Saaaalve a tutti!
Ok, inizio scusandomi per l'immenso ritardo, davvero, però tra scuola e varie cose non ho avuto molto tempo. Aaaaallora, questo è il penultimo capitolo di questa storiella e beh, spero di poter mettere presto anche l'ultimo capitolo! Buona lettura e grazie mille per le recensione ed i consigli :DD <3
.2
Al quarto giorno di prove,
Donghae era ormai uno spettatore abituale. Si era anche spostato dalla
sedia alle ginocchia dell'insegnante di Hyukjae, per vedere meglio.
Kyuhyun pensava che l'insegnante era rimasta così ammaliata
da Donghae che avrebbe fatto qualsiasi cosa il bambino gli avesse
chiesto.
Beh, almeno questo era
quello che pensò fino a quel momento.
L'insegnante diede ai
due ballerini una pausa, così la partner di Hyukjae si
sedette per riposare. Hyukjae, però, stava ancora ballando e
memorizzando i passi da solo. Così, Donghae gli si
avvicinò e si offrì di aiutarlo.
"Ma tu non conosci i
passi," disse Hyukjae.
"Certo che li conosco.
Vi guardo tutti i giorni," rispose Donghae. Senza aspettare una
risposta, prese la mano dell'altro e se la mise sulla schiena. La sua
mano era sul braccio di Hyukjae, mentre le dita dell'altra mano erano
intrecciate a quelle del più grande.
"Così,
giusto?" chiese, guardando Hyukjae, aspettando un cenno di
approvazione. Per qualche motivo, l'idea di ballare con Donghae rese
l'altro nervoso.
"Beh...si," rispose
Hyukjae.
"Okay! Balliamo!"
Il più
grande pensò che non vedeva Donghae così felice
da un po'.
Ballarono senza
musica, contando i passi, ma non sbagliarono neanche una volta.
"Oh! Donghae! Balli
davvero bene," disse eccitata l'insegnante di Hyukjae.
"Davvero?" chiese
Donghae, raggiante. "Posso ballare con lui domani al festival, allora?"
"Oh no, non puoi,"
disse l'insegnante, dispiaciuta.
"Perchè no?"
"Tu non sei uno
studente di questa scuola. Solo gli studenti della scuola possono
esibirsi."
"E' facile, signorina.
Dirò alla mia mamma che voglio venire in questa scuola a
partire da domani," disse Donghae, con un'alzata di spalle.
"No, non è
così facile, Donghae." Il bambino mise il broncio. "Mi
dispiace, caro."
"E poi non sei una
ragazza. E' un ballo di coppia. Posso ballare solo con una ragazza,"
Questa volta fu Hyukjae a parlare.
Donghae lo
fissò. Sapeva che aveva ragione. Con l'aiuto del suo Hyung,
Donghae aveva guardato su internet video di persone che ballavano il
Walter e tutte le coppie erano sempre un uomo ed una donna. Lui non era
una ragazza, quindi non poteva ballare con Hyukjae. E non c'era nulla
da fare per cambiare la situazione.
Con un sospiro,
Donghae lasciò andare la presa sul braccio di Hyukjae.
Camminò fino al suo zainetto e se lo mise sulle spalle.
"Kyuhyun, andiamo a
casa," disse a bassa voce, senza neanche salutare Hyukjae.
Hyukjae
scambiò un'occhiata con Kyuhyun, che lo fissava con
rimprovero.
"Donghae, passo a casa
tua dopo, va bene?" disse Hyukjae alla schiena del più
piccolo. Ma, per qualche motivo, Donghae non rispose.
"Kyuhyun...Che cos'ha?"
"Oh, sul serio,
Hyukjae," Kyuhyun alzò gli occhi verso di lui. "Non capisci
proprio cos'è che lo rende così triste? Cresci un
pò, ok?"
"Stai zitto, Kyu!" Era
già abbastanza il fatto che si sentiva in colpa nel vedere
Donghae così. Non voleva sentire anche le parole accusatorie
di Kyuhyun. "Almeno io non ho perso un anello!" sbottò.
Kyuhyun si
congelò e Hyukjae sbarrò gli occhi. Oh. Oh. Aveva
appena zittito Cho Kyuhyun? Oh. Oh. Gli venne un'idea.
