Verso
un’altra vita
Hermione
guardava estasiata
il cielo dorato cercando di capire perché fosse di quel
colore, ma non c’era
traccia del sole che avrebbe dovuto rendere quel cielo così
magnifico.
- Non cercare spiegazioni per
ogni cosa, siamo nell’aldilà, già
questo dovrebbe essere senza spiegazione – Le
disse Draco arrivandole alle spalle e cingendole la vita con le braccia.
Lei si abbandonò al suo
abbraccio poggiando la testa nell’incavo del suo collo e
girandola in modo da
poterlo guardare negli occhi. Gli sorrise, di un sorriso che sapeva di
pace e
serenità, ma di colpo il suo viso mutò,
ritornando serio.
- Cosa c’è, amore?-
Hermione voltò di nuovo il
volto verso quel paesaggio meraviglioso e fece un respiro profondo
– C’è una
cosa che voglio chiederti da quando ti ho visto –
Il suo tono era pacato, ma
Draco non potè fare a meno di percepire un certo nervosismo.
- Chiedi pure -
- Perché mi hai seguito? – La
domanda la volse al fiume, ma non appena fu formulata si
girò di nuovo e lo
affrontò con i suoi occhi seri e determinati.
Draco rimase spiazzato – Che
vuoi dire?-
- Tu avevi una vita davanti, dei
progetti, dei sogni e hai rinunciato a tutto per me. Non mentire, so
bene che
ti sei suicidato e io non riesco a credere come tu abbia potuto farlo.
-
Il primo attimo di confusione
sparì per lasciar posto alla sorpresa e poi ad una serena
determinazione –
Pensavo lo sapessi –
- Cosa?-
Draco si sistemò meglio
davanti a lei e le poggiò le mani sulle braccia,
accarezzandola dolcemente con
un mezzo sorriso sulle labbra – Hermione, tu
eri la mia vita. Non avevo una vita davanti perché mi era
stata portata via la
notte dell’incidente, non avevo dei progetti
perché tutti quanti riguardavano
la nostra vita insieme, non avevo dei sogni perché anche
quelli avevano te come
protagonista. Una volta che te ne sei andata tutto per me aveva perso
senso e
valore, come potevo abitare ancora nella nostra casa, dormire ancora
nel nostro
letto sapendo che tu non ci saresti più stata a condividere
gli attimi più
belli della mia vita?-
- Ma…-
- Per me non è stato un
sacrificio, Hermione. Io ti ho semplicemente seguita, come avrei fatto
se tu
avessi scelto un film piuttosto che un altro, o una strada piuttosto
che
un’altra. Ti ho seguita come un marito dovrebbe seguire
sempre sua moglie e,
anche se questo viaggio è stato molto diverso da come mi
aspettavo, è stata la
scelta migliore che abbia mai fatto. Mi ha portato da te, di nuovo.
–
Hermione non sapeva cosa
dire. Guardava Draco con le lacrime agli occhi e un groppo alla gola
che non
sapeva spiegare.
Davvero le anime potevano
provare tutto questo? Non era vero, allora, quello che veniva insegnato
e cioè
che i morti non potevano provare nient’altro se non la pace
eterna o il
tormento eterno. Era come essere vivi ed Hermione si sentiva davvero
viva in
quel momento.
Passò le mani attorno al
collo di Draco e si alzò sulle punte dei piedi per arrivare
con la bocca alla
bocca di lui. Avrebbe mentito se avesse detto che non era contenta del
suo
sacrificio. Lei era contenta, era contenta di averlo di nuovo accanto,
contenta
che il suo amore lo avesse condotto di nuovo da lei. Come avrebbe
potuto
trascorrere l’eternità senza di lui e senza
nemmeno il ricordo di lui? Perché
era questo che sarebbe successo, lei avrebbe vissuto per sempre su quel
Monte,
inconsapevole della vita che aveva vissuto fino alla sua morte e delle
persone
che ne avevano fatto parte.
- Ti amo! E anche se continuo
a pensare che tu sia stato uno stupido a buttare all’aria la
tua vita, sono
talmente egoista da essere felice che tu mi abbia seguita e perfino
trovata -
Draco buttò la testa all’indietro
e rise, rise così tanto da sentir male alle costole. Solo
allora si ricordò di
essersi ferito sulle rocce quando quelle anime lo avevano assalito.
Hermione seguì il suo sguardo
e spalancò gli occhi inorridita. Uno squarcio aperto e
profondo solcava tutto
il suo fianco destro.
- Draco, ma… sei ferito!-
- A quanto pare – Pigiò con i
polpastrelli i lembi di pelle recisa, sentiva un dolore acuto ma non
così forte
quanto si poteva pensare di una ferita di quel genere – Non
sanguina nemmeno –
- Questo perché siamo nel
Limbo – Disse Jace arrivando mano nella mano con Greta.
- Nel Limbo? – Chiese Draco.
