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Autore: Faith Grace    21/11/2013    6 recensioni
Togashi ha riunito i nostri quattro protagonisti in una terra felice dove rimarranno per sempre migliori amici...andranno a vivere insieme e saranno gay. Voglio dire migliori amici. No, in realtà volevo dire gay.
I questa saga tutti vengono presi in giro: Leorio gioca con vibratori, Kurapika sbava nel sonno, Killua è imbarazzato e Gon è pervertito nella sua innocenza.
1. “Maledetto...cos'è stata l'ultima cosa che hai baciato, il dizionario?”
2. "Imbarazzante” non è la parola giusta
3. “Forse dovrei dire all'intero magazzino cosa succede quando mordo il tuo...”
4. “Indovina cosa ti ho portato?” “...la tua dignità?”
5. "Oh si! Qual'è stata l'ultima stanza in cui avete fatto sesso?" [KilluGon]
6. “Non posso credere che stai scommettendo il mio pene con una monetina”
7. “Pronto?” la voce di Gon riecheggia nell'appartamento “Pronto? Che figo c'è il vivavoce?”
8. Kurapika è davvero, davvero strano. Però riesce ad accendere il desiderio in Leorio, il che significa che anche Leorio dev'essere strano
9. "Me ne vado" [Killugon]

Tradotta dall'omonima fanfiction di Mina Lightstar
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kurapika, Leorio
Note: Lime, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Domesticity Arc


8. Or Something Like It

Leorio si agita sulla sedia. In quel momento dovrebbe rivedere un elenco di un elenco di pazienti che ha visitato quel giorno ma che avrebbe dovuto vedere nuovamente in futuro. Naturalmente non sta prestando molta attenzione perché oggi è Venerdì e Kurapika, che è stato via per tutta la settimana, torna proprio stasera.

Leorio pensa che da quando hanno iniziato a convivere, loro erano come sposati ma non l'aveva mai realizzato. A questo pensiero il suo cervello gli chiede “Come puoi essere gay e non essertene mai accorto?” e Leorio spiega “Beh, perché questo non è essere gay, sai?” e il suo cervello risponde “Sai almeno di che stai parlando?” e alla fine Leorio non può che ammettere “No”

Va tutto bene, però, perché è Kurapika che si occupa della comunicazione e dei risvolti psicologici. Leorio non è stupido, è solo che non gli piace prendere le cose, romperle in due e analizzare il loro interno se comunque funziona tutto perfettamente. Pensare troppo fa male alla salute... non che Kurapika lo ascolti mai, però quelle poche volte che lo fa è come se mettesse il loro rapporto su tutto un altro piano, almeno secondo le prospettive di Leorio. Perché, davvero, Kurapika non ascolta nessuno a meno che non è costretto o non sa che quella persona ha ragione... o perché vuole, il che significa che quando Leorio chiede qualcosa al biondo ha il cinquanta percento di possibilità che quest'ultimo possa essere accondiscendente. O forse è il trenta percento, perché sa che a Kurapika gli piace dare del filo da torcere quasi quanto ama uscirsene improvvisamente con frasi tipo “Certo Leorio, hai ragion, faremo così” per tenerlo all'erta. È come se Kurapika abbia preso una laurea nell'arte di far uscire pazzi gli uomini oltre alle lezioni per acquistare il suo perfetto Sguardo di Disapprovazione.
Quel pensiero lo fa ridere perché, onestamente, solo Kurapika può altalenare tra ragazzo mite e gentile e casalinga intelligente... con un pizzico di combattente del crimine per insaporire il tutto. È proprio come un personaggio dei fumetti.

Kurapika è davvero, davvero strano. Però riesce ad accendere il desiderio in Leorio, il che significa che anche Leorio dev'essere strano. E questo lo riporta al pensiero di quella cosa del matrimonio.

“Dovrei telefonare i vicini” mormora a se stesso “E chiedere loro come facevano a saperlo prima di noi”

Kurapika non parla mai davvero con i vicini; lui va e viene come il vento. Correntemente, lavorando come bodyguard per una ricca famiglia e venendo pagato fin troppo bene per quel lavoro, Kurapika è spesso via per essere usato come un accessorio carino a feste o viaggi di lavoro.

