Domesticity Arc
8. Or Something Like It
Leorio si agita sulla sedia. In quel
momento dovrebbe rivedere un elenco di un elenco di pazienti che ha
visitato quel giorno ma che avrebbe dovuto vedere nuovamente in
futuro. Naturalmente non sta prestando molta attenzione
perché oggi
è Venerdì e Kurapika, che è stato via
per tutta la settimana,
torna proprio stasera.
Leorio pensa che da quando hanno
iniziato a convivere, loro erano come sposati ma non l'aveva mai
realizzato. A questo pensiero il suo cervello gli chiede “Come
puoi essere gay e non essertene mai accorto?” e
Leorio spiega
“Beh, perché questo non è
essere gay, sai?” e il suo
cervello risponde “Sai almeno di che stai
parlando?” e alla fine
Leorio non può che ammettere “No”
Va tutto bene,
però, perché è Kurapika che si occupa
della comunicazione e dei
risvolti psicologici. Leorio non è stupido, è
solo che non gli
piace prendere le cose, romperle in due e analizzare il loro interno
se comunque funziona tutto perfettamente. Pensare troppo fa male alla
salute... non che Kurapika lo ascolti mai, però quelle poche
volte
che lo fa è come se mettesse il loro rapporto su tutto un
altro
piano, almeno secondo le prospettive di Leorio. Perché,
davvero,
Kurapika non ascolta nessuno a meno che non è costretto o
non sa che
quella persona ha ragione... o perché vuole,
il che significa
che quando Leorio chiede qualcosa al biondo ha il cinquanta percento
di possibilità che quest'ultimo possa essere
accondiscendente. O
forse è il trenta percento, perché sa che a
Kurapika gli piace dare
del filo da torcere quasi quanto ama uscirsene improvvisamente con
frasi tipo “Certo Leorio, hai ragion, faremo
così” per tenerlo
all'erta. È come se Kurapika abbia preso una laurea
nell'arte di far
uscire pazzi gli uomini oltre alle lezioni per acquistare il suo
perfetto Sguardo di Disapprovazione.
Quel pensiero lo fa ridere
perché, onestamente, solo Kurapika può altalenare
tra ragazzo mite
e gentile e casalinga intelligente... con un pizzico di combattente
del crimine per insaporire il tutto. È proprio come un
personaggio
dei fumetti.
Kurapika è davvero, davvero
strano. Però riesce ad accendere il desiderio in Leorio, il
che
significa che anche Leorio dev'essere strano. E questo lo riporta al
pensiero di quella cosa del matrimonio.
“Dovrei telefonare i vicini”
mormora a se stesso “E chiedere loro come facevano a saperlo
prima
di noi”
Kurapika non parla mai davvero con i vicini; lui va
e viene come il vento. Correntemente, lavorando come bodyguard per
una ricca famiglia e venendo pagato fin troppo bene per quel lavoro,
Kurapika è spesso via per essere usato come un accessorio
carino a
feste o viaggi di lavoro.
La prima volta che Leorio ha portato
una donna nel loro appartamento, immagina che le grida di lei abbiano
svegliato la famiglia Ishida perché il giorno dopo il marito
ha
avuto il coraggio di chiedergli se avesse tradito Kurapika.
Leorio
si ritrova a ridacchiare, ricordando quando aveva riso quella
volta.
“No” disse “Io e lui siamo solo
amici”
E
Ishida gli diede una di quelle occhiate che dicevano che non credeva
ad una di sola parola. Nelle seguenti conversazioni con tutti gli
altri vicini, beh, l'opinione generale era che solo Kurapika era
gay.
Solo che Kurapika non è gay neanche ora. È solo
Kurapika.
Il che significa che probabilmente neanche Leorio è
gay, perché dopotutto lui apprezza sempre le belle donne. Il
castano
era solito dire che lui amava le donne ma non era innamorato di loro:
gli piace cacciare, flirtare, fare il romantico e le cene. Se
ciò
porta al sesso allora è ancora meglio; se non è
questo il caso, si
è comunque divertito. Se questo porta ad una storia
d'amore... beh è
successo solo una volta.
