!” gridò la
ragazzina in faccia a Luke e
corse via in lacrime.
Da
quel momento Luke capì di aver fatto una vera stupidaggine,
soprattutto davanti alla sua amica, se ne tornò a casa tutto
mortificato.
Intanto
nel mondo Disney re Topolino, Paperino, Pippo, il Grillo Parlante e
Pluto stavano leggendo la nuova lettera di Sora che diceva “Purtroppo
la situazione si sta ripetendo, eravamo convinti di aver sconfitto
Xeanort una volta per tutte, invece c'è qualcun altro che
sta
facendo il loro stesso gioco. Dovete andare a cercare un ragazzino
con in mano un keyblade a peluche P.S. Yen Sid mi ha avvertito di
queste cose, così mi sono messo al lavoro per sistemarle, ma
da solo
non ce la posso fare quindi conto anche su di voi. Sora”
“Un
keyblade a peluche?” si sorprese il Grillo Parlante.
“Bah,
se dobbiamo ora occuparci di un bamboccio che gioca ancora con i
peluche io mi chiamo fuori! Non è bastato quel pigro di
Sora?!” si
lamentò Paperino.
“Però
dobbiamo eseguire la richiesta di Sora” aggiunse re Topolino.
“Lo
so...però io mi rifiuto di occuparmi di un altro
ragazzino!”
“Se
vuoi potrei essere io la guida del ragazzino” disse il Grillo
Parlante “Sono proprio curioso di conoscerlo”
“Bah,
d'accordo, però evitiamo di allarmare la regina Minnie e
Paperina,
cerchiamo di andarcene di nascosto”
“Cercherò
io di tenere la situazione calma qui, abbiate cura di voi. Sora conta
su di voi” rispose re Topolino.
Così
Paperino, Pippo, il Grillo Parlante e Pluto partirono con la
gummyship con il saluto di re Topolino e all'insaputa delle due
signore per cercare quel ragazzino che poteva possedere il keyblade a
peluche.
Intanto,
quella sera, all'isola della Speranza, Luke era sdraiato sul letto
pensando “Come ho potuto essere così stupido da
comportarmi così
con Arianna? Beh, in fondo questo mondo non è mio, quindi
quell'Arianna non può nemmeno essere vera...come
può andare peggio
di così?”
Improvvisamente
udì un temporale, il ragazzino guardò dalla
finestra che cosa stava
succedendo e notò Clive su un isolotto circondato
dall'oscurità.
Luke
uscì velocemente cercando di raggiungere il suo amico,
appena gli si
avvicinò Clive gli allungò la mano dicendogli
“Vieni con me e non
temere l'oscurità!”
“C-che?”
si sentì confuso Luke, poi si guardò attorno e
vide che l'isola si
stava distruggendo pezzo per pezzo.
“Vieni
con me Luke!”
Il
ragazzino non sapeva che cosa fare finché non
notò che
quell'oscurità lo stava risucchiando.
Luke
non vide più Clive, si sentiva bloccato senza capire che
cosa fare
finché non gli apparve sulla mano una specie di spada con la
testa
di coniglio a peluche con due ali bianche come punta.
Luke
si spaventò nel vederla sulla sua mano e, a forza di
agitarla per la
paura, tolse tutta l'oscurità che aveva addosso.
“Ma
dov'è Clive?” si chiese, improvvisamente vide dei
mostriciattoli
neri apparire, erano gli stessi del suo strano sogno. Luke, non
sapendo cosa fare, corse via finché non vide Arianna sul
molo e la
raggiunse.
Arianna,
appena sentì la voce del ragazzino che la chiamava, si
voltò.
“L-Luke...”
disse la ragazzina.
Dietro
di lei ci fu una specie di esplosione nera che la fece scomparire
davanti agli occhi di Luke.
Il
ragazzino si trovò oramai su un isoletta che si stava
frantumando e
non sapeva come poter reagire finché non si
ritrovò sprofondato
nell'oscurità.
Giuliz:
e salve da Cl'è Sciusciess?! Lo so che
ci sono alcune cose
che non sono uguali al primo gioco di Kingdom Hearts,
ma, come
vi ho già detto nel primo capitolo, non sarà
tutto
uguale...altrimenti che gusto c'è a leggere un crossover
tutto
identico al gioco stesso? Infatti, siccome si trattava di mondi
appartenenti ai personaggi del professor Layton ho cambiato i nomi
sia dei posti sia dei frutti.
Troy
McClure: infatti la trama sarà leggermente differente dal...
Giuliz:
NON CREARE SPOILERS! ANCHE SE NON CI SAREBBERO STATI DUBBI CHE LUKE
FOSSE IL RAGAZZINO CHE AVREBBE AVUTO IL KEYBLADE A PELUCHE!
Troy:
comunque alla prossima da...
Giuliz:
DEVO CONCLUDERE IO! Allora, recensite per dire che cosa ne pensate
della storia, mettete il racconto tra i seguiti se vi interessa
sapere come continuerà oppure mettetemi tra i vostri autori
preferiti se vi piacciono gli altri miei racconti. Una recensione= un
altro capitolo. Alla prossima da Kingdom Luke e da Cl'è
Sciusciess?!
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