Capitolo 28
TRUTHS
Capitolo 28
Erano passati tre giorni dalla
feroce battaglia a Little Hangleton. Il mondo magico si era svegliato
con un grande shock la mattina dopo. La Gazzetta del profeta
era piena di articoli sui mangiamorte catturati. Tra loro c’erano
Avery, MacNair e Nott. Sfortunatamente il resto si era smaterializzato
prima che le autorità riuscissero a catturarli.
Apparentemente, secondo il profeta,
l’intera cosa si rivoltava intorno al bambino sopravvissuto.
Nonostante i dettagli fossero un po’approssimativi, un fatto era
certo: Harry Potter, il salvatore del loro mondo,era stato rapito da
Peter Minus. Sirius Black, famoso ex-prigioniero di Azkaban aveva
condotto una piccola squadra a recuperarlo. Alcuni erano stati feriti,
ma non c’era stata nessuna morte.
Questo, a meno che non si sentiva
la versione di Rita Skeeter, nella quale tre auror erano morti
tragicamente per salvare il piccolo bambino dalle mani di Sirius Black.
Black, secondo la Skeeter, era ancora un mangiamorte, e ci “aveva
imbrogliato tutti, nel suo tentativo vano di crescere il piccolo Harry
Potter”. Comunque, nessuna persona le aveva creduto, e Sirius
Black era un eroe agli occhi di tutti.
Black, sfortunatamente per i
giornalisti, non era stato disponibile per rilasciare commenti dalla
battaglia, non che avrebbe comunque parlato con loro. Non aveva
lasciato il quarto piano dell’ospedale St Mungo dal suo arrivo di
pomeriggio tardi dopo la battaglia. Molti avevano pensato che fosse
stato ferito ma non era così. Tutte le ferite erano minori, e
furono curate con un gesto della bacchetta del guaritore.
Sirius Black era in ospedale per
una ragione totalmente diversa. Che ragione? Voi potreste chiedere. Per
rimanere con il suo miglior amico( o in parole di Sirius
“Fratello”), Remus Lupin, durante la guarigione.
Remus non si era svegliato neanche
una volta da quando era stato colpito da una maledizione sconosciuta
durante la battaglia. I curatori dichiaravano di non aver mai visto
niente di simile, e non potevano iniziare a curarlo finché non
si svegliava e li diceva che cosa era successo esattamente.
Sirius era seduto in una
poltrona che aveva trasfigurato da una scomoda che era stata nella
stanza precedentemente. Era posizionato tra due larghi letti di
ospedale. Quello alla sua destra aveva Remus, pallido come le lenzuola,
ma che, fortunatamente, respirava regolarmente. Il grosso graffio che
aveva sulla guancia era stato curato, e ora c’era solo una
piccola, pallida cicatrice che sarebbe sparita in pochi giorni.
Alla sinistra di Sirius c’era
il suo figlioccio. Le ossa di Harry erano state aggiustate
perfettamente. La sua gamba era ancora piuttosto infiammata e rigida, e
aveva qualche livido, ma per il resto i guaritori erano contenti del
suo ricovero. L’incantesimo silenzioso che era stato messo su di
lui durante la cattura aveva fatto qualcosa alla sua voce, ed Harry
aveva avuto problemi a parlare, ma i guaritori avevano rassicurato
Sirius che si sarebbe curato da solo. Anche il taglio profondo sopra il
gomito era stato curato e non c’era nessun segno che fosse stato
lì.”
La porta della stanza si
aprì e una medi-maga, entrò movendo due vassoi con del
cibo con la bacchetta. Sirius la guardò stancamente mentre
depositava il cibo su due tavoli che aveva avvicinato, uno davanti al
letto di Harry e uno davanti a Sirius “ Controlli che Harry mangi
tutto questo quando si sveglia, avrà bisogno di tutta la forza
possibile” sussurrò la donna.
Sirius annuì.
“Ho pensato che anche a lei
potesse servire qualcosa da mangiare. Non l’ho vista lasciare
questa stanza in due giorni” disse con un tono accusatorio che
ricordò a Sirius Madama Chips.
“Grazie “ disse Sirius piano.
Harry non aveva dormito bene da
quando l’avevano portato indietro. Gli incubi lo torturavano
incessantemente. Ma quando gli avevano dato della pozione senza sogni
qualche ora prima si era finalmente addormentato, e Sirius non aveva
intenzione di disturbarlo presto.
