“Mi
avete fatto chiamare?”
Emeraude fece cenno a Lantis di alzarsi dal suo inchino.
“Si, ti ho chiamato”
La principessa si lisciò la gonna. Aveva gli occhi
arrossati.
“Ho preso una decisione importante”
Lantis alzò lo sguardo.
“Io ho…” continuò la ragazza.
“…sofferto tanto. E ora…”
Sentì il respiro farsi inutile.
“Ora basta. Sono stanca”
“Non capisco, principessa” disse Lantis, ma
Emeraude parve
non sentirlo.
“Ci ho provato. Davvero tanto. Volevo porre rimedio e
scioccamente credevo che ci sarei riuscita. Invece non sono stata
capace di
proteggere il mio mondo” Sospirò. “La
verità è che non mi importa più nulla
di
Sephiro”
Guardò Lantis negli occhi.
“Amo il mio mondo, ma non posso perdonarlo”
“Non capisco, principessa” ripeté
Lantis, anche se temeva la
risposta. Il ricordo di una conversazione con suo fratello, un giorno
lontano
di due anni fa, gli strisciò insidiosa nella memoria.
Se fosse vero cambierebbe tutto.
“Non posso più pregare per loro. Non posso
più essere la
colonna. E anche se loro mi perdonassero, io non potrei mai vivere
sapendo che
è colpa mia.
Così, ho preso la mia
ultima decisione. E questa volta… manterrò fede a
me stessa”
Sorrise a Lantis.
“Chiamerò i Cavalieri Magici”
L’uomo rimase fermo alcuni istanti. Una leggenda vecchia
quanto il tempo, che non significava nulla da secoli. Una favola appena.
Scattò in avanti.
“Cosa dite?! No! Se voi li chiamaste…”
Emeraude alzò una mano per richiamarlo al silenzio.
“Lo so. Non posso più andare avanti
così. La colonna
portante non può darsi la morte da sola, e nessun abitante
di Sephiro
ucciderebbe il pilastro su cui regge questo mondo”
Emeraude ripensò a quella bambina, che non era
più un sogno,
era viva; ed era sua. Era lei.
“Li chiamerò a breve. Per questo ti ho fatto
chiamare.
Perché ho bisogno del tuo aiuto. Zagart tenterà
d’impedirlo”
“Non vorrete che io combatta contro mio fratello?!”
Gemette
Lantis, portandosi le mani al viso, mentre realizzava a fatica quanto
stava
accadendo.
“No, affatto. Voglio che tu lo persuada a non ostacolare i
tre campioni che invocherò”
“Sapete che Zagart non si fermerà di fronte ad un
vostro…”
esitò. “…suicidio”
“Allora dovrai proteggere i Cavalieri, sino a quando non
saranno pronti”
Lantis scosse la testa.
“No” disse, in un sussurro. “Non
posso”
“Te ne prego, Lantis”
“Non posso. Non lo farò”
L’uomo si voltò e con mani tremanti
aprì la porta che dava
sul corridoio. Lì, si fermò.
“State facendo uno sbaglio”
“Non è importante, ormai”
“Non potete dire sul serio!”
“Mi dispiace”
“Non fatelo”
“Mi dispiace davvero”
Lantis si richiuse la porta alle spalle con violenza, e
tremante, mentre sentiva il terrore dilaniarlo.ù
Via, lontano.
Devo andare via.
“Mi avete fatto chiamare?”
“Si, Clef”
“Per dirmi…?”
“Volevo sapere se sei riuscito ad avere notizie di
Lantis”
Clef scosse la testa, la chioma argentea e disordinata
sbuffò nell’aria seguendo il movimento del capo.
“No. Sembra sparito. Non lo troviamo da nessuna parte. Ormai
è una settimana…”
Emeraude chiuse gli occhi. Fece un gesto e le guardie
lasciarono la sala. Clef rimase in silenzio, ma aveva uno sguardo
interrogativo
negli occhi.
Rimasero a lungo in silenzio. Poi Clef si azzardò.
“…eh, insomma…”
“Clef…”
Emeraude lo fissò intensamente. Lui capì che
stava per
dirgli qualcosa d’importante. La principessa gli sorrise
flebilmente.
Strano pensare che
questa è l’ultima volta che ti vedo.
“…sto per chiederti di farmi una promessa. Una
promessa che
non puoi rifiutarmi”
Prima fase
-
FINE
Pazzesco!
Cioè, l’ho finita! Non ci credo! Oh, è
stato un
lavoro duro, lo ammetto, ma mi sono divertita tantissimo a scrivere la
ff!
Allora, è arrivato il momento dei ringraziamenti…
andiamo
con ordine, e se vi commuovete avete la mia licenza per versare lacrime
sulla
vostra tastiera ^_^
Ringrazio prima di tutto Sayoko, che ha seguito la storia
sin dagli albori e che ha sopportato i primi, impacciati capitoli, e
che
magari, quando potrà, leggerà il seguito.
Poi ringrazio naturalmente Kowalsky e Bellislady, che sono
state lettrici fedeli e sempre cordiali e piacevoli, mi auguro che
continuino a
leggere il seguito.
Poi si ringrazia Sofonisba, che si è aggiunta alla fine ma
che si è rivelata non solo lettrice devota, ma anche abile
scrittrice, e ci
tengo a farle sapere che le sue recensioni sono state per me un onore e
un
piacere da leggere.
Voglio anche ringraziare Nicoletta, che si è presentata tra
le recensioni con una moltitudine di nomi, il che fa di te una ragazza
un po’
tonta, ma io ti voglio bene lo stesso (pubblica presto, mi raccomando!).
Infine, ultima ma non ultima, ringrazio Sunshine, che è
un’amica importante, che mi ha sostenuta mentre scrivevo
questa storia sin
dall’inizio e che è la mia sola ed unica PSL
(Prima Suprema Lettrice). La
ringrazio per aver letto ogni singolo capitolo con attenzione, per
essere
sempre buona e gentile con me, per sopportarmi al banco tutti i santi
giorni
(Forgotten Warrior! Poi uno si domanda perché ho quei cinque
in pagella…), per
avermi sempre assecondato con dolcezza in ogni mia cretinata, e per
aver riso
troppo forte oggi in classe, all’ora di inglese, quando ho
detto che quello
sembrava un po’ gay e tu mi hai fatto notare che, Ali,
è morto! Quello
è un sudario! (dehihiho…)
E poi, ovviamente, grazie a tutti quelli che hanno
commentato occasionalmente, a quelli che non hanno commentato, a quelli
che non
hanno mai finito di leggere, grazie a tutti! Perché senza
lettori una storia
non esiste (frase da diario in rosa ^^)
Un bacio a tutti e ci vediamo tra un paio di settimane con
la seconda fase!!
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