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Autore: Dimea    20/11/2013    3 recensioni
Eccomi tornata, un'altra volta.
Premetto che questa è un ANTI EdWin e una PRO RoyEd, ma ho dovuto inserire un minimo della prima coppia...
La storia si svolge in un ipotetico futuro.
Edward ha riavuto i suoi arti, Roy è Comandante Supremo e Winry ,oltre ad essere un'ottima meccanica di Automail, sta cercando di convincere Ed a compiere il Grande Passo.
Ma il nostro Acciaio, oltre a non essere molto convinto, è stufo di lasciare che il destino scelga per lui.
Scelte...
La vita è gremita di scelte, giuste o errate che siano...
Spesso non vengono prese a mente lucida...
Spesso si ha paura...
Paura di sbagliare...
Paura di scegliere...
Paura di amare...
Paura di andare incontro a terribili conseguenze...
A volte lasciamo che le scelte scelgano noi, anche se noi non lo vogliamo...
Non ci ribelliamo per non ferire...
Accettiamo un destino stretto e vuoto per rendere felice, anche solo un istante, qualcuno accanto a noi.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry, Roy/Ed
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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verrano a chiederti 3
Ed eccoci al terzo capitolo... Riuscirà Edward a completare il "cubo"?
Mi ero ripromessa che non avrei messo canzoni in questa storia... o almeno finché non ne avrei sentito strettamente la necessità. E' arrivato, dunque, il momento di inserire parte di un testo.
L'opera in questione è "La canzone di Sally" tratta da The Nightmare Before Christmas di Tim Burton.

Capitolo 3
Scacco!


Il vento porta la paura di una tragedia che accadrà.
Accanto a lui sono sicura ma penso al peggio che verrà,
i miei pensieri son per lui ma non si accorge dell'emozione
che accende in me
chissà se capirà,
se il fato lo vorrà!.
Sulla scacchiera della vita, tu devi compiere una mossa ogni turno...
A volte, può sembrare difficoltoso.
A volte tutto è così naturale...
Ma non permettere al fato di usarti come Pedone... tu sii la Regina.

Le coperte frusciarono sul tuo corpo, mentre ti rigiravi nella speranza di prender sonno.
Morfeo si era volutamente allontanato da te.
Cercasti di affondare la testa nel guanciale, nella vana speranza che una lieve mancanza di ossigeno potesse anche solo farti svenire...
Ti sentivi disperato.
Sospirasti nella penombra leggermente rischiarata dalla brace del caminetto.
Decidesti di accendere la candela sul comodino, ma la tua mano urtò qualcosa di spigoloso.
Quando la luce della debole e traballante fiammella riuscì ad illuminare un raggio che non superava il metro, ti resi conto che l'oggetto misterioso altro non era che il cubo.
-Questo è il cubo di Rubik, pensa che la vita è il gioco e l'amore è la soluzione... ora devi solo trovare la combinazione per risolvere il rompicapo!.-
Un altro sospiro lasciò le tue labbra.
In bocca sentivi ancora l'acre retrogusto del Whisky.
Fissasti le tende del baldacchino e l'immagine di Mustang che ti baciava, invase prepotentemente la tua mente, e portasti un dito a sfiorare le labbra...
Aahrg! Maledetto ubriacone!
Scuotesti la testa per far andare via l'immagine il più velocemente possibile...
Guardasti fuori dalla finestra: Il sole iniziava a tingere di rosso un cielo nero come l'agonia... come gli occhi del tuo superiore.
Senza che te ne potessi rendere conto, le tue mani avevano cominciato a trafficare con l'enigma donatoti da Mustang.
Che fosse un segno che il tuo corpo aveva bisogno di risposte ai continui dubbi e alle terribili domande che torturavano la tua mente?
I tuoi occhi caddero sulle facce del cubo...
Nulla, un groviglio di tasselli colorati e scomposti...


