The
real power of Vegeta
Majin
Bu si contornò di una intensa luce rosa, cominciando a
sollevare con l’aura le rocce che erano intorno a
sé, per poi sbriciolarle a mezz’aria.
Il
cielo, che era in precedenza terso e pulito, cominciava a riempirsi di
nubi cupe e nerastre, attraversate da violente scariche elettriche e
squassate fa violenti boati.
L’aura
del mostro continuava ad aumentare, diffondendosi sotto forma di
pulsanti onde rosastre.
Il
potere emanato dall’essere era abnorme, tanto da risvegliare
Trunks dallo stato in cui era caduto dopo la scomparsa del segno.
“Cosa
sta succedendo?” chiese preoccupato agli altri tre.
I
quattro erano come schiacciati dalla potenza sprigionato dal mostro,
solo Vegeta rimaneva fermo nella sua posizione.
Fu
Piccolo a rispondere alla domanda di Trunks.
“Majin
Bu ha eliminato Babidi dopo che questi non è riuscito a
portare sotto il suo controllo tuo padre e adesso si prepara a
sfoderare la sua piena potenza…”
Intervenne
allora Kaiohshin “ragazzi siete siluri che dobbiamo lasciare
quel Vegeta combattere da solo contro Majin Bu?”
“Sì
tranquillizzi Kaiohshin, se Vegeta pensa di farcela non dobbiamo
disturbarlo, ma restare a vedere cosa
combinerà…”
“Mah…”
“Si
fidi…”
Nel
frattempo Majin Bu aveva continuato il suo percorso di potenziamento e
aveva ormai raggiunto i pieni poteri.
Il
mostro lanciò un urlo feroce, scatenando un violento
terremoto e generando fortissime onde d’urto che squassarono
la già martoriata zona.
Alcune
di esse si andarono a schiantare sulla sporgenza rocciosa su cui si
trovava Vegeta, che senza darsi troppo affanno cominciò a
levitare, abbandonando le rocce distrutte.
Il
terremoto durò alcuni istanti, per poi chetarsi
progressivamente.
Majin
Bu era al suo posto, contornato da un filo di luce molto intesa di
colore rosa.
Il
potere che emanava era immenso ed opprimente e come una cappa stagnava
sulla zona.
Tutti
erano impressionati e frastornati da quella dimostrazione di potere, ma
il suo avversario non era dello stesso avviso degli altri.
“Allora
Vegeta, pensi di darti una mossa?” chiese il mostro.
“Attendi
un attimo…” rispose il sayan.
Il
guerriero fletté leggermente le gambe e incrociò
le braccia davanti a sé, facendosi avvolgere dalla fiamma
dorata che aveva tanto agognato in passato.
La
sua aura cominciò ad aumentare, prima lentamente poi sempre
più velocemente.
Poi
con un gesto improvviso spostò le braccia allargandole e
facendo esplodere tutta la sua potenza.
Per
un attimo un bagliore dorato accecò i presenti, mentre delle
violente sferzate d’aura dorato segnavano il terreno
circostante, malgrado il sayan stesse levitando a svariati metri dal
suolo.
Trunks
riaprì lentamente gli occhi, notando che il cielo era
tornato di colpo terso e sereno.
Avanzò
alcuni metri, per osservare il padre, contornato adesso da un aura
dorata più fulgida e splendente che in precedenza.
La
potenza che trasmetteva era enorme, colossale, senza nulla da invidiare
al potere che Majin Bu aveva scatenato poco prima.
“Cosa
è successo a papà?” chiese rivolgendosi
a Piccolo, che nel frattempo gli si era avvicinato.
“Tuo
padre ha sfoderato il suo vero potere. Ha superato il limite”
“Il
limite?”
“Il
limite del super sayan…”
“Possibile?”
“Tuo
padre può fare questo e altro…”
Intanto
anche Kaioshin si era uniti hai due, seguito da Gohan.
Fissò
alcuni secondi Vegeta, per poi rivolgersi a Gohan con un espressione
stupita.
“Scusa
Gohan ma quello chi è veramente?”
“In
che senso?”
“Come
fa a possedere una tale forza, supera persino quella di noi esseri
superiori…”
“Vegeta
è l’ultimo sayan esistente, vedi lui non ha mai
smesso di allenarsi per superare mio padre. E anche dopo che questi
è venuto non ha mai allentato il ritmo degli allenamenti,
anzi li ha probabilmente intensificati…”
“Incredibile…
mi chiedo cosa potrà fare…”
“Non
resta che guardare…”
Le
piccole folgori che contornavano l’aura del sayan schizzavano
rapide e violente, mentre la chioma bionda ondeggiava scossa
dall’aura.
Majin
Bu fissava il suo avversario con sguardo soddisfatto, c’erano
tutte le premesse per un duello di quelli indimenticabili, da segnare
negli annali.
I
due si squadrarono attendi ad ogni possibile movimento
dell’avversario.
Fu
Vegeta a prendere l’iniziativa, bombardando
l’avversario con una raffica energetica impressionante per
potenza e velocità, che venne però evitata dal
bersaglio, con un rapido movimento verticale.
Il
sayan aveva previsto tale movimento, e deviò la raffica
verso l’alto.
Majin
Bu venne colto alla sprovvista, e mentre creava uno scudo energetico
per evitare l’impatto, perse di vista per alcuni istanti il
suo avversario.
Questi
ne approfittò per portarsi rapidamente alle sue spalle,
cercando di coglierlo di sorpresa.
Il
demone rosa aveva però capito l’intento del sayan,
e quando questi fu alle sue spalle lo colpì con
violentemente al volto con l’antenna che aveva sul capo.
Il
colpo centrò in pieno il volto del sayan, che
però dopo un attimo di stordimento afferrò con
ambo le mani la parte dell’avversario che lo aveva colpito,
cominciando a roteare velocemente su sé stesso, per poi
mandandolo a schiantare a terra violentemente.
Il
sayan mantenne le braccia congiunte, facendo scaturire dai palmi una
colonna d’energia dorata.
Il
colpo impattò nel terreno, dando origine a una cupola
giallastra, che cominciò a crescere rapidamente, per poi
esplodere violentemente dall’interno, a causa della
esplosione che Majin Bu aveva generato come barriera.
Passarono
alcuni istanti, poi il mostro scattò verso il sayan, che
fece lo stesso.
Tuttavia
prima dello scontro l’essere rosa si mosso in maniera rapida
ed inaspettata, riuscendo a colpire alle spalle Vegeta.
Questi
cominciò a piombare rapido verso terra, ma grazie al lancio
di un ki blast riuscì a rallentare la caduta e a girarsi
verso il mostro, giusto in tempo per ricevere l’assalto di
quest’ultimo.
Majin
Bu arrivò portando un affondo con il pugno destro, diretto
alla testa dell’avversario, che parò il diretto
opponendogli l’avambraccio sinistro.
L’impatto
generò una violentissima onda d’urto, che fece
crepare il terreno sottostante.
Fu
poi il turno di Vegeta, che centrò in pieno viso
l’avversario con un calcio violento.
Il
mostro malgrado il colpo riuscì però ad afferrare
la gamba con cui era stato colpito e cominciò una
rapidissima discesa verso terra, che culminò con lo schianto
del sayan nel terreno, evento che creò una profonda voragine.
L’impatto
fu violentissimo e scatenò un gigantesco polverone, che
venne però rapidamente spazzato via da un tornado dorato.
Lo
scontro era appena iniziato.
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