Sirius avvicinò il tavolo
davanti a lui, e cominciò piano a mangiare. L’aiutante del
guaritore fece alcuni esami a Remus, controllando il battito cardiaco e
una serie di altre cose che Sirius non capiva.
“Come sta?” chiese Sirius ingoiando un sorso di succo.
“Starà bene appena si
sveglierà e ci dirà cosa è successo” disse
sicura “ Ma se vuole la mia opinione personale, lo sta solo
usando come scusa per dormire un po’” disse scherzosamente.
Sirius ridacchiò “Sa, non la eliminerei come possibilità”
La strega finì i suoi esami, fece un occhiolino a Sirius, e lasciò la stanza, chiudendo piano la porta.
Sirius finì il suo pasto,
che doveva ammettere, non era così brutto rispetto agli standard
degli ospedali,e cominciò alle parole crociate della gazzetta del profeta. Sette lettere per una creatura assetata di sangue.
Sirius ci pensò per un momento, grattandosi il mento con la
punta della piuma, poi finalmente sghignazzò a se stesso.
S-E-V-E-R-U-S.
L’odio tra Sirius e Severus
non era cambiato neanche un po’ dalla battaglia. Sì, Piton
aveva detto a Sirius dove si trovava Harry, e nonostante Sirius gliene
fosse grato, questo non cambiava il fatto che Piton fosse un cretino
dai capelli unti, troppo preso dalle pozioni e arti oscure per i suoi
gusti.
Alcune cose non sarebbero mai cambiate, per nessun motivo al mondo, e Sirius non avrebbe voluto niente di diverso.
L’auror guardò il
letto di Harry sentendo il fruscio delle lenzuola. Harry si girò
un po’, russò una volta e continuò a russare.
Sirius lo guardò pensieroso per un momento e poi tornò al
suo puzzle.
Passò un’altra ora,
Sirius aveva finito le parole crociate, e si era disteso sulla poltrona
appoggiando i piedi per stare più comodo, preparandosi a qualche
ora di sonno. Appena chiuse gli occhi, un lamento alla sua destra gli
fece aprire gli occhi di scatto e alzarsi.
“Remus?”sussurrò avvicinandosi di più al suo amico.
Remus si spostò nel letto
per mettersi più comodo. Finalmente aprì un po’ gli
occhi e vide la faccia sorridente di Sirius troppo vicina alla sua.
“Buon Giorno raggio di sole!” disse Sirius felicemente.
Remus si lamentò di nuovo” Sì, bé tu non sei ciò che voglio vedere appena apro gli occhi Felpato” disse con voce roca.
Sirius rise e si sedette “ Posso chiamare Madama Rosmerta se preferisci”
“Sta zitto Sirius”
mormorò Remus, diventando un po’ rosso. Si guardò
intorno confuso per un momento “Dove siamo?”
“A St. Mungo” disse
Sirius, con il tono scherzoso che svaniva un po’ “ Sei
stato svenuto per tre giorni, stavo cominciando a chiedermi se ti
saresti mai svegliato”
“Scusa amico, ma non ti libererai di me così facilmente” Remus tossì.
Sirius si alzò e riempì un bicchiere di acqua ghiacciata che aiutò Remus a bere.
“Grazie” disse Remus asciugandosi l’acqua che era caduta sulla punta del suo mento dalla sua bocca.
“Dov’è Harry?”
Sirius si spostò indietro, rivelando Harry accucciato su un lato, che stringeva il suo cervo di peluche.
“Sta bene?”
“Sì Sta bene. Aveva un
braccio rotto ovviamente. I guaritori hanno fatto apparire la foto
delle ossa. Era rotto in almeno sei pezzi. Quel maledetto di Malfoy che
l’ha trascinato per la scale l’ha fatto diventare peggio di
quello che era.” Disse Sirius rabbiosamente “Anche la sua
gamba era conciata male Remus. Quando l’ho guardata bene,
l’osso usciva fuori. I guaritori hanno ci impiegato quasi due ore
per metterlo a posto. Aveva anche qualche costola rotta, una lieve
contusione, graffi, lividi e un grosso taglio sul braccio ma
starà bene. Ciò che mi preoccupa sono gli incubi che sta
avendo”concluse.