Ma in questi ultimi mesi sente di non
aver bisogno di andare a caccia, segno che si trova più che
bene con
Kurapika. È consapevole, infatti, che se va a casa dopo il
lavoro
troverà la migliore preda perché tra di loro non
c'è stato nessun
inseguimento.
Capisce quindi perché tutta la cosa per Kurapika
sia un po' confusionaria; tutto quello tra loro è successo e
basta.
E Leorio non sa a chi dare la colpa: lui stesso perché
è andato
spedito, dritto verso il biondo e l'ha baciato, o Kurapika,
perché
ha praticamente sfidato Leorio a farlo.
Però
riflettendoci non è una questione di chi deve addossarsi la
colpa
perché quel primo bacio non è stato affatto male,
anzi è stato una
rivelazione. Qual'era quel detto, 'essere ciechi davanti
all'ovvio'?
Ecco perché pensa che loro siano stati una coppia
ancora prima di saperlo. Erano sempre stati compagni in tutto...
tranne che a letto. E alla fine anche questo è arrivato,
improvvisamente, e da allora Leorio è orgoglioso di dire che
loro
hanno compensato a tutti quegli anni persi. Era stato solo un bacio a
far capire tutto.
Non è che Leorio non ha mai saputo che
Kurapika era bello. Lo sapeva e lo ammetteva regolarmente, ma questo
non conta perché
chiunque pensa che Kurapika sia bello. L'intera
città pensa che Kurapika sia bello... ma irraggiungibile,
neanche da
provarci.
Leorio sorride e lancia uno sguardo all'orologio.
Sette meno dieci. Il volo di Kurapika dovrebbe atterrare a breve e
lui dovrebbe tornare in un paio d'ore al massimo. Prima che il biondo
partisse, Leorio gli aveva offerto di andare a prenderlo, dopo che
avesse finito di scortare il suo capo a casa, ma Kurapika aveva
declinato.
Leorio non si era mai accorto di quanto
l'appartamento senza di lui sembrava così solitario. Questa
è stata
la prima volta che con la casa vuota a disposizione non si era
portato nessuna donna. E questa sarà anche la prima volta
che
Kurapika non avrà niente da dire sullo stato del bagno.
***
Leorio non vuole addormentarsi prima
dell'arrivo del ragazzo, ma lo fa, inevitabilmente, e si risveglia
solo al rumore delle chiavi e della porta che si apre. Appoggia tutte
le sue carte sul tavolo, vicino la lampada e va a salutare il suo
amato.
Un abbraccio è d'obbligo, si dice. Un caldo abbraccio,
un bacio profondo e qualche domanda sulla loro settimana e una
constatazione sul fatto che dovrebbero andare a letto il prima
possibile.
Ma Leorio sa anche che lui e Kurapika non sono come
le altre coppie: loro sono Leorio e Kurapika.
Così il medico sospira “Immagino che
non sono così importante da meritarmi una chiamata,
eh?”
Come
si aspettava, Kurapika è subito indignato
“Beh” sbotta “Le
persone che hanno un cellulare dovrebbero assicurarsi che esso sia
acceso”
“Beh, ovviamente qualcuno non sembra ricordare che
possediamo un telefono fisso” Leorio
incrocia le braccia e
lancia un'occhiata esasperata al biondo “Quanti anni hai, 23?
Troppo giovane per perdere già la memoria. Che
peccato”
“La
linea fissa è ancora più efficiente con una
segreteria telefonica,
che abbiamo e che dovresti controllare più spesso”
Kurapika fa una
pausa, esita e poi aggrotta la fronte “E comunque, che razza
di
saluto è mai questo?” e guarda il castano come se
stesse
aspettando qualcosa di meglio.
“Era un 'ciao'... o qualcosa
del genere” ride l'altro.
“Non era un ciao” Kurapika
sembrava non voler altro che mettere via il suo bagaglio, fare una
doccia, dare un pugno nello stomaco a Leorio e andare a letto.
Ciò
nonostante, si ricompone nella sua miglior posa da maestrina e da
il via alla sua sviolinata. “Quella era un'accusa
perché tu
ritieni che io non ti abbia chiamato per avvertirti, cosa che ho
fatto, quindi la tua accusa è inutile
perché tu non ti degni
neanche di controllare la segreteria”
“Il tuo rimprovero è
più debole e pigro rispetto agli altri” l'altro
risponde con
disapprovazione.