La prima volta che Leorio ha portato una donna nel loro appartamento, immagina che le grida di lei abbiano svegliato la famiglia Ishida perché il giorno dopo il marito ha avuto il coraggio di chiedergli se avesse tradito Kurapika.
Leorio si ritrova a ridacchiare, ricordando quando aveva riso quella volta.

“No” disse “Io e lui siamo solo amici”

E Ishida gli diede una di quelle occhiate che dicevano che non credeva ad una di sola parola. Nelle seguenti conversazioni con tutti gli altri vicini, beh, l'opinione generale era che solo Kurapika era gay.

Solo che Kurapika non è gay neanche ora. È solo Kurapika.

Il che significa che probabilmente neanche Leorio è gay, perché dopotutto lui apprezza sempre le belle donne. Il castano era solito dire che lui amava le donne ma non era innamorato di loro: gli piace cacciare, flirtare, fare il romantico e le cene. Se ciò porta al sesso allora è ancora meglio; se non è questo il caso, si è comunque divertito. Se questo porta ad una storia d'amore... beh è successo solo una volta.

Ma in questi ultimi mesi sente di non aver bisogno di andare a caccia, segno che si trova più che bene con Kurapika. È consapevole, infatti, che se va a casa dopo il lavoro troverà la migliore preda perché tra di loro non c'è stato nessun inseguimento.
Capisce quindi perché tutta la cosa per Kurapika sia un po' confusionaria; tutto quello tra loro è successo e basta. E Leorio non sa a chi dare la colpa: lui stesso perché è andato spedito, dritto verso il biondo e l'ha baciato, o Kurapika, perché ha praticamente sfidato Leorio a farlo.

Però riflettendoci non è una questione di chi deve addossarsi la colpa perché quel primo bacio non è stato affatto male, anzi è stato una rivelazione. Qual'era quel detto, 'essere ciechi davanti all'ovvio'?

Ecco perché pensa che loro siano stati una coppia ancora prima di saperlo. Erano sempre stati compagni in tutto... tranne che a letto. E alla fine anche questo è arrivato, improvvisamente, e da allora Leorio è orgoglioso di dire che loro hanno compensato a tutti quegli anni persi. Era stato solo un bacio a far capire tutto.

Non è che Leorio non ha mai saputo che Kurapika era bello. Lo sapeva e lo ammetteva regolarmente, ma questo non conta perché chiunque pensa che Kurapika sia bello. L'intera città pensa che Kurapika sia bello... ma irraggiungibile, neanche da provarci.

Leorio sorride e lancia uno sguardo all'orologio. Sette meno dieci. Il volo di Kurapika dovrebbe atterrare a breve e lui dovrebbe tornare in un paio d'ore al massimo. Prima che il biondo partisse, Leorio gli aveva offerto di andare a prenderlo, dopo che avesse finito di scortare il suo capo a casa, ma Kurapika aveva declinato.

Leorio non si era mai accorto di quanto l'appartamento senza di lui sembrava così solitario. Questa è stata la prima volta che con la casa vuota a disposizione non si era portato nessuna donna. E questa sarà anche la prima volta che Kurapika non avrà niente da dire sullo stato del bagno.

***

Leorio non vuole addormentarsi prima dell'arrivo del ragazzo, ma lo fa, inevitabilmente, e si risveglia solo al rumore delle chiavi e della porta che si apre. Appoggia tutte le sue carte sul tavolo, vicino la lampada e va a salutare il suo amato.

Un abbraccio è d'obbligo, si dice. Un caldo abbraccio, un bacio profondo e qualche domanda sulla loro settimana e una constatazione sul fatto che dovrebbero andare a letto il prima possibile.

Ma Leorio sa anche che lui e Kurapika non sono come le altre coppie: loro sono Leorio e Kurapika.
Così il medico sospira “Immagino che non sono così importante da meritarmi una chiamata, eh?”

