Ed eccoci al terzo
capitolo... Riuscirà Edward a completare il "cubo"?
Mi ero ripromessa che non avrei messo canzoni in questa storia... o
almeno finché non ne avrei sentito strettamente la
necessità. E' arrivato, dunque, il momento di inserire parte
di un testo.
L'opera in questione è "La canzone di Sally" tratta da The
Nightmare Before Christmas di Tim Burton.
Sulla scacchiera della
vita, tu devi compiere una mossa ogni turno...
A volte, può sembrare difficoltoso.
A volte tutto è così naturale...
Ma non permettere al fato di usarti come Pedone... tu sii la Regina.
Le coperte frusciarono sul tuo corpo, mentre ti rigiravi nella speranza
di prender sonno.
Morfeo si era volutamente allontanato da te.
Cercasti di affondare la testa nel guanciale, nella vana speranza che
una lieve mancanza di ossigeno potesse anche solo farti svenire...
Ti sentivi disperato.
Sospirasti nella penombra leggermente rischiarata dalla brace del
caminetto.
Decidesti di accendere la candela sul comodino, ma la tua mano
urtò qualcosa di spigoloso.
Quando la luce della debole e traballante fiammella riuscì
ad illuminare un raggio che non superava il metro, ti resi conto che
l'oggetto misterioso altro non era che il cubo.
-Questo è il
cubo di Rubik, pensa che la vita è il gioco
e l'amore è la soluzione... ora devi solo trovare la
combinazione per risolvere il rompicapo!.-
Un altro sospiro lasciò le tue labbra.
In bocca sentivi ancora l'acre retrogusto del Whisky.
Fissasti le tende del baldacchino e l'immagine di Mustang che ti
baciava, invase prepotentemente la tua mente, e portasti un dito a
sfiorare le labbra...
Aahrg! Maledetto
ubriacone!
Scuotesti la testa per far andare via l'immagine il più
velocemente possibile...
Guardasti fuori dalla finestra: Il sole iniziava a tingere di rosso un
cielo nero come l'agonia... come gli occhi del tuo superiore.
Senza che te ne potessi rendere conto, le tue mani avevano cominciato a
trafficare con l'enigma donatoti da Mustang.
Che fosse un segno che il tuo corpo aveva bisogno di risposte ai
continui dubbi e alle terribili domande che torturavano la tua mente?
I tuoi occhi caddero sulle facce del cubo...
Nulla, un groviglio di tasselli colorati e scomposti...
Mustang se ne stava seduto ad una lunga tavolata. Davanti a lui solo
una tazza da the e qualche fetta di limone.
Non appena ti vide, sorrise.
-Fullmetal, dormito bene?-
Era troppo chiaro che ti stesse prendendo in giro: sotto i tuoi occhi
aurei, troneggiavano un paio di occhiaie , scure come la notte che
avevi passato in bianco... per non parlare della tua coda scarmigliata!
-Ma che simpatia!- rispondesti sarcasticamente. Ma quel punto il dado
era tratto: cominciava la sfida! -E di lei ne parliamo? Come si sente?-
sorridesti sornione.
-Benissimo- mentì il tuo superiore - Perchè
dovrei avere problemi?-
-Perchè si è scolato due cazzo di bottiglie di
Whisky e ha vomitato tutta notte... ma se non l'avessi sentita agitarsi
tutta notte, mi sarebbe bastato un rapido sguardo alla sua bevanda: non
è caffè!- Colpito!
La sua espressione arcigna ti convinse della tua vittoria, ed il fatto
che non aveva ancora menzionato l'accaduto della sera prima,
rafforzò la tua teoria della sbronza.
L'ospite scrollò le spalle.
-E allora? Mi piace bere... tutto qui.- Sorrise colpevole -Ed ora...
cosa prendi per colazione, del latte?-
Bastardo!
Lo sapeva bene quello stronzo, che il latte non riuscivi nemmeno a
vederlo...
-Niente, grazie!- rispondesti acido.
-Come preferisci- sorrise beffardo.
Quell'uomo poteva reputarsi fortunato che non arrivavi, senza alzarti,
al primo suppellettile nelle vicinanze!
Quanto ti dava sui nervi... QUANTO TI DAVA SUI NERVI!
Fu proprio mentre lo insultavi silenziosamente, che notasti il suo
sguardo sulle tue labbra...