Remus guardò Harry per un
po’ prima di voltarsi di nuovo verso Sirius. “Cosa è
successo dopo che sn svenuto?”
Sirius ghignò senza umorismo
“ Bè, finalmente sono arrivati gli auror. Io ho avuto un,
ehm, suggerimento, che Codaliscia aveva portato Harry nel cimitero
locale, per questo mi sono diretto lì appena Silente ha preso in
mano le cose. Codaliscia aveva preparato un calderone, il più
grande che io abbia mai visto. Penso che abbia fatto la carne, ossa,
sangue che ci avevi detto tu. Ma va tutto bene” aggiunse Sirius
vedendo che Remus si stava facendo prendere dal panico” Ho fatto
saltare in aria in calderone prima che potessero completare tutto.
Codaliscia era un ammasso sanguinante, letteralmente, quando l’ho
trovato. Si era tagliato la sua stessa mano. E se la mia memoria non fa
scherzi, come al solito, era lo stesso pugnale che aveva usato per
tagliarsi il dito.
Remus scosse la testa ma fu
sollevato di sentire della strana idea di Sirius dell’incantesimo
reductor. “Qualcun altro si è fatto male?”
Sirius sospirò “ Non
troppo. Kingsley e Moody avevano solo qualche graffio. Alcuni
auror sono stati ricoverati, e Dung si è svegliato qualche ora
dopo essere stato portato qui. Ma continuava a lamentarsi per il
dolore, e quindi l’hanno tenuto fino a ieri. Penso che volesse
solo usufruire la possibilità di stanza e cibo gratis.”
Remus ridacchiò un po’ “ E Codaliscia?”
Sirius si accigliò
“Azkaban” disse” l’ho portato dentro io. Avrei
preferito ucciderlo subito, con un po’ di tortura ovviamente, ma
sarà tenuto lì fino alla settimana prossima. Ci
sarà un processo perché per non so quale dannata ragione
vogliono decidere cosa fare di lui. Vogliono che testimoniamo entrambi,
volevano anche Harry, ma io gli ho detto, ehm, Gentilmente, di lasciarlo fuori.”
Remus ghignò “ Gli hai detto di levarsi dalle scatole vero?”
“Sì qualcosa del genere”
“E gli altri mangiamorte?” chiese Remus, con il ghigno che svaniva per lo sguardo sulla faccia di Sirius.
“Molti di loro sono scappati
prima che qualcuno facesse un incantesimo anti-smaterializzazione.
Compreso Malfoy.” Disse amaramente. “ E non abbiamo prove
su ognuno di loro perché erano mascherati. Ma Malfoy è
proprio sparito. Sua moglie e suo figlio sono stati in vacanza in
Italia e li interrogheremo quando torneranno. Hanno messo tutti nel
caso. E c’è un’intera pagina nel profeta su di lui.
Ho conservato i giornali degli ultimi giorni, in caso tu volessi
leggerne qualcuno. La Skeeter ha fatto un bel piccolo articolo sulla
mia “lealtà” e lo voglio incorniciato e sul
muro.”
“Splendido” disse Remus riferendosi alla fuga di Malfoy.”E Voldemort?”
Sirius aprì la bocca per
rispondere, ma una voce stanca lo bloccò “Remus”
disse Harry mettendosi seduto.
Remus fece un grande sorriso, sporgendosi per vedere meglio Harry “Hey Harry! Come ti senti?”
Harry si arrampicò dal suo
letto addosso a Sirius per parlare meglio a Remus “Bene”
disse appena si fu sistemato.
“Bene” ripeté Remus arruffando lievemente i capelli di Harry.
Harry sorrise e guardò Sirius “Quando possiamo andare a casa?”
“Appena i guaritori capiscono
cosa è successo a Remus, anzi a proposito, tu non hai sentito
cosa ti ha colpito?” aggiunse Sirius a Remus.
Remus aggottò la fronte pensieroso “ Era qualche tipo di scossa elettrica credo…”
Sirius annuì
“Riposati. È quasi mezzanotte. Vado a chiamare un
guaritore cosi ti aggiusta e ce ne possiamo andare via da qui.
Odio gli ospedali”
Remus ridacchiò mentre
Sirius si alzava, sistemava Harry sulla poltrona e lasciava la stanza.
Remus guardò Harry. L’espressione del suo nipote acquisito
era ansiosa e un po’ paurosa.
