INO_CHAN: LEGGI A FINE CAPITOLO CHE C’E’ UNA DOMANDA X TE ^_^
14 capitolo
Cella di Claire Benner
Mohinder dopo aver annunciato a Claire la possibilità di essere fuori da
quell’inferno fra mezz’ora le aveva consegnato dei
vestiti:
“Non vorrai andare in giro con quello che indossi…sembra una
vestaglia da ospedale!” le aveva detto sorridendo tentando di sdrammatizzare,
poteva solo immaginare quanto la ragazza fosse tesa e
voleva tentare in qualche modo di rasserenarla.
“Certo Mohinder!” disse felice la
ragazza prendendo delicatamente i vestiti che l’indiano le porgeva“E poi non posso mica farmi vedere da Gabriel in queste condizioni!”
Mohinder rimase spiazzato, la
schiettezza e la tenerezza di Claire lo sorprendevano
spesso : “Eh certo! Che ti
vuoi fare vedere così? Eh!”
….Mohinder tuttavia non era
riuscito a rispondere in modo convincente….
“Adesso girati che mi cambio Mohinder”
dopo aver visto che l’indiano era arrossito Claire
cominciò a sbottonarsi il vestito dando ovviamente le spalle al ragazzo e
allontanandosi quanto più le era possibile
“Questo però non lo diciamo a Sylar,
vero Claire? Altrimenti tra qualche ora dovresti
rimpiangere un amico!” disse Mohinder con un velo di
preoccupazione, ridendo mentre incrociava le braccia
sul petto
“Certo Mohinder! Non l’avrei comunque mai fatto tranquillo” disse la ragazza pregustando
il momento in cui avrebbe potuto vedere il suo Gabriel e stringerlo fra le sue
braccia
“Bene….approposito Claire, come ti senti?” le chiese il genetista, voleva
evitare che la discussione cadesse in un imbarazzante silenzio in cui si
sarebbe sentito solo il fruscio dei vestiti che Claire
stava indossando
“Bene Mohinder, ho solo un leggero
mal di testa da questa mattina, ma per il resto è tutto ok!”
“Quando saremo fuori, sotto lo stretto controllo di Sylar vedrò di darti qualcosa” le rispose il genetista voltandosi poiché aveva sentito una mano poggiarsi sulla sua
spalla
“Grazie” gli disse Claire ormai
vestita
“Sei pronta piccola?” le disse Mohinder
poggiando a sua volta una mano sulla sua spalla
“Hey, io sono nata pronta!” rispose Claire
“Vieni degna-figlia-di-tuo-padre”
disse Mohinder aprendo lentamente la porta e
sporgendo la testa fuori per controllare che non ci fosse nessuno.
Claire, che in altri casi avrebbe
chiesto spiegazione per quell’appellativo, in quel
momento non riuscì a rispondere un sentimento di paura misto ad apprensione e
felicità per il prossimo incontro con il suo Gabriel
stava montando in lei.
Cella di Gabriel Gray
Elle era ormai stesa sul ragazzo e non accennava a voler
smettere di baciarlo…
Gabriel intanto stava ancora cercando di autoconvincersi che il suo non era un tradimento ma l’unico
modo per salvare Clairee uscire finalmente con lei da
quella prigione.
“DIAVOLO nessuno lo saprà mai, men
che meno Claire, perché se questa bamboccia
(ovviamente è riferito ad Elle ndMala) prova anche solo a farne parola…si consideri
già morta!” pensava Gabriel con la ferocia di Sylar
E detto questo la strinse di più a sé ,
sperando in questo modo di far finire il prima possibile quel supplizio.
Elle intanto non aveva capito i sentimenti che si agitavano
nell’uomo sotto di lei e la stretta l’aveva colpa piacevolmente di sorpresa
essendo ormai certa che Gabriel era alla sua totale mercè.
Inoltre il pensiero che non aveva espresso
è che ovviamente non aveva intenzione di lasciarlo andare dopo ciò che stava
accadendo….ma questo Gabriel Gray
non poteva saperlo.
Mentre questi pensieri si
succedevano nella mente dei due ragazzi nella cella, intanto nel corridoio Mohinder aveva preso per mano Claire
che, avendo sentito un rumore, si era bloccata dal terrore.
Claire per tutta risposta era
riuscita a respirare solo quando il suo amico indiano
aveva stretto la sua mano nella propria e lei gli aveva stretto il braccio
leggermente facendogli un cenno di assenso, quando questo, con uno sguardo, le aveva
fatto capire che era necessario andare avanti.
