Ecco l’ultimo cap, ma nn
disperate xkè la sottoscritta, a grande richiesta su questo e l’altro sito, sta
già pensando alla prossima fanfic da scrivere. Vi anticipo il nome “ Il profumo
della lavanda” e vi dico che sarà incentrata su Rin e Sesshomaru, non è il
continuo di questa. Presto, molto presto arriverà il primo cap. che è in fase
di elaborazione. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito questa ff dall’inizio
e spero di ricevere commenti anke per la prossima.
Grazie a ryanforever, bunny
1987, cri_91, robylee, roro, tomikkbill, giuggy21, picci 1989, mel_nutella. Non
smetterò mai di ringraziarvi.
Grazie anke a ki ha messo
la ff tra i preferiti.
1
- angeldany
2 - Aryuna
3 - Bchan
4 - beso
5 - bunny1987
6 - bunny65
7 - cri_91
8 - DarkyChan
9 - debby0588
10 - desy94
11 - dolcepiccolina
12 - Dreamer21
13 - excel sana
14 - giuggy21
15 - grow
16 - Hope35
17 - intery
18 - Kabubi
19 - kaggy_chan
20 - kagome95
21 - Kagome_chan89
22 - Lella92
23 - mel_nutella
24 - Millennia Angel
25 - MissSunshine
26 - monik
27 - Nariko
28 - Nayma85
29 - picci 1989
30 - princess jiu 327
31 - robylee
32 - roro
33 - sister
34 - sunsunset
35 - thedarkgirl90
36 - Veronica91
vi lovvo e alla prossima!
Anna
CAPITOLO 12
Le ore che seguirono
furono le più imbarazzanti che Kagome poteva ricordare.
Prima la difficoltà di
scendere dalla scrivania e sistemarsi i vestiti. Poi dovette mettere apposto il
piano di lavoro e cercare uno per uno i fogli
che erano caduti.
“ Cerchi queste?” le
chiese Inuyasha con un sorriso ironico sulle labbra, reggendo le sue
mutandine.
Qualcuno bussò alla porta.
“ Signorina Kagome? Ho dei
fiori per lei!”
“ Lasciali di fronte alla
porta!”
Inuyasha spettinato come
mai l’aveva visto, si stava allacciando i pantaloni. Non poteva credere a
quello che aveva fatto. Aveva sedotto Kagome sulla scrivania?
“ Non posso rimanere qui!”
disse lui. “ Andrò a cercare una scrivania virtuale”
“ Mah, hai il tuo ufficio,
Inuyasha!” cercò di convincerlo lei.
“ Hai un’alternativa? Non
posso saltarti addosso sempre, non credi!”
Lui aprì la porta
trovandosi davanti un’enorme pianta fiorita.
“ Chi diavolo ti manda
questi fiori?” chiese lui, girando attorno al vaso.
“ Chi sei tu per
chiedermelo?”
Inuyasha si allontanò a
grandi passi, il computer portatile sottobraccio.
Kagome prese la grande
pianta e la trascinò in ufficio. Aprì
la busta.
GRAZIE PER LA PIACEVOLE
COMPAGNIA, SPERO DI INCONTRARTI ANCORA. MIROKU.
La pianta era magnifica e
talmente grande che avrebbe dovuto lasciarla in ufficio.
Il giorno seguente
Inuyasha doveva partire per la Svezia, un viaggio di lavoro che l’avrebbe
tenuto lontano dall’ufficio per due giorni.
“ Ti ho prenotato la
macchina” lo avvertì Kagome appena lo vide arrivare.
“ Grazie” rispose lui, con
freddezza.
“ Penso che sia tutto”
disse anche lei con freddezza.
“ Sì, ma…”
“ Non c’è nulla da
aggiungere” continuò Kagome.
“ Non possiamo andare
avanti come se nulla fosse accaduto!”
“ Ma non è così! Lavoriamo
ormai in uffici diversi e, quelle rare volte che ci scambiamo una parola
l’atmosfera diventa gelida!”
Inuyasha assentì con il
capo. “ Lo so. Ho pensato di proporre una tua promozione.”
“ Una promozione?”
“ Esatto. La segretaria
del vicepresidente ha dato le dimissioni. È una grande opportunità per te, mi
pare.”
“ Non dirmi che ti aspetti
la mia gratitudine. Perché dovrei andare a lavorare per un uomo che ho
incontrato sì e no due volte in vita mia!”
“ Ma tu piaci a Koga,
anche nel modo come lavori e…”
“ Non essere bugiardo! Non
sa neppure che io esista! Che cosa hai detto al vicepresidente? Che mi hai
posseduta sulla scrivania?”
“ Come puoi anche pensare
che…”
“ Non dire più una sola
parola. Stai solo cercando di rendere più dolce la medicina. Mi vuoi
allontanare per sempre. Okay, sei il
mio capo, puoi farlo e basta!”
“ Quindi accetti la
proposta?” chiese lui.