Remus si accigliò “Cosa c’è che non va Harry?” chiese Remus gentilmente.
“Mi dispiace” mormorò.
“Ti dispiace? E per cosa?” chiese Remus perplesso.
“Se non fossi uscito la notte
della luna piena per ramoso, tu non saresti qui” mormorò
guardando in giù.
Remus sospirò. Si era
aspettato qualcosa del genere “ Harry guardami” disse
piano. Gli occhi verdi di Harry incrociarono i suoi “ una cosa
che ho imparato durante la mia vita, è quella di aspettarsi
l’inaspettato. Non potevi sapere in alcun modo cosa ti sarebbe
successo se fossi uscito. E anche se non avresti dovuto farlo in primo
luogo, non era colpa tua. Niente di questo è colpa tua. Gli
unici che vanno incolpati sono Codaliscia e Voldemort” Remus non
disse ciò che stava pensando veramente, che se Voldemort voleva
davvero Harry non si sarebbe fermato prima di raggiungere il suo
obiettivo. Avrebbe trovato qualche modo per entrare nel castello, e
forse avrebbe preso Harry sotto il naso di Sirius e Silente, uccidendo
gli altri due maghi per precauzione. “Tutto quello che importa
ora” Remus continuò “ è che ti abbiamo
trovato e sei salvo”
Harry tirò su col naso “Quell’uomo ha detto che non sareste venuti per me” disse triste
“Che uomo?” chiese Remus conoscendo già la risposta.
“Quello grasso e calvo”
Remus strinse i denti. Chissà
se Sirius lo sapeva prima di consegnarlo ai dissennatori… non
credo o Codaliscia non sarebbe vivo per avere quel dannato processo.
“Harry, appena ci siamo resi conto di quello che era accaduto,
abbiamo cominciato a pensare al modo migliore per salvarti. Ci abbiamo
messo un po’ e sono molto triste per questo, ma ti abbiamo
trovato..:”
Harry annuì solamente.
Sirius tornò qualche minuto
dopo, accompagnato da due guaritori e Albus Silente. Remus si chiese
vagamente se Sirius aveva perdonato il preside per la sua esitazione a
casa Riddle per salvare Harry… lo dubitava molto.
I guaritori ascoltarono la versione
degli eventi di Remus, gli chiesero cosa gli facesse male, e mossero le
bacchette, curando tutto quello che poteva essere stato danneggiato
dalla maledizione. Finalmente dichiararono Remus guarito, e dissero che
poteva essere dimesso la mattina dopo, con la raccomandazione di
riposarsi molto. Appena se ne andarono Silente si avvicinò al
letto di Remus.
“Ehm, porto Harry di sopra,
hanno dei libri da colorare” disse Sirius prendendo la mano di
Harry e conducendolo verso la porta.
Remus annuì lievemente
confuso, ma immaginò che Silente volesse parlare con lui senza
che Harry fosse presente. Dopo che Sirius ed Harry lasciarono la
stanza, Silente si sedette nella poltrona di Sirius e sorrise a Remus.
“Come ti senti?” chiese.
“Non troppo male signore, un po’ dolorante ma non troppo male” rispose Remus.
“Bene, Bene” disse il
preside. Rimasero in silenzio per un momento prima che
l’espressione di Silente si fece seria. “ Sono sicuro che
sei curioso di sapere cosa è successo a Voldemort” era una
frase più che una domanda.
Remus annuì “ Tra le altre cose sì” rispose onestamente.
“Sirius ti ha detto che ha
fatto esplodere il calderone che conteneva Voldemort non è
vero?” Remus annuì. “Anche se è stato un
pensiero e un’azione geniale, non ha ottenuto l’effetto che
, Sirius e tutti noi, ci aspettavamo. Voldemort non è stato
distrutto nell’esplosione. In qualche modo, mentre Sirius
aspettava che il fumo scomparisse per cercare Harry, è volato
via. Come, non lo so. Penso nello stesso modo con cui era scappato la
notte che aveva ucciso Lily e James”
Remus sospirò pesantemente, sistemandosi sul cuscino. “Allora può ancora tornare?”chiese
“Sì. E lo farà.
Di questo non ho alcun dubbio. Ora è solo una questione di
quando e come” rispose Silente stancamente.