Come si aspettava, Kurapika è subito indignato “Beh” sbotta “Le persone che hanno un cellulare dovrebbero assicurarsi che esso sia acceso

“Beh, ovviamente qualcuno non sembra ricordare che possediamo un telefono fisso” Leorio incrocia le braccia e lancia un'occhiata esasperata al biondo “Quanti anni hai, 23? Troppo giovane per perdere già la memoria. Che peccato”

“La linea fissa è ancora più efficiente con una segreteria telefonica, che abbiamo e che dovresti controllare più spesso” Kurapika fa una pausa, esita e poi aggrotta la fronte “E comunque, che razza di saluto è mai questo?” e guarda il castano come se stesse aspettando qualcosa di meglio.

“Era un 'ciao'... o qualcosa del genere” ride l'altro.

“Non era un ciao” Kurapika sembrava non voler altro che mettere via il suo bagaglio, fare una doccia, dare un pugno nello stomaco a Leorio e andare a letto. Ciò nonostante, si ricompone nella sua miglior posa da maestrina e da il via alla sua sviolinata. “Quella era un'accusa perché tu ritieni che io non ti abbia chiamato per avvertirti, cosa che ho fatto, quindi la tua accusa è inutile perché tu non ti degni neanche di controllare la segreteria”

“Il tuo rimprovero è più debole e pigro rispetto agli altri” l'altro risponde con disapprovazione.
“Sono stanco” gli ricorda Kurapika “E le riunioni dei consigli di amministrazione sono noiosi”

Leorio ridacchia. Gli piace sapere di essere l'unico che può vedere Kurapika lamentarsi.
“Ecco” prende la valigia del biondo “Vai a fare una doccia”. Dopo un ripensamento, aggiunge “Usiamo la mia stanza? Il letto è sfatto... è come tornare a casa”

“Io sono appena tornato a casa” Kurapika puntualizza ma poi sorride quando si avvicina all'altro. “Potrei addormentarmi nella doccia, se non sono fuori tra una ventina di minuti vieni a controllarmi”

“Lo farò” risponde il castano, lui vorrebbe andare a controllarlo subito, magari per fargli compagnia ma si frena. Ha aspettato un'intera settimana, adesso può aspettare quindici minuti. Kurapika è esausto quindi un materasso è preferibile alla vasca. Inoltre potrebbero rompere di nuovo l'asse della tenda.

Così Leorio si limita ad andare nella sua stanza, pulisce un po', si siede sul letto e lo aspetta, ascoltando il rumore dell'acqua corrente in sottofondo. Il suo amato lo raggiunge diciassette minuti dopo con la pelle arrossata e i capelli umidi.

***

Leorio chiama la loro relazione proprio così: una relazione. Non la denomina come omosessuale perché rimane comunque dell'opinione che loro non sono gay, non lo sono. È successo solo che si sono innamorati e per caso sono entrambi uomini. Non che Leorio ha un problema con l'idea di essere gay ma sa di non esserlo, nonostante la sua relazione con Kurapika sia più profonda della semplice attrazione sessuale.

Il signor Leorio, genio-rivelazione dell'ospedale più prominente della città, ben conosciuto e ben rifiutato da ogni dottoressa, infermiera e segretaria, lui non è certamente gay.

Ma Kurapika, il geniale Blacklist Hunter che era così concentrato sui suoi obiettivi che, per un tempo infinito, non ha mai pensato al sesso e non aveva mai visto un reggiseno in vita sua (e se era mai successo, era probabilmente per sbaglio).... beh, qualche volta, Leorio pensa davvero che lui lo sia. Però la cosa non gli interessa, quello che lo infastidisce è che i vicini se ne siano accorti per primi. Di nuovo.
Leorio si chiede solo perché gli ci è voluto tutto quel tempo per realizzarlo. Così quando entra nell'ascensore per raggiungere il loro piano, rivede alcuni dei punti più strani riguardo il suo amante che di cui non si era mai chiesto prima.

Uno, Kurapika si è travestito. Questo da solo non ha molto significato; una volta la vendetta per Kurapika significava più della sua stessa vita e Leorio era sicuro che il biondo avrebbe venduto anche i suoi testicoli per quella causa. Vestire abiti da donna non importava... quello che importava era che Kurapika ce li aveva ancora. Sono in fondo all'armadio e quello spaventa Leorio.

Due, i vestiti tribali di Kurapika. A Leorio non interessa ciò che dice Kurapika: non è assolutamente possibile che tutti gli uomini Kuruta indossavano gonne. È impossibile. È anche vero che Kurapika adesso li indossa raramente, ma anche quelli, comunque, sono nel suo armadio.