Mustang se ne stava seduto ad una lunga tavolata. Davanti a lui solo una tazza da the e qualche fetta di limone.
Non appena ti vide, sorrise.
-Fullmetal, dormito bene?-
Era troppo chiaro che ti stesse prendendo in giro: sotto i tuoi occhi aurei, troneggiavano un paio di occhiaie , scure come la notte che avevi passato in bianco... per non parlare della tua coda scarmigliata!
-Ma che simpatia!- rispondesti sarcasticamente. Ma quel punto il dado era tratto: cominciava la sfida! -E di lei ne parliamo? Come si sente?- sorridesti sornione.
-Benissimo- mentì il tuo superiore - Perchè dovrei avere problemi?-
-Perchè si è scolato due cazzo di bottiglie di Whisky e ha vomitato tutta notte... ma se non l'avessi sentita agitarsi tutta notte, mi sarebbe bastato un rapido sguardo alla sua bevanda: non è caffè!- Colpito!
La sua espressione arcigna ti convinse della tua vittoria, ed il fatto che non aveva ancora menzionato l'accaduto della sera prima, rafforzò la tua teoria della sbronza.
L'ospite scrollò le spalle.
-E allora? Mi piace bere... tutto qui.- Sorrise colpevole -Ed ora... cosa prendi per colazione, del latte?-
Bastardo!
Lo sapeva bene quello stronzo, che il latte non riuscivi nemmeno a vederlo...
-Niente, grazie!- rispondesti acido.
-Come preferisci- sorrise beffardo.
Quell'uomo poteva reputarsi fortunato che non arrivavi, senza alzarti, al primo suppellettile nelle vicinanze!
Quanto ti dava sui nervi... QUANTO TI DAVA SUI NERVI!
Fu proprio mentre lo insultavi silenziosamente, che notasti il suo sguardo sulle tue labbra...
Possibile?
-Come va con il cubo?- disse atono, Roy, richiamandoti dai tuoi tenebrosi dubbi.
-Il...il cubo? Ah! sì il cubo! Niente da fare...-
L'espressione del tuo superiore s'incupì.
Perchè quella domanda? Era solo uno stupidissimo gioco...
Cercasti di discolparti.
-E' un bel rompicapo! Ci vuole tempo...-
Immediatamente Roy si rasserenò.
Diamine... possibile che qualcosa ti stesse sfuggendo?!?


Amico mio qual' è la via dove ti porta la follia?
Vorrei venire anch'io con te ma l'incertezza è forte in me.
Non so se un giorno mi vorrai per te soltanto,
per questo ho pianto:
perché io so che il sogno svanirà
e non si avvererà....
Te ne stavi nella biblioteca, dove i libri non potevano parlare...
Dove nessuno si aspettava nulla da te...
Sprofondato in una poltrona rivestita di velluto, grande tre volte te.
Le tue mani indugiavano sul rompicapo colorato, quasi avessero paura di risolverlo.
Con le dita cominciasti a far vorticare i tasselli...
Sentivi gli occhi del tuo superiore posarsi su di te, ogni tanto.
Mustang si trovava a pochi metri da te a firmare scartoffie, rapporti ed eventuali lettere.
Attorno a voi le pagine ingiallite bisbigliavano, ma tu non prestavi attenzione, eri troppo concentrato con il cubo.
Tac...
Una Faccia! Ci sono riuscito!
Alzasti gli occhi con sguardo esultante, giusto in tempo per intravedere un ghigno comparire sulle labbra del Comandante.
Ed il dubbio cominciò ad insinuarsi tra le tue viscere...
Nelle profondità del tuo essere...
Un'altra faccia...
Qualcosa non tornava...
E se quello stupido rompicapo fosse qualcosa di più?
Qualcosa che ancora non riuscivi a capire...
Tre facce...
Un messaggio...
Ma quale?
E Perchè poi?!?
Eppure la sentivi... era lì....
La risposta!
Quattro facce... e due tessere scambiate.
Cazzo!
Ma era così elementare: come aveva fatto a non intuirlo prima?
Alzasti gli occhi di scatto e Roy era lì, lo sguardo fisso su di te, incredulo.
-Ci sei quasi riuscito....- sussurrò stupito - e ti è bastato un giorno solo...-
-Perchè il cubo?- ti limitasti a chiedere.
Mustang sospirò.
Spostò una ciocca dalla fronte e ti sorrise dolcemente.
-Certe cose le devi capire da solo... ora- indicò ciò che stringevi tra le mani - manca una mossa-
Le tue dita fecero scivolare i due tasselli, ed il cubo fu completo...
Quel bacio, la sera prima era stato tutt'altro che casuale...
Che avesse pianificato tutto?
No, impossibile.
-Ed ora, cosa vuole che faccia?- la tua sembrava più una supplica che una domanda...
-Che tu scelga se vuoi essere felice, o passare la tua vita con il gusto amaro del rimpianto sulle labbra-
Ti sembrava di sentire Winry.
-Lei mi porta qui, divento la sua guardia del corpo, conosce la situazione con Winry... e decide di aiutarmi così?!?- la tua voce divenne tutt'un tratto acuta.
Mustung scoppiò a ridere.
-Ed...questo non è un aiuto: è una proposta!-
Ma erano tutti impazziti negli ultimi tre mesi?!?
-Si rende conto di cosa succederebbe se si dovesse venir a sapere che lei è omosessuale?!? La degraderebbero!- Nemmeno ti eri reso conto di esserti alzato e d aver diretto il tuo passo verso la scrivania del tuo superiore.
-Ma se sono la massima carica in circolazione!-
-Mustang, rischia un colpo di stato!- urlasti a pochi centimetri dal suo viso.
Lui puntò i suoi occhi nei tuoi.
-Non mi importa...- decretò
-A me sì... non rinunciare a tutto per me...- aggiungesti dolcemente.
Roy rimase colpito: gli avevi dato del tu, e l'avevi fatto con dolcezza.
-Per te questo ed altro...- Aggiunse risoluto prima di azzerare la distanza tra voi...


To be Continued







   
 
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