“Sono stanco” gli ricorda Kurapika
“E le riunioni dei consigli di amministrazione sono
noiosi”
Leorio
ridacchia. Gli piace sapere di essere l'unico che può vedere
Kurapika lamentarsi.
“Ecco” prende la valigia del biondo “Vai
a fare una doccia”. Dopo un ripensamento, aggiunge
“Usiamo la mia
stanza? Il letto è sfatto... è come tornare a
casa”
“Io
sono appena tornato a casa” Kurapika puntualizza ma poi
sorride
quando si avvicina all'altro. “Potrei addormentarmi nella
doccia,
se non sono fuori tra una ventina di minuti vieni a
controllarmi”
“Lo farò” risponde il castano, lui
vorrebbe andare a controllarlo subito, magari per fargli compagnia ma
si frena. Ha aspettato un'intera settimana, adesso può
aspettare
quindici minuti. Kurapika è esausto quindi un materasso
è
preferibile alla vasca. Inoltre potrebbero rompere di nuovo l'asse
della tenda.
Così Leorio si limita ad andare nella sua
stanza, pulisce un po', si siede sul letto e lo aspetta, ascoltando
il rumore dell'acqua corrente in sottofondo. Il suo amato lo
raggiunge diciassette minuti dopo con la pelle arrossata e i capelli
umidi.
***
Leorio chiama la loro
relazione proprio così: una relazione. Non la denomina come
omosessuale perché rimane comunque dell'opinione che loro
non sono
gay, non lo sono. È successo solo che si sono innamorati e
per caso
sono entrambi uomini. Non che Leorio ha un problema con l'idea di
essere gay ma sa di non esserlo, nonostante la sua relazione con
Kurapika sia più profonda della semplice attrazione sessuale.
Il signor Leorio, genio-rivelazione
dell'ospedale più prominente della città, ben
conosciuto e ben
rifiutato da ogni dottoressa, infermiera e segretaria, lui non
è
certamente gay.
Ma Kurapika, il geniale Blacklist
Hunter che era così concentrato sui suoi obiettivi che, per
un tempo
infinito, non ha mai pensato al sesso e non aveva mai visto un
reggiseno in vita sua (e se era mai successo, era probabilmente per
sbaglio).... beh, qualche volta, Leorio pensa davvero che lui lo sia.
Però la cosa non gli interessa, quello che lo infastidisce
è che i
vicini se ne siano accorti per primi. Di nuovo.
Leorio si chiede solo perché gli ci è
voluto tutto quel tempo per realizzarlo. Così quando entra
nell'ascensore per raggiungere il loro piano, rivede alcuni dei punti
più strani riguardo il suo amante che di cui non si era mai
chiesto
prima.
Uno, Kurapika si è travestito. Questo da solo non ha
molto significato; una volta la vendetta per Kurapika significava
più
della sua stessa vita e Leorio era sicuro che il biondo avrebbe
venduto anche i suoi testicoli per quella causa. Vestire abiti da
donna non importava... quello che importava era che Kurapika ce li
aveva ancora. Sono in fondo all'armadio e quello spaventa
Leorio.
Due, i vestiti tribali di Kurapika. A Leorio non
interessa ciò che dice Kurapika: non è
assolutamente possibile che
tutti gli uomini Kuruta indossavano gonne. È impossibile.
È anche
vero che Kurapika adesso li indossa raramente, ma anche quelli,
comunque, sono nel suo armadio.
Tre, Kurapika risulta bello
con qualsiasi cosa addosso. Ok, questo non è un punto valido
ma a
Leorio piace pensarci.
Quattro, a Kurapika piace cucinare.
Normalmente Leorio attribuirebbe questo al fatto che il ragazzo abbia
dovuto vivere da solo fin da piccolo, eccetto per il fatto che
Kurapika ci tiene ad abbinare i cibi. Usa verdure e spezie per scopi
decorativi.
Cinque, Kurapika fa sesso con Leorio... tanto
sesso. Questo non è un motivo valido, ma a Leorio piace
pensare
anche a questo.
Sei, anche dopo tutto quel fiasco di San
Valentino in cui rifiutava di essere preso per donna, Kurapika
continua a portare fiori a casa – anche se non sono le rose
con cui
giocare a letto.