Tre, Kurapika risulta bello con qualsiasi cosa addosso. Ok, questo non è un punto valido ma a Leorio piace pensarci.
Quattro, a Kurapika piace cucinare. Normalmente Leorio attribuirebbe questo al fatto che il ragazzo abbia dovuto vivere da solo fin da piccolo, eccetto per il fatto che Kurapika ci tiene ad abbinare i cibi. Usa verdure e spezie per scopi decorativi.

Cinque, Kurapika fa sesso con Leorio... tanto sesso. Questo non è un motivo valido, ma a Leorio piace pensare anche a questo.

Sei, anche dopo tutto quel fiasco di San Valentino in cui rifiutava di essere preso per donna, Kurapika continua a portare fiori a casa – anche se non sono le rose con cui giocare a letto.

Sette, a Kurapika piace stare sotto. In realtà non dice che gli piace, e probabilmente non lo farà mai, ma è ovvio che gli piace. Questo comunque non significa che a Leorio non piace stare sopra e sa che non è un valido argomento, ma l'uomo adesso è distratto e sa esattamente cosa farà quando vedrà il biondo.
“Leorio-Kun!” una voce femminile lo rimprovera “Hai un'espressione malvagia. Cosa stai pianificando?”

“Ah?” chiede Leorio, stupidamente, e improvvisamente si ricorda di non essere da solo nell'ascensore “Oh... Ishida-san. Ciao” sorride.

La signora Ishida risponde al sorriso “Quindi, quindi? Come mai così eccitato? Stai già pianificando qualcosa di grande?”

“Grande?”

Lei gli da qualche colpetto col gomito “Dai, a me puoi dirlo. Mancano solo un paio di settimane; devi aver pensato a qualcosa”

“Qualcosa?”

La signora mette il broncio e Leorio si chiede come fa una donna di trent'anni ad essere così carina. “Per Kurapika-kun! Il suo compleanno è tra poco no? Il 4 Aprile”

"... Oh. Oh. Uh, no, non ho ancora pianificato nulla”. Deve ancora andare al sexy shop e, cavolo, i
loro vicini davvero sapevano tutto. E se avevano delle telecamere nascoste nel loro appartamento?

“E cosa stai aspettando?” lei gli chiede in un tono che gli ricordava sua madre.

“Uh...ehm...oh! È il nostro piano” le porte dell'ascensore si aprono “Ishida-san, godoti il resto della giornata. A domani!”

“A-ah. Abbi cura di te, Leorio-kun” lei risponde camminando verso la sua porta. Sono troppo vicini, riflette Leorio, lui e Kurapika hanno troppi soldi per rimanere confinati in un palazzo così affollato.
Leorio la saluta con la mano ed entra.

“Sono a casa” saluta, sbattendo la porta e togliendosi le scarpe. Aggrotta la fronte in disappunto quando però il saluto non è corrisposto, si mette le ciabatte e si avventura per casa. “Kurapika?” lo chiama mentre si toglie giacca e cravatta.

È in salone quando vede attraverso la porta scorrevole che Kurapika è fuori al terrazzo. Il biondo è inginocchiato ad aggiustare qualcosa... che cavolo? Sono vasi di fiori? Vede Kurapika alzarsi, mettere a posto gli ultimi vasi, spolversarsi i vestiti e rientra dentro.

“Oh. Quando sei arrivato?” chiede sorpreso quando vede Leorio.

Il medico lo studia per un momento, notando le macchie di sporco. Il biondo sta indossando un paio di vecchi jeans e una delle “orrende” magliette di Leorio.
“Proprio ora” sorride ferino “E ho fame”

“Oh?” Kurapika spaesato “Non ho ancora preparato la cena”

Il castano è visibilmente deluso e la sua libido perisce a causa di quelle parole e quando si accorge di quanto piccolo sembrava Kurapika con la sua maglia.

“Vuoi qualcosa di leggero o sostanzioso?” chiede Kurapika mentre va in bagno e si toglie la maglia “Faccio una doccia e preparo”

Il più grande volta il capo verso le piante che decorano il balcone, verso il suo ragazzo in ritirata e imita il broncio di Ishida-san. Tra l'improvvisa stranezza e Kurapika che in deliberatamente ignora le implicazioni della dichiarazione di Leorio, questi si riduce a borbottare contrariato.