- Si, il luogo dove le anime
si ritrovano prima di reincarnarsi. Non lo sapevate? –
- Ma certo, solo che… non
pensavo fosse… così – Rispose Hermione
sorpresa – Quindi quella porta… - Disse
indicando la grande porta bianca in cui si inoltrava il fiume.
- … è la porta verso la
nostra reincarnazione, si! –
- Potremo reincarnarci?! –
Draco fu talmente sorpreso da dimenticarsi perfino della ferita al
fianco.
- E’ quello che abbiamo
appena detto – Rispose Greta piccata.
Draco la fulminò con lo
sguardo. Sapeva che l’aveva aiutato in più di
un’occasione, ma a volte era
decisamente insopportabile.
Si trovavano ancora sulla
sponda sinistra del fiume, sotto un salice che ondeggiava leggermente
le sue
fronde verso l’acqua e la sfiorava delicatamente quasi come
se la accarezzasse.
Tutto il luogo ispirava
serenità e pace e tutto, dalla brezza leggera al lento
scorrere del fiume, invitava
i suoi abitanti a rilassarsi e ad abbandonarsi a quella
tranquillità innaturale.
- Questo posto è meraviglioso
– Disse Hermione con un sospiro – E’ il
luogo perfetto in cui abbandonare la
vecchia vita -
- Un momento, aspetta! – La
fermò Draco afferrandola per un braccio – Non
vorrai mica reincarnarti, vero?-
Hermione lo guardò come se
fosse impazzito – Certo che si! Che cosa vorresti fare
altrimenti?-
- Io…ma… tu non ti rendi
conto. Potremmo non rivederci mai più! -
A quelle parole Hermione
sbiancò, forse capendo per la prima volta il verso senso di
quel gesto.
- Ma…non possiamo fare altro
– Ribattè lei con il panico
nella voce.
- Potremmo sempre rimanere
qui – Rispose Draco disperato – In questo luogo
meraviglioso. Potremmo
rimanerci per sempre e trascorrere l’eternità
insieme così com’era giusto che
accadesse fin dall’inizio –
Per un attimo sul viso di
Hermione comparve una scintilla di silenziosa speranza, per poi essere
spenta
con violenza un secondo dopo.
- Questo non è possibile! -
A quelle parole entrambi si
voltarono verso Jace.
- Perché?- Chiese Draco con
un misto di sfida e preoccupazione.
- Perché questo è solo un
luogo di passaggio, non è un girone, non è
possibile soggiornarvi come in un
albergo –
- E questo chi lo dice? –
- Lo dice questo luogo. Se
fosse possibile rimanere qui ci sarebbero molte altre anime a
popolarlo. –
- Questo non vuol dire
niente. Solo perché non c’è nessuno non
vuol dire che…-
- Draco – Lo interruppe
Hermione poggiandogli una mano sul braccio – Ha ragione Jace
–
Lui scosse la testa come se
non volesse accettare quella possibilità –
Hermione, non permetterò che io ti
perda di nuovo, non dopo tutto quello che ho fatto per ritrovarti!-
- Ma non c’è altra soluzione.
Non so tu ma io non voglio tornare indietro e ridurmi come quelle anime
disperate e vagare senza rendermi conto di quello che mi sta succedendo
-
Draco la guardava con occhi
disperati.
Lei gli prese la testa fra le
mani – Io voglio andare avanti e voglio che tu venga con me!
Questo è il nostro
ultimo viaggio, Draco, e se è destino le nostre anime si
incontreranno di nuovo
e si riconosceranno di nuovo –
- Non voglio affidare tutto
al destino. Tu sei la mia vita, Hermione, che farei se non ti
ricontrassi?-
- Non succederà! –
- Come fai ad esserne sicura?
–
- Perché non ci innamoreremo
di nessuno, nessuno ruberà il nostro cuore fino a quando non
ci troveremo. E
allora capiremo che le nostre anime si sono ritrovate, che siamo di
nuovo
insieme, che siamo noi e nulla, nulla potrà mai separarci.
–
Draco la guardò ancora
spaventato, ma con occhi pieni di amore. La strinse a sé e
affondò il viso nei
suoi capelli morbidi e profumati, giurando a se stesso che
l’avrebbe ritrovata.
Anche se avesse dovuto girare il mondo intero l’avrebbe
ritrovata e poi sarebbe
stata sua per sempre.
- E’ ora! -
Le parole di Greta li riscosse
e si staccarono non prima di essersi scambiati un bacio morbido e
dolce. Poi,
tenendosi per mano, si voltarono verso il fiume.
Ad attenderli c’era una
barca, una semplice barca di legno che non sembrava nemmeno troppo
stabile in
realtà.
Hermione non l’aveva notata
prima, forse perché non c’era.