Lei lo guardò con
disprezzo.
“ Si accetto!”
Nel giro di una settimana
molte cose cambiarono. Kagome iniziò a lavorare come assistente del
vicepresidente, e Inuyasha nel frattempo, si serviva di una segretaria mandata
da un’agenzia di collocamento, che per fortuna aveva sopra i cinquant’anni.
Stava cenando con Sango
quando il telefono squillo.
“ Kagome?”
“ Ciao Miroku!” sospirò
lei.
“ Non ti senti in forma? O
è per colpa di Inuyasha?”
“ Si… ma, come fai a
saperlo?”
“ Sono un attore, ricordi?
Comunque avrei pensato che… perché non vieni con me al matrimonio e ci metti
una pietra sopra?”
“ Quello di Rin e
Sesshomaru? No non posso! Mi dispiace."
“ Ma dai? Ti prego!”
“ Okay, sarò la tua
accompagnatrice” accettò alla fine lei.
Chiusa la telefonata con
Miroku, il telefono riprese a squillare.
“ Kagome?”
“ Si… sei tu… Inuyasha”
“ Si.. ecco io ho provato
a telefonarti…”
“ Mi devi dire qualcosa di
urgente?” lo interrupe lei secca.
“ Sei impegnata sabato?”
“ Temo di sì!”
“ Peccato, Rin ha tanto
insistito che venissi al matrimonio…”
Rin ha insistito, non lui!
“ Mi dispiace, Inuyasha. Ciao!”
“ Okay, ciao.”
Miroku arrivò a casa sua
in perfetto orario e subito ci provò con Sango. Lei dal canto suo accettò la
corte dell’attore, ma questa è un’altra storia che magari un giorno verrà
raccontata. Kagome voleva essere molto elegante quella sera.
La chiesa era un’
oasi di pace in mezzo al traffico della
città. Un brusio di fondo si sparse tra la navate, quando lei e Miroku
entrarono.
Inuyasha era all’altare
vicino al fratello, ad attendere la sposa. I loro sguardi si incontrarono per un secondo, ma Kagome finse di non
vederlo. Durante tutta la cerimonia i due non facevano altro che scambiarsi sguardi
veloci. Finita la cerimonia Kagome conobbe finalmente Lady Tomoko, la madre di
Inuyasha e Sesshomaru. La donna era molto bella, alta capelli neri e occhi
verdissimi.
“ Kagome è la fidanzata di
Inuyasha” disse Miroku.
La donna la squadrò da
testa a piedi e poi le sorrise con fare materno.
“ Non sai come sono
contenta di saperti a fianco di Inuyasha” disse Lady Tomoku.
Ci mancò poco che Kagome
svenisse per l’imbarazzo.
Appena si era liberato dal
colonnello Inuyasha cercò subito Kagome.
La trovò in giardino sulla riva della pozza d’acqua e stava lanciando
sassolini.
“ Kagome?”
“ Inuyasha” rispose lei.
“ Dove è Miroku? Non state
insieme?”
“ Insieme?” ripeté lei
guardandolo negli occhi.
“ Si, voi…”
“ Pensi davvero che io sia
andata a letto con lui? Mi pensi capace di passare da un letto all’altro come
cambiare un paio di scarpe?”
“ No, non lo penso.”
“ E poi… perché ti
preoccupi della mia vitasentimentale?”
“ Perché io ti amo,
Kagome!”
Kagome lo guardò stupito.
Piccole lacrime cominciarono a bagnarle il viso.
“ Davvero?”
La voce di lui risuonò dolce e calda.
“ Si, davvero! Per la
prima volta mi sono innamorato di una donna, e voglio passare la mia vita con
te!”
“ Oh, Inuyasha, io pensavo
che tu… non mi volessi!”
“ Se ti ho allontanata era
perché avevo paura! Tu mi ami, Kagome?”
“ Lo sai che sono pazza di
te!”
“ Vuoi diventare mia
moglie?”
“ Ma… non so se sono
adatta a uno come te”
“ Dimmi di sì!”
“ Sì” rispose lei, mentre
saltava al collo del ragazzo.
“ Amore mio! Ti amo e
passeremo la nostra vita nel nostro castello!”
“ Ti riferisci alla
villa?”
“ Si, sarà la nostra piccola
casa!”
Le loro labbra si unirono
in un bacio, che fu subito interrotto dal rombo di un tuono. Pochi attimi e
cominciò a piovere.
Entrarono nella grande
sala dei ricevimenti, bagnati fradici ma felici, ma si dice Sposa bagnata, S
posa fortunata!
Inuyasha prese la parola
ed iniziò il suo discorso.
“ Gentili signore e
signori, oggi è una giornata molto particolare per la mia famiglia. Non solo
abbiamo celebrato il matrimonio fra mio
fratello Sesshomaru e sua moglie Rin, ma sono lieto di annunciarvi
ufficialmente che…”
FINE!