"Si, Siwon mi ha
chiamato ed era sconvolto. Forse anche per quello ha deciso di esibirsi
anche lui."
Kyuhyun
aggrottò la fronte. "Cos'hai detto?"
"Oh? Non lo sai
ancora? Un ragazzo che doveva ballare si è ammalato e Siwon
si è offerto di sostituirlo," fischiettò Hyukjae,
"Credo che si sia rifiutato di farlo prima per non farti
ingelosire...ma visto che hai perso il suo anello..."
"Ha detto che non fa
niente. Ha detto che me ne prenderà uno nuovo."
"Beh, non saprei. Non
vi è venuto a prendere nè ieri nè
oggi, no?"
"Ha detto che aveva da
fare a scuola," ribattè Kyuhyun.
"Già."
Il bambino
guardò il pavimento e Hyukjae spalancò gli occhi.
Wow. Aveva fatto piangere Kyuhyun? Kyuhyun stava piangendo?
WOW—oh. Ah no, non stava piangendo. Peccato. Però
Kyuhyun sembrava così sconvolto ed era già una
grande soddisfazione per Hyukjae. Sorrise.
Mentre Kyuhyun si
mordeva il labbro e correva dietro Donghae, Hyukjae si
allontanò con espressione vittoriosa, credendo di essere la
persona più intelligente del pianeta.
***
Dopo aver salutato
Kyuhyun, che lo aveva accompagnato a casa, Donghae aprì la
porta svogliatamente. A differenza di tutti gli altri giorni, era
rimasto in silenzio durante il ritorno a casa e la cosa aveva fatto
preoccupare l'amico più piccolo. Entrambi erano rimasti
zitti, salutandosi con un piccolo cenno.
"Sono a casa,"
mormorò Donghae.
"Pesciolino!! Vieni
qui!!" lo chiamò Heechul dal soggiorno, così come
faceva tutti i giorni quando lo sentiva rientrare da scuola.
Come sempre, Donghae
obbedì all'ordine di Heechul, da bravo bambino. Anche se,
quel giorno, quando Heechul gli somministrò la sua dose
quotidiana di pizzicamenti sulle guance, rimase in silenzio. Non
pretese neanche di liberarsi o di far finta che facesse male per
soddisfare il cugino.
"Yah!
Perchè sei così noioso oggi?" chiese Heechul,
chiaramente infastidito dal suo comportamento apatico.
Donghae
guardò il suo hyung che cercava sempre di sembrare cattivo,
ma che in realtà era una delle persone più buone
che Donghae conosceva. Ogni volta che si incontravano, erano sempre
insperabili. L'ingenuo ed allegro Donghae riusciva sempre a passare
sopra alle parole pungenti dell'altro. Mentre Heechul, che credeva di
poter sempre ottenere quello che voleva, riusciva sempre a soddisfare
ogni richiesta dell'altro (Si, la bambola di E.T a grandezza
naturale, compreso di bicicletta, che c'era nella stanza di Donghae gli
era stata regalata da Heechul. Non si sa come un bambino di nove anni
sia riuscito a rimediare una cosa del genere.)
E se c'era qualcuno
che avrebbe potuto capire il problema di Donghae, quel qualcuno era
proprio Heechul.
"Hyung!!" gemette
Donghae, mentre cercava di affondare il viso nel petto di Heechul.
"Cos—."
Heechul mantenne Donghae ad un braccio di distanza prima che il bambino
riuscisse anche solo a sfiorarlo. "Tutto il moccio e le lacrime
potrebbero rovinarmi il vestito."
"Scusa, Hyung," disse
Donghae in tono di scusa, conoscendo la vanità del suo
hyung. Si strofinò gli occhi ed il naso, tentando di non
piangere, ma finì per singhiozzare e suonare ancora
più patetico.
"Andiamo in camera tua
prima che le nostre madri vengano a ficcare il naso." Senza aspettare
la risposta del cugino, Heechul trascinò Donghae nella sua
stanza.
"Va bene, dimmi,
cos'è successo?" gli chiese Heechul, dopo essersi seduti
entrambi sul letto, la bambola di E.T ricevuta a Natale che li fissava
senza vita da un angolo della stanza.
"No, aspetta," lo
fermò il più grande proprio mentre Donghae stava
per parlare. "E' colpa del ragazzo scimmia che vive di fronte, vero?"