Remus annuì “ Ma come
è possibile che l’esplosione non l’abbia
ucciso?” la sua domanda fu risposta con il silenzio. Era come se
Silente volesse che Remus arrivasse alla conclusione da solo. E dopo
averci pensato per un minuto, ci riuscì. Remus si ricordò
del giorno in cui Silente gli aveva detto di Harry e la profezia.
“… E l’uno dovrà morire per mano
dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se
l’altro sopravvive…” l’unico modo in cui
Silente poteva essere distrutto era Harry… non c’era
nessun altro modo… se ci fosse stato qualcun altro nel
calderone, avrebbe avuto una morte, brutale e dolorosa, ma Lord
Voldemort non era solo qualcuno…
Decidendo di tornare
sull’argomento successivamente, Remus chiese la domanda che era
sicuro avesse posto subito Sirius appena si era ritrovato solo con
Silente. “ Perché ha esitato a casa Riddle?”
Gli occhi blu di Silente
incontrarono quelli di Remus e rimasero così per un lungo
minuto.”Ci sono ragioni dietro che non capisco nemmeno io e
quindi non so neanche spiegarle. Lo so che questa non è la
risposta che volevi sentire, neanche Sirius era molto contento, ma ti
assicuro Remus, non avrei mai potuto prevedere quello che stava per
succedere.”
Remus annuì riluttante. Si
fidava ciecamente di Silente, era sempre stato così, da quando
Remus lo aveva incontrato per la prima volta quando aveva dieci anni,
quasi undici. Era lontano dall’essere soddisfatto per la risposta
del mago anziano, ma non poteva farci niente. C’era un tono
conclusivo nella di voce che fece capire a Remus di lasciar perdere.
“Ora, devo purtroppo tornare
a scuola. Ho pensato di sgattaiolare per venire a vedere come
stavi” Silente sorrise. “Ci vediamo la settimana prossima
al processo. Prenditi cura di te Remus”
“Grazie signore, ci vediamo
la prossima settimana” disse Remus piano rimuginando sulle cose
che gli aveva appena detto Silente, appena quest’ultimo
uscì dalla stanza.
Le risposte di Silente erano state
totalmente vaghe. Per Remus, non aveva praticamente risposto alla
domanda sul perché avesse esitato. Ma c’era sempre una
ragione dietro ogni cosa che aveva fatto Silente nella sua vita. Ed
essendo il più grande mago del suo tempo, non ci si poteva
aspettare che spiegasse sempre tutto al resto del mondo. Alcune cose è meglio non dirle ad ogni modo… pensò Remus.
Sirius ed Harry tornarono qualche
minuto dopo. Erano entrambi appesantiti dalle braccia piene di dolci e
spuntini comprati nel negozio dell’ospedale.
“Ho pensato ti potesse fare bene un po’ di zucchero” disse Sirius succhiando una bacchetta di Liquirizia.
Remus ridacchiò. Harry si
arrampicò sul suo letto e si sedette vicino a Remus, mentre
Sirius faceva cadere i contenuti delle sue braccia sul tavolo che
conteneva il suo piatto vuoto. Il pasto di Harry fu dimenticato mentre
i tre parlavano e scherzavano come se gli ultimi tre giorni non fossero
mai successi.
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Una settimana dopo Sirius e Remus
entrarono insieme,con i loro vestiti migliori, nel livello più
basso del ministero della magia. Questo era il giorno del processo di
Codaliscia, e Sirius e Remus avrebbero mentito se avessero detto di
essere poco ansiosi di vedere finalmente fatta giustizia.
Nell’ascensore, Sirius spinse
il bottone del loro piano, mentre ascoltavano la foce femminile
elencare i piani mentre scendevano. Alcuni maghi e streghe entrarono e
uscirono, alcuni facendo conversazione con Sirius.
“Allora Black, il processo di Minus…era ora eh?” disse un mago anziano.
“Non ne hai idea” rispose Sirius scambiando uno sguardo pieno di significato con Remus.
L’ascensore si svuotò
dopo qualche piano, lasciando Sirius e Remus da soli in silenzio.
Nessuno dei due maghi era capace di spiegare i suoi pensieri
all’altro.
