cap. 9
Quando mi svegliai, mi trovai davanti alla faccia rilassata e contenta
di Klaus. Era bellissimo. Sembrava un bambino. Aveva un viso
così rilassato e sereno. Aveva un'espressione così
diversa da quella di questa notte...
Mi alzai di scatto dal letto.
Che cosa avevo combinarto? Mi ero ripromessa che non ci sarei ricaduta!
E poi Stefan! Come potevo abbandonare Stefan? Ci eravamo ripromessi di
aiutarci...
Come un fulmine, trovai un paio di jeans, indossai la maglietta di
Klaus e mi catapultai fuori di casa. Non prima, però, di aver
posato un lieve bacio sulla bocca perfetta dell'ibrido. Aveva bisogno
di pensare, di riflettere... doveva essere sicura di essere pronta a
perdonarlo. Dovevo chiedermi se riuscivo a fidarmi di lui. Prima ancora
di accorgermene mi ritrovai davanti a casa Salvatore.
Avevo bisogno di Stefan. Avevo bisogno del mio amico. Poco importava
che, in effetti, noi due adesso fossimo fidanzati. Io e lui sapevamo
che non era così. Avevamo continuato a comportarci come amici.
Perché noi eravamo quello. Purtroppo, sarebbe stato troppo facile amare Stefan.
Amare Klaus, invece, presentava un problema in ogni momento.
Significava stare male e molto probabilmente avrei sofferto per quella
storia, come non avevo mai sofferto, ma non riuscivo a farne a meno.
Era così forte il desiderio di stargli vicino. Era
drammaticamente consapevole di tutti i suoi difetti, di tutte le sue
atroci azioni, ma quando ero con lui non potevo fare a meno di
perdonarlo. Credevo davvero che fosse diverso adesso. O almeno che riuscisse ad essere migliore con me.
- Caroline. Stavo venendo a casa tua. Facciamo colazione insieme? -
Stefan mi apparse davanti in tutto il suo ingenuo splendore.
- Emh, certo...Perché no? -
- Perfetto, allora. - Stefan mi raggiunse, dopo avermi presa sottobraccio ci avviammo verso una caffetteria.
- Eri venuta per chiedermi qualcosa? -
- In realtà sì, ho bisogno di un
consiglio. - la mia voce era titubante e dal mio sguardo insicuro,
Stefan capì subito non volevo parlare di certo delle ultime
novità in fatto di moda.
Ci sedemmo nl piccolo bar di Mystic Falls e ordinammo un caffé. Solo allora, Stefan mi guardò interrogativo.
- Cosa volevi chiedermi?-
- Prima di tutto voglio essere certa che il tuo
consiglio sarà obiettivo e che non ti arrabbierai con me.
Ricorda che ho un disperato bisogno di te. - cercai di sorridergli e
di ritrovare un po' di tranquillità.
Per tutta risposta, Stefan mi strinse una mano e mi guardò con il più dolce e rassicurante dei sorrisi.
- Te lo prometto. -
- Ieri sera ho rivisto Niklaus. - una volta sputate quelle parole, mi sentii immediatamente meglio, ma anche svuotata.
- Cosa?! - Stefan mi guardava stralunato. Il suo sguardo era incredulo e accusatorio.
- Mi ha chiamato e poi è venuto a casa mia.
So che molto probabilmente ho sbagliato, Stef, ma non posso farne a
meno. Proprio come tu non puoi fare a meno di amare Elena, anche se lei
adesso è la fidanzata di tuo fratello. Quindi non giudicarmi!-
mi alzai di scatto e uscii fuori dal locale.
Stefan mi raggiunse subito, e mi trattenne per un braccio. Cercai di scansarlo, ma la sua presa era troppo forte per me.
- Caroline, calmati! Mi hai preso alla sprovvista. Non voglio giudicarti! -
Smisi immediatamente di ribellarmi e mi fermai a guardarlo diffidente. Davanti alla sua espressione mi calmai.
- Scusami, Stef. -
- Non me l'aspettavo e non volevo questo per te, lo
sai. Fin quanto Klaus non mi dimostrerà che si merita il tuo
amore, io non lo accetterò. Ma ti voglio bene, Car. Sei la
mia migliore amica. E ci sarò sempre per te. -
Lo guardai amorevole con gli occhi lucidi e poi gli saltai letteralmente addosso per abbracciarlo.
Adoravo Stefan.
All'improvviso sentii una mano bloccarmi il braccio
ed allontanarmi velocemente dalle braccia di Stefan. Guardai sbalordita,
un furioso Klaus che torreggiava davanti a me.
- E così mi hai abbandonato nel tuo letto, dopo aver fatto l'amore con me, per correre tra le braccia del tuo amante? -
- Ma cosa stai dicendo? - il mio tono stridulo e incredulo, non fecero che imbestialirlo ancora di più.
- Che c'è neghi pure? Perché vuoi
prendermi in giro, così? Credevo che mi avessi perdonato!
Credevo che finalmente potessimo stare insieme...credevo che nonostante
tutto tu mi amassi...- da furioso il suo sguardo era diventato debole e
triste.
- Non è come credi, Klaus. Caroline mi ha
raccontato di quello che è successo ieri e io le ho dato la mia
benedizione. Ma, sai una cosa? Non la meriti! Come ti permetti di
venire qui e sputare sentenze, senza sapere nemmeno cosa è
successo veramente! - Stefan si avvicinò minaccioso a Klaus e
questi per tutta risposta lo agguantò per il collo e lo
bloccò violentamente sul muro del locale.