Sette, a Kurapika piace stare sotto. In
realtà non dice che gli piace, e probabilmente non lo
farà mai, ma
è ovvio che gli piace. Questo comunque non significa che a
Leorio
non piace stare sopra e sa che non è un valido argomento, ma
l'uomo
adesso è distratto e sa esattamente cosa farà
quando vedrà il
biondo.
“Leorio-Kun!” una voce femminile lo
rimprovera “Hai un'espressione malvagia. Cosa stai
pianificando?”
“Ah?” chiede Leorio, stupidamente, e
improvvisamente si ricorda di non essere da solo nell'ascensore
“Oh... Ishida-san. Ciao” sorride.
La signora Ishida
risponde al sorriso “Quindi, quindi? Come mai così
eccitato? Stai
già pianificando qualcosa di grande?”
“Grande?”
Lei
gli da qualche colpetto col gomito “Dai, a me puoi dirlo.
Mancano
solo un paio di settimane; devi aver pensato a
qualcosa”
“Qualcosa?”
La signora mette il broncio
e Leorio si chiede come fa una donna di trent'anni ad essere
così
carina. “Per Kurapika-kun! Il suo compleanno è tra
poco no? Il 4
Aprile”
"... Oh. Oh.
Uh, no, non ho ancora pianificato
nulla”. Deve ancora andare al sexy shop e, cavolo, i
loro vicini
davvero sapevano tutto. E se avevano delle telecamere nascoste nel
loro appartamento?
“E cosa stai aspettando?” lei gli
chiede in un tono che gli ricordava sua madre.
“Uh...ehm...oh! È il nostro piano”
le porte dell'ascensore si aprono “Ishida-san, godoti il
resto
della giornata. A domani!”
“A-ah. Abbi cura di te, Leorio-kun”
lei risponde camminando verso la sua porta. Sono troppo vicini,
riflette Leorio, lui e Kurapika hanno troppi soldi per rimanere
confinati in un palazzo così affollato.
Leorio la saluta con la mano ed entra.
“Sono a casa” saluta, sbattendo la
porta e togliendosi le scarpe. Aggrotta la fronte in disappunto
quando però il saluto non è corrisposto, si mette
le ciabatte e si
avventura per casa. “Kurapika?” lo chiama mentre si
toglie giacca
e cravatta.
È in salone quando vede attraverso la
porta scorrevole che Kurapika è fuori al terrazzo. Il biondo
è
inginocchiato ad aggiustare qualcosa... che cavolo? Sono vasi di
fiori? Vede Kurapika alzarsi, mettere a posto gli ultimi vasi,
spolversarsi i vestiti e rientra dentro.
“Oh. Quando sei arrivato?” chiede
sorpreso quando vede Leorio.
Il medico lo studia per un momento,
notando le macchie di sporco. Il biondo sta indossando un paio di
vecchi jeans e una delle “orrende” magliette di
Leorio.
“Proprio
ora” sorride ferino “E ho fame”
“Oh?” Kurapika
spaesato “Non ho ancora preparato la cena”
Il castano è
visibilmente deluso e la sua libido perisce a causa di quelle parole
e quando si accorge di quanto piccolo sembrava Kurapika con la sua
maglia.
“Vuoi qualcosa di leggero o sostanzioso?” chiede
Kurapika mentre va in bagno e si toglie la maglia “Faccio una
doccia e preparo”
Il più grande volta il capo verso le
piante che decorano il balcone, verso il suo ragazzo in ritirata e
imita il broncio di Ishida-san. Tra l'improvvisa stranezza e Kurapika
che in deliberatamente ignora le implicazioni della dichiarazione di
Leorio, questi si riduce a borbottare contrariato.
“T-Tu...
io ero pronto per un round sul divano, sai?”
“Oh? Allora
vengo per il prossimo round”
“E voglio il curry!”
***
Kurapika è molto, molto
strano. Leorio l'ha sempre saputo, e l'ha sempre trovato sconcertante e
tenero allo stesso tempo: il biondo trova rilassanti
cose come regolare il budget e troppo spesso ha il naso così
immerso
in libri più grandi di lui che, Leorio giura che
può appendersi
tutto attorno al suo corpo prima che lui se ne accorga. Può
impiegarci anche quindici minuti per scegliere una marca di salsa di
soia e comprare anelli di fidanzamento per vincere
discussioni.