“T-Tu... io ero pronto per un round sul divano, sai?”

“Oh? Allora vengo per il prossimo round”

“E voglio il curry!”

***

Kurapika è molto, molto strano. Leorio l'ha sempre saputo, e l'ha sempre trovato sconcertante e tenero allo stesso tempo: il biondo trova rilassanti cose come regolare il budget e troppo spesso ha il naso così immerso in libri più grandi di lui che, Leorio giura che può appendersi tutto attorno al suo corpo prima che lui se ne accorga. Può impiegarci anche quindici minuti per scegliere una marca di salsa di soia e comprare anelli di fidanzamento per vincere discussioni.
Quindi quando Kurapika inizia a fare cose come a caso trasformare il loro balcone in un giardino...beh, Leorio non chiede neanche più.
Invece dice “Carini i fiori”. Riesce a vedere il piccolo giardinetto dal divano, allunga un braccio per prendere un pezzo di curry dal suo piatto che è sul tavolino basso. È ancora caldo e saporito... la loro era stata davvero una sveltina. “Mmmm”

“Non ti dispiace?” Kurapika sembra leggermente sorpreso.
“Perché dovrei?” chiede il castano con un boccone di pollo in bocca “Non usiamo il balcone per altro”

Il più piccolo si muove sotto di lui, cercando di districare i loro corpi, senza successo “Posso avere il mio curry ora? Non mangio da stamattina”

Leorio gli da un boccone “Come mai?”

“Ho avuto ospiti” l'altro risponde con un tono che implica che non vuole dare altre spiegazioni.

“Non parlare con la bocca piena”

Almeno adesso Leorio sa perché di tutti quei fiori.

***

Kurapika è fin troppo soddisfatto del suo piccolo giardino. Quando il tempo è bello, si siede fuori e legge, la schiena contro la porta. Leorio si domanda anche di questo ma siccome leggere non è un nuovo hobby, non chiede altro. Dev'essere un libro davvero bello perché il biondo sta fuori finché non fa buio e non può leggere senza la luce del salotto... ossia finché Leorio non lo tira dentro.

Tre notti dopo la creazione del giardino, Leorio borbotta “Il libro e le piante ti hanno rapito”. Tutto ciò è stupido e ingiusto perché non si tratta di una donna ma di piante e un libro, solo che Leorio si ostina a pensare che sia colpa loro. È geloso? Sospira e si sente ridicolo e insicuro, per la prima volta in tanti mesi.

Kurapika appare sorpreso e poi genuinamente apologetico. Mette il libro da parte e racchiude Leorio in un abbraccio.
Quella sera però non fanno sesso perché non è così che risolvono le cose.

***

Verso la fine della settimana, Leorio spera che il fascino di Kurapika verso nuove piante sia diminuito, in un certo modo. Venerdì è Birra e Onigiri Night con sesso per dessert, ed è sempre stato così. Lui pensa che sia viziato: Leorio non è abituato a non avere Kurapika per sé quando sono entrambi a casa. Ma ora invece deve competere. Con delle piante.

Per fortuna Leorio trova gli onigiri sul tavolo quando arriva in cucina e scorge Kurapika contro il bancone per salutarlo entusiasta. Tutto è tornato alla normalità, pensa sollevato.

Pensa ciò finché la mattina seguente, avventurandosi in cucina in cerca di caffè, non trova Kurapika con una tazza in mano. Si sofferma qualche istante in più, assicurandosi di vedere proprio quello che pensa di vedere e poi sbianca.

Kurapika sta sfogliando un catalogo, guardando delle tende.

“Questo è molto peggio” Leorio pronuncia, ignorando l'espressione dubbiosa che gli rivolge il biondo.

“Cosa intend...EHI! Che stai-?”

“Oh...bene” sospira Leorio dopo aver controllato “Sei ancora un maschio”

“... di che stai parlando?”

“Ho bisogno di caffè” prende la tazza di Kurapika e ingurgita tutto il contenuto.