Salirono tutti e quattro con
cautela, ma l’imbarcazione risultò più
solida di quanto credessero. Non appena
si furono sistemati, quella cominciò a muoversi da sola in
direzione della
porta bianca attraverso il quale il fiume proseguiva.
In quell’ultimo, lento
viaggio tutti rimasero in silenzio.
C’era chi, fingendo di
ammirare la bellezza del fiume rosato e dei salici piangenti
silenziosamente
adagiati tra acqua e terra, di certo pensava a come sarebbe stato
ricominciare
da capo, a che cosa avrebbero trovato una volta varcata quella porta, a
come
sarebbe stata la loro nuova vita.
E intanto il fiume procedeva,
lento nella sua corsa, e trascinava l’imbarcazione sempre
più vicina alla meta,
sempre più vicina ad un nuovo inizio.
Hermione, con ancora le mani
strette tra quelle di Draco, si voltò a guardarlo. Non
c’era serenità sul suo
volto, ma ancora una torbida paura che tutto questo gli venisse
strappato dalle
mani un’altra volta.
- Come fai ad essere così
tranquilla? – Chiese lui quasi con ammirazione.
- In realtà ho molta paura,
ma confido in quello che ti ho detto poco prima –
- Hermione, se noi non… -
- Noi ci ritroveremo, Draco!
Io ho piena fiducia in questo. Ce l’ho perché
altrimenti non saprei proprio a
che cosa aggrapparmi per non crollare. Ti prego, abbi fiducia anche tu!
–
- Ci proverò –
- Me lo devi promettere –
- Te lo prometto! –
La porta era ormai vicina,
Draco ed Hermione si voltarono verso quelli che erano stati due
compagni di
viaggio molto preziosi e sorrisero – Spero che anche voi
possiate
ricongiungervi presto –
- Vi auguriamo la stessa cosa
– Rispose Greta con le lacrime agli occhi.
Era la prima volta che Draco
la vedeva commossa per qualcosa. Questo lo turbò, facendogli
capire che avrebbe
voluto avere molto più tempo per conoscerli meglio.
- Addio! – Disse Jace, mentre
la porta si avvicinava sempre di più.
- No, questo non è un addio –
Ribattè Draco fermamente, tanto che Hermione si
voltò a guardarlo sorpresa – Ci
rivedremo presto, in un’altra vita –
Tutti e tre sorrisero, ma fu
Greta a rispondere – Giusto! Quindi, a presto!-
- A presto – Risposero Draco
ed Hermione.
La barca ormai avanzava
sempre più velocemente. C’era solo il tempo di un
ultimo bacio, di un ultimo
saluto.
- Non avere paura, questo è
solo un arrivederci, me l’hai detto tu – Disse
Draco, ma Hermione capì che
quelle parole servivano più a rassicurare se stesso che lei.
- Non ho paura. Noi siamo
anime gemelle e alla fine le anime gemelle si incontrano
perché hanno lo stesso
nascondiglio –
Il viso di Draco si illuminò e
Hermione vi potè leggere tutto l’amore che provava
per lei nell’attimo prima
che le loro labbra si toccassero.
Non era un addio, di questo
erano certi.
Forse ci sarebbe voluto un
po’ ma si sarebbero ritrovati e si sarebbero riconosciuti,
per amarsi ancora.
Era a questo che pensavano
mentre continuavano a baciarsi e la barca attraversava la porta bianca
verso un
luogo ignoto, verso un’altra vita.
NOTE DELL’AUTRICE:
Voglio
dire, prima di tutto,
un sentito grazie a tutte quelle persone che mi hanno seguita fin qui.
Grazie
ai lettori silenziosi, grazie a quelli che hanno recensito e a quelli
che hanno
messo la mia storia tra le ricordate/seguite/preferite. Grazie, grazie
mille a
tutti voi!
In questa storia ci sono
stati molti riferimenti alla Divina Commedia di Dante, anche se me ne
sono
servita solo per alcuni spunti sui luoghi delle anime. La mia versione
del
Limbo è del tutto inventata, come anche quella
dell’Inferno e del Purgatorio,
quindi non prendetevela se non corrispondono ai dogmi canonici.
Per quest’ultimo luogo ho
preso spunto da un video musicale molto bello che troverete pubblicato
nella
mia pagina facebook Sundayrose
Efp.
La frase che dice Hermione: “Alla
fine le anime gemelle si incontrano
poiché hanno lo stesso nascondiglio”
è una frase di Robert Brault e ho
voluto aggiungerla perché mi sembrava perfetta in quel
contesto.
Come vi avevo già accennato
questa storia ha un sequel, del quale pubblicherò il primo
capitolo fra tre
giorni. Spero che mi seguirete con lo stesso affetto anche in questa
nuova
avventura.
Vi ringrazio ancora
immensamente per tutto l’affetto che mi avete dimostrato e
per essere rimasti
con me nonostante i miei ritardi.
Baci e abbracci a tutti.
Sundayrose
|