Possibile?
-Come va con il cubo?- disse atono, Roy, richiamandoti dai tuoi
tenebrosi dubbi.
-Il...il cubo? Ah! sì il cubo! Niente da fare...-
L'espressione del tuo superiore s'incupì.
Perchè quella domanda? Era solo uno stupidissimo gioco...
Cercasti di discolparti.
-E' un bel rompicapo! Ci vuole tempo...-
Immediatamente Roy si rasserenò.
Diamine... possibile che qualcosa ti stesse sfuggendo?!?
Amico mio qual' è la
via dove ti porta la follia?
Vorrei venire anch'io con te ma l'incertezza è forte in me.
Non so se un giorno mi vorrai per te soltanto,
per questo ho pianto:
perché io so che il sogno svanirà
e non si avvererà....
Te ne stavi nella
biblioteca, dove i libri non potevano parlare...
Dove nessuno si aspettava nulla da te...
Sprofondato in una poltrona rivestita di velluto, grande tre volte te.
Le tue mani indugiavano sul rompicapo colorato, quasi avessero paura di
risolverlo.
Con le dita cominciasti a far vorticare i tasselli...
Sentivi gli occhi del tuo superiore posarsi su di te, ogni tanto.
Mustang si trovava a pochi metri da te a firmare scartoffie, rapporti
ed eventuali lettere.
Attorno a voi le pagine ingiallite bisbigliavano, ma tu non prestavi
attenzione, eri troppo concentrato con il cubo.
Tac...
Una Faccia! Ci sono riuscito!
Alzasti gli occhi con sguardo esultante, giusto in tempo
per intravedere un ghigno comparire sulle labbra del Comandante.
Ed il dubbio cominciò ad insinuarsi tra le tue viscere...
Nelle profondità del tuo essere...
Un'altra faccia...
Qualcosa non tornava...
E se quello stupido rompicapo fosse qualcosa di più?
Qualcosa che ancora non riuscivi a capire...
Tre facce...
Un messaggio...
Ma quale?
E Perchè poi?!?
Eppure la sentivi... era lì....
La risposta!
Quattro facce... e due
tessere scambiate.
Cazzo!
Ma era così elementare: come aveva fatto a non intuirlo
prima?
Alzasti gli occhi di scatto e Roy era lì, lo
sguardo fisso su di te, incredulo.
-Ci sei quasi riuscito....- sussurrò stupito - e ti
è bastato un giorno solo...-
-Perchè il cubo?- ti limitasti a chiedere.
Mustang sospirò.
Spostò una ciocca dalla fronte e ti sorrise dolcemente.
-Certe cose le devi capire da solo... ora- indicò
ciò che stringevi tra le mani - manca una mossa-
Le tue dita fecero scivolare i due tasselli, ed il cubo fu completo...
Quel bacio, la sera prima era stato tutt'altro che casuale...
Che avesse pianificato tutto?
No, impossibile.
-Ed ora, cosa vuole che faccia?- la tua sembrava più una
supplica che una domanda...
-Che tu scelga se vuoi essere felice, o passare la tua vita con il
gusto amaro del rimpianto sulle labbra-
Ti sembrava di sentire Winry.
-Lei mi porta qui, divento la sua guardia del corpo, conosce la
situazione con Winry... e decide di aiutarmi così?!?- la tua
voce divenne tutt'un tratto acuta.
Mustung scoppiò a ridere.
-Ed...questo non è un aiuto: è una proposta!-
Ma erano tutti impazziti negli ultimi tre mesi?!?
-Si rende conto di cosa succederebbe se si dovesse venir a sapere che
lei è omosessuale?!? La degraderebbero!- Nemmeno ti eri reso
conto di esserti alzato e d aver diretto il tuo passo verso la
scrivania del tuo superiore.
-Ma se sono la massima carica in circolazione!-
-Mustang, rischia un colpo di stato!- urlasti a pochi centimetri dal
suo viso.
Lui puntò i suoi occhi nei tuoi.
-Non mi importa...- decretò
-A me sì... non rinunciare a tutto per me...- aggiungesti
dolcemente.
Roy rimase colpito: gli avevi dato del tu, e l'avevi fatto con dolcezza.
-Per te questo ed altro...- Aggiunse risoluto prima di azzerare la
distanza tra voi...
To be Continued