Da una parte, l’uomo
responsabile di cinque anni di dolore, avrebbe finalmente avuto quello
che si meritava. Codaliscia aveva distrutto vite e amicizie durante gli
anni, ed era stato scoperto colpevole solo qualche mese prima. Era
colui che gli aveva ingannati per anni… la
spia…l’assassino…il traditore…
“Dall’altra però
Sirius e Remus si erano ritrovati entrambi (Sì entrambi) a
pensare ai loro anni scolastici. Gli scherzi, il divertimento, le
risate, le avventure alla luna piena. A quei tempi Codaliscia era stato
accettabile a quei tempi, non sveglio, non popolare, ma era stato
quello che tutti credevano un amico leale. Si erano sbagliati
ovviamente, e ogni volta che pensavano a queste cose si ricordavano di
Lily,James ed Harry.
“Ufficio
Misteri…” disse la voce nell’ascensore, facendo
riscuotere Sirius e Remus dai loro pensieri. Il cancello
dell’ascensore si aprì, e i due amici uscirono.
“In che sala è l’udienza?” chiese Remus.
“Dieci” rispose Sirius conducendolo nel corridoio.
Girarono qualche angolo, e individuarono un grosso gruppo di persone proprio davanti alla porta della stanza numero dieci.
“Ecco Silente”
indicò Remus senza necessità. Sirius poteva riconoscere
quei capelli d’argento dappertutto.
Era in piedi con Kingsley,Moody, il
ministro della magia, Amelia Bones, e per la sorpresa di Sirius Arthur
Weasley. Avevano lasciato Harry con Molly quel pomeriggio, ma sembrava
preoccupata per qualcosa che avevano fatto i gemelli, e non aveva il
tempo per parlare.
“Buon giorno ragazzi” li salutò Silente appena si avvicinarono.
Sirius sbuffò a se stesso.
Aveva una sensazione che nonostante quanti anni passassero, nonostante
quanto sarebbero cresciuti lui e Remus Silente gli avrebbe sempre
chiamati “ragazzi”. Sentì Remus ridacchiare allo
stesso pensiero.
“Buon giorno signore” disse Sirius “Buon giorno ministro Bones” aggiunse stringendo la mano al ministro.
“Buon Giorno Black. Siete pronti?” disse sorridendo ai due maghi più giovani.
“Sono pronto da anni signora” dichiarò Sirius.
La Bones annuì. ”Bene. Bè Albus forse dovremmo entrare, credo che stiano per cominciare”
Silente tenne la porta aperta “Dopo di te Amelia”
Moody si voltò verso Sirius
e Remus subito dopo che Silente e la Bones entrarono nella sala
dell’udienza. “Voi due entrate con noi. Di solito non
permettono ai testimoni di guardare, ma Silente gli ha convinti. Ha
pensato che avreste voluto vederlo” disse
“Bello da parte sua pensare a noi” mormorò Sirius entrando nella stanza dopo gli altri.
Raggiunsero velocemente le panche
di pietra. Sirius e Remus si sedettero alla fine. Gli altri erano
vicino a loro. Con disgusto da parte di Sirius Rita Skeeter si era
posizionata solo due panche dietro di loro. Continuava a guardare
speranzosa Sirius, volendo ovviamente un’intervista, ma non ne
ebbe occasione quando Madama Bones richiese il silenzio.
“Buon Pomeriggio” disse
alla stanza “ Siete qui oggi per assistere al processo di Peter
Minus. Le accuse saranno lette appena l’imputato entrerà
nella. Saranno chiamati al banco dei testimoni, uno per uno, per
testimoniare contro l’imputato”
“Pensa davvero che si sia qualcuno qui a favore di quel bastardo” chiese Sirius a Remus.
Remus scosse la testa “No,
è obbligatorio dire così, in modo tale che qualcuno non
si ripresenti dicendo di avere avuto un processo ingiusto”
“Almeno lui lo ha un
processo. Non so perché si
preoccupano…”mormorò Sirius. Remus concordò
silenziosamente.
“Portate dentro l’accusato” disse Madama Bones.
Sirius si irrigidì, appena
due dissennatori entrarono nella stanza portando Codaliscia. Remus non
sapeva se questa reazione fosse stata causata dai dissennatori o
Codaliscia. Probabilmente per un misto di tutte e due.
I dissennatori scivolarono sul
pavimento e fecero sedere con forza Codaliscia sulla sedia di metallo
al centro. Le catene si strinsero intorno alle braccia e alle gambe.
