Autore: |
Emmevi (_emmevi sul forum) |
Titolo: |
Rosso |
Citazione: |
«Dare un senso alla vita può
condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vago desiderio – è una
barca che anela al mare eppure lo teme.» |
Genere: |
generale |
Rating: |
verde |
Coppia: |
nessuna |
Avvertimenti: |
nessuno |
Note: |
nessuno |
Introduzione: |
Frammenti di vita
di un dodicenne, ambientazione scolastica, minilong (tre capitoli
appena ― prologo compreso). Cit./
«Ehi,
femminuccia,
questo pomeriggio vieni a fare il bagno con noi?» Gabriele
serra le palpebre e ignora la domanda, assieme alla saliva ingoia
l'orgoglio, fagocitandolo e spingendolo giù, direttamente
nello stomaco, poi volge lo sguardo alla lavagna e sospira.
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Rosso
Prologo
«Dare
un senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza
senso è la tortura dell'inquietudine e del vago desiderio -
è una barca che anela al mare eppure lo teme.»
(Antologia
di Spoon River)
La boa è laggiù,
là dove pare che il mare sia fermo e il tempo bloccato; uno
strano senso di irrealtà avvolge quel piccolo galleggiante
irriverente e il lembo di acqua celeste che lo circonda. Si potrebbe
dire aleggi quasi un'atmosfera di magia attorno a quella boa bagnata e
luccicante, che assorbe placidamente i raggi del sole e si lascia
cullare indolente dalle onde. Ed è rosso, il gavitello,
eccessivamente rosso ― è di un vermiglio accecante che
riverbera straordinariamente sotto la luce del mezzodì.
«Ehi, femminuccia,
questo pomeriggio vieni a fare il bagno con noi?»
Gabriele serra
le palpebre e ignora la domanda, assieme alla saliva ingoia l'orgoglio,
fagocitandolo e spingendolo giù, direttamente nello stomaco,
poi volge lo sguardo alla lavagna e sospira.
Fosse per lui
nemmeno sarebbe lì ― seduto ad un banco troppo alto e
rannicchiato su una scomoda sedia, le braccia che circondano pigramente
il libro di matematica e le dita che giocherellano con il tappo di un
evidenziatore. Fosse per lui sarebbe a casa, a letto, avvolto nel
lenzuolo leggero e abbracciato al cuscino.
«Femminuccia,
potrebbe essere divertente vederti annegare, vieni al mare,
dai.»
L'invito gli
scivola addosso senza che apparentemente la cosa lo turbi, sebbene
un'ombra di tristezza gli veli repentinamente gli occhi e, attraverso
le lenti spesse, il mondo paia appannarsi un poco.
Non piange,
però. Non si tradisce, e di nuovo ingolla la proprio
dignità.
Scapperebbe, se
potesse. |
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Parla Emmevi ― questa
storia non mi convince appieno, c'è quel qualcosa che mi
sfugge, accidenti. Spero che però possa essere ugualmente
una lettura piacevole.
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