"Si chiama Hyukkie,
hyung," gli ricordò Donghae senza perdere un colpo, proprio
come ogni volta che Heechul dimenticava il nome di Hyukjae.
"Si, certo, fa lo
stesso," disse Heechul. "Quindi ti ha fatto piangere un'altra volta.
Cosa c'è questa volta?"
"Hyukkie
ballerà con una ragazza durante il festival scolastico."
Heechul
aspettò un paio di secondi, aspettando che Donghae
continuasse a spiegare, ma il più piccolo si
zittì. Il più grande non vedeva il problema nel
fatto che il ragazzo scimmia ballasse con una ragazza durante il
festival. E poi era sicuro che Donghae gli aveva già
accennato una cosa del genere, mentre non era poi così
dispiaciuto. Quindi perché adesso piangeva?
"Allora?" lo
incoraggiò, per ottenere ulteriori informazioni.
"Io sono la futura
moglie di Hyukkie. Non può ballare con qualcun'altro, hyung!"
Heechul si
fermò dal dire che Donghae era troppo piccolo per aver
già deciso di voler sposare il ragazzo scimmia. In
realtà Heechul avrebbe continuato a pensarla in quel modo
solo per un altro po', visto che dopo poco avrebbe passato le vacanze
in Cina ed avrebbe conosciuto il suo futuro marito. Ed anche se questo
presunto 'futuro marito' non sapeva di esserlo, non gli interessava.
Riusciva sempre a far fare alle persone quello che voleva. Era un dono
naturale.
"Ed io ballo anche
meglio di quella ragazza!" disse Donghae, dando un calcio al letto.
Oh, si. Il suo piccolo
cuginetto aveva un bel problema.
"Va bene,"
iniziò Heechul. "Da quello che vedo, tutto quello
che devi fare è andare da lei e dirgli 'Bella, questa
scimmia è mia. Ed io ballo meglio di te. Quindi
perchè non vai a cercarti qualche altro brutto ragazzino con
cui ballare?' E' facile," concluse Heechul, stringendosi nelle spalle.
"Non è
facile, Hyung."
"Certo che lo
è. Starò dietro di te quando glielo dirai. Sono
sicuro che lascierà in pace il tuo ragazzo scimmia. Funziona
sempre."
"Ma è
waltzer. Hyukkie ha detto che lo deve fare con una ragazza."
"Sei sicuro?" chiese
Heechul dubbioso.
"Si," Donghae si
strinse nelle spalle. "Hyung, devi aiutarmi. Voglio ballare con
Hyukkie."
"Allora devi essere
una ragazza, eh?"
Donghae
annuì con entusiasmo. Heechul saltò dal letto e
fece una giravolta. Il suo bel vestitino che volteggiò
insieme a lui.
"Sai, la mia mamma mi
ha sempre detto che sono più carino di una ragazza," disse
Heechul con la mano su un fianco. "Sei fortunato ad avere me per questo
fine settimana."
***
Hyukjae si
sentì in colpa per tutta la settimana per non aver potuto
accompagnare Donghae a casa dopo scuola. Non era andato neanche a casa
dell'altro, come invece gli aveva promesso. Non è che
Hyukjae l'avesse dimenticato o non volesse giocare con lui. Solo che
tutto quel ballare lo stancava così tanto che quando tornava
a casa voleva solo fare un pisolino.
I sensi di colpa
raddoppiarono quando scoprì che Donghae addirittura sapeva
tutti i passi del ballo a memoria, visto che rimaneva ogni giorno a
guardarlo provare. Il più piccolo non era costretto a
restare, lo faceva solo per continuare a vederlo tutti i giorni.
Ed anche se non
l'avrebbe mai ammesso, anche a Hyukjae mancava giocare con Donghae.
Aveva già saltato una delle loro avventure settimanali al
parco, proprio per questo stava per mantenere la sua promessa di andare
a casa dell'altro.
Ma proprio mentre
stava per aprire la porta di casa propria, il campanello
suonò. Hyukjae aprì e si ritrovò il
suo migliore amico davanti, con una ragazza più grande che
non conosceva.
"Hae," disse Hyukjae
eccitato. Era così felice di non vedere Donghae triste, come
l'aveva visto l'ultima volta a scuola.