Corsi a bloccare il braccio di Klaus. Era un
tentativo disperato lo sapevo, ma dentro di me sapevo anche che lui non
avrebbe mai fatto del male a Stefan. O almeno non in maniera definitiva.
- Ti prego, Klaus. E' tutto un malinteso. Quello che
ti ha detto Stefan è vero. Sono andata da lui perché
avevo bisogno di un consiglio sulla nostra situazione. -
Klaus non si girò nemmeno a guardarmi e
continuò a stringere furioso la gola di Stefan. Vidi Stef
chiudere gli occhi ed emettere un gemito di dolore.
Sentii le lacrime invadermi gli occhi.
- Non farlo, Klaus! Se davvero mi ami non farlo!
Sai, che Stefan è il mio migliore amico e sai anche che se
adesso lo uccidi, lo rimpiangerai! - Klaus si girò verso
di me, era arrabbiato certo ma si stava calmando. Stava
cominciando a credere alle mie parole. Allentò
impercettibilmente la stretta.
- So che sai che sto dicendo la verità. Non
ti mentirei mai, lo sai. Io ti amo, Niklaus. - al suono di quelle
parole, Klaus abbandonò immediatamente la stretta che bloccava
Stefan e mi assalì con un'abbraccio stritolatore, spalmando il
suo corpo sul mio e impossesandosi delle mie labbra, come un
indemoniato.
Mi strinsi a lui e con un gemito dischiusi le mie labbra.
Amavo Klaus.
Lo amavo così tanto, anche se era così irremediabilmente impetuoso e aggressivo.
Per me avrebbe fatto qualsiasi cosa e io lo sapevo.
Sapevo anche leggere oltre quella facciata di ipocrisia e cattiveria.
Io vedevo tutto il buono che c'era in lui. Il buono che lui cercava
ostinatamente di ricacciare dentro di sé.
Ci avrei pensato io a farlo uscire.
- Scusami. - Klaus appoggiò, come un bambino
dispiaciuto per qualche dispetto che cerca conforta dalla propria
madre, la testa sopra il mio petto e mi strinse possessivo i fianchi.
Sorridendo accarezzai i suoi capelli ricciuti.
- Dobbiamo lavorare un pò su questa
impulsività. Se chiedi scusa a Stefan sarei ancora più
contenta. - Klaus alzò di scatto la testa e mi guardò
indeciso. Sapevo che chiedere scusa a Stefan era la cosa più
difficile che potessi chiedergli. Se gli avesso detto regala la
tua Mercedes a Stefan lo avrebbe fatto in un baleno.
Klaus si staccò lentamente da me e si
avvicinò cauto a Stefan, il quale si era appena ripreso dal suo
assalto e sembrava pronto a prenderlo a calci a momenti.
- Forse ho un pò esagerato. Caroline vuole che ti chieda scusa. -
Stefan guardò incredulo Klaus, per alcuni
istanti ci fu un assoluto silenzio, poi Stefan si avvicinò a
Klaus e gli lanciò un sorriso a mezza bocca.
- Prenditi cura di lei. -
Vidi Klaus sobbalzare incredulo. Di certo, non si aspettava quella reazione da lui.
Mi avvicinai a Stefan e gli strinsi una mano grata.
- Sii felice. - Stefan mi lasciò un leggero bacio su una guancia, poi sorridendo disse: - Cerca di non dimenticarmi. -
- Non potrei mai, sei il mio migliore amico. Non
dimenticarlo mai. Ci sarò sempre per te. - lo strinsi in un
lungo abbraccio e poi lo lasciai andare, non volevo rischiare di innervosire di nuovo Klaus.
Una volta scomparso dalla mia vista, mi girai infastidita verso l'ibrido.
- E quelle sarebbero il massimo delle scuse che sai
fare? - il mio tono di voce era sarcastico e la mia espressione
fintamente arrabbiata.
- Emh... ci ho provato, amore. E poi non erano
così brutte se Stefan le ha accettate. - Klaus mi sorrise e io
cercai di non sciogliermi alla vista delle sue amate fossette.
- Mi sa che dovremo lavorare anche sulle tue scuse, amore. -
Klaus mi raggiunse in un baleno e mi strinse, poi
dopo avermi lasciato un decina di baci che io ricambiai generosamente,
mi prese per mano e insieme ci incamminammo verso casa mia.
Ero felice.
Per la prima volta nella mia vita ero assolutamente e perfettamente felice. Non avrei potuto desiderare di più.
Strinsi con più forza la mano di Klaus e lo guardai grata, neanche io sapevo bene di cosa.
Sentivo che ero vicina al mio traguardo. Sentivo la fine avvicinarsi.
Io e Klaus saremmo stati una famiglia, probabilmente per l'eternità.
NOTE DELL'AUTRICE
Eccomi
qui! Probabilmente questo è l'ultimo capitolo della mia storia,
non so quando pubblicherò l'epilogo che sarà, molto
probabilmente, un piccolo spezzone sulla loro vita quotidiana.
Spero che questo capitolo vi piaccia e che non vi deluda.
Voglio
ringraziare tutti quelli che hanno letto la mia storia, ma soprattutto
chi mi ha incoraggiata lasciandomi delle bellissime recensioni:
- nayax88
- chanel22
- miki14
- giudo
- MarieCherie
- live_
- the beginning of live
- virginia 17
- giusy8690
- FairLady
- Tinotina
Ringrazio
anche tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, le
seguite o nelle ricordate. Non mi sarei mai aspettata che questa storia
avrebbe avuto un tale seguito.
Vi
mando un bacio enorme a tutti, spero di sentirvi per le ultime
considerazioni e forse quando pubblicherò il probabile epilogo
;-)
_Mollica_
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