Quindi quando Kurapika inizia a fare cose come a caso
trasformare il loro balcone in un giardino...beh, Leorio non
chiede neanche più.
Invece dice “Carini i fiori”. Riesce a
vedere il piccolo giardinetto dal divano, allunga un braccio per
prendere un pezzo di curry dal suo piatto che è sul tavolino
basso.
È ancora caldo e saporito... la loro era stata davvero una
sveltina.
“Mmmm”
“Non ti dispiace?” Kurapika sembra leggermente
sorpreso.
“Perché dovrei?” chiede il castano
con un boccone di pollo in bocca “Non usiamo il balcone per
altro”
Il più piccolo si muove sotto di lui, cercando di
districare i loro corpi, senza successo “Posso avere il mio
curry
ora? Non mangio da stamattina”
Leorio gli da un boccone
“Come mai?”
“Ho avuto ospiti” l'altro risponde con un
tono che implica che non vuole dare altre spiegazioni.
“Non
parlare con la bocca piena”
Almeno adesso Leorio sa perché
di tutti quei fiori.
***
Kurapika è fin troppo soddisfatto del suo piccolo giardino.
Quando il tempo
è
bello, si siede fuori e legge, la schiena contro la porta. Leorio si
domanda anche di questo ma siccome leggere non è un nuovo
hobby, non
chiede altro. Dev'essere un libro davvero bello perché il
biondo sta
fuori finché non fa buio e non può leggere senza
la luce del
salotto... ossia finché Leorio non lo tira dentro.
Tre notti
dopo la creazione del giardino, Leorio borbotta “Il libro e
le
piante ti hanno rapito”. Tutto ciò è
stupido e ingiusto perché
non si tratta di una donna ma di piante e un libro, solo che Leorio
si ostina a pensare che sia colpa loro. È geloso? Sospira e
si sente
ridicolo e insicuro, per la prima volta in tanti mesi.
Kurapika
appare sorpreso e poi genuinamente apologetico. Mette il libro da
parte e racchiude Leorio in un abbraccio.
Quella sera però non
fanno sesso perché non è così che
risolvono le cose.
***
Verso la fine della
settimana, Leorio spera che il fascino di Kurapika verso nuove piante
sia diminuito, in un certo modo. Venerdì è Birra e Onigiri Night
con sesso per dessert, ed è sempre stato
così. Lui pensa che sia
viziato: Leorio non è abituato a non avere Kurapika per
sé quando
sono entrambi a casa. Ma ora invece deve competere. Con delle
piante.
Per fortuna Leorio trova gli onigiri sul tavolo quando
arriva in cucina e scorge Kurapika contro il bancone per salutarlo
entusiasta. Tutto è tornato alla normalità, pensa
sollevato.
Pensa
ciò finché la mattina seguente, avventurandosi in
cucina in cerca
di caffè, non trova Kurapika con una tazza in mano. Si
sofferma
qualche istante in più, assicurandosi di vedere proprio
quello che
pensa di vedere e poi sbianca.
Kurapika sta sfogliando un
catalogo, guardando delle tende.
“Questo è molto peggio”
Leorio pronuncia, ignorando l'espressione dubbiosa che gli rivolge il
biondo.
“Cosa intend...EHI! Che stai-?”
“Oh...bene”
sospira Leorio dopo aver controllato “Sei ancora un
maschio”
“...
di che stai parlando?”
“Ho bisogno di caffè” prende la
tazza di Kurapika e ingurgita tutto il contenuto.
“Ne hai
avuto. Adesso preparamene altro”
“Solo se giuri che non
sottoscriverai un abbonamento a riviste femminili e iniziare a fare
quiz tipo 'Quanto sei sexy?'”
Kurapika guarda Leorio come se
davanti a sé ha un pazzo “Non posso credere che tu
pensi che
quello strano sia io”
***
Leorio ama Kurapika. Gli piace pensare
che amerà sempre Kurapika, non importa cosa il biondo possa
essere o
diventare: maschio, femmina, cane... ok forse non cane, ma quello
è
il senso. Il punto è che Leorio può gestire un
Kurapika maschio,
potrebbe gestire un Kurapika femmina, ma non riuscirebbe a gestire
qualcosa a metà. Kurapika è abbastanza strano
com'è
normalmente.