"Hyukkie,
c'è Sora-noona a casa?" chiese Donghae prima che Hyukjae
potesse dire qualsiasi altra cosa.
"Uh...credo sia nella
sua stanza."
"Grande," disse
Donghae, sorpassandolo con la ragazza più grande al suo
fianco.
Hyukjae
aggrottò la fronte. Era strano che Donghae cercava sua
sorella invece che lui. Gli piaceva stare con sua sorella
più che con lui, adesso?
Decise di seguire
Donghae in camera di sua sorella ma, una volta che il più
piccolo fu entrato nella stanza della ragazza, Sora chiuse la porta,
lasciando fuori lui e la ragazza più grande venuta con
Donghae, che gli bloccò l'accesso alla porta.
"Uh...che stai
facendo?" chiese Hyukjae a quest'ultima, ma lei rispose incrociando le
braccia al petto. "Voglio entrare in camera di noona."
"Non puoi," rispose la
ragazza, con arroganza.
"Perché?!
Voglio giocare anche io con Donghae."
"Ascolta, ragazzo
scimmia," il soprannome fece accigliare Hyukjae, "Tu non mi piaci. Fai
piangere sempre Donghae."
"Non è
vero," protestò Hyukjae, debolmente.
"Si, è
vero. Ma per non so quale motivo, Donghae vuole continuare a giocare
con te, quel ragazzo..." disse, alzando gli occhi al cielo. "Allora,
ascoltami. Ti farò giocare con Donghae ma," disse, alzando
un dito, "se farai piangere Donghae...mmm...più forte del
solito, allora io ti farò piangere il doppio. Piangerai
così forte fino a rimpicciolirti ed io poi ti
schiaccierò, come un granello di polvere. Capito?"
Hyukjae
annuì lentamente, anche se non era molto sicuro di quello
che stava accettando.
"Bene. Ora vai."
"Cosa? Dove? Questa
è casa mia."
Heechul
sospirò. "Okay. Puoi anche stare lì, se vuoi. Ma
non puoi entrare in camera."
Con quest'ultima
frase, Heechul entrò nella stanza di Sora, sbattendogli la
porta in faccia.
Hyukjae si
grattò la testa. Quella noona era decisamente spaventosa e
fastidiosa.
***
Il giorno dopo, Siwon
continuò a dire che aveva qualcosa da fare e che, quindi,
non poteva andare a prenderli.
Quindi Siwon aveva
deciso di ballare. Kyuhyun non aveva mai detto che l'altro non poteva
ballare con una ragazza. Se glielo avesse proibito adesso, l'altro
avrebbe smesso? Ma Siwon era già uno dei ballerini
principali del festival ed era rimasto poco tempo...probabilmente
avrebbe continuato a ballare. Kyuhyun osservò Donghae mentre
si esercitava a ballare e scosse rapidamente la testa. No, lui non si
sarebbe mai offerto per ballare con Siwon! Anche solo il pensiero gli
faceva accapponare la pelle.
Si scusò
con Donghae ed Heechul (che si era preso la responsabilità
di andarli a prendere a scuola, non che lui avesse bisogno di essere
accompagnato a casa) e si avviò verso le classi dei ragazzi
più grandi. Aveva appena girato l'angolo quando vide Siwon
ridere con una ragazza. All'improvviso, Kyuhyun si sentì
molto, molto turbato.
"E' la tua compagnia
di ballo?" chiese Kyuhyun, appena la ragazza andò in classe,
lasciando Siwon solo. Il ragazzo più grande si
girò sorpreso, non aspettandosi di vedere Kyuhyun
lì.
"Kyu! Che cosa ci fai
qui?"
"E' la tua compagna di
ballo?" ripetè la domanda Kyuhyun.
"Compagna di ballo?"
Proprio in quel
momento, Hyukjae sbirciò dalla porta. "Siwon? Sei ancora
qui? Credevo fossi in bagno—"
"E' perché
ho perso l'anello, vero?!" singhiozzò Kyuhyun, scioccando
tutti, "Sei arrabbiato con me perché ho perso l'anello!"
Hyukjae
sillabò 'uh-oh', ma nessuno dei due lo notò.
"I-Io non sono
arrabbiato con te!"disse Siwon, abbracciando l'altro, ma Kyuhyun gli
schiaffeggiò le mani via.