Fermi di fronte alla stanza di Gabriel Gray,
il cuore di Claire aveva cominciato a battere così
forte che la ragazza temeva che anche Mohinder lo
potesse sentire.
Il genetista poggiò la mano sulla maniglia, ma un attimo
dopo la tolse con sommo dispiacere di Claire.
“Tocca a te piccola” le aveva detto con un sussurro il
giovane, rassicurandola con uno sguardo
Claire incapace di dire alcunchè si trincerò dietro la sua infantilità
facendo una linguaccia mista ad un sorriso.
Claire poggiò la mano sulla
maniglia con trepidazione.
Claire abbassò la maniglia con
apprensione.
Claire aprì la porta con una
lentezza quasi esasperante.
Claire sentì il suo cuore
frantumarsi con un solo sguardo.
Claire richiuse di velocemente la porta, riuscendo miracolosamente a non
fare rumore.
“Che succede Claire?” le chiese Mohinder con angoscia
Dopo un attimo di silenzio in cui milioni di pensieri e
sentimenti percorsero Claire come scariche
elettriche, la ragazza rispose abbassando la testa con voce così bassa da
sembrare un sussurro:
“Apri Mohinder, porta fuori
Gabriel e poi andiamo via di qui il più presto possibile”
Mohinder in un primo momento
temette il peggio, ma, dopo aver avuto la certezza dalla
parole di Claire che Sylar
fosse per lo meno vivo, cominciò a chiedersi cosa avesse potuto spingere Claire a richiudere la porta e a ridurla in un tale stato
di sbigottimento e tristezza, che mai aveva visto in quella dolce ragazza.
Dopo poco gli venne in mente Elle…
Credette che la ragazza avesse
visto Elle fare la civettuosa con il suo ragazzo, ma
non poteva credere che questo sarebbe bastato per ridurre Claire
in quel modo.
“MA COSA DIAVOLO HA VISTO CLAIRE IN QUELLA….” Mentre pensava queste parole
apriva lentamente la cella.
La scena che gli si parò davanti agli occhi fu una
spiegazione più che eloquente.
“Sylar!” lo richiamò Mohinder per fagli sentire la sua
presenza
“Sylar!” sentì Gabriel dalla sua
cella e dopo aver guardato la porta strattonò Elle spingendola fuori dal suo letto e si alzò in piedi.
Gabriel si sentiva sporco come non lo era mai stato e
colpevole quanto nemmeno riusciva ad ammettere a sé
stesso.
“Mohinder” disse Gabriel con lo
stesso tono del genetista che intanto da sbigottimento aveva mutato la sua
espressione in rassegnazione.
Mohinder entrò nella stanza si
abbassò sulla ginocchia in modo da pararsi di fronte
ad Elle che intanto non aveva smesso di ridere dall’entrata del genetista e
infilò una mano nella tasca.
“Perché l’hai fatto?” le disse l’indiano
prima di spruzzarle un liquido da una bottiglietta che aveva tirato
fuori dalla tasca.
Elle svenne nello stesso istante in cui il liquido toccò la
sua pelle e si accasciò a terra con ancora il ghigno sadico stampato sul volto
grazioso ma che in quel momento aveva un che di feroce.
“Mohinder io….” Cominciò Sylar, si sentiva obbligato a dare spiegazioni a quel
giovane che tanto aveva fatto per lui e per la sua Claire.
“Non devi dare alcuna spiegazione Sylar”
non lo lasciò finire Mohinder “o
per lo meno non devi darla a me, “ continuò il genetista alzandosi e
fissando i propri occhi in quelli dell’ex.assassino
“….ma alla persona a cui hai appena spezzato il cuore”
Sylar dopo aver ascoltato le
ultime parole dell’indiano si catapultò fuori dalla
stanza dove trovò l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.
“Claire io….”
La ragazza fino a quel momento si era isolata da quel luogo richiudendosi
nel suo cuore infranto tentando di rimettere insieme e pezzi riuscendo a evitare alle lacrime di farsi strada sul suo volto.
Non appena sentì quella voce, la voce del suo Gabriel, fu
come se qualcos’altro si spezzò nuovamente in lei e
copiose lacrime solcarono i suoi lineamenti dolci.
“Claire io….”