Quando Leorio torna a casa e trova Kurapika
intento a sorseggiare il caffè e sfogliare una rivista di
interior
design, perde la testa.
“Ok questo è troppo!” urla, sbattendo
le mani sul tavolo “Gardami, guardami, guardami,
guardamiguardamiguardami”
“Ti sti guardando” dice
Kurapika asciutto. Non suona neanche un po' sconvolto o impaurito
dall'improvviso scatto di Leorio, perché sono cose naturali
da parte
del castano. Prende un altro sorso di caffè.
“Guarda, se vuoi essere così tanto
donna perché non me lo dici? Possiamo farti fare
un'operazione, se
vuoi... Kurapika stai bene?”
Ci vuole un po' per farlo
smettere di soffocare, e Leorio fa una smorfia prima divertita, poi
di disgusto quando vede il caffè schizza prima sul tavolo e
poi sul
pavimento... e poi annuisce con approvazione perché
è una buona
distanza, considerando che il caffè è gli
è uscito dal
naso.
“Di-cosa-stai-parlando?” il biondo domanda tra un
colpo di tosse e l'altro.
Il può grande lo colpisce tra le
scapole “Tu! Tutto questo... fiori e cose da femmine.
E che cavolo,
mi hai fottuto il cervello la prima volta quando scherzavo sul fatto
che tu fossi la donna e ora vuoi diventarne una?”
Kurapika
lo fulmina con lo sguardo “Non ho fatto niente e non sto
facendo
niente!”. Si alza arrabbiato “E se questo
è qualche stupido
stratagemma per convincermi a indossare quella gonna a
letto...”
“Oh, lo faresti?” chiede l'altro con tono
sognante, augurandosi di essere accattivante.
“No! E
comunque, da dove ti è venuta quell'idea?”
“Oh non so...
magari tutte quelle abitudini femminili...”
“Stai
stereotipizzando... e ti piace l'idea che so cucinare e pulire quindi
stai zitto! Anche tu cucini e pulisci!”
“Ma io non mi
comporto da ragazza!”
“Non fare l'idiota!”
“E
TU STAI DIVENTANDO RUMOROSO ED EMOTIVO”
“Perché diavolo continui ad imporre
stereotipi femminili su di me?!”
“Sto cercando di essere
supportivo! Ed è quasi il tuo compleanno, quindi deciditi
perché
devo sapere se regalarti un boxer o un reggiseno”
A volte
però Leorio dimentica che Kurapika sferra dei potenti ganci
destri.
Quando si risveglia, qualche minuto
dopo, si ritrova sul divano. Kurapika è seduto sulla
poltrona e
quando Leorio si mette a sedere, trova acqua e aspirina sul tavolo,
che prende senza fiatare. “Ok... forse me lo sono
meritato?”
“Non
proprio” Kurapika acconsente “L'ho fatto per amore.
Stavi
diventando indubbiamente pazzo... qualcuno doveva farti
rinsavire”
“Non l'hai fatto per amore, piccolo
stron-”
“Stai zitto o ti stendo di nuovo, sono un po'
arrabbiato”
Leorio si massaggia la faccia “Avrò
un bel livido”
“... mi dispiace”
“Sì lo
so”
“Perché quella stupida asserzione?”
“Essere
donna non è male, no?”
“No ma... oh non lo capisco
neanche io. Se iniziamo a parlare di questo non ci fermeremo
più”
sospira il biondo “Perché non mi hai chiesto
solamente cosa stavo
vedendo nei cataloghi?”
Leorio scrolla le spalle “Pensavo
che non volessi che te lo chiedessi. Tu sei davvero strano, lo sai?
Perché non mi hai detto tu perché li stavi
sfogliando?”
“Pensavo
che non fossi interessato. Sei stato così assorto nel tuo
lavoro
ultimamente, comunque ti avrei detto tutto una volta che avrei deciso
cosa fare”
“Cos'hai deciso di fare?”