"E poi hai deciso di
ballare con quella ragazza!!!" singhiozzò il bambino,
completamente sconvolto. Le lacrime gli rigavano le guance, ma lui non
fece niente per asciugarle.
"No! No, ascoltami!"
urlò Siwon, tenendo le mani del più piccolo, "Non
devo ballare con nessuno, te lo giuro!"
"Bugiardo! Rimani a
scuola dopo l'orario d'uscita! So che il tuo amico è malato
e che devi sostituirlo, ma—"
"No, ti sbagli! Quella
che si è ammalato è il ragazzo che avrebbe dovuto
tenere il discorso della cerimonia d'apertura! L'insegnante mi ha
chiesto di prendere il suo posto e non potevo rifiutare..."
Kyuhyun tacque.
Singhiozzava ancora, ma purtroppo non dipendeva da lui.
"Mi dispiace di non
averti detto quello che stavo facendo. Pensavo che non ti sarebbe
interessato," la prese di Siwon sulle sue mani si strinse, "Non
ballerei mai con una ragazza. Non vorrei mai farti arrabbiare...Scherzi
a parte, Kyu, chi ti ha detto una cosa del genere?"
Kyuhyun gemette.
Avrebbe dovuto saperlo! Stupida, puzzolente, immatura scimmia.
"Hyukjae."
Siwon
spalancò gli occhi e gridò "Hyukjae!" Il ragazzo
colpevole, che aveva origliato per tutto il tempo, gemette e
cercò di scappare dalla classe. Siwon fu più
rapido e lo tirò per il colletto. "Che cos'hai detto a
Kyuhyun?!"
"Mi dispiaceeeeeee!"
urlò Hyukjae. "Non avrei mai pensato che l'avrebbe presa sul
serio! Ero solo seccato perché lui continuava a sgridarmi
per via di Donghae!"
"Il mio Kyu sta
piangendo per colpa tua!" disse Siwon, fissandolo duramente.
Hyukjae
guardò le lacrime che rigavano il viso di Kyuhyun.
Ricordò di aver desiderato che Kyuhyun piangesse, quel
giorno, ma ora si sentiva in colpa. Non importava quanto Kyuhyun lo
schernisse o fosse scortese con lui, era comunque solo un bambino
dell'asilo. E lui era suo amico. Quello, più la faccia
(super) spaventosa di Siwon, lo fecero pentire di quello che aveva
fatto.
"M-mi dispiace, va
bene..." Hyukjae guardò in basso.
Siwon lo
guardò un ultima volta prima di lasciarlo andare. Prese poi
la mano di Kyuhyun ed i due si allontanarono.
"Sei cattivo, Hyukkie."
Hyukjae si
voltò e vide Donghae.
"Da quando sei qui?"
"Ero preoccupato
perchè Kyuhyun sembrava sconvolto, così l'ho
seguito fin qui. Heechul-hyung ha detto improvvisamente di avere da
fare, così sono venuto da solo...di nascosto,
perché Kyuhyun mi faceva paura," spiegò il
bambino, "Siwon sembrava arrabbiato con te."
"Già,"
Hyukjae si grattò la testa, ancora troppo scioccato dall'ira
del suo amico per chiedersi chi diavolo fosse questo 'Heechul-hyung'.
"Fa paura quando è arrabbiato."
"Va tutto bene,
Hyukkie," disse Donghae, dandogli una pacca sulla schiena, "Ti sei
scusato, e sei ancora loro amico, ti perdoneranno."
"Lo so."
"Anche io ti perdono."
Hyukjae
aggrottò le sopracciglia. "Ma a te non ho fatto niente."
"Perché
anche io sono tuo amico, scemo," sorrise Donghae. "Tu hai fatto
piangere Kyu ed hai fatto arrabbiare Siwon. Io sono loro
amico!"
Hyukjae
alzò gli occhi al cielo, "Stai zitto."
***
"Ucciderò
Hyukjae," disse Kyuhyun, tirando sul con il naso.
"No, dai," rise Siwon,
mentre gli asciugava le lacrime con un fazzoletto, "Donghae poi non
smetterà più di piangere."
Kyuhyun
alzò gli occhi al cielo. Si sentì imbarazzato per
essersi fatto ingannare così facilmente. Si era comportato
come faceva sempre Donghae e si sentiva davvero stupido.