“Ne hai avuto. Adesso preparamene altro”

“Solo se giuri che non sottoscriverai un abbonamento a riviste femminili e iniziare a fare quiz tipo 'Quanto sei sexy?'”

Kurapika guarda Leorio come se davanti a sé ha un pazzo “Non posso credere che tu pensi che quello strano sia io”

***

Leorio ama Kurapika. Gli piace pensare che amerà sempre Kurapika, non importa cosa il biondo possa essere o diventare: maschio, femmina, cane... ok forse non cane, ma quello è il senso. Il punto è che Leorio può gestire un Kurapika maschio, potrebbe gestire un Kurapika femmina, ma non riuscirebbe a gestire qualcosa a metà. Kurapika è abbastanza strano com'è normalmente.

Quando Leorio torna a casa e trova Kurapika intento a sorseggiare il caffè e sfogliare una rivista di interior design, perde la testa.
“Ok questo è troppo!” urla, sbattendo le mani sul tavolo “Gardami, guardami, guardami, guardamiguardamiguardami”

“Ti sti guardando” dice Kurapika asciutto. Non suona neanche un po' sconvolto o impaurito dall'improvviso scatto di Leorio, perché sono cose naturali da parte del castano. Prende un altro sorso di caffè.

“Guarda, se vuoi essere così tanto donna perché non me lo dici? Possiamo farti fare un'operazione, se vuoi... Kurapika stai bene?”

Ci vuole un po' per farlo smettere di soffocare, e Leorio fa una smorfia prima divertita, poi di disgusto quando vede il caffè schizza prima sul tavolo e poi sul pavimento... e poi annuisce con approvazione perché è una buona distanza, considerando che il caffè è gli è uscito dal naso.

“Di-cosa-stai-parlando?” il biondo domanda tra un colpo di tosse e l'altro.

Il può grande lo colpisce tra le scapole “Tu! Tutto questo... fiori e cose da femmine. E che cavolo, mi hai fottuto il cervello la prima volta quando scherzavo sul fatto che tu fossi la donna e ora vuoi diventarne una?”

Kurapika lo fulmina con lo sguardo “Non ho fatto niente e non sto facendo niente!”. Si alza arrabbiato “E se questo è qualche stupido stratagemma per convincermi a indossare quella gonna a letto...”

“Oh, lo faresti?” chiede l'altro con tono sognante, augurandosi di essere accattivante.

“No! E comunque, da dove ti è venuta quell'idea?”

“Oh non so... magari tutte quelle abitudini femminili...”

“Stai stereotipizzando... e ti piace l'idea che so cucinare e pulire quindi stai zitto! Anche tu cucini e pulisci!”

“Ma io non mi comporto da ragazza!”

“Non fare l'idiota!”


“E TU STAI DIVENTANDO RUMOROSO ED EMOTIVO”
“Perché diavolo continui ad imporre stereotipi femminili su di me?!”

“Sto cercando di essere supportivo! Ed è quasi il tuo compleanno, quindi deciditi perché devo sapere se regalarti un boxer o un reggiseno”

A volte però Leorio dimentica che Kurapika sferra dei potenti ganci destri.
Quando si risveglia, qualche minuto dopo, si ritrova sul divano. Kurapika è seduto sulla poltrona e quando Leorio si mette a sedere, trova acqua e aspirina sul tavolo, che prende senza fiatare. “Ok... forse me lo sono meritato?”

“Non proprio” Kurapika acconsente “L'ho fatto per amore. Stavi diventando indubbiamente pazzo... qualcuno doveva farti rinsavire”

“Non l'hai fatto per amore, piccolo stron-”

“Stai zitto o ti stendo di nuovo, sono un po' arrabbiato”

Leorio si massaggia la faccia “Avrò un bel livido”

“... mi dispiace”

“Sì lo so”

“Perché quella stupida asserzione?”

“Essere donna non è male, no?”

“No ma... oh non lo capisco neanche io. Se iniziamo a parlare di questo non ci fermeremo più” sospira il biondo “Perché non mi hai chiesto solamente cosa stavo vedendo nei cataloghi?”

Leorio scrolla le spalle “Pensavo che non volessi che te lo chiedessi. Tu sei davvero strano, lo sai? Perché non mi hai detto tu perché li stavi sfogliando?”