“ Peter Minus sei accusato di
essere un mangiamorte e sostenitore di
colui-che-non-deve-essere-nominato. In aggiunta è accusato di
passare informazioni a colui-che-non-deve-essere-nominato, a proposito
del nascondiglio di Lily e James Potter, di aver ucciso brutalmente
dodici babbani innocenti, e di aver rapito Harry Potter. Nega queste
accuse?” disse Amelia Bones chiara e ad alta voce.
Codaliscia aveva perso peso nei
dieci giorni che aveva trascorso ad Azkaban. Era ora un ammasso pallido
e tremante. Il resto del braccio giaceva senza vita tra le catene
“L-Lui mi ha obbligato!V-Vi prego abbiate pietà!”
Alcune persone risero freddamente, ma la maggior parte rimase in silenzio.
“Dal momento che si è
dichiarato innocente, dobbiamo chiamare al banco i testimoni. “
il ministro guardò un pezzo di pergamena davanti a lei
“Remus Lupin!” chiamò.
Remus sobbalzò un po’.
Aveva osservato le azioni di Codaliscia con disgusto. Velocemente si
alzò e cominciò a camminare. Appena le passo davanti,
sentì il rumore della piuma di Rita Skeeter che scriveva.
La Bones fece segno a Remus di sedersi nella sedia vicino alla postazione del Wizengamont.
“Per Favore dichiari il suo nome alla corte”disse Madama Bones.
Remus si schiarì la voce “Remus John Lupin”
“Da quanto conosce l’accusato signor Lupin?”
“Da quando l’ho incontrato sul treno per Hogwarts circa quindici anni fa”rispose Remus.
“E durante gli anni in cui ha
conosciuto l’accusato ha mai pensato che la sua lealtà
fosse passata a colui-che-non-deve-essere-nominato?”
“No. Nemmeno una volta. Fino a qualche mese fa pensavo fosse morto”disse Remus.
Furono fatte altre domanda sulla
lealtà di Codaliscia, e sulla conoscenza di Remus a
proposito,prima che lo mandassero nuovamente a sedere al suo posto.
“R-Remus! T-Ti prego1 S-Sono
io! Sono Codaliscia il tuo amico!” Ansimò Codaliscia
appena Remus passò davanti alla sua sedia.
Remus si fermò di botto, e
lentamente si girò guardando Codaliscia. “Tu non sei un
mio amico” disse più calmo di come si sentisse. “Non
se nemmeno se sei mai stato veramente mio amico”
Codaliscia cominciò a
piangere e lamentarsi più forte, mentre Remus si sedeva
nuovamente vicino a Sirius, guardando tutto tranne la cosa che un tempo
aveva considerato un amico”
“Sirius Black!”
“Eccoci” disse Sirius guardando male Codaliscia. Se solo gli sguardi potessero uccidere…
“Signor Black può
dirmi gentilmente alla corte, gli eventi della notte di Halloween del
1981 e dei giorni che seguirono?” richiese Madama Bones.
Sirius fece un respiro profondo e
cominciò a raccontare di come Lily e James avessero nominato
Codaliscia come custode segreto sotto sua richiesta, senza sapere cosa
fosse veramente. Come la notte di Halloween, lui, Sirius, era andato a
controllare Codaliscia e aveva trovato il posto in cui si nascondeva
deserto. Spiegò, dettagliatamente, di essere arrivato a
Godric’s Hollow, di aver trovato i corpi senza vita di Lily e
James, di aver trovato Harry, di aver affidato il suo figlioccio ad
Hagrid. Raccontò di come era andato a Londra e avesse trovato
Codaliscia. Spiegò dell’esplosione che aveva ucciso i
dodici babbani innocenti, di come Codaliscia si fosse tagliato il
dito,e poi trasformato in topo, nascondendosi nelle fogne.
Alla fine del racconto di Sirius
gli unici rumori nella stanza erano quelli di Codaliscia, che ormai
piangeva e si lamentava apertamente.Nessun mago o strega presente aveva
un po’ di pietà per lui.
Arthur Weasley fu il successivo ad
essere chiamato e disse alla corte , disgustato, del topo che suo
figlio aveva trovato nel loro giardino. Di come fosse sparito qualche
giorno dopo l’uscita della notizia di Sirius e Codaliscia.