“Cambiare
sesso”
“Oh, ok... ehi! Non prendermi in giro,
stronzo!”
“Leorio, abbiamo vissuto qui per anni. Voglio
cambiare almeno il bagno. È così... beh, la
pittura sta iniziando a
scrostarsi e così via. Potremo ristrutturarlo
e...” esita per un
secondo “... e stavo pensando che magari potremo togliere di
mezzo
una delle nostre camere e fare una vera stanza per gli ospiti con un
letto matrimoniale...sai, per Gon e Killua”
Leorio inizia a
sentirsi un idiota "... Oh. Oh. Oh." sorride. “Volevi
solo cambiare un po'. Capisco. E pure il giardino?”
“Oh”
Kurapika sorride, ma è più rivolto a se stesso
che altro “No, il
giardino, ehm, hai presente Ana-san del piano terra?” Leorio
annuisce “Era qui l'altro giorno e mi ha fatto notare che non
avevamo piante nell'appartamento. Non so come, abbiamo iniziato a
parlare di giardini e vengo a sapere che a lei piace tanto il
giardinaggio proprio come piaceva a mia madre, e questo mi ha fatto
ricordare...”
Leorio si massaggia le tempie e si domanda per
quanto tempo Kurapika si era portato dentro questo velo di nostalgia,
mentre lui era sommerso di lavoro e lontano da casa. Ora si sente
male per aver tenuto il biondo dai ricordi tutte quelle volte
“Scusa.
Avrei dovuto accorgermene”
“Va tutto bene” risponde
Kurapika facendo capire che era quello che sentiva davvero
“Tu sei
qui ora e questo è più importante dei soli
ricordi”. Ora stanno
iniziando a diventare sdolcinati così si affretta a cambiare
argomento “Mi vuoi aiutare a scegliere le nuove tendine per
la
doccia?”
“Va bene” acconsente Leorio “Ma scelgo io
i
colori”
Alla fine decidono verde, proprio come un giardino.
•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•
Angolino di Faith.
Solo oggi mi sono accorta che tra
pochi gironi sarebbero scoccati due mesi dall'aggiornamento,
così mi
sono messa sotto e ho sfornato il nuovo capitolo! E dato che dovevo
farmi perdonare ho unito ben DUE capitoli xD. Devo ammettere che mi
sono abbastanza divertita con questo capitolo che si potrebbe
chiamare “Le pippe di Leorio... o qualcosa del
genere”. Mi sono anche accorta che ho detto troppe volte la
parola 'capitolo' ma è sempre meglio abbondare... capitolo!
Il prossimo capitolo (!) sarà
finalmente tutto su Gon e Killua che fanno gli sporcaccioni eheh.
Oh angolo news. È uscito il nuovo
trailer sul secondo film di hxh, *-* Per chi non lo sapesse si chiama
HunterxHunter - The Last mission e se avete voglia seguitemi su tumblr
dove
ogni tanto posto qualche notizia akuroku-perfectillusion.
Scusatemi
se non ho risposto alle recensioni ma vado di frettissima, come
sempre vi ringrazio tantissimo sia per le bellissime recensioni che
per preferiti, seguite ecc che aumentano sempre di più
e allo stesso tempo vi esorto sempre a continuare così
perché questo è un sito in cui scambiarsi
opinioni è fondamentale <3 oh se
avete tempo e voglia e vi piace Kingdom Heart vi rimando ad un'altra
fic che sto scrivendo, Viva
la Vida
Detto ciò ci rivedremo al prossimo capitolo... ovviamente ci
rivederemo solo se invece di leggere solamente mi lascerete anche un
parere u.u
NEXT
9.
Housewarming
“Non essere
cattivo!” Gon prende a saltellare sul letto per protesta
“Dimmi perché
vuoi trasferirti?”. Deglutisce, sentendosi
colpevole, ma pòoi realizza che non ha fatto nulla per cui
sentirsi in colpa.
“È... Ho... ho
fatto qualcosa di sbagliato? AH!” afferra la mano di Killua
“È a
causa della bruciatura sul tappeto? Killua mi dispiace
tanto! Ti prometto che non
lo faremo più sul pavimento!”
Campagna
di Promozione Sociale
- Messaggio No Profit:
Dona l’8‰
del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di
scrittori.
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