“Pensavo che non fossi interessato. Sei stato così assorto nel tuo lavoro ultimamente, comunque ti avrei detto tutto una volta che avrei deciso cosa fare”

“Cos'hai deciso di fare?”

“Cambiare sesso”

“Oh, ok... ehi! Non prendermi in giro, stronzo!”

“Leorio, abbiamo vissuto qui per anni. Voglio cambiare almeno il bagno. È così... beh, la pittura sta iniziando a scrostarsi e così via. Potremo ristrutturarlo e...” esita per un secondo “... e stavo pensando che magari potremo togliere di mezzo una delle nostre camere e fare una vera stanza per gli ospiti con un letto matrimoniale...sai, per Gon e Killua”

Leorio inizia a sentirsi un idiota "... Oh. Oh. Oh." sorride. “Volevi solo cambiare un po'. Capisco. E pure il giardino?”

“Oh” Kurapika sorride, ma è più rivolto a se stesso che altro “No, il giardino, ehm, hai presente Ana-san del piano terra?” Leorio annuisce “Era qui l'altro giorno e mi ha fatto notare che non avevamo piante nell'appartamento. Non so come, abbiamo iniziato a parlare di giardini e vengo a sapere che a lei piace tanto il giardinaggio proprio come piaceva a mia madre, e questo mi ha fatto ricordare...”

Leorio si massaggia le tempie e si domanda per quanto tempo Kurapika si era portato dentro questo velo di nostalgia, mentre lui era sommerso di lavoro e lontano da casa. Ora si sente male per aver tenuto il biondo dai ricordi tutte quelle volte “Scusa. Avrei dovuto accorgermene”

“Va tutto bene” risponde Kurapika facendo capire che era quello che sentiva davvero “Tu sei qui ora e questo è più importante dei soli ricordi”. Ora stanno iniziando a diventare sdolcinati così si affretta a cambiare argomento “Mi vuoi aiutare a scegliere le nuove tendine per la doccia?”

“Va bene” acconsente Leorio “Ma scelgo io i colori”

Alla fine decidono verde, proprio come un giardino.




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Angolino di Faith.
Solo oggi mi sono accorta che tra pochi gironi sarebbero scoccati due mesi dall'aggiornamento, così mi sono messa sotto e ho sfornato il nuovo capitolo! E dato che dovevo farmi perdonare ho unito ben DUE capitoli xD. Devo ammettere che mi sono abbastanza divertita con questo capitolo che si potrebbe chiamare “Le pippe di Leorio... o qualcosa del genere”. Mi sono anche accorta che ho detto troppe volte la parola 'capitolo' ma è sempre meglio abbondare... capitolo!
Il prossimo capitolo (!) sarà finalmente tutto su Gon e Killua che fanno gli sporcaccioni eheh.
Oh angolo news. È uscito il nuovo trailer sul secondo film di hxh, *-* Per chi non lo sapesse si chiama HunterxHunter - The Last mission e se avete voglia seguitemi su tumblr dove ogni tanto posto qualche notizia akuroku-perfectillusion.
Scusatemi se non ho risposto alle recensioni ma vado di frettissima, come sempre vi ringrazio tantissimo sia per le bellissime recensioni che per preferiti, seguite ecc che aumentano sempre di più e allo stesso tempo vi esorto sempre a continuare così perché questo è un sito in cui scambiarsi opinioni è fondamentale <3 oh se avete tempo e voglia e vi piace Kingdom Heart vi rimando ad un'altra fic che sto scrivendo, Viva la Vida
Detto ciò ci rivedremo al prossimo capitolo... ovviamente ci rivederemo solo se invece di leggere solamente mi lascerete anche un parere u.u


NEXT
9. Housewarming
“Non essere cattivo!” Gon prende a saltellare sul letto per protesta “Dimmi perché vuoi trasferirti?”. Deglutisce, sentendosi colpevole, ma pòoi realizza che non ha fatto nulla per cui sentirsi in colpa. “È... Ho... ho fatto qualcosa di sbagliato? AH!” afferra la mano di Killua “È a causa della bruciatura sul tappeto? Killua mi dispiace tanto! Ti prometto che non lo faremo più sul pavimento!”


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