Qualche altra persona parlò,
compreso Silente, che disse di come aveva conosciuto Codaliscia durante
i suoi anni scolastici, e che non l’avrebbe mai creduto capace di
commettere crimini così terribili. Moody parlò subito
dopo Silente della battaglia tra loro e i mangiamorte a Little
Hangleton.
Dopo molte ore di testimonianze, il
Wizengamot chiese una pausa per discutere il destino di Codaliscia. Si
diressero in silenzio verso una piccola stanza nel lato. Appena la
porta si chiuse nella stanza tutti cominciarono a parlare.
Durante la pausa, che durò
quasi trenta minuti, Rita Skeeter cercò di nuovo di avere
un’intervista con Sirius “Come si sente a sentire il suo
ex-amico in queste condizioni? Pensa che Lily e James Potter
approverebbero il bacio del dissennatore?”
Invece di rispondere alle sue
domande, Sirius spiegò alla cara Rita, il modo migliore per
ingerire la sua piuma, che le strappò dalle mani e spezzò
in due prima di ridargliela”.
Rita guardò male Sirius
mentre Remus tossiva dietro la sua mano, trasformandola in una
risata all’ultimo momento. La giornalista tornò finalmente
al suo posto, dove aprì la sua borsa di coccodrillo e
tirò fuori un’altra piuma che diresse così
velocemente sulla pergamena,che Remus giurò di aver visto del
fumo.
Alla fine il Wizengamot tornò nella stanza. Le chiacchiere si fermarono appena Madama Bones chiese il silenzio.
“Abbiamo raggiunto una decisione” disse alla corte. Sirius e Remus erano seduti ansiosamente sul bordo della panca.
“Peter Minus sei condannato
ad un mese nella prigione di Azkaban. Appena sarà passato questo
periodo” disse Madama Bones sopra le grida oltraggiate
“Riceverà il bacio del dissennatore. I crimini che lei ha
commesso non meritano niente di meno. Portatelo via.”
Le ultime tre parole potevano anche
non essere state dette tanti fu forte il rumore che fecero tutti i
maghi e le streghe che approvavano la decisione. I pianti che
aumentavano di Codaliscia non riuscivano neanche ad essere sentiti
sopra il rumore.
I dissennatori entrarono di nuovo
nella stanza, liberarono Codaliscia dalle catene,e lo trascinarono,
mentre urlava e scalciava fuori dalla porta, di nuovo ad Azkaban.
Appena uscirono, i lamenti di Codaliscia quasi non si sentivano
più.
Remus e Sirius non si unirono ai
festeggiamenti. Entrambi sapevano che Codaliscia aveva avuto quello che
si meritava, ma tutto quello che ognuno di loro riusciva a pensare era
tornare a casa nel Kent, e cominciare vite tranquille e normali.
Riuscirono a sgattaiolare fuori
dalla stanza, Silente tenne a bada la Skeeter, e si diressero verso
L’Atrium, dove si smaterializzarono alla tana per andare a
prendere Harry.
Scusate se ieri non ho messo online
qsto capitolo ma non ho proprio avuto tempo… mi faccio perdonare
oggi con un altro tra qualche ora e domani l’epilogo di questa
storia. Per il seguito però, che si chiama LIES(Ricordatevi!)
dovete aspettare una settimana perché parto.
In
risposta alle vostre recensioni, si ho già letto i seguiti e
sono bellissimi, ma vi avverto sono abbastanza tristi in alcuni
punti… quindi se c’è qualcuno a cui nn piace io vi
ho avvisato!
I seguiti sono quattro(non tre come avevo scritto precedentemente, ne avevo saltato uno…!):
1. LIES: 30 capitoli
2. CONSEQENCES: 30 capitoli
3. ALTECARETIONS: 30 capitoli
4. RESOLUTIONS: 50!! Capitoli
Ci
sono anche due one-shots veramente simpaticissime, ke tradurrò
più avanti in corrispondenza con il loro punto nelle storie.
L’autrice vi ringrazia sempre per i complimenti, continuate a
recensire!
p.s
in rispsta a bulmettina e elipotterina94_n6 nn vi preoccupare per le
recensioni, la mia nn era un’accusa ma solo
un’osservazione. Capisco benissimo il problema della scuola io sn
la prima a non avere mai tanto tempo non ho aggiornato per mesi la
traduzione! Fortunatamente ora ho più tempo quindi aspettatevi
aggiornamenti ogni giorno!
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