Ripetè nuovamente il ragazzo
Mohinder che intanto era rimasto
fermo sulla porta avendo visto una lacrima cadere dal volto rivolto verso il
basso della sua amica si permise di bloccare
nuovamente Gabriel dicendo:
“Ora dobbiamo andare, questo non è né il luogo né il momento
più giusto per fornire spiegazioni”
Detto ciò Mohinder si avvicinò a Claire e con dolcezza la spinse avanti e i tre nel silenzio
più totale raggiunsero quasi incoscienti l’uscita.
Dopo essere montati in macchina, Mohinder
la mise in moto e superando di molto i limiti di velocità imposti in un luogo
abitato si fermarono soltanto di fronte a casa del signor Bennet
dove trovarono tutti seduti in religioso silenzio in salotto dove si erano
accampati su poltrone, sedie, divanetti.
“Claire, tesoro mio!” il signor Bennet fu il primo a parlare e corse ad abbracciare sua
figlia con foga stritolandola in un “sano” abbraccio paterno
“Tesoro mio!” disse la signora Bennet
correndo da sua figlia
“Nanetta!” disse Peter accorrendo da Claire e abbrandola e stritolandole le ossa….qualcuna probabilmente
si ruppe anche in quel momento ma bastarono pochi secondi per bloccare il dolore
“Claire Bennet
bentornata bentornata!”
dissero con un inglese stentato in coro Hiro e Ando
Matt si avvicinò sorreggendo la sua figlia ( è così che ormai considerava la piccola Mollie)e abbracciando con il braccio libero Claire senza dir nulla perché lui aveva….letto
e sentito qualcosa che non andava.
Lo stato di quieta passività in cui si era chiusa Claire vene
infranto nel momento in cui sua madre corse ad abbracciare Gabriel
dicendo ad alta voce:
“Bentornato anche tu Gabriel ovviamente! Scusa se ci siamo dimenticati di te! Avanti correte tutti ad abbracciare
anche lui! Su veloci e senza sbuffi!”
Tutti in fila, più come per un funerale che un ritorno,
andarono ad abbracciare Gabriel che rispondeva con abbracci minuscoli e un “Grazie”
sibilato fra i denti.
Claire era rimasta con lo sguardo
chino ma quando per caso i loro occhi si incontrarono
Gabriel vide le lacrime e sgranò gli occhi, il gioco fuggevole di sguardi, ma
soprattutto le lacrime non sfuggirono a papà Matt e a
Mollie che, diversamente dagli altri, avevano capito
come interpretare quelle lacrime, che tutti consideravano lacrime di gioia.
Quando arrivò il turno di Matt di abbracciare Gabriel, posò la bimba per terra con
delicatezza e abbracciò Gabriel, ma quando questo si stava allontanando strinse
maggiormente la presa sull’ex-assassino e gli sussurrò all’orecchio:
“Ho capito tutto….per una volta non riesco a trovare nulla
di cattivo da dirti. Non puoi negare nemmeno a te stesso che fosse
un tradimento ma l’hai fatto per lei, per voi….questo
devi farglielo capire prima che prenda la decisione che stà
ponderando” detto questo Matt andò via senza lasciare
la possibilità a Gabriel di fermarlo e chiedere spiegazioni.
“La decisione che stà
ponderando…la decisione che stà ponderando: starà
pensando di lasciarmi?” questi erano i pensieri di Sylar
che furono prontamente captati da Matt che gli
rispose parlandogli nella mente:
“No, fosse solo quello sarebbe il minore dei mali”
Queste parole non fecero altro che peggiorare l’inquietudine
di Sylar,
ma Matt nonostante avesse compreso decise di
non parlare ancora.
Intanto Gabriel aveva dimenticato di salutare una persona
che ora con il viso rivolto in alto gli tirava la maglietta.
“Hey bentornato Gabriel” gli disse
Mollie che dopo aver allungato le braccia verso
Gabriel era stata issata da lui vicino al suo volto con un braccio solo
“Grazie” disse Gabriel accennando un sorriso
Mollie mise le mani a imbuto con fare cospiratore, Gabriel avvicinò l’orecchio
all’imbuto e sentì la piccola che gli diceva:
“Gabriel mi raccomando. Tu sei una brava persona e io ti
voglio bene. Mi raccomando diglielo con il tuo cuoricino ciò che devi non con la testa”
Poi dopo aver slegato le mani la piccola diede
un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo, si fece poggiare in basso e
corse ad abbracciare:
“Papà Mohinder! Papà Mohinder!”