"Come hai potuto
credere a Hyukjae così facilmente?" chiese Siwon.
Il ragazzo
scrollò le spalle: "Credevo che tu fossi arrabbiato per via
dell'anello."
"Non lo ero!"
"Ma non mi hai
più parlato dopo che ti ho detto che l'avevo perso. E poi
non mi hai più accompagnato a casa...non che io ne abbia
bisogno, ma l'hai sempre fatto..." si interruppe.
"Giuro che non ero
arrabbiato con te, Kyu," spiegò Siwon," Ero solo un po'
scioccato e preoccupato. Senza anello, come faccio a sposarti?
Così ritornai subito..." prese le mani del più
piccolo nelle sue, prese un anello dalla tasca e glielo mise sul dito,
"...al negozio, per comprarne un altro."
Gli occhi di Kyuhyun
si spalancarono.
"Per fortuna, questo
era l'ultimo," sorrise Siwon: "Così possiamo sposarci."
Le labbra del
più piccolo tremarono, ma cercò di non piangere.
Aveva appena pianto per una stupida bugia di Hyukjae, non avrebbe
pianto due volte in un giorno, non davanti a Siwon. "Mi dispiace. Mi
dispiace di aver perso l'anello. Io, di solito, non perdo mai le cose,
ma..."
"Va tutto bene," Siwon
gli scompigliò i capelli, "Io sono tuo marito, ho la
responsabilità di renderti felice. Ora mi fai un sorriso?
Odio vederti piangere."
Fu un rapido sorriso
imbarazzato, ma fu sufficiente per Siwon.
***
Dopo quel pomeriggio
stancante, Siwon accompagnò Kyuhyun a casa, rifiutandosi
tutto il tempo di lasciargli la mano, senza badare al più
piccolo che sbuffava ed aggrottava le sopracciglia (il fatto che avesse
gli occhi rossi per il pianto lo rendeva molto meno minaccioso).
L'anello era al sicuro sul dito di Kyuhyun, circondato dalla mano
leggermente più grande di Siwon.
Quando arrivarono,
Kyuhyun sembrava voler chiedere qualcosa. Sorridendo, sapendo bene cosa
Kyuhyun volesse chiedergli, Siwon disse: "Posso rimanere un po' a
giocare?"
Kyuhyun
arrossì un po' ed annuì.
Appena entrarono li
accolse la madre di Kyuhyun, "Ah, sei a casa, piccolo! Perfetto, Siwon
ci sei anche tu!" Sorrise e prese la mano del figlio nelle sue. "Ecco,
finalmente l'ho trovato."
L'anello di plastica
con la pietra blu. Gli occhi di Kyuhyun si spalancarono.
"Giuro che non
è sporco, non viene dal cestino della spazz—oh.
Aww, hai già un nuovo anello!" La madre di Kyuhyun
ridacchiò, "Gliel'hai dato tu, Siwon?"
Siwon sorrise ed
annuì.
"Allora...non vi serve
questo?" fece per riprendersi l'anello ma Kyuhyun la fermò,
facendola ridere.
Dopo di chè
li lasciò soli, nella stanza del più piccolo.
Kyuhyun guardò l'anello che aveva al dito e quello che aveva
in mano.
"Adesso ne hai due,"
disse Siwon, accarezzandogli la guancia.
"Beh," il
più piccolo lo guardò, "Ho un'idea." Prese la
mano di Siwon e gli mise l'anello sul dito. "Ora entrambi ne abbiamo
uno."
Siwon rimase a bocca
aperta, poi sorrise così tanto che Kyuhyun alzò
gli occhi al cielo. "Sai Kyu, mi sembra un matrimonio."
Le guance del
più piccolo si arrossarono e distolse lo sguardo per
dissimulare l'imbarazzo, "Non sto dicendo nessun voto."
"Quello conserviamolo
per dopo," Siwon rise, mentre gli rubava un bacio sulla guancia.
"E comunque non
metterò l'anello tutti i giorni."
"Perchéééé?"
"Nessuno metterebbe un
anello del genere tutti i giorni!"
"Io lo farei."
"Se lo farai, non
dirò mai nessun voto, nè ora nè mai!"
Siwon mise
il broncio, "...Va bene."
***
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