“Allora piccola che mi racconti? Come si è comportato l’orsacchiottone in questo periodo?” disse il genetista
vedendo che Matt si avvicina con un sorriso appena accennato
“Bene papà Mohinder! Ha mangiato
tantissimo!” disse Mollie ridendo
“Questo lo immaginavo!” disse Mohinder
ridendo e contagiando qualcun altro dei presenti
“Figurati, papà Mohinder, che è
anche ingrassato di un paio di chili!” disse Mollie
ridendo e abbracciando Mohinder
“Ma bravo papà Matt!”
disse Mohinder stavolta rivolto al suo più caro
amico, anche se non lo aveva mai ammesso “Vado via due giorni e tu ingrassi di
un paio di chili!”
“Si lo ammetto” disse Mattalzando le mani con fare sconfitto “Ma questo non
significa che io siagrasso” disse mettendosi di
profilo “Non trovi che la mia silhuette sia sexy?” dimme Matt toccandosi la pancia
Dopo questa frase tutti furono contagiati dalle risate e Matt mise su un broncio da finto arrabbiato.
Claire e Gabriel intanto furono gli unici a non ridere troppo presi dai loro
pensieri.
Gabriel osservò Claire e le si avvicinò lentamente e senza che nessuno si accorgesse
della sua manovrà poggiò la esta
sulla sua spalla, questo gesto fece notare a Claire
la posizione del ragazzo e subito si irrigidì.
“Non nego ciò che ho fatto….” cominciò
a dire Gabriel, questo fece scendere le lacrime ancora più copiose sul viso
della ragazza
“….ma devo darti delle spiegazioni
per ciò che hai visto….e se non mi crederai potrai chiedere a Matt” Claire annuì in modo quasi
impercettibile.
Se c’era una spiegazione, per
quanto futile e forse superficiale lei voleva ascoltarla, soprattutto aveva
BISOGNO di ascoltare una spiegazione di qualche tipo.
“Approposito Claire”
continuò Gabriel “qual è la decisione che stai
ponderando?”
La ragazza per la prima volta alzò lo sguardo crucciato su
di lui, le lacrime e gli occhi rossi erano più che evidenti e questo fece fare una capriola allo stomaco di SylarGabriel
che si sarebbe punito in quello stesso momento per far placare il senso di
colpa dentro di lui
“Matt” rispose semplicemente il
ragazzo con una veloce alata di spalle
“Beh, io stavo pensando di….” la pausa
della ragazza aumentò l’apprensione di Gabriel “….partire
per un po’ di tempo con Mohinder ed andare con lui
quando tornerà in India per fare alcune ricerche. Potrei essergli utile e
inoltre….vorrei cercare di rimettere ordine dentro di me”
“E….e noi?” la confessione di Claire
fu come se una bomba gli fosse esplosa nel petto
“Noi? Non lo so….dipende da te e dalla spiegazione che mi
darai su ciò che ho visto” fu la risposta della ragazza
Gabriel non riuscì più a trattenersi e abbracciò la sua Claire (“Sua per sempre, per sempre” continuava a ripetersi
Gabriel tentando di darsi speranza e di auto
convincersi che quella situazione si sarebbe risolta a breve)che non riuscì ad
opporre resistenza, nemmeno l’immagine di Elle abbracciata al suo Gabriel riuscì
a non farle godere quel momento che tanto aveva sognato nei duri giorni di
prigionia.
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Holà holà mi care lettrici,
scusate per il mega ritardo, finalmente
sono riuscita a finire il fatidico capitolo!
Ditemi che cosa ne pensate ok?
Ora visto che ho il pc devo rimettermi in paro leggendo le vostre ff!
Non vi preoccupate
non mi sono dimenticata di voi mie care.
Come nell’altro capitolo mi metto
il link di un video che mi piace tantissimo:
http://it.youtube.com/watch?v=yUxLbLWNZL8
ALLORA INO SENTI
MA SEI TU CHE AVEVI POSTATO UNA FF CHE SI CHIAMA “UN ANNO X INNAMORARSI”
FRA CLAIRE E MOHINDER? C’ERA SOLO IL PRIMO CAPIOLO E MI PIACEVA TANTISSIMO!!!! SE L’AVEVI PUBBLICATA TU
POTRESTI RI-PUBBLICARLA?!?!?!
un saluto a tutte quelle che hanno recensito e che hanno
messo la mia ff tra le preferite.
Grazie ragazze a presto ^_^
Tenterò di aggiornare il prima
possibile!